15a | HARENI NAZIR | CAPITOLO SECONDO | NAZIR |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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La Ghemara
passa alle punizioni per le violazioni della
nezirut:
Disse R'Yose berabi Chanina: Un nazir che terminò i suoi giorni ma non portò il suo korban viene fustigato se si rende tamedel cadavere, ma non viene fustigato se si rade prima di portare il suo korban, nè se beve vino in tale periodo. La Ghemara chiede: In che cosa è diversa la tuma dalla rasatura e dal vino, che per essa viene fustigato? La Ghemara risponde: Perchè disse il versetto: (Numeri 6, 6) Tutti i giorni che è nazir per il Signore non si avvicini al cadavere, la parola tutti serve ad includere nella proibizione di rendersi tame del cadavere i giorni successivi al completamento dei trenta giorni della nezirut allo stesso modo dei giorni precedenti al completamento. La Ghemara obietta: Se così è, che sia ritenuto chayav anche per la rasatura, perchè infatti disse il Misericordioso: (Numeri 6, 5) Tutti i giorni del neder della sua nezirut il rasoio non passi sulla sua testa, la parola tutti serve ad includere nella proibizione di radersi i giorni successivi al completamento dei trenta giorni della nezirut allo stesso modo dei giorni precedenti al completamento. E inoltre, (Numeri 6, 4) Tutti i giorni della sua nezirut da tutto quel che si fa dalla vite del vino la parola tutti serve ad includere nella proibizione di bere vino i giorni successivi al completamento dei trenta giorni della nezirut allo stesso modo dei giorni precedenti al completamento. nazir daf 15a
E SE SI RASE,
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Mishna. Uno che disse:
Eccomi
nazir
quando avrò un figlio, e nazir cento giorni. Se gli nacque un figlio entro settanta giorni non perse nulla, dopo i settanta giorni manda all'aria i giorni che superano i settanta giorni, ad esempio se il figlio nacque dopo ottanta giorni manda all'aria (cioè perde) dieci giorni, perchè dopo la conta dei trenta per il figlio, conta sempre trenta giorni perchè non vi è rasatura di una chioma di meno di trenta giorni. |
Ghemara. La
Ghemara
porta un insegnamento di Rav:
Disse Rav: Se a uno nacque un figlio il settantesimo giorno, tale giorno vale di qua e di là come settantesimo della sua conta e come primo della conta per il figlio. La Ghemara muove un'obiezione a Rav a partire dalla nostra Mishna: Se GLI NACQUE un figlio ENTRO SETTANTA giorni NON PERSE NULLA, ma se sei dell'opinione che il settantesimo giorno vale di qua e di là, non solo non perde nulla ma guadagna un giorno! La Ghemara spiega: In verità, non arebbe dovuto la Mishna dire "fino a settanta non perse", ma piuttosto "fino a settanta guadagna", ma siccome disse nella sefa "dopo i settanta manda all'aria cioè perde settanta" disse anche nella resha "fino a settanta non perse" anche se in verità guadagna. La Ghemara muove a Rav un'altra obiezione: Vieni a sentire una prova contro Rav dalla sefa della nostra Mishna: Se gli NACQUE DOPO I SETTANTA cioè nel settantunesimo giorno MANDA ALL'ARIA i giorni che superano i SETTANTA, e invece secondo Rav avrebbe ancora sessanta giorni fino a cento e trenta, in quanto il settantunesimo giorno è il primo dei trenta del figlio! La Ghemara spiega: Cosa vuol dire la Mishna con "dopo"? Vuol dire "dopo il dopo" cioè nel settantduesimo giorno. La Ghemara respinge questa spiegazione: Ma allora il "dopo" vero e proprio cioè il settantunesimo giorno quale din ha secondo la Mishna? Ovviamente anch'esso non manda all'aria! Se così è, come mai la Mishna insegna Se gli NACQUE un figlio ENTRO SETTANTA giorni NON PERSE NULLA? Anche "dopo" settanta nel settantunesimo giorno egualmente non perse nulla! Infatti hai detto che non manda all'aria?! Invece, impara da qui che il "dopo" che la Mishna intende è il "dopo" vero e proprio. Quindi il "dopo" vero e proprio cioè il settantunesimo giorno manda all'aria! La Ghemara conclude: E parimenti la Mishna è difficile per Rav, imparalo da qui. La Ghemara chiede: E Rav secondo quale Tanna espresse il suo insegnamento? La Ghemara propone una fonte per l'insegnamento di Rav da una Baraita: Diciamo che Rav espresse il suo insegnamento come Abba Shaul come imparammo in una Baraita: CHI SEPPELLISCE IL SUO MORTO
La
Ghemara tenta di chiarire il nesso tra la shita
di Abba Shaul e le parole di Rav:
La
Ghemara obietta a questa spiegazione della shita
di R'Yose:
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