6a | KOL KINUYE | CAPITOLO PRIMO | NEDARIM |
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[da Daf 5b:La Ghemara continua con il delineare la posizione di Rava: E Rava direbbe: Io potrei dire persino come Rabbanan, infatti è legittimo sostenere che fino a qui non sostennero Rabbanan che non ci vogliono yadaim che dimostrano, se non nei riguardi del ghet, da Daf 5b] |
perchè non si dà che un uomo
divorzi
la moglie di un altro, e quindi non servono yadaim che dimostrano quando il fatto in sè dimostra. ma in generale forse hai sentito di loro dei Chachamim che non richiedono yadaim che dimostrano? La Ghemara attacca la posizioni che in generale non occorrono yadaim che dimostrano: Attaccarono da una Baraita: Uno che dice di un oggetto che ha dinnanzi a lui: "ESSO È SU DI ME" "QUESTO È SU DI ME" È PROIBITO, PERCHÈ ESSO È UN YAD PER UN KORBAN cioè la formula che lo proibisce come un korban. solo perchè disse "su di me" è proibito trar vantaggio da questo oggetto in conseguenza del neder, ma se non disse "su di me" no non gli è proibito trar vantaggio dall'oggetto, perchè ora la formula è un yad che non dimostra. Ciò è una confutazione di Abbaye che disse che in generale non serve un yad che dimostra. La Ghemara respinge la confutazione di Abbaye: Abbaye ti potrebbe dire: solo perchè disse "su di me" è proibito, ma se disse "esso è" e non disse "su di me" forse "esso è . . . abbandonato" "esso è . . . elemosina" egli intendeva dire, e quindi quell'espressione non era nemmeno yad senza "su di me"! La Ghemara respinge questa spiegazione: Ma la Baraita ha specificato:PERCHÈ ESSO È UN YAD PER UN KORBAN, "esso è" sta per "esso è un korban" e non puoi dire che non è nemmeno yad! La Ghemara scieglie un'altra via: Piuttosto diciamo: Solo perchè disse "su di me" a lui è proibito e al suo compagno è permesso, ma se disse "esso è" è proibito ad entrambi perchè forse "esso è un hekdesh" è quel che ha detto. La Ghemara attacca ancora Abbaye da una Baraita: Attaccarono da una Baraita: uno che dice su un animale "QUESTO È UN CHATTAT", "QUESTO È UN ASHAM", BENCHÈ EGLI SIA OBBLIGATO A PORTARE UN CHATTAT E UN ASHAM, NON HA DETTO NULLA, perchè ha usato formule che sono yadaim che non dimostrano. "QUESTO È IL MIO CHATTAT ", "QUESTO È IL MIO ASHAM ", SE EGLI AVEVA L'OBBLIGO LE SUE PAROLE HANNO VALORE. Ciò è una confutazione di Abbaye che disse che in generale non serve un yad che dimostra. La Ghemara risponde: Abbaye ti potrebbe dire: Quella Baraita di chi è? È di R'Yehuda come egli richiede yadaim che dimostrano per il ghet le richiede per ogni cosa. La Ghemara obietta: Ma fu Abbaye a dire: Io potrei dire persino come R'Yehuda, che egli non richiede yadaim che dimostrano altro che per il ghet. La Ghemara risponde: Quanto alla shita di R'Yehuda Abbaye si ricredette, e lui adotta il parere di Rabbanan. La Ghemara chiede: Ora che sappiamo che Abbaye adotta la shita di Rabbanan, diciamo allora che Rava adotta la shita di R'Yehuda. La Ghemara risponde: Rava direbbe: Io potrei dire persino come Rabbanan, infatti è legittimo sostenere che fino a qui non sostennero Rabbanan che non ci vogliono yadaim che dimostrano, se non nei riguardi del ghet, perchè non si dà che un uomo divorzi la moglie di un altro, e quindi non servono yadaim che dimostrano quando il fatto in sè dimostra. ma in generale ci vogliono yadaim che dimostrano. daf 6b La Ghemara tratta ora il din di yadot in rapporto ad altri argomenti: Chiese R'Pappa: Esiste il dindi yad nei kiddushin o no? La Ghemara illustra i lati di tale domanda: Come sarebbe a dire? Se dirai che disse alla donna: "Tu sei consacrata a me" e disse alla sua compagna: "E tu pure" e dette ad entrambe l'equivalente di una peruta È ovvio, questi sono i kiddushin veri e propri e non si tratta di yad, invece nel caso in cui disse alla donna: "Tu sei consacrata a me", e disse alla sua compagna: "E tu", forse diciamo che disse alla sua compagna: "E tu pure", e i kiddushin hanno presa sulla sua compagna, o piuttosto "E tu che ne dici" era quello che disse alla sua compagna, e i kiddushin non hanno presa sulla sua compagna? La Ghemara chiede: Ma era proprio questo il dubbio di R'Pappa? Ma da quanto disse R'Pappa ad Abbaye: Forse che Shmuel era del parere che yadaim che non dimostrano sono yadaim? Comprendiamo che era del parere R'Pappa che esiste il din di yad nei kiddushin. La Ghemara risponde: Una contraddizione nell'ambito di quello che riteneva Shmuel R'Pappa disse ad Abbaye. La Ghemara tratta ora il din di yadot in rapporto ad un altro argomento: Chiese R'Pappa: Esiste il din di yad nella pea o non esiste il din di yad nella pea? La Ghemara illustra i lati di tale domanda: Come sarebbe a dire? Se dirai che disse: "Che questa aiuola sia pea e questa anche", questa è una dichiarazione di pea in piena regola e non un yad! Il caso in dubbio è quando disse: "e questa" e non disse "anche", quale è il din? La Ghemara fa notare: Da ciò si deduce che quando disse: "Tutto il campo sia pea" tutto il campo diviene pea?! La Ghemara risponde: Sì, e infatti è insegnato in una Baraita: DA DOVE IMPARIAMO CHE SE VUOLE FARE DI TUTTO IL SUO CAMPO PEA LO PUÒ FARE? LA TORA INSEGNA: (Levitico, 23, 22) LA PEA DEL TUO CAMPO, e non dal tuo campo che indicherebbe una parte! La Ghemara ritorna al dubbio di R'Pappa: Forse diciamo: siccome la pea è collegata con un hekkesh ai korbanot, come i korbanot hanno yad anche la pea ha yad, o forse ciò che è collegata con un hekkesh è per imparare il din di "Non ritarderai"? La Ghemara riporta lo hekkesh: E come è collegata con un hekkesh? Come è insegnato in una Baraita: |
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