18a | VEELLU MUTARIN | CAPITOLO SECONDO | NEDARIM |
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[da daf 17b:
La Ghemara solleva un'altra obiezione a R'Huna a partire da una Baraita: Sollevarono un'obiezione dalla seguente Baraita: COLUI CHE FECE NEDER DI DUE NEZIRUT, CONTÒ LA PRIMA E DEDICÒ UN KORBAN E NE FECE RICHIESTA DI SCIOGLIMENTO USCÌ D'OBBLIGO NEI RIGUARDI DELLA SECONDA nezirut CON LA PRIMA. La Ghemara chiede: Come sarebbe a dire? Se dirai che si tratta del caso in cui disse: Eccomi nazir oggi, eccomi nazir domani, perchè mai uscì d'obbligo nei riguardi della seconda nezirut con la prima? Ma c'è un giorno in più! Invece è ovvio che la Baraita tratta del caso in cui disse: Eccomi nazir oggi, eccomi nazir oggi, da daf 17b] daf 18a e ciò è una confutazione di R'Huna! La Ghemara spiega: No, la Baraita tratta sempre del caso in cui disse: Eccomi nazir oggi, eccomi nazir domani, E cosa significa l'espressione usata dal Tanna: USCÌ D'OBBLIGO? All'infuori di quel giorno in più, il trentunesimo giorno che deve ancora completare. La Ghemara fornisce una seconda spiegazione: O anche questa spiegazione può venir data, che la Baraita tratta del caso in cui egli prese su di sè due nezirut in una volta. La Ghemara solleva una nuova obiezione a R'Huna: Sollevò R'Amnuna un'obiezione dalla seguente Baraita: È scritto: (Numeri 6, 2) NAZIR PER FAR NEDER DI NAZIR DA QUI dalla ripetizione della parola nazir impariamo CHE LA NEZIRUT ATTECCHISCE SU UN'altrA NEZIRUT, PERCHÈ POTREI pensare: NON VI È FORSE UN DIN cioè un kal vachomer che lo insegna: E SE nei riguardi delLA SHEVU'Ache è così STRINGENTE, UNA SHEVU'A NON ATTECCHISCE SU UNA SHEVU'A, nei riguardi delLA NEZIRUT, che al confronto è FACILITANTE NON SARÀ TANTO PIÙ vero che una nezirut non attecchisce su una nezirut? per questo LA TORA INSEGNA: NAZIR PER FAR NEDER DI NAZIR DA QUI dalla ripetizione della parola nazir impariamo CHE LA NEZIRUT ATTECCHISCE SU UN'ALTRA NEZIRUT. La Ghemara chiede: Come sarebbe a dire? Se dirai che si tratta del caso in cui disse: Eccomi nazir oggi, eccomi nazir domani, forse abbiamo bisogno di un versetto per insegnare che nezirut attecchisce su nezirut? Infatti il giorno trentuno egli si troverà ad essere ancora nazir e sarà tenuto a completare tale nezirut con altri ventinove giorni! Non si tratta allora del caso in cui disse: Eccomi nazir oggi, eccomi nazir oggi? E su questo insegnò il Tanna: LA NEZIRUT ATTECCHISCE SU UN'ALTRA NEZIRUT, in contraddizione con quanto disse R'Huna! La Ghemara spiega: No, di cosa ci stiamo occupando qui? che la Baraita tratta del caso in cui egli prese su di sè due nezirut in una volta. La Ghemara chiede: E cos'è mai questa maggior stringenza della shevu'a rispetto al neder di cui parla la Baraita appena citata? Se dirai perchè la shevu'a attecchisce persino su cose che non hanno sostanza, sarebbe a dire le azioni, anche il neder ha il suo lato più stringente rispetto alla shevu'a in ciò che ha valore su cose obbligatorie come una mitzva come su una cosa facoltativa. Piuttosto il Tanna ha detto che la shevu'a è più stringente del neder perchè è scritto sulla shevu'a (Esodo 20, 7) Non pulirà. La Ghemara esamina ora la sefa della nostra Mishna: Uno che disse: SHEVU'A CHE NON MANGERÒ la data cosa, e poi disse di nuovo: SHEVU'A CHE NON MANGERÒ la data cosa E LA MANGIÒ - NON È CHAYAV SE NON PER UNA la seconda shevu'a non lo obbliga nè al korban nè alla fustigazione. La Ghemara riporta un responso di Amoraim al proposito: Disse Rava: Se fa richiesta di scioglimento per la prima la seconda incombe su di lui. La Ghemara chiede: Da dove Rava lo ha imparato? La Ghemara risponde: Da ciò che il Tanna non ha insegnato: Non ve ne è che una, e invece ha insegnato: Non è chayavche per una delle due, che significa è lo spazio che le manca alla seconda per attechire, quando c'è la prima, ma quando si fa domanda di scioglimento per la sua compagna, la prima, la seconda, prende vigore. La Ghemara riporta una seconda versione della precedente deduzione: Una seconda versione della precedente deduzione: che significa è l'obbligo di un korban o della fustigazione che non c'è in base alla seconda shevu'a ma la shevu'a stessa esiste, continua ad esistereper sempre. La Ghemara chiede: Per quale halachaè necessaria l'esistenza di tale shevu'a che non dà luogo ad alcun obbligo? La Ghemara risponde: Per rendere possibile il responso di Rava, infatti disse Rava: Se fa richiesta di scioglimento per la prima, la seconda entra per lui in vigore al suo posto. La Ghemara porta un appoggio per la shita di Rava: Diciamo che gli viene in soccorso la seguente Baraita: COLUI CHE FECE NEDER DI DUE NEZIRUT, CONTÒ LA PRIMA E DEDICÒ UN KORBAN E NE FECE RICHIESTA DI SCIOGLIMENTO USCÌ D'OBBLIGO NEI RIGUARDI DELLA SECONDA nezirut CON LA PRIMA. La Ghemara respinge questa prova: Può essere che la Baraita si riferisca al caso di uno che prese su di sè due nezirut in una volta. |
Mishna. Stam
nedarim
vengono giudicati in maniera stringente,
ma se vengono spiegati vengono giudicati in maniera facilitante. Come sarebbe a dire? Uno che disse: La tal cosa sia per me proibita come la carne salata dei korbanot, come il vino delle libagioni dell'altare nel corso del culto, se su argomenti celesti relativi al culto nel Santuario, fece neder - gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto, se su argomenti di culto idolatrico fece neder - gli è permesso trar vantaggio da quell'oggetto, se stam fece neder - gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto. Uno che disse: La tal cosa sia per me proibita come un cherem; se disse che la tal cosa gli è proibita come un cherem del cielo, cioè come consacrata al Tempio, gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto, ma se disse che gli è proibita come un cherem dei Kohanim, che una volta in loro mani è chullin, gli è permesso trar vantaggio da quell'oggetto, e se disse che la tal cosa gli è proibita come un cherem stam - gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto. Uno che disse: La tal cosa sia per me proibita come un ma'aser, se fece un neder che la tal cosa sia per lui come un ma'aser behema gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto, ma se fece un neder che la tal cosa sia per lui come un prodotto dell'aia, il ma'aser rishon, gli è permesso trar vantaggio da quell'oggetto, e se fece un neder stam - gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto. Uno che disse: La tal cosa sia per me proibita come la teruma, se fece un neder che la tal cosa sia per lui come la teruma per i sacrifici nel Tempio, - gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto, ma se fece un neder che la tal cosa sia per lui come un prodotto dell'aia, la teruma ghedola, gli è permesso trar vantaggio da quell'oggetto, e se fece un neder stam - gli è proibito trar vantaggio da quell'oggetto, parole di R'Meyr. R'Yehuda dice: Stam teruma nella Giudea è proibita, nella Galilea è permessa, perchè gli abitanti della Galilea non conoscono la teruma per i sacrifici nel Tempio. Stam charamim nella Giudea son permessi, nella Galilea son proibiti, perchè gli abitanti della Galilea non conoscono i charamim dei Kohanim. |
Ghemara. La Ghemara
indica una contraddizione tra la nostra Mishna e una di Taharot:
Eppure è detto in una Mishna (Taharot 4, 12): Nel caso di UNA NEZIRUT IN DUBBIO - SI ADDOTTA IL CRITERIO FACILITANTE. La Ghemara risolve la contraddizione: Disse R'Zera, non è difficile: Questa di Taharot è secondo la shita di R'Eliezer, questa, la nostra Mishna, è secondo la shita di Rabbanan, infatti è detto in una Baraita: CHI CONSACRA IL PROPRIO ANIMALE SELVATICO E IL PROPRIO ANIMALE DOMESTICO HA CONSACRATO per dubbio anche LO KEVI, che è un incrocio tra animale selvatico e domestico, di dubbia definizione, R'ELIEZER DICE: NON HA CONSACRATO LO KEVI, Quindi potremmo dire che secondo chi disse (Rabbanan): Il suo denaro mette a repentaglio, e non si preoccupa che sia chiaramente definito quello che egli consacra, anche il suo corpo mette a repentaglio, quindi "stam nedarim vengono giudicati in maniera stringente" come dice la nostra Mishna, mentre secondo chi disse (R'Eliezer): Il suo denaro non mette a repentaglio, (anche) il suo corpo |
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