daf 13 Nazir - Hareni Nazir
13a HARENI NAZIR CAPITOLO SECONDO NAZIR

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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Mishna.Uno che disse: Eccomi nazir
quando avrò un figlio,
e gli nacque un figlio,
costui è nazir,
se gli nacque una figlia,
un tumtum o un androgino,
non è nazir.
 

Se disse: Eccomi nazir quando avrò una creatura,
persino se gli nacque una figlia,
un tumtum o un androgino,
costui è nazir.
nazir daf 13a
se sua moglie abortì
non è nazir.

R'Shimon dice: 
Dica: Se si è trattato di un feto che in condizioni normali sarebbe vissuto
ecco che sono un nazir d'obbligo,
se no,
ecco che sono un nazir nedava.

Se successivamente tornò a partorire, costui che fece neder di nazir diviene nazir.

R'Shimon dice: 
Dica: 
Se il primo era un feto che in condizioni normali sarebbe vissuto
il primo mi fa nazir d'obbligo e questo nato addesso mi fa nazir nedava,
se no, se il primo feto non era un feto che in condizioni normali sarebbe vissuto,
il primo mi fa nazir nedava e questo nato addesso mi fa nazir d'obbligo.

Mishna 13a
Ghemara.La Ghemara chiede: Questo che la Mishna dice perchè lo dice?
La Ghemara risponde: Per via della sefa :
Se la moglie partorì UNA FIGLIA, UN TUMTUM
O UN ANDROGINO
costui NON È NAZIR.
La Ghemara obietta: È ovvio!
La Ghemara svela il chiddush espresso nella Mishna:
Cosa sarebbe se tu dicessi:
Lui intendeva dire: Quando mi farò una famiglia e con la parola figlio non intese proprio un figlio, nel qual caso anche una figlia un tumtum e un androgino lo avrebbero reso nazir
per questo ci insegna la Mishna che non è così ma se ha detto: figlio, significa figlio maschio.
La Ghemara riporta un altro passo della nostra Mishna:
SE DISSE: . . . QUANDO AVRÒ UNA CREATURA ecc.
La Ghemara obietta: È ovvio!
La Ghemara svela il chiddush espresso nella Mishna:
Cosa sarebbe se tu dicessi: Perchè egli sia nazir una creatura "che sia considerata 
dalla gente" ci vuole! E una figlia, un tumtum e un androgino non lo rendono nazir
per questo ci insegna la Mishna che non è così ma se ha detto: creatura, tutti vanno bene.
La Ghemara riporta un altro passo della nostra Mishna:
Se SUA MOGLIE ABORTÌ
NON È NAZIR.
La Ghemara chede:
Chi l'ha insegnata questa Mishna?
La Ghemara risponde:
È una Mishna insegnata secondo la shita di R'Yehuda del "mucchio" a daf 8a:
La Ghemara cita la nostra Mishna:
R'SHIMON DICE:
DICA:
SE SI È TRATTATO DI UN FETO CHE IN CONDIZIONI NORMALI SAREBBE VISSUTO
ECCO CHE SONO UN NAZIR D'OBBLIGO,
SE NO,
ECCO CHE SONO UN NAZIR NEDAVA.
La Ghemara solleva la seguente questione:
R'Abba indirizzò il seguente quesito
a R'Huna:
Uno che disse: Eccomi nazir
quando avrò un figlio
e sua moglie abortì cioè il bambino morì nel parto e non si sa se in condizioni normali sarebbe vissuto, e il marito dedicò il korbanche avrebbe usato alla fine della sua nezirut,
e la moglie tornò a partorire e il secondo gemello uscì sano, quale è il din degli animali che egli dedicò dopo la nascita del primo gemello? 
La Ghemara illustra i lati del problema: Secondo chi formulò R'Abba il suo dubbio?
Se lo formulò secondo R'Shimon, 
Su cosa mai è in dubbio?
Infatti R'Shimon disse:
In caso di dubbio di nezirut si decide in maniera stringente e gli animali sono consacrati.
Piuttosto secondo R'Yehuda
che disse: In caso di dubbio di nezirut si decide in maniera facilitante, R'Abba si chese:
Quale è il din degli animali che l'uomo dedicò dopo la nascita del primo gemello? Diciamo che la nascita del secondo gemello vivo dimostra che anche il primo era vitale e gli animali sono consacrati, oppure diciamo che non c'è alcun nesso tra i due e gli animali non sono consacrati?
La Ghemara chiede: Che differenza fa?
Forse che fa differenza quanto alla possibilitàil tosarli o l'usarli nel lavoro?
La Ghemara conclude: Resti la questione al suo posto irrisolta.
La Ghemara solleva un'altra questione relativa al neder descritto nella nostra Mishna:
Indirizzò l'Amora ben Rechumi il seguente quesito
ad Abbaye: Se uno disse: Eccomi nazir
quando avrò un figlio,
e lo udì un suo amico e disse: "E su di me" cioè "Lo stesso io prendo anche su di me"
Quale è il din del secondo? 
Egli intese prendere su di sè esattamente le parole di lui: "Eccomi nazir quando avrò un figlio", come se dicesse: Anch'io sarò nazir quando avrai un figlio.
o egli intese prendere su di sè l'argomento di lui: "Essere nazir quando si ha un figlio", come se dicesse: Anch'io sarò nazir quando avrò un figlio.- ? -
E se deciderai che quando l'amico disse: "E su di me"
intese prendere su di sè l'argomento di lui -Sarò nazir quando avrò un figlio-
se disse: Eccomi nazir
quando avrò un figlio,
e lo udì un suo amico e disse: "Anch'io"
Quale è il din del secondo? 
Lo disse su sè stesso cioè "Sarò nazir quando avrò un figlio" come quando disse: "E su di me",
o forse così è che intendette dire quando disse: "Anch'io":
Amerò te come tu ami te stesso, cioè Anch'io sarò nazir quando tu avrai un figlio. - ? -
E se deciderai che
comunque dire:"Sarò nazir quando avrò un figlio" in sua presenza 
 
 
 

nazir daf 13b
la cosa gli secca, sembra ingeneroso pensare a sè in concomitanza della nascita del figlio dell'altro e quindi sicuramente intendeva: Anch'io sarò nazir quando tu avrai un figlio,
se disse: Eccomi nazir
quando il tale dei tali avrà un figlio,
e lo udì un suo amico e disse: "Anch'io"
Quale è il din del secondo? 
Forse diciamo:
Siccome lo ha detto non in sua presenza
lo disse su sè stesso cioè "Sarò nazir quando avrò un figlio",
o forse
così è che intendette dire il secondo a quello che disse: "Eccomi nazir quando il tale dei tali avrà un figlio" - Lo amerò anch'io quel tale di cui tu parli come tu lo ami?
La Ghemara conclude: Continua a chiedere cioè resti la questione al suo posto irrisolta.

Ghemara 13ab
Mishna. Uno che disse: Eccomi nazir stam
e inoltre nazir quando avrò un figlio, 
se iniziò col contare la propria nezirut,
e poi gli nacque un figlio,
completa la sua nezirut con rasatura e korbanot,
e poi conta
quella del figlio.
 

Uno che disse: Eccomi nazir
quando avrò un figlio e inoltre nazir stam,
se iniziò col contare la propria nezirut,
e poi gli nacque un figlio,
mette da parte la propria nezirut,
conta quella del figlio,
e poi
completa la sua.

Mishna 13b
Ghemara. La Ghemara pone alcuni quesiti intorno a problemi simili a quelli affrontati dalla nostra Mishna: Rava sollevò il seguente problema: Uno che disse: Eccomi nazir stam
tra venti giorni
e inoltre da ora eccomi nazir per cento giorni,
Quale è il din della sua nezirut, quando comincia la nezirut di cento giorni?
Diciamo che siccome quei cento
in venti non si completano
non entri in vigore la nezirut di cento fino a che non sia terminata quella stam,
o forse, 
siccome egli ha tempo 
per la crescita della chioma alla fine della nezirut stam, infatti ci sono ancora ottanta giorni,
la nezirut di cento giorni entra in vigore subito, si interrompe dopo venti giorni e inizia la nezirut stam e, dopo trenta giorni, riprende la nezirut di cento giorni e si completa?
La Ghemara esprime la propria perplessità intorno al quesito di Rava:
E che costituisca per lui un problema invece che una nezirut di cento giorni
una nezirut piccola cioè stam di trenta giorni che uno prese su di sè assieme ad una nezirut tra venti giorni.
La Ghemara illustra l'intenzione di Rava nella formulazione del suo problema:
Uno dentro l'altro sono i quesiti di Rava, cioè il quesito sulla nezirut di cento giorni sorge da un precedente quesito su una nezirut stam.
Ghemara 13b
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