La Ghemara
riporta una Baraita sull'argomento
dell'abbandono:
COLUI CHE ABBANDONA IL SUO CAMPO
PER I PRIMI TRE GIORNI
PUÒ RICREDERSI,
DA ALLORA IN POI
NON PUÒ RICREDERSI
nedarim daf 44a
DISSE: SIA QUESTO CAMPO
ABBANDONATO PER UN GIORNO,
PER UNA SETTIMANA,
PER UN MESE,
PER UN ANNO,
PER SETTE ANNI,
SE NEL FRATTEMPO NON SE NE APPROPRIÒ
SIA LUI SIA UN ALTRO
EGLI PUÒ RICREDERSI,
DAL MOMENTO CHE SE NE APPROPRIÒ
SIA LUI SIA UN ALTRO
EGLI NON PUÒ RICREDERSI
La Ghemara obietta che le parole della Baraita sono contradittorie:
La resha
è secondo l'opinione di Rabbananche
l'oggetto abbandonato esce dal possesso di chi lo abbandona anche prima
che un altro ne prenda possesso,
e la sefa
è secondo l'opinione di R'Yose che l'oggetto abbandonato
esce dal possesso di chi lo abbandona solo dopo che un altro ne prese possesso
- ?
La Ghemara spiega:
Disse Ulla:
Anche la sefa è secondo l'opinione di Rabbanan.
La Ghemara obietta:
Se così è,
perchè la Baraita dice:
SE NEL FRATTEMPO NON SE NE APPROPRIÒ
SIA LUI SIA UN ALTRO
EGLI PUÒ RICREDERSI? Secondo l'opinione di Rabbanan non
è dato di ricredersi!
La Ghemara risponde:
Il din è diverso per uno che limitò il
tempo dell'abbandono a un anno o sette anni,
perchè ciò non è frequente. E quello che
dissero Rabbanan che non può ricredersi, si riferisce a chi abbandonò
senza specificare, il che si intende, normanlmente, per sempre.
La Ghemara riporta una spiegazione alternativa:
Resh Lakish disse:
Siccome la sefa è secondo l'opinione di R'
Yose,
anche la resha è secondo l'opinione di R' Yose,
e la ragione della resha che è apparentemente
secondo Rabbanan, è
che non vadano dimenticati
gli insegnamenti relativi all'abbandono, e in particolare che
il raccolto abbandonato è esente dal ma'aser.
La Ghemara obietta alla ragione addotta da Resh Lakish:
Se così è, che sia già abbandonato dal primo
giorno! Perchè la Baraita parla di tre giorni?
La Ghemara spiega:
Disse Rava: I tre giorni
sono stabiliti a causa degli imbroglioni che abbandonano i prodotti
dei loro campi per dispensarli dal ma'aser e poi immediatamente
si
ricredono e si riprendono i prodotti evitando così la decima.
Tale operazione ha senso nell'ambito di tre giorni e perciò Rabbanan
dilazionarono l'entrata in vigore dell'abbandono di tre giorni.
La Ghemara obietta: Ma deoraita ciò
non è un abbandono e quei prodotti restano tenuti al ma'aser
anche se derabbananil
padrone, dopo tre giorni, non può ricredersi
nedarim daf 44b
e può succedere che colui
che prende possesso del campo abbandonato prelevi il ma'aser
dal raccolto tenuto al ma'aser deoraita per
liberare
quello
dispensato dal ma'aser deoraita,
o prelevi da quello dispensato per liberare quello
tenuto!
La Ghemara spiega:
Per questo gli diciamo: Quando prelevi il ma'aser
preleva da esso per esso stesso, dai prodotti di un raccolto
per liberare il raccolto stesso.
La Ghemara muove un'obiezione a Resh Lakish da una Baraita:
Gli sollevò un'obiezione da una Baraita:
CHI ABBANDONA LA SUA VIGNA
E L'INDOMANI SI METTE A RACCOGLIERNE L'UVA
È OBBLIGATO AL PERET
E ALLE 'OLELOT
ALLA SHICHCHA
E ALLA PEA,
MA È ESENTE DAL MA'ASER.
Ciò è comprensibile secondo l'opinione di Ulla,
la Baraita a daf 43b-44a la insegnò derabbanan
la Baraita qui sopra la insegnò deoraita,
ma secondo l'opinione di Resh Lakish,
perchè mai è esente dal ma'aser?
La Ghemara spiega:
Resh Lakish potrebbe dirti:
Quando io espressi la mia opinione sulla prima Baraita, non
la espressi che secondo l'insegnamento di R'Yose, mentre questa
Baraita
qui, è secondo l'opinione di Rabbanan! |
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