43a | EN BEN HAMUDDAR | CAPITOLO QUARTO | NEDARIM |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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Mishna.
Il
muddar
hanaha
dal suo compagno non gli dia in prestito un animale o degli attrezzi e non gli chieda in prestito cose simili; non gli dia in prestito danaro e non ne prenda in prestito da lui; non gli venda e non compri da lui. |
nedarim
daf 43a
Ghemara. La Ghemara solleva un'obiezione a quanto detto nella Mishna: È comprensibile che la Mishna insegni di non dargli denaro a prestito il maddir al muddar, infatti così gli arreca vantaggio e ciò viola in neder, ma ciò che la Mishna insegna di non prendere denaro a prestito da lui, il maddir dal muddar, non è comprensibile: in cosa gli reca vantaggio? La Ghemara solleva una seconda obiezione: E se anche fosse comprensibile che non prenda denaro a prestito da lui, e non comperi da lui, perchè ci sono maniere in cui il muddar prende vantaggio da lui, se il maddir restituisce in moneta pregiata o gli vende una merce difficile da smerciare, e il venditore gode di liberarsene, ma ciò che la Mishna insegna di non prendere oggetti in prestito da lui, il maddir dal muddar, non è comprensibile: in cosa il muddar prende vantaggio da lui? La Ghemara spiega: Disse R'Yose bar Chanina: La Mishna è comprensibile nel caso in cui fecero un neder di non prendere vantaggio l'uno dall'altro. La Ghemara offre un'altra spiegazione: Abbaye disse: La Mishna parla di un decreto rabbinico che proibisce il prendere oggetti a prestito per via del dare oggetti a prestito, e così per tutti gli altri dinimprestare denaro e comperare si tratta di un decreto rabbinico. |
Mishna.
Gli disse: Prestami la tua mucca che debbo arare il mio campo! Gli disse: Non è libera. Quello si arrabbiò e disse: Konamsul mio campo che non lo aro mai più! Se egli era solito arare il campo personalmente, a lui è proibito, e a tutti gli altri uomini è permesso, e se non era solito arare il campo personalmente, è proibito a lui e a tutti gli altri uomini. Uno che è muddar hanaa dal suo compagno e quello non ha di che mangiare, il maddir può andare dal negoziante, e gli dice: Il tale è muddar hanaa da me e non so cosa fare con lui, il negoziante capisce l'allusione e gli dà da mangiare, e poi va a prendere il denaro da questo dal maddir. Si doveva costruire la sua casa,
Se ne stavano andando per la via
Ma R'Yose lo proibisce. |
Ghemara.La Ghemara
si propone di chiarire la ragione della decisione di R'Yose:
Disse R'Yochanan: Quale è ragione della decisione di R'Yose che proibisce di dar da mangiare al muddar abbandonando il cibo? Egli era dell'opinione che l'abbandono funziona come il dono, come per il dono, l'oggetto non cambia proprietario finchè non passa dal possesso di chi dà al possesso di chi riceve, anche per l'abbandono, l'oggetto non cambia proprietario finchè non passa al possesso di chi se lo prende. La Ghemara solleva un'obiezione alla spiegazione di R'Yochanan: Obiettò da una Baraita R'Abba: E QUELLO PRENDE E MANGIA, E R'YOSE PROIBISCE DISSE R'YOSE: QUANDO? QUANDO IL SUO NEDER VIENE PRIMA DELL'ABBANDONO nedarim daf 43b MA SE ERA
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