35a | EN BEN HAMUDAR | CAPITOLO QUARTO | NEDARIM |
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La Ghemara
chiede:
Gli chiese R'Chiya bar Abin a Rava: Se disse: Sia la mia pagnotta a te proibita, e poi gliela diede al muddar in regalo, quale è il din? Il passaggio di proprietà annulla il neder o no? La Ghemara spiega i lati della domanda: Forse diciamo che siccome "la mia pagnotta" gli disse, come a sottolineare che gliela proibisce solo in quanto "sua" e cioè quando è in suo possesso è proibita, ma quando esce dal suo possesso sia permessa, o piuttosto "a te" gli disse, nei tuoi riguardi l'ho resa hekdeshe quindi resterà tale anche dopo il passaggio di proprietà? La Ghemara risponde: Gli disse: È ovvio, che sebbene gliel'abbia data in regalo è proibita. Piuttosto se non è così, ciò che disse "la mia pagnotta a te" per escludere che cosa egli lo disse? Forse per escludere che gliela rubi? La Ghemara respinge questa soluzione: Gli disse R'Chiya bar Abin: No, per escludere che egli la possa mangiare nel caso lui lo invitasse a fare un pasto con lei, per evitare che l'amico insista affinchè lui lo inviti. nedarim daf 35a La Ghemara solleva un'obiezione alle parole di Rava per cui il passaggio di proprietà non ha effetto: Venne sollevata un'obiezione da una Baraita: GLI DISSE:
GLI DISSE: KONAM
SIA PER TE LA MUCCA
konam siano I MIEI BENI PER TE
FUORI CHE QUESTA; PRESTAMI LA TUA SCURE,
E VIEN FUORI CHE CE L'HA, DURANTE LA SUA VITA È PROIBITA,
La Ghemara fa notare che è questa una machloketTannaim:
Se uno disse: KONAM CHE QUESTA PAGNOTTA È HEKDESH,
è
proibita a tutto il mondo,
Ma se disse: SIA QUESTA PAGNOTTA PER ME HEKDESH, è
proibita solo a lui,
La Ghemara prende in considerazione il prossimo quesito,
partendo dal presupposto che sia contemplata la profanazione nei konamot:
nedarim daf 35b |
Mishna.
La Mishna continua ad elencare ciò che il maddir può fare per il muddar senza violare il neder. E può separare la sua teruma e le sue ma'asrot per suo conto e se il maddir è Kohen può sacrificare per lui i nidi (i volatili) degli zavim, i nidi (i volatili) delle zavot, e i nidi (i volatili) delle puerpere, i suoi chattaote ashamot, e può insegnargli gratuitamente le interpretazioni dei versetti, le leggi orali e le leggi rabbiniche, ma non può insegnargli gratuitamente i ventiquattro libri della Bibbia, ma può insegnare ai suoi figli del muddar e alle sue figlie gratuitamente i ventiquattro libri della Bibbia. |
Ghemara. La Ghemara
chiede: Fu loro chiesto, agli studenti della Yeshiva:
I Kohanim, quando sacrificano i korbanot nel Tempio, sono da ritenersi incaricati nostri, della persona per cui essi sacrificano il korban, o incaricati del cielo? La Ghemara ribatte: Che differenza fa? In che tipo di problemi ciò è rilevante? La Ghemara risponde: La differenza c'è per il muddar hanaha, quando il Kohen sacrifica un korban per il suo muddar, Se tu hai detto che sono da ritenersi incaricati nostri allora egli il Kohen gli reca un vantaggio al muddared è proibito, ma se hai detto che sono da ritenersi incaricati del cielo è permesso, e allora quale è lo status del Kohen? La Ghemara tenta di risolvere il problema usando la nostra Mishna: Vieni a sentire quello che insegna la nostra Mishna: PUÒ SACRIFICARE PER LUI I NIDI DEGLI ZAVIM, ecc. Se tu hai detto che sono da ritenersi incaricati nostri, allora egli il Kohen gli reca un vantaggio al muddar e ciò è proibito! È chiaro, quindi, che sono incaricati del cielo! La Ghemara respinge questa dimostrazione: Ma secondo la tua opinione che i Kohanim sono incaricati del cielo che la Mishna insegni: "Può sacrificare per lui i korbanot" cioè ogni tipo di korban perchè allora la Mishna elenca proprio i korbanot dei mechusre kappara? Piuttosto la Mishna ci insegna che i korbanot dei mechusre kappara sono diversi dagli altri korbanot perchè disse R'Yochanan: Tutti i korbanot hanno bisogno del consenso dei padroni del korban fuorchè i korbanot dei mechusre kappara, perchè infatti uno può portare un korban per i suoi figli e le sue figlie minori, come è detto: (Levitico 15, 32) Questa è la legge del zav, sia maggiorenne che minorenne. Quindi sono proprio i korbanot dei mechusre kappara, che non richiedono il consenso, che il Kohen può sacrificare per il proprio muddar. E se la Mishna nomina proprio questi è per dire che il Kohen è da considerarsi incaricato nostro e non del cielo. La Ghemara solleva un'obiezione circa l'interpretazione del versetto da parte di R'Yochanan: Ma di questo passo, per R'Yochanan per cui la legge vuol dire "comune al grande e al piccolo", il versetto in Levitico 12, 7: Questa è la legge della partoriente ecc. vuol dire la legge comune sia alla grande che alla piccola, per cui la Tora emetterebbe una legge per la partoriente piccola, ma la piccola è mai in grado di partorire? Eppure R'Bibi insegnò la seguente Baraita alla presenza di R'Nachman: TRE DONNE HANNO RAPPORTI SESSUALI CON UN BATUFFOLO nella vagina: LA MINORE, QUELLA INCINTA E QUELLA CHE ALLATTA, LA MINORE CHE NON RESTI INCINTA E MUOIA Quindi la parola la legge non può voler dire "la legge comune al grande e al piccolo" perchè nel caso della partoriente ne risulterebbe un obbligo assurdo, l'obbligo del marito della minore di portare un korban quando sappiamo che la minore non sopravvive alla gravidanza. La Ghemara spiega la shita di R'Yochanan: Quella espressione Questa è la legge della partoriente viene per insegnare che il marito è tenuto a portare il korban per la moglie partoriente sia normalmente intelligente sia mentalmente ritardata, infatti il marito porta il korban per sua moglie mentalmente ritardata, come risulta dalle parole di R'Yehuda in una Baraita: R'YEHUDA DICE:
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