7a | KOL KINUYE NEZIRUT | CAPITOLO PRIMO | NAZIR |
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La Ghemara
riporta un passo della Baraita
citata in precedenza:
DISSE UNO DEGLI STUDIOSI: QUALI SONO I GIORNI CHE DEBBONO ESSERE COMPLETATI? DIREI PROPRIO: TRENTA La Ghemara obietta: E diciamo invece che siano una settimana? La Ghemara ribatte: La settimana ha sempre sette giorni e forse contempla delle mancanze che debbano essere completate come avviene per il mese? nazir daf 7a La Ghemara obietta: E diciamo invece che siano
un anno?
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Mishna.
Se uno disse: Eccomi nazir di una grande nezirut, Eccomi nazir di una piccola nezirut, persino se ha detto: Eccomi nazir di una nezirutda qui fino al confine del mondo, è nazir per trenta giorni. |
Ghemara. La Ghemara
solleva un obiezione circa l'ultimo din
della Mishna:
Perchè trenta giorni? Eppure da qui fino al confine del mondo è quello che ha detto! La Ghemara spiega: Così voleva dire: Mi è lunga questa cosa la nezirut come da qui fino al confine del mondo. La Ghemara solleva un obiezione circa tale spiegazione: Fu insegnato in una Mishna (Nazir daf 8a): ECCOMI NAZIR DA QUI FINO AL TALE POSTO, CALCOLIAMO QUANTI GIORNI SONO DA QUI FINO AL TALE POSTO, SE È MENO DI TRENTA GIORNI È NAZIR PER TRENTA GIORNI, SE NO È NAZIR PER QUEL NUMERO DI GIORNI. La Ghemara espone la propria obiezione: E diciamo anche qui: Mi è lunga questa cosa la nezirut come da qui fino al tale posto! La Ghemara spiega: Disse Rava: La Mishna dice che la sua nezirut dura per il numero dei giorni del viaggio perchè egli fece questo neder quando era già in viaggio e quindi le sue parole hanno un preciso significato. La Ghemara obietta: E che sia la sua intenzione di prendere una distinta nezirut di trenta giorni per ogni parsadel viaggio? La Ghemara spiega: Disse R' Pappa: La Mishna parla di un posto dove non si misura in parsaot. La Ghemara obietta ancora: E che sia la sua intenzione di prendere una distinta nezirut di trenta giorni per ogni stazione del viaggio? Non fu forse insegnato in una Mishna (Nazir daf 8a): ECCOMI NAZIR COME LA POLVERE DELLA TERRA COME I CAPELLI DEL CAPO COME LA SABBIA DEL MARE QUESTO È UN NAZIR PERPETUO, CHE SI RADE UNA VOLTA OGNI TRENTA GIORNI - ? La Mishna dice che lui ha preso una nezirut perpetua cioè una distinta nezirut di trenta giorni per ogni granello di polvere della terra! La Ghemara spiega: Ogni cosa che ha una misura finita, come "da qui al tale posto", la Mishna non ha insegnato che l'intenzione sia di prendere una distinta nezirut di trenta giorni per ogni unità che la compone, come "ogni stazione del viaggio", ma un'unica nezirut di quella lunghezza. E infatti una Baraita insegna: ECCOMI NAZIR PER TUTTI I GIORNI DELLA MIA VITA, ECCOMI NAZIR PERPETUO QUESTO È NAZIR PERPETUO che si rade ogni dodici mesi, quindi un'unica nezirut. PERSINO CENT'ANNI PERSINO MILLE ANNI QUESTO NON È UN NAZIR PERPETUO MA È UN NAZIR PER SEMPRE che non si rade più per il resto della sua vita, quindi un'unica nezirut. La Ghemara riporta un'altra distinzione tra chi disse: "Eccomi nazir come i capelli del capo", che prende una distinta nezirut per ogni capello del capo, e chi disse: ""Eccomi nazir da qui al tale posto", che prende un'unica nezirut della durata del viaggio: Rava disse: È diverso per i capelli in quanto sono distinti l'uno dall'altro mentre non lo sono i giorni di un viaggio. La Ghemara obietta: Anche riguardo ai giorni è scritto: (Genesi 1, 5) E fu sera e fu mattina un giorno La Ghemara spiega: Là la Scrittura non intende dire che i giorni sono separati l'uno dall'altro. Cosa vuol dire? Che un giorno e una notte formano un giorno, e tuttavia non son separati l'uno dall'altro. La Ghemara ritorno all'obiezione iniziale: Rava disse: Cosa ti viene dal muovere tutte queste obiezioni su quello che dice la Mishna che colui che dice: "Eccomi nazir da qui al confine del mondo" è nazir per soli trenta giorni? La ragione è semplice! Là in quella Mishna il din è diverso da tutti gli altri casi, perchè la Mishna insegna: ECCOMI NAZIR UNA. |
Mishna. Eccomi nazir
di una nezirut e un giorno,
eccomi nazir di una nezirut e un'ora, eccomi nazir di una nezirut e mezza questo è nazir di due neziruiot. |
Ghemara. La Ghemara
chiede:
Cosa guadagna la Mishna ad insegnare tutte quelle formule ". . . e un giorno" ". . . e un ora"? La Ghemara spiega: Sono necessarie, perchè se la Mishna insegnasse soltanto: "Eccomi nazirdi una nezirut e un giorno, questo è nazir di due neziruiot" sarei propenso a credere che è solo qui che diciamo il principio: "Non vi è nezirut per un solo giorno", e in conseguenza di questo che ha preso un altro giorno ne conta due di neziruiot, tuttavia se avesse detto: "Eccomi nazir di una nezirut e un'ora, conti trenta e un giorno un'unica nezirut di trentun giorni, per questo il Tanna ci informa che anche in questo caso ha preso due neziruiot. nazir daf 7b ma se la Mishna avesse insegnato soltanto:"Eccomi nazir di una nezirut e un'ora, potrei credere che è solo qui che aggiunge un'intera nezirut perchè non si è espresso in modo preciso e questa generica aggiunta ha il significato di una nuova nezirut, ma se disse: "Eccomi nazir di una nezirut e mezza", in cui si è espresso in modo preciso ed esiste la possibilità di una nezirut di quarantacinque giorni, potresti dire che non conta due neziruiot ma una di quarantacinque, per questo il Tanna ci informa che in tutti questi casi è nezir due volte. |
Mishna. Eccomi nazir
per trenta giorni e un'ora è nazir per trenta giorni più un giorno, perchè non vi è nezirut a ore. |
Ghemara. La Ghemara
precisa: Disse Rav:
Non insegnò la Mishna il din che è nazir per trentun giorni se non nel caso in cui disse: "Eccomi nazir per trenta e un giorno", ma se disse: "Eccomi nazir per trenta giorni e un giorno", è nezir due volte. La Ghemara porta una shita di Tannaim per cui ogni parola superflua costituisce un'aggiunta: Rav la pensava come R'Akiva, che interpretava come un'aggiunta ogni parola superflua come insegna la Mishna (Baba Batra daf 64a): Uno che vende stamuna casa non vi include NON IL POZZO E NON LA CANTINA BENCHÈ GLI ABBIA SCRITTO: Ti vendo ciò che si trova IN PROFONDITÀ E IN ALTEZZA, MA DEVE COMPRARSI L'ACCESSO al pozzo e alla cantina, PAROLE DI R'AKIVA, E I CHACHAMIM DICONO: NON DEVE COMPRARSI L'ACCESSO, E R'AKIVA ACCONSENTE, QUANDO GLI DISSE: "FUORCHÈ QUELLI", CHE NON DEVE COMPRARSI L'ACCESSO. Siccome il pozzo e la cantina non sono compresi nella generica vendita di una casa, la frase: "Fuorchè quelli" è superflua e R'Akiva la considera un'aggiunta al contratto che garantisce al venditore l'accesso al pozzo e alla cantina. |
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