Che l'offerta dell'asham
non ostacola l'inizio della nuova conta pura lo si capisce anche dall'ordine
delle azioni descritte nei versetti di Numeri 6, 10-11, perciò la
Ghemara
chiede:
Quale è la ragione di Rabbanannel
ricorrere alla parola
quel? Anche senza si può capire!
La Ghemara spiega:
Perchè dice una Baraita:
(Numeri 6, 12)
E CONSACRERÀ AL SIGNORE
I GIORNI DELLA SUA NEZIRUT
E PORTERÀ UNA PECORA
DI UN ANNO COME ASHAM
CHE COSA INSEGNA LA TORA?
SICCOME TROVAMMO
CHE TUTTI GLI ASHAM
DELLA TORA
SONO DI OSTACOLO all'espiazione se vengono tralasciati,
PUÒ ESSERE CHE ANCHE QUESTO l'asham del nazir
tame
SIA PER LUI DI OSTACOLO a poter iniziare la nuova conta dei
trenta giorni puri?
nazir daf 19a
Perciò LA
TORA INSEGNA:
E CONSACRERÀ . . . E PORTERÀ,
BENCHÈ NON PORTÒ l'asham del nazir tame,
CONSACRÒ cioè iniziò la nuova conta dei trenta
giorni puri.
R'YISHMAEL
IL FIGLIO DI R'YOCHANAN
BEN BROKA DICE:
E CONSACRERÀ . . . E PORTERÀ,
QUANDO CONSACRÒ?
NEL MOMENTO IN CUI PORTÒ.
La Ghemara chiede:
Chi insegnò la Baraita
che Rabbanan insegnarono:
UNA DONNA CHE FECE NEDER DI NEZIRUT
E SI RESE TMEA,
E POI quando aveva già dedicato i volatili per il chattat
e
per la 'ola e la pecora per l'asham,
SUO MARITO PER LEI ANNULLÒ ilneder
PORTA IL VOLATILE DEL CHATTAT
E NON PORTA
IL VOLATILE DELLA 'OLAnè
la pecora dell'asham - ? -
La Ghemara risponde:
Disse R'Chisda:
È R'Yishmael il figlio di R'Yochanan ben Broka, il quale
è dell'opinione che anche la 'ola del nazir che si
rese tame venga per espiazione e non sia un semplice dono, e siccome
il neder è stato annullato non è più tenuta
ad offrirla.
La Ghemara chiarisce il motivo della divisione tra chattat
e 'ola a tal fine obietta:
Quale era la sua opinione?
Se era dell'opinione
che il marito sradica il neder del tutto con effetto
retroattivo,
il volatile del chattat
anch'esso non porti,
se era dell'opinione che il marito taglia interrompe il neder
ma non con effetto retroattivo,
il volatile della 'ola e la pecora dell'asham anch'esso
porti in quanto già ne contrasse l'obbligo.
La Ghemara risponde:
Resta fermo che egli era dell'opinione
che il marito sradica il neder del tutto con effetto
retroattivo,
e tuttavia R'Yismael le faceva portare il chattatperchè
la pensava
come R'Elazar Hakappar che riteneva qualsiasi nazir obbligato
ad un'offerta di espiazione per essersi imposto la restrizione dal vino.
La Ghemara riporta la shita di R'Elazar Hakappar
come risulta da una Baraita:
Come insegna una Baraita:
R'ELAZAR HAKAPPAR
BIRBI DICE:
COSA INSEGNA LA TORA:
(Numeri 6, 11)
ED ESPIERÀ SU CIÒ
CHE HA PECCATO
CONTRO L'ANIMA - ? -
MA CONTRO CHE ANIMA
COSTUI PECCÒ?
PIUTTOSTO PERCHÈ AFFLISSE SÈ STESSO
PRIVANDOSI DEL VINO, E KAL
VACHOMER:
SE COSTUI
CHE NON AFFLISSE SÈ STESSO
SE NON PRIVANDOSI DEL VINO
VIEN CHIAMATO PECCATORE,
COLUI CHE AFFLIGGE SÈ STESSO
PRIVANDOSI DI OGNI COSA
NON LO È TANTO DI PIÙ - ? -
La Ghemara muove un'obiezione a R'Elazar Hakappar:
Ma ciò è scritto a proposito del nazir che
si rese tame,
e noi ora persino sul nazir tahor
lo predichiamo!
La Ghemara spiega:
R'Elazar Hakappar era dell'opinione:
Anche il nazir tahor
è un peccatore,
ed il motivo per cui
è scritto nella Tora in riferimento al nazir che
si rese tame,
è perchè il nazir che si rese tamepeccò
doppiamente.
La Ghemara riporta un'altro passo della nostra Mishna:
Se USCÌ dal cimitero E poi di nuovo vi ENTRÒ,
i giorni in cui rispettò la nezirut in purità GLI
VALGONO PER LA CONTA dei trenta giorni di nezirut, e se si rende
tame
deve portare il korban del nazir che si è purificato
dalla tuma.
La Ghemara chiede:
La Mishna insegna: "Gli valgono per la conta",
può mai essere che dal momento che è uscito dal
cimitero già vige su di lui la nezirut?
La Ghemara spiega:
Disse Shmuel: Come nel caso
in cui uscì dal cimitero
e fu spruzzato il terzo giorno
e tornò ad essere spruzzato il settimo giorno e si
immerse nel bagno rituale.
La Ghemara si meraviglia:
Ma allora ci risulta che se entrò nel cimitero
i giorni in cui rispettò la nezirut in purità
gli valgono per la conta e se in essi si rese tame
deve purificarsi e portare i korbanot
ma se non entrò nel cimitero i giorni in cui rispettò
la nezirut in purità
non gli valgono per la conta e se in essi si rese tame
non deve purificarsi e portare i korbanot?!
La Ghemara spiega:
Il Tanna si espresse nella forma del "non è necessario",
cioè così voleva dire: Non è necessario dire
che se uscì dal cimitero e si purificò e non vi rientrò
è un nazir tahor e se si rese tame non deve purificarsi
e portare i korbanot, ma persino se entrò una seconda
volta nel cimitero, i giorni in cui rispettò la nezirut in
purità gli valgono per la conta.
Gli dissero R'
Kahana e R' Asi a Rav:
Per quale motivo
non ci spiegasti
in quella maniera in cui Shmuel insegnò ai suoi discepoli?
Disse loro:
Credevo
che forse non vi sarebbe servito e avreste capito da soli.
La Ghemara riporta un'altro passo della nostra Mishna:
R'ELIEZER DICE: I giorni in cui rispettò la nezirut
in
purità, gli valgono per la conta dei trenta giorni di nezirut,
ma NON se entrò in cimitero NELLO STESSO GIORNO in
cui si era purificato, PERCHÈ È DETTO:
(Numeri 6, 12)
E I PRIMI GIORNI
CADRANNO, da cui impariamo che una conta di nezirut
non viene mandata all'aria
FINCHÈ EGLI NON ABBIA
DEI "PRIMI GIORNI" cioè almeno due giorni di nazir
tahor che possano essere mandati all'aria.
La Ghemara sottolinea:
Disse Ulla: Non disse R'Eliezer il suo din
se non a proposito di uno che era tame e fece neder
di nezirut,
tuttavia quando si tratta di un nazir tahor
che si rese tame,
persino se trascorse solo un giorno di nezirut,
e lui si rese tame nel primo giorno della conta, la tumamanda
all'aria quel giorno, e una volta purificato, ricomincerà la
conta da zero.
nazir daf 19b
La Ghemara precisa:
Disse Rava:
Quale è la ragione di R'Eliezer?
Disse la Scrittura:
(Numeri 6, 12)
Perchè rese tame la sua nezirut,
perchè fece neder di nezirut in stato di tuma.
La Ghemara solleva un'obiezione a Ulla:
Abbaye obiettò a
partire da una Baraita:
ECCOMI NAZIR PER CENTO GIORNI
E SI RESE TAME ALL'INIZIO DEI CENTO, il primo giorno
della conta,
PUÒ ESSERE CHE MANDI ALL'ARIA quel giorno quando ricomincia
a contare?
LA TORA INSEGNA:
E I PRIMI GIORNI
CADRANNO,
FINCHÈ EGLI AVRÀ
PRIMI GIORNI al minimo due giorni
E COSTUI
NON NE HA DI PRIMI ma solo "il primo", quindi non lo manda all'aria
e ricomincia dal secondo.
SE SI RESE TAME ALLA FINE DEI CENTO, il centesimo giorno
della conta,
PUÒ ESSERE CHE MANDI ALL'ARIA tutti i giorni finora contati?
LA TORA INSEGNA:
E I PRIMI GIORNI
CADRANNO,
DA CUI DEDUCI
CHE VI SONO ULTIMI,
E COSTUI NON NE HA DI ULTIMI ma solo "l'ultimo", quindi non
manda all'aria la conta.
Ma SE SI RESE TAME IL CENTESIMO GIORNO
MENO UNO,
PUÒ ESSERE CHE NON MANDI ALL'ARIA tutti i giorni finora
contati?
LA TORA INSEGNA:
E I PRIMI GIORNI
CADRANNO,
DA CUI DEDUCI
CHE VI SONO ULTIMI,
E COSTUI NE HA DI PRIMI E DI ULTIMI quindi manda all'aria tutta
la conta.
La Ghemara spiega l'obiezione di Abbaye:
Ora, su di un tame che fece neder di nezirut
non potresti dire quello che è detto nella Baraita, ma
su di un nazir tahor,
da ciò che la Baraita disse: Eccomi nazir di cento
e si rese tame all'inizio dei cento, cioè il primo
giorno
e la Baraita dice: Finchè non avrà
dei primi giorni, ma se ha solo un giorno non lo manda all'aria
e ciò contraddice quanto affermò Ulla.
La Ghemara conclude:
La Baraita costituisce una confutazione per Ulla.
La Ghemara chiede:
Gli disse R'Pappa ad Abbaye:
Quei "giorni" di cui dicemmo, che debbono essere due perchè
possano essere mandati all'aria,
si intende che uscì l'uno e comincia il due,
o forse
che esce il due
e comincia il tre?
La Ghemara racconta:
Abbaye non aveva a mano una spiegazione,
andò a chiederlo a Rava,
gli disse: Cadranno è scritto,
ma è necessario scrivere giorni,
ed è necessario scrivere cadranno,
perchè se il Misericordioso avesse scritto solo giorni
e non avesse scritto cadranno,
avrei creduto
finchè escano due
e salga il tre,
perciò il Misericordioso scrisse cadranno,
e se avesse scritto solo cadranno,
e non avesse scritto giorni
avrei creduto persino uno,
perciò il Misericordioso scrisse giorni. |
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