daf 17a Nazir - Mi Sheamar
17a MI SHE AMAR CAPITOLO TERZO NAZIR

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
Daf successivo Daf precedente Torna a Daf Yomi
LaGhemara solleva un'altra obiezione a Resh Lakish:
Sollevò un'obiezione da una Baraita:
COLUI CHE ERA TAME E FECE NEDERDI NEZIRUT
GLI È PROIBITO RADERSI
BERE VINO
E RENDERSI TAME DEI CADAVERI,
E SE SI RASE, BEVVE VINO
O SI RESE TAME DEI CADAVERI
OR COSTUI
SI PRENDE LE QUARANTA frustate.
Questo din è ragionevole se tu avessi detto
che la nezirut entra in vigore in stato di tuma, e questo è il motivo
per cui egli si prende le quaranta frustate,
ma se tu avessi detto
che la nezirut non entra in vigore in stato di tuma, perchè mai
si prende le quaranta frustate? 
 
 

nazir daf 17a
La Ghemara spiega:
Qui di cosa ci stiamo occupando? 
Di uno che esce dalla tuma e quando è tahor conferma il neder fatto prima e poi entra di nuovo nel cimitero. In questo caso anche Resh Lakish riconosce che prende le quaranta frustate.
La Ghemara smentisce Resh Lakish da un'altra Baraita:
Obiettò R'Yochanan a Resh Lakish da una Baraita:
NON VI È differenza TRA UN TAME CHE FECE UN NEDER DI NEZIRUT
E UN NAZIR TAHOR CHE SI RESE TAME
SE NON CHE per IL TAME CHE FECE UN NEDER DI NEZIRUT
IL SUO SETTIMO giorno di purificazione
GLI VALE PER LA CONTA dei trenta giorni della nezirut
MENTRE per UN NAZIR TAHOR CHE SI RESE TAME
IL SUO SETTIMO giorno di purificazione
NON GLI VALE PER LA CONTA dei trenta giorni della nezirut.
E se ti viene in mente
che quando ha fatto neder in stato di tuma,la nezirut non entra in vigore su di lui a meno che non la confermi da tahor, perchè mai il settimo giorno gli vale subito per la conta?
La Ghemara propone un'altra spiegazione della machloket:
Disse Mar bar R'Ashi:
Che la nezirut entri subito in vigore anche quando ha fatto neder in stato di tuma,
nessuno dissente
che essa entri in vigore anche senza che lui la confermi quando è tahor,
dove invece dissentono è quanto alla fustigazione per la tuma in cui si trova dopo il neder,
R'Yochanan era dell'opinione:
Siccome la nezirut entra in vigore se gli dicono: Esci dal cimitero, e lui non esce, viene fustigato,
e Resh Lakish era dell'opinione:
Non viene fustigato e ciononostante la nezirut entra in vigore.
La Ghemara solleva un'obiezione a Resh Lakish:
Sollevò un'obiezione R'Yochanan
a Resh Lakish dalla nostra Mishna:
CHI FECE NEDER DI NEZIRUT
MENTRE SI TROVAVA NEL CIMITERO,
PERSINO SE VI RESTÒ
TRENTA GIORNI
ESSI NON GLI VALGONO PER LA CONTA,
E NON PORTA
IL KORBANdel nazir che si è purificato dalla TUMA.
Il korban del nazir che si è purificato dalla tuma è ciò
che egli non porta,
ma quanto alla fustigazione, viene fustigato per essa, per la tuma in cui si trova dopo il neder, se gli dicono di uscire dal cimitero e lui non esce.
La Ghemara spiega a favore di Resh Lakish:
In verità egli è esente dalla fustigazione per quella tuma, e sarebbe stato corretto per la Mishna dire: "Non viene fustigato per quella tuma",
tuttavia siccome voleva 
insegnare nella sefa:
Se uscì dal cimitero e si purificò e poi di nuovo entrò nel cimitero, i giorni in cui rispettò la nezirut in purità, gli valgono per la conta 
e porta il korban tuma,
insegna nella resha:
Non porta il korban tuma in cui è incluso anche che "Non viene fustigato per quella tuma".
La Ghemara smentisce Resh Lakish da una Baraita:
Vieni a sentire un'obiezione contro Resh Lakish da una Baraita:
NON VI È differenza TRA UN TAME CHE FECE UN NEDERDI NEZIRUT
E UN NAZIR TAHOR CHE SI RESE TAME
SE NON CHE per IL TAME CHE FECE UN NEDER DI NEZIRUT
IL SUO SETTIMO giorno di purificazione
GLI VALE PER LA CONTA dei trenta giorni della nezirut
MENTRE per UN NAZIR TAHOR CHE SI RESE TAME
IL SUO SETTIMO giorno di purificazione
NON GLI VALE PER LA CONTA dei trenta giorni della nezirut,
tuttavia quanto alla fustigazione
questo e quello per noi pari sono ed entrambi vengono fustigati.
La Ghemara respinge l'obiezione:
Gli disse Resh Lakish: No, così dobbiamo dedurre dalla Baraita:
quanto al radersi e al bere vino
questo e quello per noi pari sono ed entrambi, se lo fanno, vengono fustigati, ma colui che fece il neder in stato di tuma non viene fustigato per la tuma in cui si trova.
La Ghemara ribatte:
Ma quanto alla fustigazione cosa succede?
questo - il nazir tahor - viene fustigato e questo - il tame - non viene fustigato,
se così è che la Mishna lo insegni espressamente!
La Ghemara spiega:
Il Tanna parla della sua corretta osservanza della nezirut,
mentre della sua violazione non parla.
La Ghemara solleva un'altra obiezione a Resh Lakish:
Vieni a sentire un'obiezione contro Resh Lakish da una Baraita:
COLUI CHE ERA TAME E FECE NEDER DI NEZIRUT
GLI È PROIBITO RADERSI
BERE VINO
E RENDERSI TAME DEI CADAVERI,
E SE SI RASE, BEVVE VINO
O SI RESE TAME DEI CADAVERI
OR COSTUI
SI PRENDE LE QUARANTA frustate.
La Ghemara conclude: 
Questa è una definitiva confutazione della shita di Resh Lakish.

La Ghemara chiede:
Si domandò Rava:
Un nazir
che si trova nel cimitero,
quale è il suo din?
È richiesta una permanenza nel cimitero pari al tempo che ci vuole per prostrarsi nel Tempio perchè venga fustigato 
o no?
La Ghemara  indaga sulla natura del dubbio di Rava:
Come sarebbe a dire?
Se dici che gli dissero mentre si trovava in cimitero:
Non far neder di nazir cioè lo ammonirono di non farlo e siccome lui lo fece merita la fustigazione
Cosa c'entra la permanenza? Nel momento in cui fa neder di nezirut è subito colpevole!
Infatti un nazir tahor per quale motivo
non ha bisogno della permanenza ma nel momento stesso in cui entra nel cimitero merita la fustigazione?
Perchè lo ammonirono di non entrare nel cimitero e lui vi entrò,
anche qui nel caso del tame che fece neder di nazir lo ammonirono di non far neder di nazir nel cimitero e lui lo fece. Quindi non è questo il caso su cui Rava era in dubbio.
nazir daf 17b
Piuttosto bisogna dire che il dubbio di Rava era nel caso in cui entrò nel cimitero
in una cassa o in un'arca o in una torre il cui pavimento si infrapponeva tra lui e la tuma, e lì dentro fece neder di nazir, e venne un suo amico
e fece uno squarcio sull'intonaco che ricopriva il pavimento e lo espose alla tuma.
La Ghemara chiarisce i lati della domanda:
Quando ci venne trasmessa l'halacha della permanenza per il tempo di prostrarsi,
ci venne trasmessa riguardo a chi diventa tame nel Tempio,
ma all'esterno no, la permanenza non è necessaria, ma è chayav anche se uscì subito,
o forse non vi è differenza tra chi si rese tame nel Tempio e il nazir tahor che si rese tame nel cimitero, ed entrambi sono chayavim solo se "permangono" nella situazione proibita il tempo necessario per prostrarsi?
La Ghemara conclude: Resti il quesito irrisolto.
La Ghemara chiede: Domandò R'Ashi: Uno che fece neder di nazir mentre era nel cimitero,
quando termina la purificazione, è tenuto a radersi come un nazir tahor che si rese tame o no?
La Ghemara  indaga sulla natura del dubbio di R'Ashi:
Quando è richiesta la rasatura
è richiesta per il nazir tahor che si rese tame
perchè egli ha resa tame la sua nezirut,
ma il tame che fece neder di nazir no,
o forse non vi è differenza?
La Ghemara tenta di proporre una soluzione del problema:
Vieni a sentire una soluzione dalla nostra Mishna: 
CHI FECE NEDER DI NEZIRUT
MENTRE SI TROVAVA NEL CIMITERO,
PERSINO SE VI RESTÒ
TRENTA GIORNI
ESSI NON GLI VALGONO PER LA CONTA,
E NON PORTA
IL KORBAN del nazir che si è purificato dalla TUMA.
Il korban del nazir che si è purificato dalla tuma
è ciò che egli non porta,
ma quanto alla rasatura essa è richiesta.
La Ghemara respinge tale soluzione:
Il Tanna della nostra Mishna "quale è la ragione" ci volle dire:
Quale è la ragione per cui non porta
il korban tuma?
Perchè non gli è richiesta la rasatura.
La Ghemara tenta di proporre un'altra soluzione del problema:
Vieni a sentire una soluzione da una Baraita:
NON VI È differenza TRA UN TAME CHE FECE UN NEDERDI NEZIRUT
E UN NAZIR TAHOR CHE SI RESE TAME
SE NON CHE per IL TAME CHE FECE UN NEDER DI NEZIRUT
IL SUO SETTIMO giorno di purificazione
GLI VALE PER LA CONTA dei trenta giorni della nezirut
MENTRE per UN NAZIR TAHOR CHE SI RESE TAME
IL SUO SETTIMO giorno di purificazione
NON GLI VALE PER LA CONTA dei trenta giorni della nezirut,
perchè non dire
tuttavia quanto alla rasatura alla fine del periodo di purificazione questo e quello per noi pari sono ed entrambi debbono radersi?
La Ghemara respinge tale soluzione:
No, così dobbiamo dedurre dalla Baraita:
quanto alla fustigazione questo e quello per noi pari sono.
La Ghemara ribatte:
Ma quanto alla rasatura cosa succede?
questo - il nazir tahor - si rade e questo - il tame - non si rade,
se così è che la Mishna lo insegni espressamente!
La Ghemara spiega:
Il Tanna parla delle differenze del suo settimo giorno della purificazione, 
e comprese in esso tutti i dinim che riguardano il settimo giorno della purificazione dei due tipi di nazir, il nazir tahor che si rese tame si rade e porta i korbanot e il tame che fece neder di nezirut non si rade e non porta i korbant.
La Ghemara riporta un'altra Baraita per risolvere il dubbio di R'Ashi:
Vieni a sentire una prova da una Baraita:
NON HO CHE
I GIORNI DELLA SUA TUMA
CHE NON GLI VALGONO
PER LA CONTA dei giorni di nezirut,
I GIORNI IN CUI È DECISAMENTE METZORA'che anch'essi non gli valgono per la conta dei giorni di nezirut DA DOVE LO IMPARO?
ED È UN DIN:
COME quando si è purificato da I GIORNI DELLA SUA TUMA
SI RADE E PORTA IL KORBAN,
ANCHE quando si è purificato da I GIORNI IN CUI È DECISAMENTE METZORA'
SI RADE 
E PORTA IL KORBAN,
E COME I GIORNI DELLA SUA TUMA
NON GLI VALGONO
PER LA CONTA,
ANCHE I GIORNI IN CUI È DECISAMENTE METZORA'
NON GLI VALGONO
PER LA CONTA.

La Baraita respinge il ma matzinu:
NO,
SE HAI DETTO
SUI GIORNI DELLA SUA TUMA
COI QUALI MANDA IN ARIA
I PRECEDENTI,
CHE PERCIÒ NON GLI VALGONO
PER LA CONTA,
DIRAI SUI GIORNI IN CUI È DECISAMENTE METZORA'
COI QUALI NON MANDA IN ARIA
I PRECEDENTI,
CHE PERCIÒ NON GLI VALGONO
PER LA CONTA!
 
 
 
 
 
 
 
 

Dopo aver respinto il ma matzinu la Baraita impara dal kal vachomer:
POTRESTI DIRE:
COME PER IL NAZIR SULLA TOMBA
LA CUI CHIOMA
È BUONA PER LA RASATURA della nezirut
i giorni in cui si purifica NON GLI VALGONO
PER LA CONTA,
I GIORNI IN CUI È DECISAMENTE METZORA'
CHE la sua chioma NON È BUONA PER LA RASATURA della nezirut
NON È TANTO PIÙ LOGICO
CHE NON GLI VALGANO
PER LA CONTA?
Risulta da questa Baraita che per colui che fece neder di nezirut nel cimitero, la chioma è buona per la rasatura della nezirut. Perchè non dovrebbe riferirsi la Baraita alla rastura della tuma ed insegare che anche alla purifiazione dalla tuma, di chi  fece neder di nezirut nel cimitero, ci vuole la rasatura?
La Ghemara respinge questa possibilità:
No, la Baraita si riferisce alla rastura della tahara, quella che si fa alla fine della nezirut.
e anche così sembra di più che sia,
 

Ghemara 17ab
Daf successivo Daf precedente Torna a Daf Yomi
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein