77a | CHI PROIBISCE PER VOTO | CAPITOLO SETTIMO | KETUBBOT |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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Mishna | Quanto all'uomo in cui si instaurarono delle
menomazioni, il Bet Din non deve imporgli di far uscire dalla sua casa
sua moglie col ghet.
Disse Rabban Shimon ben Gamliel: Di che caso si è parlato - del caso di menomazioni leggere, ma se si tratta di menomazioni gravi, il Bet Din deve imporgli di far uscire dalla sua casa sua moglie col ghet. |
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Mishna | Queste sono le menomazioni per le quali
il Bet Din deve imporgli di far uscire dalla sua casa sua moglie col
ghet:
il lebbroso, colui che è affetto da polipo nasale, colui che raccoglie sterco di cane per la conceria, il cavatore di rame, il conciatore di pelli, sia che lo fossero prima di sposarsi, sia che tali situazioni si instaurarono dopo che si sposarono, e a proposito di tutti costoro disse R'Meyr: Nonostante l'avesse pattuito con lei e lei acconsentì di sposarlo nonostante la menomazione, può ella dire: "Pensavo ci poterlo accettare, e ora non posso accettarlo", ma i Chachamim dicono: Se lei acconsentì a sposarlo nonostante la menomazione, ora deve accettare di continuare a vivere con lui per forza, fatta eccezione per il lebbroso, perchè durante il rapporto sessuale lei lo fa andare in pezzi, gli causa delle lesioni che lo mettono in pericolo. Un fatto accadde a Sidone a un conciatore di pelli che morì senza figli, e aveva un fratello anche lui conciatore di pelli, al proposito dissero i Chachamim: Può ella dire: "Tuo fratello potevo accettarlo, ma a te non ti posso accettare!" |
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Ghemara | La Ghemara cita un insegnamento degli Amoraim:
Disse Rav: Il marito che dice: "Non voglio dare a mia moglie nè alimenti nè mantenimento", la deve far uscire dalla sua casa sua moglie col ghet e darle la ketubba. La Ghemara racconta: R'Elazar andò a raccontare questo responso dinnanzi a Shmuel, e questi così gli disse: "A questo Elazar, dategli da mangiare l'orzo che si dà agli animali, se tali sono le bestialità che dice", prima che il Bet Din lo costringe a divorziare, che lo costringa a darle da mangiare! La Ghemara chiede: E Rav cosa gli avrebbe risposto? La Ghemara risponde: Rav riteneva che non si può vivere con un serpente in uno stesso cesto, e così non si può vivere con un marito che ti mantiene solo perchè vi è costretto dal Bet Din! La Ghemara racconta: Quando R'Zera salì in Eretz Yisrael trovò R'Binyamyn bar Yefet che sedeva e insegnava questo stesso responso di Rav in nome di R'Yochanan. Gli disse: "Su questo dettero da mangiare orzo ad Elazar in Babilonia". La Ghemara cita un altro insegnamento degli Amoraim sull'argomento
dell'imposizione a divorziare:
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La Ghemara procede a far chiaro sull'argomento:
Impariamo nella Mishna: QUESTE SONO le menomazioni per le quali IL BET DIN DEVE IMPORGLI DI FAR USCIRE dalla sua casa sua moglie col ghet: IL LEBBROSO E COLUI CHE È AFFETTO DA POLIPO, va bene per R'Asi perchè secondo la sua shita si può dire che la Mishna insegna i casi di imposizione a divorziare derabbanan, ma i casi di imposizione a divorziare deoraita non li insegna ma per R'Tachlifa bar Avimi non va altrettanto bene, perchè se le cose stanno come dice lui, che la Mishna insegni anche il caso di chi sposò una donna e stette con lei dieci anni e non partorì, che il Bet Din lo costringe a divorziarla, infatti anch'essa altro non sarebbe che una disposizione derabbanan, e invece la nostra Mishna la tace! La Ghemara risponde: Disse R'Natan: Non è una difficoltà, quella l'imposizione di divorziare nel caso di infecondità è un'imposizione con le parole, quella di cui parla R'Asi e che non si esegue nel caso di infecondità è un'imposizione con le fruste. La Ghemara obietta: Attaccò tale soluzione R'Abba: Ma si può mai parlare di un verdetto di imposizione "a parole"? È scritto: "A parole non verrà ammonito lo schiavo", piuttosto disse R'Abba: Se si parla di imposizione questa e quella con la frusta! |
77b |
Piuttosto la ragione per cui il verdetto di imposizione
è ricordato nella nostra Mishna solo a proposito di determinate
menomazioni è perchè là nel caso delle menomazioni
della Mishna quando lei disse: "Resto con lui", la lasciamo fare,
qui
nel
caso in cui visse con lei dieci anni e non partorì
anche se lei
disse: "Resto con lui", non la lasciamo fare.
La Ghemara obietta: Tuttavia il lebbroso in cui anche se lei dice: "Resto con lui", non la lasciamo fare, perchè la Mishna dice espressamente: Se lei acconsentì a sposarlo nonostante la menomazione, ora deve accettaredi continuare a vivere con lui per forza, FATTA ECCEZIONE PER IL LEBBROSO, PERCHÈ LEI LO FA ANDARE IN PEZZI, viene sì insegnato nella Mishna! Perchè la Mishna non insegnò anche il caso in cui visse con lei dieci anni e non partorì? |
La Ghemara spiega:
Là nel caso del lebbroso quando lei disse: "Abiterò con lui alla presenza di testimoni che tra noi non vi sono rapporti coniugali", la lasciamo fare, qui nel caso in cui visse con lei dieci anni e non partorì anche se lei disse: "Abiterò con lui alla presenza di testimoni", non la lasciamo fare, perchè lei gli impedisce di adempiere al precetto di "date frutto e moltiplicatevi". Trattandosi tuttavia di una disposizione derabbanan è prerogativa del Bet Din imporre il divorzio in caso di sterilità e di fatto i Bate Dinim non usano emanare un simile decreto da vari secoli, in considerazione della "ieridat hadorot", dell'allontanamento cioè della società dalle condizioni ideali in cui fu emanata la Tora. L'argomento è delicato e molto interessante, ma non può essere trattato superficialmente senza dar luogo a banali incomprensioni (vedi il recente film di uno sprovveduto regista israeliano). |
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