37a | EN BEN HAMUDAR | CAPITOLO QUARTO | NEDARIM |
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La Ghemara
riporta un altro passo della nostra Mishna:
E PUÒ INSEGNARGLI gratuitamente LE INTERPRETAZIONI DEI VERSETTI, LE LEGGI ORALI E LE LEGGI RABBINICHE, MA NON PUÒ INSEGNARGLI gratuitamente I VENTIQUATTRO LIBRI DELLA BIBBIA La Ghemara chiede: La Bibbia, per che ragione non deve insegnargliela? Perchè gli reca vantaggio, quando gli insegna le interpretazioni dei versetti anche gli reca vantaggio! La Ghemara risponde: Disse Shmuel: La Mishna parla di un posto in cui si fanno pagare sull'insegnamento della Bibbia e non si fanno pagare sull'insegnamento delle interpretazioni dei versetti. La Ghemara si meraviglia: Che mai ha deciso qui la Mishna? In un posto dove si facessero pagare per l'interpretazione dei versetti e non per la Bibbia la Mishna avrebbe potuto dire che può insegare Bibbia e non l'interpretazione dei versetti? nedarim daf 37a La Ghemara risponde: La Mishna viene ad informarci che persino in un posto in cui si fanno pagare, per insegnare la Bibbia è permesso prendere danaro, per insegnare l'interpretazioni dei versetti non è permesso prendere danaro. La Ghemara chiede: Che ha di diverso l'interpretazioni dei versetti che no, non è permesso prendere danaro? Perchè è scritto (Deuteronomio 4, 14) E a me comandò il Signore a quell'epoca di insegnare a voi, ed scritto (Deuteronomio 4, 5) Guarda, vi ho insegnato leggi e giudizi come mi comandò il Signore, come io vi ho insegnato gratuitamente anche voi insegnate gratuitamente, ma allora anche la Bibbia va insegnata gratuitamente! La Ghemara risponde riportando una machloketAmoraim sull'argomento: Rav disse: Dato che per lo più la Bibbia si studia coi bambini è lecito prendere la ricompensa per la custodia, e R'Yochanan disse: Si può prendere la ricompensa per la scansione dei segni per la cantillazione che non essendo "leggi e giudizi" non debbono essere insegnati gratuitamente. La Ghemara solleva un'obiezione a Rav a partire dalla nostra Mishna: La Mishna insegna: NON GLI INSEGNI LA BIBBIA gratuitamente. La Ghemara chiarisce i lati dell'obiezione: Ciò è ragionevole per chi disse: La ricompensa è per la scansione dei segni per la cantillazione, e cioè che non gli insegni ciò gratuitamente al muddar perchè così lo benefica, ma per chi disse: La ricompensa è per la custodia, un adulto va custodito? La Ghemara spiega: La Mishna parla di un muddar minore che se lo custidisce gratuitamente lo benefica. La Ghemara continua ad obiettare: Se la Mishna parla di un minore, leggiti la sefa: MA PUÒ INSEGNARE AI SUOI FIGLI del muddar e alle sue figlie gratuitamente I VENTIQUATTRO LIBRI DELLA BIBBIA. Un minore può avere i figli di cui parla la Mishna? La Ghemara spiega: La Mishna viene insegnata in modo lacunoso e così doveva dire: Non gli insegni la Bibbia al muddar gratuitamente se è minore, se è adulto, può il maddir insegnare a lui e ai suoi figli la Bibbia come impareremo in seguito. La Ghemara solleva un'obiezione a Rav a partire da una Baraita: Venne insegnato in una Baraita: I BAMBINI NON POSSONO LEGGERE versetti PER LA PRIMA VOLTA DI SHABBAT TUTTAVIA POSSONO RIPETERE PER LA PRIMA VOLTA versetti già letti una volta. La Ghemara chiarisce i lati dell'obiezione: Ciò è ragionevole per chi disse: La ricompensa è per la scansione dei segni della cantillazione, e cioè che non possono leggere versetti per la prima volta di Shabbat, perchè la prima volta è faticoso e chi insegna ha diritto ad una ricomensa e non può guadagnarla di Shabbat, ma per chi disse: La ricompensa è per la custodia, perchè non si può leggere la prima volta di Shabbat e perchè si può ripetere la prima volta? Che differenza c'è tra le due cose? Ma vi è in entrambe la ricompensa per la custodia di Shabbat e in ogni caso è proibito. La Ghemara respinge l'obiezione: Ma secondo quanto tu dici, che i bambini non possono leggere versetti per la prima volta di Shabbat, perchè la prima volta è faticoso e chi insegna ha diritto ad una ricomensa e non può guadagnarla di Shabbat, ricevere una ricompensa per insegnare la scansione dei segni della cantillazione di Shabbat, forse che è proibito? Tale ricomensa è compresa nella ricompensa settimanale, e quando la ricompensa per l'insegnamento di Shabbat è compresa nella ricompensa settimanale è permessa, come insegna la Baraita: CHI PRENDE L'OPERAIO A PAGAMENTO PER STARE ATTETO A CHE IL BAMBINO che attinge l'acqua per la cenere della vacca rossa si renda impuro PER STARE ATTENTO ALLA VACCA che non diventi impura o si renda altrimenti inadatta all'uopo, PER STARE ATTENTO ALLE SEMENTI del campo di orzo da cui si prendera l'omer, NON GLI SI DÀ LA RICOMPENSA PER LO SHABBAT, quando è assunto giorno per giorno, PERCIÒ nedarim daf 37b SE ANDARONO PERDUTI o accadde loro qualcosa di Shabbat NON È CHAYAV PER LARESPONSABILITÀ SU DI LORO ed è dispensato da pagare i danni come un custode gratuito, MA SE ERA ASSUNTO PER UNA SETTIMANA, PER UN MESE, PER UN ANNO, PER SETTE ANNI GLI SI DÀ LA RICOMPENSA PER LO SHABBAT, PERCIÒ SE ANDARONO PERDUTI o accadde loro qualcosa di Shabbat È CHAYAV PER LA RESPONSABILITÀ SU DI LORO e deve pagare i danni perchè ora è un custode a pagamento. La Ghemara dà un altra spiegazione del perchè il maestro non deve insegnare cose nuove di Shabbat: Tuttavia quanto allo Shabbat ecco la ragione per cui l'insegnante non deve studiare con i bambini versetti per la prima volta, perchè sapendo che l'insegnante non insegna nulla di nuovo si dedicheranno i genitori dei bambini alla mitzva dello Shabbat trascorrendo il tempo giocando con loro. La Ghemara dà un altra spiegazione: E se lo preferisci dì: L'insegnante non deve studiare cose nuove di Shabbat perchè di Shabbat si mangia e si beve più dell'abituale e subentra la pesantezza, come disse Shmuel: Un cambiamento di abitudini è l'inizio di una malattia dei visceri. In altre parole lo Shabbat non è adatto per lo sforzo intellettuale. La Ghemara ritorna alla machloket tra Rav e R'Yochanan: E secondo chi disse che la ricompensa dell'insegnante della Scrittura è per per la scansione dei segni della cantillazione, per quale ragione non disse che è per la custodia? Egli pensava: Forse che le bambine hanno bisogno di custodia? Mentre anche le bambine studiano come si cantano i versetti. E secondo chi disse che la ricompensa dell'insegnante della Scrittura è per di custodia, per quale ragione non disse che è per la scansione dei segni della cantillazione? Egli pensava: La scansione dei segni della cantillazione è deoraitacioè fu anch'essa consegnata a Moshe sul Monte Sinai e quindi è anche'essa nell'ambito di "leggi e giudizi" che si debbono insegnare gratuitamente, perchè disse R'Ika bar Abin in nome di R'Chananel in nome di Rav, cos'è che è scritto: (Nehemia 8, 8) E leggeranno nel libro la legge divina nella sua spiegazione e impiegheranno la loro intelligenza e comprenderanno la Scrittura? E leggeranno nel libro la legge divina questo è lo studio della Scrittura la semplice lettura dei versetti, sillaba dopo sillaba, nella sua spiegazione questo è lo studio della traduzione in aramaico, cioè nella lingua d'uso, e impiegheranno la loro intelligenza questo è lo studio della suddivisione dei versetti per comprendere il senso di ciascuno, e comprenderanno la Scrittura questo è lo studio della cantillazione nella quale è riposta la comprensione della Scrittura come fu consegnata a Moshe sul Monte Sinai. E alcuni dicono: Questo è lo studio delle tradizioni, cioè del significato della forma in cui sono scritte le parole della Scrittura. La Ghemara espande la trattazione di quest'ultimo tema: Disse R'Yitzchak: La lettura di certe parole come è tradizione degli Scribi, gli ornamenti degli Scribi, le parole che non hanno una chiara funzione sì sa sembrare ornamenti, le parole che son lette ma non son scritte nel testo della Scrittura, le parole che son scritte nel testo della Scrittura ma non son lette, sono halacha che Moshe ricevette sul Monte Sinai. La Ghemara porta esempi di tutti i tipi elencati: La letturadegli Scribi: dove leggere aretz e non eretz, dove leggere shamaim e non shemim, mitzraime non mitzrim. Gli ornamenti degli Scribi:
Le parole che son lette ma non son scritte:
E quelle son le parole che scritte
ma non son lette:
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