Yevamot - Nosim 'al Haanusa - 97
97a NOSIM 'AL HAANUSA CAPITOLO UNDICESIMO YEVAMOT

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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Mishna È permesso prendere moglie sulla violentata e sulla sedotta, cioè un rapporto di violenza o di seduzione non sfociato nel matrimonio non dà luogo al divieto delle parenti della violentata e della sedotta, ma colui che violenta o seduce una parente sulla donna a lui sposata, cioè una parente (figlia, madre, sorella) di sua moglie, è colpevole di aver avuto rapporti con la 'erva Cinquantottesima Mishna
È permesso prendere in moglie la donna violentata da suo padre e la donna sedotta da suo padre, la donna violentata da suo figlio e la donna sedotta da suo figlio.
R'Yehuda proibisce la donna violentata da suo padre e la donna sedotta da suo padre.
Ghemara  . . . . . .
97b
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Mishna I figli della ghioret che si convertirono con lei non fanno nè la chalitzanè lo yibbuml'un l'altro, nel caso uno di loro muoia senza figli, e persino se il concepimento del primo non fu nella santità di Israel e la sua nascita fu nella santità di Israel, cioè nel caso in cui fu concepito da un rapporto con un goy, e il secondo fu concepito e partorito nella santità di Israel, cioè nel caso in cui fu concepito da un rapporto con un Israel.
E lo stesso vale per i figli di una schiava che furono liberati assieme a lei.
Cinquantanovesima Mishna
Ghemara La Ghemara riporta il seguente caso:
I figli di Yudan, la schiava, furono liberati. R'Acha bar Ya'akov permise loro di sposare le donne l'uno dell'altro perchè non li considerava soggetti alla proibizione della "moglie del fratello".
La Ghemara obietta:
Gli disse Rava: Ma R'Sheshet proibisce in simili casi ai fratelli di sposare le mogli dei fratelli!
La Ghemara risponde:
Gli disse R'Acha bar Ya'akov a Rava: Lui proibisce e io permetto, in altre parole dissento da lui!
La Ghemara spiega:
Se i due schiavi liberati ( o i due gherim) sono fratelli da parte di padre e non da parte di madre, nessuno dissente sul fatto che è permesso loro sposare le mogli dei fratelli, perchè sia lo schiavo liberato che il gher non hanno paternità. 
Se i due schiavi liberati ( o i due gherim) sono fratelli da parte di madre e non da parte di padre, nessuno dissente sul fatto che è proibito loro sposare le mogli dei fratelli, perchè la gente li scambia per normali fratelli. 
La divergenza di opinioni si manifesta quando i due schiavi liberati ( o i due gherim) sono fratelli da parte di padre e da parte di madre. 
Chi permette loro sposare le mogli dei fratelli, cioè R'Acha bar Ya'akov, dice: Dietro al padre noi li gettiamo, infatti li chiamano "figli del tale" e tutti sanno che come figli di un goy non sono fratelli dal punto di vista della halacha e per questo le loro mogli sono a loro permesse.
Mentre R'Sheshet, che proibisce, dice: Li chiamano anche "figli della tale" e tutti sanno che sono fratelli da parte di madre, e possono pensare che in tutti i casi la moglie del fratello morto con figli sia permessa a un altro fratello.
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