MISHNA
PER UN PARTO CESAREO NON SI SIEDE I GIORNI DI TUMA
NE' I GIORNI DI TAHARA
E NON SI E' OBBLIGATI AL KORBAN.
RABBI SHIMON DICE: E' COME UNA NASCITA NORMALE.
TUTTE LE DONNE PASSANO LA TUMA GIA' QUANDO IL SANGUE SI TROVA
NELLA VAGINA, e non è ancora uscito all'esterno, PERCHE' E' STATO
DETTO: LA SUA PERDITA SARA' SANGUE "NELLA SUA CARNE", INVECE IL
ZAV E CHI
HA AVUTO UNA PERDITA DI SEME NON PASSANO LA TUMA FINCHE' LA LORO
TUMA NON SIA USCITA ALL'ESTERNO.
UNO CHE STAVA CONSUMANDO LA TERUMA
E SENTI' CHE STAVA PER EIACULARE, AFFERRA IL MEMBRO E INGOIA LA TERUMA
perché solo quando il seme sarà uscito all'esterno egli
diverrà tame e gli sarà proibito mangiare la teruma.
ESSI PASSANO LA TUMA PER L'USCITA DI QUALSIASI ENTITA' PERSINO
COME UN GRANO DI SENAPA E ANCOR MENO.
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La Ghemara si interroga sulla fonte scritturale del primo ordinamento
della nostra Mishna, quello che tratta del parto cesareo.
Chiede prima quale sia la fonte scritturale del parere del Tanna Kamma
(o Rabbanan che dir si voglia) e poi quale sia quella di Rabbi Shimon che
considera il parto cesareo come un normale parto ai fini dei giorni di
tuma e tahara
e dell'obbligo di protare un korban.
La Ghemara successivamente limita la portata del parere di Rabbi
Shimon circa la normalità del parto cesareo. Neppure per Rabbi Shimon
esso è equivalente ad un parto normale a tutti gli effetti. Per
esempio un animale nato con parto cesareo non può essere consacrato
per essere sacrificato nel Tempio. Per confermare il parere di Rabbi Yochanan
su tale limitazione dell'insegnamento di Rabbi Shimon la Ghemara
porta una lunga Baraita. |