|
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
Massechet Niddà - Daf 24
Sommario
Torna alla Homepage | Torna a pagina 23 | Torna all'Archivio del Seder Taharot |
La Ghemara prende in considerazione i casi al limite in cui
ancora il feto può essere considerato tale da determinare legalmente
una nascita e le sue conseguenze agli effetti della impurità rituale
della puerpera. La discussione giunge alla definizione, già discussa
nel trattato di Chullin, di quali siano le menomazioni che rendono un animale
inadatto alla sopravvivenza.
Le opinioni di Rav e Shmuel divergevano anche su un feto con due colonne vertebrali. La discussione passa dall'eventuale impurità da nascita della madre, al problema se un tale feto di un animale domestico è commestibile secondo le regole rituali. Si considerano altri casi di feti di animali domestici di cui si discute se siano kesherim. Uno dei criteri per considerare un feto capace di rendere la madre impura per nascita è che viva otto giorni, il tempo che intercorre tra nascita e circoncisione. Il commento a quest'ultima Mishna si conclude con un caso fuori del comune. Una donna abortì un essere alato simile alla Lilith, il demone femmilile della notte che ha faccia umana e corpo alato. Esso fu considerato, nonostante le ali, un feto e la donna fu dichiarata impura per nascita. Da qui si passa al caso di una donna che abortì un feto dalle fattezze di serpente. Quando questo caso fu portato a Rabbi Chanina, il nipote di Rabbi Yehoshua, egli disse: La madre è impura per nascita. Il suo verdetto fu ricordato alla corte di Rabban Gamliel il quale invitò Rabbi Yehoshua a venirgli a far visita assieme al nipote. A quanto pare Rabban Gamliel non condivideva la stessa opinione di Rabbi Chanina e voleva sapere in base a quale autorità egli avesse emesso tale verdetto. I due, zio e nipote, si misero in viaggio e quando erano quasi arrivati venne loro incontro la nuora di Rabbi Chanina che fece a Rabbi Yehoshua questa domanda: Quale è il din di una donna che abortì un feto dalle semianze di serpente? Rabbi Yehoshua rispose: La donna è pura. La donna insistette: Eppure mia suocera (la moglie di Rabbi Chanina) disse a tuo nome che la donna è impura! Le chiese Rabbi Yehoshua: E quale era la motivazione di tale verdetto? Lei rispose: Perché il suo occhio era rotondo come quello di un serpente! Questo richiamò alla mente a Rabbi Yehoshua ci aver una volta insegnato così a suo nipote e mandò a dire a Rabban Gamliel: Chanina ha emesso il suo verdetto in base alla mia autorità. Da questo episodio Abbaye ricava un principio importante per il mondo dell'halacha: Ogni verdetto va accompagnato da una motivazione, così è più facile ricordare quale sia la sua origine. MISHNA COLEI CHE ABORTISCE SACCHETTO MEMBRANACEO PIENO DI LIQUIDO, PIENO DI
SANGUE, PIENO DI ELEMENTI COLORATI - NON DEVE PENSARE CHE SIA UN FETO.
_ La Ghemara propone che nel caso di COLEI CHE ABORTISCE SACCHETTO MEMBRANACEO . . . PIENO DI ELEMENTI COLORATI si debba sospettare di un feto che si sia disciolto. A questa ipotesi Abbaye si oppone con la seguente uscita: Quanto vino non diluito deve aver bevuto questa donna perché il feto le si sia sciolto nelle viscere!? La Ghemara aprofitta di questa espressione per raccontare delle esperienze di affossatore di Abba Shaul che racconta di come il colore delle ossa dei defunti sia influenzato dalle abitudini libatorie da vivi. La Ghemara continua a raccontare altre straordinarie avventure di Abba Shaul come affossatore. |
Sommario della pagina 40 | Sommario della pagina 23 | Torna a Daf Yomi |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |