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Massechet Niddà - Daf 17
Sommario
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Quanto alla proibizione di aver rapporti sessuali di giorno, Res Lakish
lo aveva imparato dal versetto di Provergi 19, 16 Chi disprezza le sue
vie morrà. Rabbi Yochanan non condivide questa interpretazione
del versetto e lo mette invece in rapporto con quattro comportamenti a
lui odiosi: Uno studioso abituato a frequentare le taverne, e c'è
chi dice uno studioso chiacchierone, uno che colloca un'accademia nella
zona di lusso della città, uno che si tiene il membro quando orina,
chi entra di sorpresa nella casa del vicino, e dice Rabbi Yochanan persino
a casa sua. Rabbi Shimon bar Yochai concorda che questi ultimi due siano
tra i quattro comportamenti che Dio odia, ma ne aggiunge due altri: Uno
che orina nudo a fianco del letto, e chi ha rapporti coniugali alla presenza
di esseri viventi. Rabbi Shimon bar Yochai ricorda anche cinque cose che
mettono in pericolo di vita e la cui responsabilità cade su chi
le fa: Chi mangia agli pelati, cipolle pelate, uova sgusciate e beve bevande
diluite su cui sia passata la notte, chi dorme in cimitero, chi si taglia
le unghie e le getta nel dominio pubblico, chi si accoppia dopo un salasso.
La Ghemara tratta questi cinque comportamenti nominati da Rabbi
Shimon uno a uno.
Per Rav Chisda il motivo per cui conviene evitare i rapporti sessuali alla luce del giorno è il precetto: Ama il tuo prossimo come te stesso. Abbaye ci spiega che lui potrebbe vedere in lei qualcosa di spiacevole e ciò rovinerebbe i loro rapporti. Ma se lo si fa nella penombra di una stanza è permesso. La Ghemara riporta, a chiarificazione e contrasto con quanto detto sopra, tre comportamenti per cui veniva lodata la casa reale di Re Mombaz: Avevano rapporti sessuali di giorno, usavano come pannolini da controllo i fiocchi di cotone e usavano le precauzioni della taharae tuma persino con la neve. Una delle spiegazioni che, al contrario di quanto detto sopra, venivano lodati per aver rapporti di giorno, è che lo facevano per evitare la sonnolenza. La Ghemara analizza gli usi della casa reale di Re Mombaz uno a uno. MISHNA UNA METAFORA USARONO I CHACHAMIM PER LA DONNA: LA CAMERA, IL VESTIBOLO E LA CAMERA DI SOPRA. IL SANGUE NELLA CAMERA E' IMPURO, IL SANGUE NELLA CAMERA DI SOPRA E' PURO, SI TROVA NEL VESTIBOLO, SE C'E' UN DUBBIO sulla sua origine, E' considerato IMPURO PERCHE' SI PRESUME CHE VENGA DALL'ORIGINE. Quello che la Mishna chiama la camera o l'origine è l'utero.
Il sangue che ne proviene viene con molta probabilità da una mestruazione
ed è ritualmente impuro. Quello che la Mishna chiama vestibolo
è la vagina. Il sangue che vi si può trovare, in mancaza
di prova contraria, si presume che venga dalla camera cioé dall'utero,
e quindi è impuro. La camera di sopra, quando si consideri la donna
distesa, è la vescica il cui sangue è puro. La Ghemara
divide il vestibolo in interno all'apertura uretrale ed esterno a tale
apertura. Se nel vestibolo viene trovato del sangue e non c'è alcuna
prova che sia di natura mestruale, esso viene dichiarato impuro perché
si presume che sia venuto dall'utero o puro perché si ammette che
sia venuto dalla vescica? Rav Huna distingue: Se questo sangue dubbio si
trova nella parte del vestibolo interna all'apertura uretrale è
sicuramente impuro, se nella parte esterna resta il dubbio.
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