Ghemara.
La Ghemara riporta una machloketAmoraim
sull'argomento trattato nella Mishna:
Rav e Shmuel
entrambi dissero:
Colui che disse al compagno quei beni siano a te proibiti
per neder,
se ciò avvenne prima del settimo anno
egli il muddar non può entrare nel suo campo,
del
maddir,
e non può mangiare dalle piante che sporgono dal campo
del maddir sulla strada,
e ciò nonostante
che sia sopraggiunto il settimo anno, siccome la proibizione
era in vigore da prima,
e se fece il neder nel settimo anno
non può entrare nel suo campo,
ma può mangiare dalle piante che sporgono.
E R'Yochanan e Resh Lakish
entrambi dissero:
Colui che disse al compagno i miei beni siano a te proibiti
per neder,
se ciò avvenne prima del settimo anno
egli il muddar non può entrare nel suo campo,
del
maddir,
e non può mangiare dalle piante che sporgono,
e se sopraggiunge il settimo anno
non può entrare nel suo campo,
ma può mangiare
dalle piante che sporgono,
La Ghemara chiarisce i termini della machloket:
Diciamo che su questo punto differiscono le loro opinioni,
che Rav e Shmuel son dell'opinione:
Uno può proibire
una cosa che è in suo possesso
e tale proibizione persisterà persino quando la cosa
uscirà
dal suo possesso,
E R'Yochanan e Resh Lakish
son dell'opinione: Uno non può proibire
una cosa che è in suo possesso
in maniera che tale proibizione persista persino quando la cosa
uscirà
dal suo possesso.
La Ghemara dissente da tale impostazione della machloket:
È questa mai una spiegazione?
forse che esiste uno (che tu dicesti essere R'Yochanan e Resh
Lakish) che sia dell'opinione
che uno non può proibire
una cosa che è in suo possesso
persino quando uscirà dal suo possesso?
Se così è,
dovrebbero discordare nel caso in cui disse: "quei beni"
e tanto più nel caso in cui disse:"i miei beni",
e inoltre,
ma la Mishna insegna che uno può proibire
una cosa che è in suo possesso
persino quando uscirà dal suo possesso,
perchè la Mishna insegna (Baba Kamma 108b):
CHI DICE A SUO FIGLIO
KONAM CHE TU TRAGGA VANTAGGIO DA ME,
se MUORE, LO EREDITA,
ma se al momento del neder disse: IN VITA SUA E IN MORTE
SUA
nedarim daf 42b
SE MUORE NON LO EREDITA.
La Ghemara respinge la dimostrazione a partire da Baba
Kamma: Qui è diverso perchè gli disse espressamente
"in
vita sua e in morte sua" ma quando disse: "Quei beni su di te" può
darsi che non intendesse proibirli che per tutto il tempo che fossero in
suo possesso.
La Ghemara fa notare:
Anche se la seconda difficoltà, quella da Baba Kamma, è
caduta ad ogni modo resta difficile, resta in piedi la prima
difficoltà, invece diciamo nel caso in cui disse: "quei
beni"
non vi è chi discordi che sono proibiti per sempre anche
quando escono dal suo possesso,
dove sì discordano è nel caso in cui disse:"i miei
beni",
Rav e Shmuel sono dell'opinione:
Non fa differenza "quei beni"
non fa differenza "i beni di colui che proibisce",
R'Yochanan e Resh Lakish sono dell'opinione:
Se dice: "Beni" uno li proibisce anche quando escono
dal suo possesso
Se dice: "I miei beni" uno non li proibisce se non finchè
sono in suo possesso.
La Ghemara obietta anche a questa soluzione:
Forse che esiste uno (che tu dicesti essere Rav e Shmuel) che
sia dell'opinione:
Non fa differenza "quei beni"
non fa differenza "i miei beni "?
Ma è insegnato nella Mishna (più avanti a daf
46a)
COLUI CHE DICE AL SUO COMPAGNO
KONAM NELLA TUA CASA
CHE IO VI ENTRI,
IL TUO CAMPO CHE IO LO PRENDA,
MUORE O LO VENDE A UN ALTRO
È PERMESSO,
IN QUESTA CASA CHE IO VI ENTRI,
QUESTO CAMPO CHE IO LO PRENDA,
MUORE O LO VENDE A UN ALTRO
È PROIBITO.
La Ghemara conclude:
Piuttosto, quando dissero
R'Yochanan e Resh Lakish che i beni sono permessi quando escono
dal suo possesso non lo dissero se non nel caso in cui disse: "I miei
beni",
e Rav e Shmuel non dissero che i beni sono proibiti anche quando
escono dal suo possesso se non nel caso in cui disse: "Quei beni",
e non erano di discordanti opinioni solo che stavano trattando
casi diversi.
La Ghemara porta un altro passo della nostra Mishna:
MA NEL SETTIMO ANNO,
NON ENTRA NEL SUO CAMPO tuttavia può egli mangiare dalle
piante che sporgono.
La Ghemara obietta:
Che differenza c'è nel dindelle
frutta
che può mangiare le frutta che sporgono perchè
ci troviamo nel settimo anno,
anche la terra nel settimo anno è abbandonata e
ciascuno può entrarvi per mangiare le frutta!?
La Ghemara spiega:
Disse Ulla:
La nostra Mishna dice che è proibito al muddar entrare
nel campo del maddir nel caso in cui gli alberi si trovano sui
confini del campo ed è possibile coglierli senza entrarvi.
La Ghemara presenta un'altra spiegazione:
R'Shimon ben Eliakim
disse: La nostra Mishna parla di un decreto rabbinico
per cui Rabbanan proibirono al muddar di entrare nel campo del maddir
affinchè
non sosti in piedi in mezzo al campo più del tempo necessario
a raccogliere la frutta, violando con ciò il
neder che gli
vieta di metter piede nel campo. |
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