Santa Comunità di Firenze, con la quale avemmo l'onore e il piacere di interagire, con ingenua intensità, per un breve lunghissimo periodo dedichiamo il Trattato di Nedarim dove si impara il peso delle parole, con la speranza che le tante parole dette durante quel periodo siano state dette, tutte, per il bene. |
2a | KOL KINUYE | CAPITOLO PRIMO | NEDARIM |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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Mishna.
Tutti i kinnuyim di neder sono come nedarim, e i kinnuyim di cherem come charamim, e i kinnuyim di shevua come shevuot, e i kinnuyim di nezirutcome neziruiot. Uno che dice al suo compagno: [tali modi di dire il neder sono chiamoti yadot, manici, perchè come i manici di una pentola, pur non essendo la pentola, la muovono tutta] Ho contratto un neder nei tuoi riguardi, sono separato da te, sono allontanato da te, quanto al mangiare da te, quanto all'assaggiare da te, il mangiare o l'assaggiare da lui è proibito, anche se non ha detto: "Il cibo da te mi sia proibito come un sacrificio". Quanto all'espressione sono al bando da te R'Akiva era in dubbio su questo se decidere in maniera restrittiva. |
2b |
Ghemara. La Ghemara
riporta un passo della nostra Mishna:
TUTTI I KINNUYIM DI NEDER SONO COME NEDARIM. La Ghemara chiede: Che differenza c'è con il Trattato che parla del nazir che quando ne parla, la Mishna non ne enumera tutti i tipi, e che differenza c'è con il Trattato che parla dei nedarim che quando ne parla, la Mishna ne enumera tutti i tipi? La Ghemara risponde: Siccome nel Pentateuco neder e shevua sono scritti l'uno vicino all'altro la Mishna li insegna tutti e due, e già che ne insegna due li insegna tutti. La Ghemara obietta: Se è questo il motivo che la Mishna insegni i kinnuyim di shevuot subito dopo quelle di nedarim! Perchè le separa con i kinnuyim di charamim? La Ghemara risponde: Già che ha insegnato nedarim in cui l'oggetto viene a lui proibito, secondo la definizione di neder - voto che rende proibito un oggetto, insegna anche i charamim, in cui l'oggetto viene a lui proibito, a differenza della shevua in cui egli proibisce sè stesso dall'oggetto. La Ghemara obietta: La Mishna iniziò con l'enumerare i kinnuyim: TUTTE I KINNUYIM DI NEDER, e poi spiega i modi di dire: UNO CHE DICE AL SUO COMPAGNO: HO CONTRATTO UN NEDER NEI TUOI RIGUARDI, e no solo, anche dimentica di dirlo che spiega le yadot! La Ghemara risponde: In realtà parla di essi ma nella modalità difettiva, non esplicita, lasciando a noi di completare il testo, e così la Mishna insegna: TUTTE I KINNUYIM DI NEDER SONO COME NEDARIM, E TUTTE LE YADOT I MODI DI DIRE DI NEDARIM SONO COME NEDARIM. La Ghemara solleva una seconda obbiezione: Che la Mishna spieghi i kinnuyim all'inizio! Perchè spiega le yadot all'inizio? La Ghemara risponde: Quello a cui è arrivata lo spiega per primo. Come viene insegnato in altri posti nella Mishna: CON COSA ACCENDIAMO E CON COSA NON ACCENDIAMO? NON ACCENDIAMO ECC. IN COSA IMMERGIAMO E IN COSA NON IMMERGIAMO? NON IMMERGIAMO ECC. CON COSA LA DONNA ESCE E CON COSA NON ESCE? LA DONNA NON PUÒ USCIRE ECC. La Ghemara chiede: Ma è proprio vero che sempre l'argomento con cui la Mishna inizia, non lo spiega per primo? Eppure troviamo nella Mishna: CI SONO QUELLI CHE EREDITANO E LASCIANO IN EREDITÀ, E QUELLI CHE EREDITANO E NON LASCIANO IN EREDITÀ, E QUESTI SONO QUELLI CHE EREDITANO E LASCIANO IN EREDITÀ CI SONO
CI SONO
CI SONO
C'È
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