Ketubbot - Ellu Nearot - 32
32a  ELLU NEAROT CAPITOLO TERZO KETUBBOT

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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[da Daf 31b: La Ghemara riporta un passo della nostra Mishna:
COLUI CHE ANDÒ CON SUA SORELLA, CON LA SORELLA DI SUO PADRE, ecc. con la sorella di sua madre, con la sorella di sua moglie, con la moglie di suo fratello, con la moglie del fratello di suo padre, e con la nidda - essi hanno da pagare un'ammenda pecuniaria.
La Ghemara solleva un'obiezione a partire da una Mishna di Makkot (13, 1):
E gettarono loro dinnanzi la seguente contraddizione tra la nostra Mishna e una Mishna di Makkot: QUESTI SONO I FUSTIGATI: COLUI CHE ANDÒ CON SUA SORELLA, CON LA SORELLA DI SUO PADRE, CON LA SORELLA DI SUA MADRE, CON LA SORELLA DI SUA MOGLIE, CON LA MOGLIE DI SUO FRATELLO, CON LA MOGLIE DEL FRATELLO DI SUO PADRE, E CON LA NIDDA, colui che andò con queste donne proibite trasgredisce a un lav e se ammonito di fronte a testimoni subisce la fustigazione.da Daf 31b] Eppure ci risulta che un uomo non riceve la fustigazione e anche paga per la stessa trasgressione! Quindi le due Mishnaiot si contraddicono a vicenda!
La Ghemara spiega:
Disse Ulla: Non è difficile entrambe le Mishnaiot ritengono che ove vi sia fustigazione e multa, si paga la multa e si evita la fustigazione, ma ogni Mishna parla solo di una sanzione perchè qui nella nostra Mishna si parla di sua sorella na'arae chi violenta la na'ara paga una multa, e perciò non subisce la fustigazione; mentre qui nella Mishna di Makkot si parla di sua sorella bogheret e chi violenta la bogheret non paga una multa e  perciò subisce la fustigazione.
La Ghemara obietta:
Anche nel caso di sua sorella bogheret vi è un pagamento infatti per il violentatore c'è da pagare un risarcimento per la vergogna e il deprezzamento infatti non vale più come una vergine. Quindi in entrambi i casi viene evitata la fustigazione essendoci il pagamento e perchè la Mishna in Makkot parla di fustigazione?
La Ghemara spiega:
La Mishna in Makkot parla di uno che violentò sua sorella bogheret demente che non ha nè vergogna nè deprezzamento e non essendovi per lei alcun tipo di pagamento allora egli subisce la fustigazione.
La Ghemara obietta:
Vi è tuttavia il dolore che egli le infligge al momento della deflorazione e per questo egli deve risarcirla, quindi c'è un pagamento e non vi è la fustigazione!
La Ghemara spiega:
La Mishna in Makkot parla di una che fu sedotta e non violentata, per cui non vi è risarcimento del dolore, e siccome non paga viene fustigato.
La Ghemara fa ora notare:
Or che sei arrivato a questo che la Mishna in Makkot parla di una che fu sedotta, di' persino che la Mishna parla di uno che violentò sua sorella na'ara savia, e lascia stare sua sorella bogheret demente, e con tutto ciò non deve pagarle multa, vergogna e deprezzamento perchè si tratta di un'orfana che multa, vergogna e deprezzamento appartengono a lei medesima, e fu sedotta e gli condona multa, vergogna e deprezzamento, e siccome lui non paga subisce la fustigazione.
La Ghemara trae le conclusioni circa la shita di Ulla:
Quindi è opinione di Ulla che ogni qual volta vi è denaro e fustigazione, paga denaro e non viene fustigato.
La Ghemara chiede:
Da dove viene a Ulla questa regola? Forse è vero l'opposto che dove c'è denaro e percosse, riceve le percosse e non paga?
La Ghemara risponde:
Ulla la imparò (applicando uno dei tredici criteri ermeneutici elencati nella Baraita di Rabbi Yishmael ed esattamente il terzo detto binyan avo anche ma matzinu ) da quanto è detto nella Tora a proposito di colui che colpì il suo compagno, come nel caso di colui che colpì il suo compagno, in cui c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce, così in tutti i casi in cui c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce.
La Ghemara respinge questa applicazione del binyan av partendo dal presupposto che pagare è più gravoso della fustigazione:
Cosa c'è in comune tra il violentatore e colui che colpì il suo compagno, quando consideriamo il fatto che dalla Tora è obbligato a cinque cose, cinque tipi di risarcimento nei riguardi della sua vittima: danno, dolore, convalescenza, inattività e vergogna. Come la Tora procede in maniera aggravante obbligandolo ai cinque tipi di risarcimento così lo obbliga a pagare togliendogli la possibilità di risparmiare il denaro subendo invece la fustigazione. Tuttavia in altri luoghi dove la Tora non procede in maniera così aggravante, gli dà la possibilità di risparmiare il denaro subendo invece la fustigazione. 
La Ghemara respinge ora questa applicazione del binyan av partendo dal presupposto che pagare è meno gravoso della fustigazione:
E se il pagare denaro è la cosa più facilitante e ciononostante la Tora procedette in maniera facilitante nei riguardi di colui che colpì il suo compagno dandogli la possibiltà di pagare ed evitare la fustigazione, negli altri posti possiamo imparare da colui che colpì il suo compagno per kal vachomer, se dove deve resarcire cinque risarcimenti può pagare ed evitare la fustigazione tanto più ciò sarà possibile negli altri posti dove c'è pagamento e fustigazione che può pagare e non venir fustigato.
La Ghemara respinge anche questo ragionamento:
Cosa c'è in comune tra il il violentatore e colui che colpì il suo compagno? Infatti la Tora procedette nei suoi riguardi in maniera facilitante perchè  il divieto di colpire il suo compagno viene sciolto dal suo generico rigore nel Bet Din quando deve essere inflitta la pena della fustigazione, perciò viene data la possibiltà a colui che colpì il suo compagno di pagare ed evitare la fustigazione, ma nel caso del violentatore si può dire che tale possibilità non viene concessa dalla Tora ma in ogni caso viene fustigato e non può pagare.
La Ghemara accetta che la fonte del din che paga e non viene fustigato non è colui che colpì il suo compagno e propone un'altra fonte per la regola di Ulla:
Piuttosto imparò dagli 'edim zomemin, come nel caso degli 'edim zomemin, in cui c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce, così in tutti i casi in cui c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce.
La Ghemara respinge la possibilità che la fonte della regola di Ulla sia negli 'edim zomemin sia nel caso che il denaro sia considerato più grave della fustigazione sia nel caso che la fustigazione sia considerata più grave. Si inizia dal presupposto che  il denaro sia considerato più grave:
Cosa c'è in comune tra il violentatore e gli 'edim zomemin? Infatti la Tora procedette nei loro riguardi in maniera stringente perchè non necessitano di diffida e senza esser stati diffidati vengono condannati a morte, a fustigazione o a pene pecuniarie. In linea con questa generale impostazione stringente va visto anche il fatto che debbono pagare e non possono invece sdebitarsi con la fustigazione, ma negli altri casi in cui non vi è condanna senza diffida possiamo dire che la Tora concesse di subire la fustigazione al posto dell'ammenda pecuniaria.
Ma se la fustigazione è considerata più grave:
E se il pagare denaro è la cosa più facilitante e ciononostante la Tora procedette in maniera facilitante nei riguardi degli 'edim zomemin dando loro la possibiltà di pagare ed evitare la fustigazione, negli altri posti possiamo imparare 
per kal vachomer, se dove non necessitano di diffida possono pagare ed evitare la fustigazione tanto più ciò sarà possibile negli altri posti dove è necessaria la diffida e c'è pagamento e fustigazione che può pagare e non venir fustigato.
La Ghemara respinge il kal vachomer:
Cosa c'è in comune tra il violentatore e gli 'edim zomemin? Infatti la Tora procedette nei loro riguardi in maniera facilitante perchè essi non compirono alcuna azione ma trasgredirono solo con le loro parole. È qui che la Tora concede di pagare e di non subire la fustigazione ma per trasgressioni in cui c'è l'azione la Tora impone la fustigazione e non c'è la possibilità di pagare.
La Ghemara a questo punto propone:
Piuttosto Ulla imparò da entrambi. Quale è il lato ad essi comune a colui che colpì il suo compagno e agli 'edim zomemin? Che c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce, così in tutti i casi in cui c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce.
La Ghemara respinge anche questa argomentazione:
Cosa c'è in comune tra il violentatore e il lato ad essi comune a colui che colpì il suo compagno e agli  'edim zomemin, infatti in entrambi si trova un fatto particolarmente aggravante che non si trova nel violentatore nè in altri casi, colui che colpì il suo compagno paga cinque risarcimenti e gli  'edim zomemin vengono puniti senza diffida. In linea con questa generale impostazione stringente va visto anche il fatto che debbono pagare e non possono invece sdebitarsi con la fustigazione, ma negli altri casi in cui non vi sono simili aggravanti possiamo dire che la Tora concesse di subire la fustigazione al posto dell'ammenda pecuniaria.
Ma se la fustigazione è considerata più grave:
E se il pagare denaro è la cosa più facilitante, cosa possiamo imparare dal lato ad essi comune quando c'è in entrambi un lato facilitante, colui che colpisce il suo compagno lo può fare se ne è incaricato dal Bet Din e gli  'edim zomemin non compirono alcuna azione, e per questo la Tora concesse loro di pagare e di non venir fustigati, ma non è possibile imparare da essi riguardo altri casi in cui non vi sono tali lati facilitanti.
32b
La Ghemara a questo punto propone:
Piuttosto Ulla imparò dalla ghezera shava "in cambio" "in cambio". È scritto qui nel caso di colui che violentò la vergine (Deuteronomio 22,29): e sarà sua moglie in cambio del fatto che la violentò, ed è scritto là nel caso di colui che colpì il suo compagno e gli cavò un occhio (Esodo 21,24): un occhio in cambio di un occhio. Come là denaro paga e fustigazione non subisce, così in tutti i casi in cui c'è denaro e fustigazione, denaro paga e fustigazione non subisce.
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