73a | CHI PROIBISCE PER VOTO | CAPITOLO SETTIMO | KETUBBOT |
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[da Daf 72b: La
Ghemara
riporta una machloket
tra Amoraim su un
argomento connesso alla nostra Mishna:
Venne detto: Se la fidanzò a condizione che non abbia fatto dei voti, o che non abbia difetti, e la fece entrare sotto la chuppa senza specificare alcuna condizione, e poi venne fuori che aveva fatto dei voti o aveva dei difetti, a questo proposito esiste una disputa tra Rav e Shmuel, Rav disse: se non la vuole più deve avere da lui il ghet perchè, nonostante tutto, il matrimonio ha valore, ma Shmuel disse: non deve avere da lui il ghet perchè siccome la condizione non fu rispettata non si formò alcun legame tra loro.da Daf 72b] La Ghemara spiega: Disse Abbye: Non dire che la ragione del dindi Rav è che siccome la fece entrare sotto la chuppasenza specificare alcuna condizione, sicuramente soprassedette alla sua condizione, invece la ragione del din di Rav è che c'è una chazakache "un uomo non fa della sua be'ila una be'ila di zenut", ma la sua intenzione è di consacrarla a sè in quel momento, perciò diviene a tutti gli effetti sua moglie e per divorziarla deve darle il ghet. Questi sono i due lati della disputa: con l'intercorso sessuale l'uomo intende annullare ogni accordo precedente o intede sancire quello che in precedenza è stato concordato? La Ghemara si meraviglia di questa disputa: Ma disputarono su di essa già un altra volta! Perchè è stato detto: A proposito della minorenne orfana che fu fatta sposare dalla madre o dai fratelli e non rifiutò il marito e diventò maggiorenne con lui e poi lo rifiutò, si prese e si sposò con un altro, |
Rav disse: Non deve ricevere il ghet dal
secondo, perchè il primo ebbe tempo di andare con lei a scopo
di kiddushin,
e quindi il secondo matrimonio non ebbe valore. Mentre Shmuel dice:
Deve ricevere il ghet dal secondo, perchè quando il primo
venne con lei, dopo che divenne maggiorenne, intendeva sancire i kiddushin
fatti quando era minorenne e non fare i kiddushin per mezzo di quella
be'ila,
e allora il secondo matrimonio ebbe valore. Quindi la domanda
è sempre la stessa: con l'intercorso sessuale l'uomo intende annullare
ogni accordo precedente o intede sancire quello che in precedenza è
stato concordato?
La Ghemara spiega: Ci vuole sia l'una machloket che l'altra. Perchè se avessero disputato solo su quello, sul caso dell'orfana che diventò grande, avresti detto: In quello dissente Rav perchè non vi è di mezzo alcuna condizione da rispettare, ma in quello, nel caso della nostra Mishna, in cui la fidanzò su condizione e la sposò senza, in cui c'è di mezzo una condizione avrei detto che concorda con Shmuel, e se la condizione non fu rispettata i kiddushin non ebbero valore e ci vuole il ghet dal secondo. E se avessero disputato solo su quello, sul caso della nostra Mishna, avresti detto: In quello dissente Shmuel dall'idea che egli intenda con quella be'ila fare ora i kiddushin, ma pensando che sia stata rispettata la sua condizione intende appoggiarsi ai primi kiddushin, ma quanto a quello, il caso dell'orfana minorenne, avrei detto che concorda con Rav, che il primo marito andò con lei a scopo di kiddushin, perchè tutti sanno che i kiddushin della minorenne non hanno valore, e quindi Shmuel doveva asserire che anche in questo caso il marito intese solo sancire quanto fatto in precedenza e quindi ora lei ha bisogno di un ghet dal secondo. Quindi ci vuole anche la seconda machloket. |
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