101b | CHI SPOSA LA DONNA | CAPITOLO DODICESIMO | KETUBBOT |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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Mishna Chi sposa
la donna, e costei pattuì con lui che egli mantenga sua figlia, nata da un precedente matrimonio, per cinque anni, deve mantenerla per cinque anni in ogni caso, dal momento che vi si è impegnato. Se questa donna in seguito divorziò da lui e si sposò con un altro, e pattuì anche con lui, con il secondo, che egli mantenga sua figlia per cinque anni, anche il secondo deve mantenerla per cinque anni. Il primo non può dire quando verrà da me la manterrò, ma deve portarle gli alimenti che le spettano nel luogo in cui sta sua madre. Così pure non possono dire entrambi: Noi la manteniamo come se fossimo uno, cioè ognuno passa la metà del mantenimento, piuttosto uno le dà il cibo e uno le dà l'equivalente in denaro del cibo. Se questa figlia si sposa nell'ambito dei rispettivi cinque anni, il marito le dà il cibo, ed essi, i due padri putativi, le danno l'equivalente in denaro del cibo. Se morirono i padri putativi durante i rispettivi cinque anni, le loro figlie naturali si cibano dai beni liberi, e lei, la figlia adottiva, si ciba dai beni assoggettati, e quindi si rivale anche su terreni già venduti, perchè lei è come un creditore. Quelli più intelligenti, se le mogli pattuivano con loro di mantenere una loro figlia, usavano scrivere: A patto che manterrò tua figlia per cinque anni per tutto il tempo che tu sarai con me, ma se te ne andrai son dispensato dal mantenerla. |
Ghemara La Ghemara
riporta un insegnamento degli Amoraim:
Fu detto: Chi dice al suo compare: Ti devo cento zuz, R'Yochanan disse: È chayav, si è impegnato a pagare. e Resh Lakish disse: È patur. Non si è impegnato a pagare. La Ghemara espone i lati del problema: Come sarebbe a dire? Se disse loro a due dei presenti: Voi siete i miei testimoni che riconosco di essere suo debitore, per quale ragione Resh Lakish lo dichiara patur ? Se non disse loro: Voi siete i miei testimoni che riconosco di essere suo debitore, per quale ragione R'Yochanan lo dichiara chayav? La Ghemara spiega: Si tratta sempre del caso in cui non disse loro: Voi siete i miei testimoni, ma qui di cosa ci stiamo occupando? Del caso in cui gli disse: Ti devo cento zuz come è scritto nel documento. A questo proposito R'Yochanan disse: È chayav, si è impegnato a pagare, perchè hanno valore le parole scritte in un documento, equivalgono ad uno che disse loro: Voi siete i miei testimoni. Ma Resh Lakish disse: È patur, le parole scritte in un documento non hanno valore. La Ghemara confronta il problema esposto con la nostra Mishna: Fu insegnato nella Mishna: CHI SPOSA LA DONNA, E COSTEI PATTUÌ CON LUI CHE EGLI MANTENGA SUA FIGLIA PER CINQUE ANNI, DEVE MANTENERLA PER CINQUE ANNI perchè non diciamo trattarsi di un caso del tipo del nostro in cui le disse a parole soltanto, o che le consegnò un documento senza kinyan o firma, perchè altrimenti, quale sarebbe il chiddush della nostra Mishna? E allora sarebbe un problema per Resh Lakish che lo dichiara esente dal pagare! |
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