Ketubbot - Betula Niset - 6
6a  BETULA NISET CAPITOLO PRIMO KETUBBOT

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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[da Daf 5b:La Ghemara riporta un'altra versione di quanto sopra:
Ci sono quelli che dicono che questi sono i lati del problema: Se ti trovi a dire che il sangue è connesso al corpo della donna ed esce a causa della lacerazione, allora c'è da chiedersi: al momento della deflorazione la sua intenzione è rivolta al sangue che è prodotto dalla lacerazione, e allora è proibito, perchè lui provoca una lacerazione di proposito, o piuttosto la sua intenzione è rivolta al proprio godimento che ha nell'atto sessuale, e allora è permesso? E se ti trovi a dire che la sua intenzione è rivolta al proprio godimento e il sangue viene da sè, allora c'è da chiedersi: l'halacha,a proposito di una cosa fatta di Shabbat senza l'intenzione che venga fatta, è stabilita secondo la shita di R'Yehuda o  l'halacha è stabilita secondo la shita di R' Shimon? E se ti trovi a dire che l'halacha è stabilita in questo caso secondo la shita di R'Yehuda,  c'è da chiedersi: con questa lesione egli rovina o con  questa lesione egli migliora? E se ti trovi a dire che con questa lesione egli rovina, allora c'è da chiedersi: nel caso in cui egli rovina l'halacha è stabilita secondo la shita di R'Yehuda, per cui chi rovina di Shabbat non trasgredisce, persino se lo fa di proposito,da Daf 5b] l'halacha è stabilita secondo la shita di R' Shimon, per cui chi rovina di Shabbat trasgredisce, se lo fa di proposito?
La Ghemara riporta una decisione halachica degli Amoraim:
Fu detto: Nella Yeshiva di Rava Sura dicevano: Rav permise e Shmuel proibì. A Neardea, dove c'era la Yeshiva di Shmuel, dicono: Rav proibì e Shmuel permise.
La Ghemara suggerisce:
Disse R'Nachman bar Yitzchak: E il suo mnemonico è: Quelli facilitano a sè stessi e quelli facilitano a sè stessi. La forza dell'halacha è nel permettere, così in ogni Yeshiva questa forza è attribuita al proprio Rosh Yeshiva.
La Ghemara chiede:
Ma è proprio vero che Rav permette? Eppure disse R'Shimi bar Chizkiya in nome di Rav: Un tappo fatto di stracci con cui chiudiamo l'apertura della botte del vino, è proibito conficcarlo al suo posto nello Yom Tov, perchè così facendo gli stracci che lo compongono vengono strizzati, e si compie un'azione proibita nella festa. Da questo vediamo che Rav proibisce anche azioni compiute senza che se ne abbia l'intenzione.
La Ghemara risponde:
Da questo lato non vi è alcun difficoltà, infatti in questo problema della botte di vino, persino R'Shimon ammette, infatti Abbaye e Rava dissero entrambi: R'Shimon ammette che azioni compiute senza che se ne abbia l'intenzione sono proibite quando ci si trova nel caso di "tagliagli la testa e non morrà", come non ha senso dire: Gli taglio la testa ma senza intenzione di ucciderlo, così per ogni azione che implica necessariamente un dato risultato, non ha senso dire che non si intendeva provocare tale risultato. 
La Ghemara continua a chiedere:
Ma è proprio vero che Rav permette? Eppure disse R'Chiya bar Ashi in nome di Rav: L'halacha segue R'Yehuda quanto ad azioni compiute senza che se ne abbia l'intenzione, e R'Chanan bar Ami disse in nome di Shmuel: L'halacha segue R'Shimon. E R'Chiya bar Avin insegnava ciò senza autori: Rav disse: L'halacha segue R'Yehuda e Shmule disse: L'halacha segue R'Shimon. E allora come mai permise la deflorazione di Shabbat?
La Ghemara spiega:
Fermo restando che Rav pensa sempre come R'Yehuda, tuttavia secondo quella shita che disse: il sangue dell'imene è lì pronto per uscire e con il rapporto non vien prodotta una lesione,e tutto il problema consiste nell'apertura del varco, dobbiamo dire che lui ritiene che con questo varco egli rovina, e in questa maniera persino R'Yehuda permette, mentre secondo quella shita che disse: il sangue è connesso al corpo della donna ed esce a causa della lacerazione, dobbiamo dire che lui ritiene che con la lacerazione egli rovina, e anche questo R'Yehuda permette.
La Ghemara attacca da una Mishna:
R'Chisda attacca da una Mishna: C'è poi una maniera di proibire la deflorazione di Shabbat? Eppure imparammo in una Mishna: LA BAMBINA PER LA QUALE NON È ancora GIUNTO IL MOMENTO DI VEDERE il sangue dellaniddaE SI SPOSA, BET SHAMMAI DICONO: LE SI CONCEDE QUATTRO NOTTI, perchè se lei ha rapporti coniugali e vede sangue nelle prime quattro notti di matrimonio, decidiamo che tale sangue viene dall'imene e lei è permessa al marito, MENTRE BET HILLEL DICONO: non vi è un limite preciso e lei è permessa FINO A QUANDO LA LACERAZIONE dell'imene GUARISCE, anche se ciò dovesse durare del tempo. E se È già GIUNTO IL MOMENTO DI VEDERE il sangue della nidda E SI SPOSA, BET SHAMMAI DICONO: LE SI CONCEDE solo LA PRIMA NOTTE, perchè solo la prima notte il sangue che vede è attribuito alla lacerazione dell'imene e dopo si sospetta che sia sangue di nidda,MENTRE BET HILLEL DICONO:le concediamo da mercoledì FINO ALL'USCITA DELLO SHABBAT, cioè QUATTRO NOTTI. Per quattro notti lei è permessa al marito e il sangue che vede è ritenuto proveniente dalla lacerazione dell'imene.
6b
Cosa ci vieta di pensare che se non ha avuto con lei un rapporto coniugale completo in quelle notti, può averlo persino di Shabbat, e non temiamo di fare una lacerazione di Shabbat, da cui vediamo che è permesso avere rapporti con una vergine di Shabbat.
La Ghemara respinge l'attacco di R'Chisda:
Disse Rava: No, si intende all'infuori dello Shabbat.
La Ghemara controbatte:
Gli disse Abbaye: non su può spiegare così, infatti la Mishna insegna: FINO ALL'USCITA DELLO SHABBAT,QUATTRO NOTTI e da mercoledì all'uscita dello Shabbat giocoforza dovrai comprendere la notte dello Shabbat?
La Ghemara ritorna sui suoi passi:
Piuttosto disse Rava: Si intende quando ha già avuto con lei un rapporto coniugale completo prima di Shabbat, quando avrà un rapporto di Shabbat non vi sarà il problema di provocarle una lacerazione.
La Ghemara chiede:
Ma se si intende quando ha già avuto con lei un rapporto coniugale completo prima di Shabbat, che cosa viene ad insegnarci col dire che che è permesso avere rapporti con una vergine persino di Shabbat?
La Ghemara spiega:
Ci insegna che è permesso avere un rapporto coniugale di Shabbat, anche se c'è da supporre che egli estenderà la lacerazione e uscirà del sangue, secondo quanto insegnò Shmuel. Perchè disse Shmuel: in un varco stretto che si trovi nel muro è permesso passarvi di Shabbat e nonostante che si causa con il passaggio la caduta di alcuni sassi.
La Ghemara attacca da una Mishna:
R'Yosef attacca da una Mishna: LO SPOSO È DISPENSATO DALLA LETTURA DELLO SHEMA' NELLA PRIMA NOTTE di matrimonio FINO ALL'USCITA DELLO SHABBAT SE NON FECE IL SUO, cioè se non possedette la moglie in una di quelle notti. Cosa ci vieta di pensare che la ragione di tale dispensa è perchè è tutto preso dal pensiero del rapporto sessuale che deve avere con lei, e se è dispensato fino all'uscita dello Shabbat vuol dire che anche la notte di Shabbat gli è permesso di avere il rapporto con lei.
La Ghemara controbatte:
Gli disse Abbaye: No, si può spiegare che è preoccupato per il fatto che ancora non ha avuto con lei un rapporto coniugale e ciò non dimostra che gli è permesso di averne anche di Shabbat.
La Ghemara non desiste:
Gli disse Rava ad Abbaye: Secondo questa tua spiegazione, che egli è preoccupato, forse che per via di una preoccupazione uno è dispensato dalla lettura dello Shema'? Ma da questo se la sua nave è naufragata e per questo egli è preoccupato, anche in questo caso dirai che egli è dispensato dalla lettura dello Shema'? E se tu dirai: È proprio così che chi ha una simile preoccupazione è dispensato dalla lettura dello Shema', ti risponderò eppure disse R'Abba bar Zavda in nome di Rav: L'avel è tenuto all'osservanza di tutte le mitzvot predicate dalla Tora fuorchè i tefillin, perchè a loro proposito è detto: "Lusso". Da cui si impara che uno stato d'animo prostrato per qualcosa che è accaduto non dispensa dalla lettura dello Shema, mentre la preoccupazione per una cosa difficile o comunque problematica può rendere impossibile la concentrazione necessaria alla recita dello Shema ed essere il motivo della dispensa.
La Ghemara riporta una nuova ragione per cui non è possibile sollevare obiezioni all'insegnamento di Shmuel a partire da questa Mishna.
. . . . . .

La Ghemara continua ad attaccare la shita di coloro che proibiscono la deflorazione di Shabbat: 
R'Ami attacca a partire da una Mishna ('Eduyot 2, 5): chi apre una sacca di pus di shabbat, se lo fa per crearvi un'apertura fissa per permettere il drenaggio della piaga è chayav, ha trasgredito alla proibizione di "colui che costriusce", ma se lo fa solamente per farne uscire il pus, [ da Daf 7a: è paturda portare un sacrificio di espiazione, e l'halacha stabilisce che lo può fare persinolechatchila. Se questa operazione è permessa di Shabbat perchè il provocare la fuoruscita del sangue dell'imene dovrebbe essere proibito? da Daf 7a]


 
 
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