29a | ARBA'A ACHIN | CAPITOLO TERZO | YEVAMOT |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
Daf successivo | Daf precedente | Torna a Daf Yomi |
Ghemara | [da Daf 28b: La Ghemara
riporta un altro passo della nostra Mishna:
Se una di esse è proibita ad uno di essi con DIVIETO DI MITZVA o divieto di kedusha, fanno la chalitzae non fanno lo Yibbum. da Daf 28b] La Ghemara chiede: Anche questa halacha l'abbiamo già incontrata e se, come abbiamo visto per la halacha precedente, essa contiene un insegnamento solo nei riguardi del metodo di R'Shimon, perchè la Mishna ripete che debbono fare entrambe la chalitza? Ma R'Shimon non disse che due sorelle non fanno nè la chalitza nè lo Yibbum? Egli infatti ritiene: siccome la zikka le rende simili a tzarot l'una dell'altra, non vi sia per te la possibilità di prenderne nemmeno una. E qui, nel caso della divieto di mitza, che è derabbanan, mideoraita esse sono adatte allo Yibbum e diventano tzarotnella zikka, e secondo R'Shimon esse sono esenti da chalitza e Yibbum, e perchè la Mishna insegna qui che debbono fare tutte e due la chalitza? La Ghemara risponde: È un decreto rabbinico per prevenire errori nel caso de il divieto di mitzva in generale, perchè se non faremo la chalitza a queste due sorelle penseranno che sono state dispensate non perchè sorelle ma perchè nel caso del divieto di mitzva e di kedusha non occorre la chalitza come non occorre per il divieto di 'erva, per questo decretarono in tutti i casi di divieto di mitzva si fa la chalitza. La Ghemara chiede: Questo va bene per quella che è proibita con divieto di mitzva, ma quanto a sua sorella che secondo R'Shimon è esente da chalitza cosa c'è da dire? La Ghemara risponde: È un decreto rabbinico per via della sorte di lei, di sua sorella proibita con divieto di mitzva. L'una trascina l'altra nella stessa sorte. Siccome la loro esenzione dalla chalitza secondo R'Shimon era perchè sono sorelle, il decreto che abolisce l'esenzione le coinvolge ora entrambe. La Ghemara chiede: E perchè allora nei riguardi della proibizione di 'erva non decretiamo parallelamente che, secondo R'Shimon, anche la sorella 'erva faccia la chalitza per via di sua sorella che fa lo Yibbum, e invece la esoneriamo da tutto? La Ghemara risponde: Nel caso di 'erva è differente perchè la gente lo studia per bene ed è cosa risaputa che la donna proibita per diviento di 'erva non entra affatto nella situazione del precetto dello Yibbum, mentre lo stesso non è per il divieto di mitzva che non essendo scritto nella Tora le sue leggi sono meno conosciute. |
Mishna | C'erano tre fratelli, due dei quali sposati
a due sorelle e uno scapolo.
Uno dei mariti delle sorelle morì e lo scapolo fece con lei, la vedova del fratello, il maamar, e dopo di questo il suo secondo fratello morì. Bet Shammai dicono: Colei a cui lui fece il maamar yevamim ed è quindi considerata sua moglie anche se non ha ancora convissuto con lui, resta con lui e l'altra che gli cade dinnanzi per lo Yibbum esca e sia considerata sciolta dal precetto in quanto sorella della moglie, e Bet Hillel dicono: Dal momento che non ha completato il matrimonio con la prima ed ora entrambe gli stanno dinnanzi nella zikkat yibbum, fa uscire colei a cui lui fece il maamar yevamim ed è considerata sua moglie con il ghet in quanto moglie e con la chalitza in quanto yevama,e fa uscire la moglie di suo fratello con la chalitza in quanto yevama. Questa è colei di cui dissero: "Ahimè per sua moglie e ahimè per la moglie di suo fratello". |
Ghemara | La Ghemara chiede:
QUESTA È COLEI che è detto nella nostra Mishna che cosa viene ad escludere? La Ghemara risponde: Viene ad escludere quella donna di cui parlò R'Yehoshua (nel Daf 109a). Un tale era sposato con matrimonio derabbanan con una minore e suo fratello era sposato con la sorella grande di costei con matrimonio deoraita. Morì quello sposato con la grande senza figli e sua moglie cadde per lo Yibbum dinnanzi al fratello sposato alla minore. Risulta che sua moglie, la piccola, gli è proibita come "sorella della sua zekuka", se riteniamo che "la zikka è" una sorta di legame matrimoniale che proibisce le parenti della sua yevama, mentre la sua yevama, la sorella grande, gli è proibita miderabbanan come "sorella di sua moglie". Sul da farsi in questo caso si divisero le opinioni dei Tannaim. R' Elazar dice: Si insegna alla piccola che conviene fare il miunallo sposo, così egli è libero di sposare la sua yevama, la sorella grande. Rabban Gamliel dice: Non si insegna alla piccola a fare il miun, ma se lo fa, lo fa e se non lo fa, la yevama aspetti fino a che la moglie piccola diventi grande, e allora lei diverrà automaticamente moglie deoraita e la sorella più grande sarà sciolta dal precetto dello Yibbum come "sorella di sua moglie". R'Yehoshua dice: "Ahimè per sua moglie, la piccola, a cui si deve dare il ghet e ahimè per la moglie di suo fratello, la grande, a cui bisogna fare la chalitza". Viene la nostra Mishna ed afferma: Questa è colei di cui dissero: "Ahimè per sua moglie e ahimè per la moglie di suo fratello" e non quella di cui parlò R'Yehoshua, e che non facciamo come lui ma o come Rabban Gamliel o come R'Elazar. Da quanto detto nella nostra Mishna si potrebbe dedurre che secondo
l'opinione di Bet Shammai il maamar da luogo a un completo legame
matrimoniale ma a questo proposito la Ghemara fa notare:
|
29b |
. . . . . . |
Daf successivo | Daf precedente | Torna a Daf Yomi |