le persone delicate. Perchè si può
entrare nel Cortile del Tempio solo a piedi nudi, come è scritto:
Quando
verrete per comparire a Me dinnanzi, chi richiese questo dalle vostre mani,
di calpestare i Miei Cortili?
La Ghemara elenca altre esenzioni:
[Un Tanna] insegnò in una Baraita: L'INCIRCONCISOE
IL TAME SONO ESENTI DAll'olocausto deLLA
COMPARIZIONE.
La Ghemara analizza la Baraita:
Siamo d'accordo per il caso del tame che sia esentato
dall'inviare la suo offerta, perchè è scritto: E tu
verrai colà (al Santo Tempio). E là tu porterai
(le tue offerte). Questa giustapposizione insegna che tutti quelli che
hanno a che fare con "il venire" al Cortile del Tempio hanno
anche a che fare con "il portare" là le loro offerte, mentre
tutti quelli che non hanno a che fare con "il venire" al Cortile
del Tempio non hanno neppure a che fare con "il portare"
là le loro offerte. Tuttavia, da dove [sappiamo] che l'incirconciso
è esente dal portare l'olocausto della comparizione?
La Ghemara risponde:
Di chi è questo ordinamento? È di R'Akiva,
il quale deriva che la Tora include l'incirconciso assimilandolo
al tame, come fu insegnato in una Baraita: R'AKIVA
DICE: La Tora afferma: OGNI UOMO [letteralmente:UOMO
PER UOMO] della progenie di Aharon che sia mezora o zav non
mangi dei santi. La parolo uomo, ish, superflua viene
AD
INCLUDERE L'INCIRCONCISO nella proibizione. R'Akiva ritiene
che qui la Tora assimila le leggi dell'incirconciso a quelle del
tame.
Dal momento che abbiamo imparato che la Tora esenta il
tamedal mandare
la sua offerta, l'olocausto della comparizione, R'Akiva estende l'esenzione
anche all'incirconciso.
La Ghemara cita un'altra Baraita:
Rabbanan insegnarono in una Baraita: IL TAME
È
ESENTE DAL mandare la sua offerta, l'olocausto delLA
COMPARIZIONE, PERCHÈ È SCRITTO: E TU VERRAI COLÀ
(al Santo Tempio). E LÀ TU PORTERAI
(le tue offerte). Questa giustapposizione insegna che TUTTI
QUELLI CHE HANNO a che fare CON "IL VENIRE"
al Cortile del Tempio HANNO anche a che fare
CON
"IL PORTARE" là le loro offerte, MENTRE
TUTTI QUELLI CHE NON HANNO a che fare CON "IL
VENIRE" al Cortile del Tempio NON HANNO
neppure a che fare CON "IL PORTARE" là
le loro offerte. YOCHANAN BEN DAHAVAI DICE IN NOME DI
R'YEHUDA: UN CIECO DA UN OCCHIO È ESENTE DALLA mizva
della COMPARIZIONE al Tempio durante le feste
di pellegrinaggio, PERCHÈ È DETTO:secondo
quanto è scritto,"IRE",
vedrà
[Dio]; secondo quanto è pronunciato,"IERAE",
sarà veduto [da Dio]. Da cui impariamo una analogia tra la vista
dei pellegrini e la vista di Dio, così: NELLA MANIERA
CHE [DIO]VIENE, per così dire, al Tempio PER
VEDERE i pellegrini [come implicato dalla forma pronunciata
"ierae"],
NELLA
STESSA MANIERA [DIO] VIENE PERCHÈ il Suo Divino Incombere
sul TempioVENGA VEDUTO dai pellegrini [come
implicato dalla forma scritta "ire"]. COME
Dio viene A VEDERE i pellegrini CON
i suoi "DUE OCCHI", cioè con una visione
completa, COSÌ ANCHE EGLI DEVE ESSERE VISTO [DAI
PELLEGRINI] CON DUE OCCHI, cioè con una vista completa.
Secondo il Tanna della Baraita il cieco da un occhio è esonerato
dalla mizva della comparizione.
La Ghemara racconta:
Ogni volta che Rav Huna arrivava a questo versetto che è
scritto "egli vedrà" ed è letto "egli sarà
veduto", egli piangeva. Disse: Quando un servo è
così amato dal suo padrone che il suo padrone attende con
ansia di poterlo vedere, come può accadere che [il padrone]
improvvisamente si allontana da lui [dal servitore]? Perchè è
scritto che Hashem respingerà i pellegrini [i suoi servi] che
Egli aveva agognato di vedere: Quando verrete per comparire a Me
dinnanzi, chi richiese questo dalle vostre mani, di calpestare i Miei Cortili?
La Ghemara mette in rapporto la reazione di Rav Huna con
un altro versetto:
Ogni volta che Rav Huna arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: Tu sgozzerai le offerte di shelamim e là
mangerai. Quando un servo è così amato dal
suo padrone che il suo padrone attende con ansia che il servo
mangi
alla sua tavola, come può accadere che [il padrone] improvvisamente
si allontana da lui [dal servitore]? Perchè è scritto:
A che mi servono i tuoi numerosi sacrifici? dice Hashem.
La Ghemara cita altri versetti che descrivono la Divina
Giustizia e causavano angoscia agli Amoraim:
Ogni volta che R'Elazar arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: e i suoi fratelli non potevano rispondergli, perchè
erano spaventati di stargli dinnanzi. R'Elazar diceva a sè
stesso: Ora, se la rampogna della carne e del sangue è tale
fonte di costernazione, la rampogna del Santo, Benedetto Egli sia, quanto
dovrà essere una più grande causa di costernazione!
La Ghemara cita un altro versetto che suscitava in R'Elazar
sentimenti di angoscia:
Ogni volta che R'Elazar arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: E disse Shemuel a Shaul: Perchè mi hai dato
noia facendomi salire? R'Elazar diceva a sè stesso: Ora,
se un giusto come Shemuel temeva il giudizio divino, quanto di più
lo dovremmo temere noi!
La Ghemara chiede:
Che cosa è che indica quanto Shemuel
temesse il giudizio? Perchè è scritto: e la donna disse
a Shaul, Un grande personaggio ho visto che saliva dalla terra.
Ora, il plurale "'olim" (esso salgono) implica che due
personaggi sorsero. Uno certamente era Shemuel. E l'altro
era Moshe, perchè Shemuel andò e portò con sè
Moshe. Gli disse [Shemuel a Moshe]: Forse, Dio non voglia, sono convocato
a giudizio. Stai al mio fianco, perchè non vi è legge che
tu hai scritto nella Tora che io non abbia adempiuto.
La Ghemara racconta di R'Ami:
Ogni volta che R'Ami arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: Porti alla polvere la suo bocca, forse c'è
speranza. [R'Ami] soleva dire: Tutto questo
soffrire e
solo "forse"?
La Ghemara racconta ancora di R'Ami:
Ogni volta che R'Ami arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: Cercate giustizia, cercate umiltà, forse
troverete un nascondiglio nel giorno dell'ira di Hashem.[R'Ami] soleva
dire: Tutta questa perfezione spirituale e solo "forse"?
La Ghemara racconta di R'Assi:
Ogni volta che R'Assi arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: Odiate il male e amate il bene e stabilite la giustizia
al varco, forse Hashem, Dio delle Schiere, concederà il favore
a ciò che resta di Yosef. [R'Assi] soleva dire: Tutte queste
conquiste
spirituali e solo "forse"?
La Ghemara racconta di R'Yosef:
Ogni volta che R'Yosef arrivava a questo versetto, piangeva,
perchè
è scritto: E c'è chi perisce senza processo.Disse:
C'è forse chi se ne va prima del suo tempo? Si! È
simile al caso di Rav Bibi bar Abbaye, a cui l'Angelo della Morte faceva
frequentemente visita.
La Ghemara racconta:
Una volta [l'Angelo della Morte] disse al suo messo: Vai e prendimi
Miriam, colei che intreccia i capelli alle donne. Tuttavia, il messo
andò e portò invece Miriam, colei che si prende cura
dei bambini. Gli disse [l'Angelo della Morte al suo messo]: Io, Miriam,
colei che intreccia i capelli alle donne ti dissi di prendere! Gli
disse [il messo all'Angelo della Morte]: Se è così la porto
indietro. Gli disse [l'Angelo della Morte al messo]: Siccome l'hai già
portata, che sia annoverata tra i morti.
La Ghemara racconta che Rav Bibi, udita la storia, chiese
all'Angelo della Morte:
Ma se non era giunto il suo tempo di morire, come ce l'hai
fatta a prenderla?
La Ghemara riporta la risposta dell'Angelo:
L'Angelo rispose: Stava tenendo in mano un attizzatoio, e lo
stava
introducendo in una stufa |