10a | HAKOL CHAYAVIN | CAPITOLO PRIMO | CHAGHIGA |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
Daf successivo | Daf precedente | Torna a Daf Yomi |
Ghemara | . . . . . . |
Mishna | Solo parte della Legge rivelata a Moshe sul Monte Sinai era scritta
[TORA SHEBICHTAV, la Tora scritta, cioè
le Scritture]. L'altra parte fu insegnata oralmente [TORA
SHEBE'AL PE, la Tora orale] e fu successivamente codificata
nella Mishna e nel Talmud.
Alcune mizvot della Tora, come la circoncisione e l'astensione dal lavoro nello Shabbat, sono chiaramente comandate nelle Scritture, mentre i dettagli del loro adempimento sono lasciati alla Legge orale. Altri precetti della Tora, come l'obbligo di portare il korban chaghiga, sono noti solo attraverso la tradizione orale, attraverso la quale Dio trasmise a Moshe le dettagliate implicazioni di allusioni scritturali. La nostra Mishna porta degli esempi di precetti della Tora ai quali la Scrittura allude vagamente, e che non sarebbero conosciuti senza la Legge orale. Le leggi riguardanti lo scioglimento dei voti volano nell'aria, e non hanno alcunchè, alcun supporto scritturale, a cui appoggiarsi. Le leggi della Shabbat, dei chaghigot e delle me'ilot sono simili a montagne appese a un pelo, perchè pochi sono i riferimenti scritturali e molte le halachot. Le leggi monetarie, le leggi che regolano il culto sacrificale, le taharot e le tumot, le 'arayot hanno su di che appoggiarsi dal punto di vista scritturale. Ed essi sono i fondamenti della Tora. |
Ghemara | La Mishna affermò che le leggi riguardanti lo scioglimento dei
voti "volano nell'aria", e non hanno sufficiente supporto scritturale.
La Ghemara cita una Baraita in disaccordo con la Mishna:
Fu insegnato in una Baraita: R'ELIEZER DICE: ESSE [le leggi riguardanti lo scioglimento dei voti] HANNO SU DI CHE APPOGGIARSI dal punto di vista scritturale, PERCHÈ È DETTO riguardo a vari tipi di voti: SE [UN UOMO] CHIARAMENTE PRONUNCERÀ, e, di nuovo: SE [UN UOMO] CHIARAMENTE PRONUNCERÀ, così la frase chiaramente pronuncerà appare nella Scrittura DUE VOLTE: UN CHIARO PRONUNCIAMENTO PER PROIBIRE E UN CHIARO PRONUNCIAMENTO PER PERMETTERE. La Baraita continua con altri Tannaim che portano altre fonti scritturali per il concetto di scioglimento dei voti: R'YEHOSHUA DICE: ESSE HANNO SU DI CHE APPOGGIARSI dal punto di vista scritturale, PERCHÈ È DETTO: PERCIÒ HO GIURATO NELLA MIA IRA che essi non arriveranno al mio posto di riposo.Il versetto implica che " NELLA MIA IRA IO HO GIURATO"E perciò MI SONO RICREDUTO. R'YZCHAK DICE: ESSE HANNO SU DI CHE APPOGGIARSI , PERCHÈ È DETTO: TUTTI COLORO DAL CUORE GENEROSO portarono.CHANNANYA NIPOTE DI R'YEHOSHUA DICE: ESSE HANNO SU DI CHE APPOGGIARSI , PERCHÈ È DETTO: IO HO GIURATO, ED IO MANTERRÒ, DI OSSERVARE I TUOI GIUSTI ORDINAMENTI. La Ghemara cita un Amora che offre una fonte alternativa per questo concetto: Disse R'Yehuda in nome di Shmuel: Se fossi stato lì quando quei Tannaim portarono le loro fonti, avrei detto loro: La mia è migliore delle vostre, perchè è detto: Che egli non profani la sua parola [cioè il suo voto]. Il versetto implica che egli [quello che fa il voto] non può profanarlo, ma gli altripossono "profanare", cioè annullare, il suo voto per lui. La Ghemara riporta un'analisi di queste fonti: Disse Rava: Tutte le fonti citate hanno una smentita, eccettuata quella di Shmuel che non ha smentita. La Ghemara procede alla smentita di tutte le fonti portate dai Tannaim della Baraita: Perchè se noi deriviamo questo concetto dalla fonte di R'Eliezer, che è basata sulla ripetizione di chiaramente pronuncerà, si può obiettare: Forse l'espressione non è del tutto superflua, ma piuttosto andrebbe interpretata come disse R'Yehuda in nome di R'Tarfon. Perchè fu insegnato in una Baraita: Un uomo disse: "Io sono con ciò un nazir se l'uomo che si sta avvicinando è un nazir," e il suo compare rispose, "Io sono con ciò un nazir se l'uomo che si sta avvicinando non è un nazir." Sembrerebbe che l'uomo che si trovasse nel giusto dovrebbe diventare nazir. Ciononostante, R'YEHUDADICE IN NOME DI R'TARFON: IN EFFETTI, NESSUNO DI LORO È NAZIR, PERCHÈ la legge della NEZIRUT NON FU DATA SE NON IN SEGUITO AD UN CHIARO PRONUNCIAMENTO che non lasci alcun dubbio. E se noi deriviamo questo concetto dalla fonte di R'Yehoshua, che è basata sul versetto: perciò ho giurato nella mia ira che essi non arriveranno al mio posto di riposo, può essere obiettato che forse questo è quello che il versetto significa: Io ho giurato nella Mia ira, e non mi ricrederò. E se noi deriviamo questo concetto dalla fonte di R'Yizchak, che è basata sul versetto: tutti coloro dal cuore generosoportarono, può essere obiettato che forse il versetto viene ad escludere questo caso dalla regola di Shmuel. Perchè disse Shmuel:Se uno decise in cuor suo di giurare o di fare un voto egli deve pronunciare il giuramento o il voto con le sue labbra, altrimenti la sua decisione non è vincolante. E questo versetto ci insegna che anche se non ha fatto uscire dalle sue labbra il voto di donare qualcosa al Tempio, ciononostante la sua decisione è vincolante. E se noi deriviamo questo concetto dalla fonte di Chananya in nipote di R'Yehoshua, che è basata sul versetto: Io ho giurato, ed io manterrò, di osservare i tuoi giusti ordinamenti, può essere obiettato che forse il versetto deve essere interpretato come disse Rav Ghidel in nome di Rav. Perchè disse Rav Ghidel in nome di Rav: Da dove deriviamo che noi facciamo voto di adempiere ad una mizva? Perchè è detto: Io ho giurato, ed io manterrò, di osservare i tuoi giusti ordinamenti. La Ghemara riporta la conclusione di Rava: Ma la fonte di Shmuel, che deriva dal versetto: Che egli non profani la sua parola, non ha smentita. La Ghemara conclude: Disse Rava, e alcuni dicono fosse Rav Nachman bar Yzchak: Questo assomiglia a quel che dice la gente: È meglio un solo pepe piccante che un cesto di meloni. La Ghemara riporta il passo seguente della Mishna: LE LEGGI DELLO SHABBAT . . . [sono simili a montagne appese a un pelo]. La Ghemara si meraviglia: Ma le leggi dello Shabbat son altro che scritte, e non sono simili a montagne appese a un pelo, come afferma laa nostra Mishna! La Ghemara risponde: L'affermazione della Mishna che le leggi dello Shabbat sono "appese a un pelo" è necessaria per casi simili al caso di R'Abba. Perchè disse R'Abba: Uno che scava una buca nel pavimento della sia casa o nel suo cortile di Shabbat ma ha bisogno soltanto della sua terra e non della buca stessa, è esente da colpevolezza per [il fatto]. Il principio sul quale questo ordinamento è basato, che la Ghemara illustrerà immediatamente, non è esplicito nella Scrittura ma è, piuttosto, "appese a un pelo", cioè basato su una semplice allusione scritturale. La Ghemara cerca di illustrare il principio che sta dietro a questa regola: Secondo l'opinione di chi è questa regola? A quanto pare è secondo R'Shimon, il quale disse: uno che esegue un lavoro proibito non necessario di per sè stesso, ma solo per qualche suo effetto secondario, è esente da colpevolezza per [il fatto]. La Ghemara respinge questa conclusione: Tu puoi persino dire che l'ordinamento di R'Abba si accorda con l'opinione di R'Yehuda. Perchè là, nel caso in cui R'Yehuda considera uno colpevole per aver eseguito un lavoro non necessario di per sè stesso, al minimo egli ripara qualcosa, ma qui, nel caso di R'Abba, egli rovina la suo casa o il suo cortile facendo questa buca. Tale azione di rovinare non è certo un atto di "costruire" in quanto costruire, per definizione, deve essere costruttivo, perciò, in questo caso persino R'Yehuda è d'accordo che la persona sia esente da colpevolezza. È questo principio - che la distinzione tra un atto di "costruzione" e un atto innocuo, o un atto di rovinare, è basata sull'intenzione di chi compie l'atto - che la Mishna descrive come "somigliante a montagne sospese a un pelo", intendendo con ciò che non è seplicito nelle Scritture, ma vi è soltanto alluso. Come spiega ora la Ghemara: Che cosa vuol dire la Mishna con: SIMILI A MONTAGNE APPESE A UN PELO, quale allusione scritturale esiste per un simile principio? |
10b |
La Ghemara risponde:
Quanto alla melacha di Shabbat, la Tora proibì soltanto il lavoro calcolato, e la condizione di un lavoro calcolato non è esplicitamente scritta nella Tora a proposito dello Shabbat. La Ghemara riporta il passo seguente della Mishna:
La Ghemara riporta il passo seguente della Mishna:
|
Daf successivo | Daf precedente | Torna a Daf Yomi |