9a
Quarto insegnamento di R'Yohanan:
E disse R'Yochanan: Che cosa
vuol dire che è scritto: "'aser te'aser",togli la decima,
tu la toglierai? Perchè questa doppia espressione? Ci insegna:
Togli
la decima per diventare ricco. La mizva della decima porta alla ricchezza.
R'Yochanan incontrò il
giovane figlio di Resh Lakish. [R'Yochana ] gli disse: Dimmi
il tuo versetto, quello che stai studiando. Gli disse[il ragazzo
a R'Yochanan]:"'aser te'aser",togli la decima, tu la toglierai.
Gli disse [il ragazzo R'Yochanan]: Che vuol dire la ripetizione
"'aser
ta'aser"? Gli disse [R'Yochanan]: Togli la decima per diventare
ricco. La parola "te'aser" , toglierai la decima, viene letta "tit'asher",
tu diventerai ricco. Gli disse [il ragazzo]: Da dove lo sai?Gli
disse[R'Yochanan]: Va e prova. Gli disse [il ragazzo]: Ma è
permesso mettere alla prova il Santo, Benedetto Egli sia? Ma è scritto:
Non mettere alla prova Hashem! Gli disse [R'Yochanan]: Così disse
R'Hoshaya: All'infuori di questo. Solo con le decime è permesso
mettere alla prova Hashem, perchè sta scritto: Portate tutta
la decima al magazzino, e vi sia cibo nella mia Casa, e mettetemi in ciò
alla prova, disse Hashem Zevaot, se non vi aprirò le finestre del
cielo e riverserò per voi una benedizione senza limiti.
L'ultima frase viene analizzata:
Cosa vuol dire "'ad beli dai",
senza limiti? Disse Rami
bar Chama in nome di Rav: Finchè non si consumeranno le vostre labbra
nel dire: "Basta!".
La Ghemara torna al dialogo tra
R'Yochanan e il figlio di Resh Lakish:
Gli disse [il ragazzo a R'Yochanan]:
Se fossi arrivato lì a quel versetto, non mi servivi tu nè
Hoshaya, tuo maestro!
E di nuovo lo incintrò,
R'Yochanan, il figlio giovane di Resh Lakish, che se ne stava seduto e
recitava il versetto:
"Ivvelet adam tesallef darko", è
dell'uomo la pazzia a guastare la sua via, "ve'al Hasehem iz'af libbo",
ma in cuor suo cova rancore per Dio. Sedette R'Yochanan, pensieroso.
Disse: C'è forse qualcosa riportata negli Scritti di cui non si
travi allusione nella Tora? Gli disse [il ragazzo]: E di questo versetto
forse non v'è allusione? Ma non sta scitto nel la Tora: E il
cuore gli usciva e si spaventavano l'un l'altro dicendo: Cosa ci sta facendo
Iddio? Invece che attribuire le loro sventure all'ingiustizia fatta
a Giuseppe.
[R'Yochanan] sollevò gli occhi su di lui e lo guardò.
Venne sua madre e lo prese. Gli disse[la madre al fanciullo]: Vieni via
da lui[da R'Yochanan]. Che non faccia a te come fece a tuo padre! La
mamma di questo ragazzo era sorella di R'Yochanan e moglie di Resh Lakish,
la grande "chavruta" di R'Yochanan che quest'ultimo aveva letteralmente
"fulminato" con uno sguardo nel corso di un'ardente discussione.
La Ghemara riporta l'ultimo della
serie degli insegnamenti di R'Yochanan:
(Disse R')Yochanan: La pioggia
, anche per uno,il mantenimento solo per molti.
La base scritturale di questo insegnamento:
La pioggia anche per uno,
come è scritto: "Aprirà per te Hashem il Suo buon tesoro
per dare la pioggia della tua (singolare, non vostra)
terra", quindi la pioggia anche per un singolo. Il mantenimanto
per molti, come è scitto: "Ed ecco faccio discendere il pane(la
manna) per voi" (plurale, e non per te), quindi il
mantenimento per molti.
La Ghemara mette in discussione
l'affermazione di R'Yochanan per cui la parnasa (il mantenimento) viene
concessa solo per il merito di molti:
Obiettarono dalla seguente Baraita:
R'YOSE FIGLIO DI R;YEHUDA DICE: TRE BUONI PARNASIM SORSERO PER ISRAEL,
ESSI SONO: MOSHE, AHARON E MIRIAM E TRE BUONI DONI FURONO DATI TRAMITE
ESSI, ESSI SONO: LA FONTE, LA NUBE E LA MANNA. LA FONTE PER MERITO DI MIRIAM,
LA COLONNA DI NUBE PER MERITO DI AHARON E LA MANNA PER MERITO DI MOSHE.
MORTA MIRIAM SE NE ANDÒ LA FONTE, COME È DETTO: "E MORÌ
LÌ MIRIAM" E DOPO DI CIÒ È SCRITTO: " E NON
VI ERA ACQUA PER LA CONGREGA", E TORNÒ [LA FONTE] PER MERITO
DE DUE [Moshe e Aharon]. MORTO AHARON SI DILEGUARONO LE NUBI DI GLORIA,
COME È DETTO: "E UDÌ IL CANAANEO, RE DI ARAD,
e scese in battaglia contro Israel. QUALE VOCE EGLI UDÌ?
UDÌ CHE AHARON ERA MORTO E CHE LE NUBI DI GLORIA SI ERANO DILEGUATE
ED EGLI PENSÒ CHE GLI ERA ORA CONCESSO DI SCENDERE IN GUERRA CONTRO
ISRAEL. E CIÒ RISULTA DA QUANTO È SCRITTO: " E TUTTA LA
CONGREGA VIDE CHE AHARON ERA MORTO".
Ci si sofferma ora sulla rilevanza
dell'ultimo versetto:
E R'Abbahu disse: Non
leggere come è scritto "vayir'u" essi videro, piuttosto
leggi come se fosse scritto: "vayera'u" essi furono visti. Cosi
il versetto va inteso: L'intera assemblea fu vista [perchè non più
celata dalle Nubi di Gloria] in quanto Aharon era perito. Tale interpretazione
è possibile grazie.all'insegnamento di Resh Lakish,perchè
Resh Lakish disse: La parola "ki" che appare nelle scritture ha
quattro differenti significati. Essi sono: se, forse,
ma
e perchè. Nel nostro caso è "perchè".
La Baraita continua:
ENTRAMBI [la fonte e le nubi
di gloria] TORNARONO PER MERITO DI MOSHE. MORTO MOSHE SCOMPARVE TUTTO
[fonte nubi e manna], COME È DETTO: ED IO RIMUOVERÒ
I TRE PASTORI IN UN MESE.
La Baraita spiega come questo si
indicato nel versetto:
MA È VERO CHE ESSI
[Moshe, Aharon e Miriam] MORIRONO NELLO STESSO MESE? NON È CHE
MIRIAM MORÌ IN NISSAN, AHARON IN AV E MOSHE IN ADAR? PIUTTOSTO
il versetto
INSEGNA CHE FURONO ANNULLATI I TRE BUONI DONI CHE ERANO
STATI DATI TRAMITE LORO[Moshe, Aharon e Miriam] E SI DILEGUARONO
TUTTI IN UN SOLO MESE, il mese in cui morì Moshe.
La Ghemara fa ora notare come la
Baraita contraddica l'affermazione di R'Yochanan:
Allora sì che noi troviamo
parnasa, mantenimento,
per via d'un singolo! Ad esempio la manna
per Moshe.
La Ghemara risponde:
Diverso è il caso
di Moshe: Siccome egli chiedeva per molti, egli vale come i molti.
A proposito del versetto sopra menzionato,
Ed
Io rimossi i tre pastori, La Ghemara riporta il seguente fatto:
Rav Huna bar Manoach, Rav Shmuel
bar Idi e Rav Chiya da Vastania erano regolari frequentatori del Bet Midrash
alla presenza di Rava. Quando Rava riposò in pace, essi andarono
a studiare alla presenza di Rav Pappa. Ogni qual volta che egli [Rav Pappa]
impartiva loro un insegnamento che non era conforme al loro punto di vista,
essi si facevano cenno l'un l'altro. [Rav Pappa] si infastidì di
ciò.