4a
pioggerella benefica anche il
seme sotto la zolla.
La Ghemara discute sul termine 'urfila
usato da Rava per pioggerella:
Che mai è 'urfila?
"Uru pili" Svegliatevi
(uru) o fessure (pili) cioè i semi ivi nascosti.
Un altro insegnamento di Rava su
un seme sotto a una zolla:
E disse Rava: Quel giovane del
Collegio Rabbinico è simile al seme sotto la zolla, che quando germoglia
- germoglia. Come il seme una volta germogliato cresce senza ostacoli,
così il giovane studioso cresce in sapienza una volta che il suo
nome venga conosciuto.
Un altra osservazione di Rava su
un giovane studioso:
E disse Rava: Quel giovane del
Collegio Rabbinico quando si scalda, si arrabbia, è la Tora
che lo fa riscaldare. Come è detto:
Non è la Mia parola
come fuoco, dice Hashem.
Una consimile esposizione sullo
stesso versetto:
E disse Rav Ashi: Ogni Talmid
Chacham che non è così duro come il ferro, non è
un vero
Talmid Chacham. Come è detto: E come una mazza
che fa a pezzi la roccia.
Una fonte alternativa per lo stesso
insegnamento:
Gli disse Rav Abba a Rav Ashi:
Voi lo imparate da là, noi da qui lo impariamo, perchè sta
scritto: Una Terra le cui pietre son ferro. Non leggere "avanea",
le sue pietre, ma leggi
"bonea", i suoi costruttori,
[gli studiosi della Tora sono i veri costruttori della Terra di Israel,
con il loro studio] Perciò il versetto paragona gli studiosi della
Tora al ferro.
La Ghemara conclude:
Disse Ravina: Ciononostante,
deve l'uomo abituare il suo animo alla calma, perchè sta
scritto: E rimuovi l'ira dal tuo cuore ecc..
L'uomo spesso si rivolge a Dio con
richieste improprie o nel contenuto o nella forma. Ciononostante Dio esaudisce
molte volte la sua richiesta, anzi gli dà di più e di meglio
di quanto avesse chiesto. La Ghemara riporta una serie di esempi di richieste
improprie, tra cui una richiesta che riguarda indirettamente il tema della
pioggia. Poi ritorna alla nostra Mishna, tre righe prima della fina di
4a.
La Mishna disse:
NON SI CHIEDONO LE PIOGGE ecc.
[se non in prossimità della stagione delle piogge].
[Gli studenti] ritenevano che
"sheela", richiesta,
e "hazkara", menzione, ricordo, fossero
la stessa cosa, e cioè che quando la Mishna dice "non si chiedono
le piogge se non in prossimità della stagione delle piogge" si riferisca
alla menzione delle Ghevurot Hagheshamim.
La Ghemara si chiede:
Chi è il Tanna di
"NON SI CHIEDONO LE PIOGGE ecc"? Disse Rava: È R'Yehoshua, che
disse che cominciamo a ricordare le piogge dal momento che lo [il
lulav] si ripone, cioè trascorsi i sette giorni di Sukkot.
La Ghemara suggerisce una spiegazione
alternativa alla Mishna:
Gli disse Abbaye [a Rava]: Persino
se tu dici che la Mishna segue R'Eliezer, una cosa è la "sheela",
richiesta (che anche secondo R'Eliezer si può rimandare alla fine
di Sukkot, un tempo più vicino alla stagione delle piogge) e
una cosa è l'"hazkara", menzione, ricordo (che secondo R'Eliezer
va fatta già il primo giorno di Sukkot).
La Ghemara cita un'altra versione
della precedente discussione:
E c'è chi dice: Diciamo
pure