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il cui tronco non si rigenera,
così pure il giusto, chas veshalom, il
Cielo non voglia, il suo tronco non si rigenera. per questo è
detto cedro. Se fosse stato detto cedro e non palma, avrei detto
come il cedro del Libano non fa frutti, pure il giusto, chas veshalom,
il Cielo non voglia, non fa frutti. Perciò è detto palma
e è detto cedro.
La Ghemara chiede:
Ma il tronco del cedro rigenera?
Ma fu insegnato in una Baraita: CHI PRENDE DA UN ALTRO UN ALBERO
PER TAGLIARLO SI ELEVA DAL TERRENO DI UN PALMO E TAGLIA, NEL CASO DEL TRONCO
DI SICOMORO DI DUE PALMI, NEL CASO DI UN SICOMORO VERGINE (che non
è stato mai tagliato) DI TRE PALMI, NEL CASO DI CANNE E VITI
DAL NODO IN SU. NEL CASO DI PALME E CEDRI SCAVA SOTTO E SRADICA.Da
cui si vede che in cedro non rigenera!
La Ghemara risponde:
Di che cosa ci stiamo occupando
qui? Delle altre specie di cedri come è affermato da Rabba bar Huna,
perchè Rabba bar Huna affermò: Ci sono dieci specie di cedro,
come è detto: Metterò nel deserto un cedro, una acacia,
e un mirto ecc.
Per tornare alla pioggia:
Rabbanan insegnarono in una
Baraita:
ACCADDE CHE R'ELIEZER ben
Horkenos PROCLAMÒ TREDICI DIGIUNI PUBBLICI, MA LE PIOGGE NON
CADDERO. NELL'ULTIMO LA GENTE COMINCIÒ A USCIRE dalla Sinagoga.
DISSE
LORO: "VI SIETE PREPARATI LE FOSSE?" IL POPOLO TUTTO SCOPPIÒ IN
SINGHIOZZI. E LE PIOGGE CADDERO. UN ALTRA VOLTA ACCADDE CHE R'ELIEZER SCESE
DI FRONTE ALLA TEVA E DISSE LE VENTIQUATTRO BENEDIZIONI
dei digiuni
E
NON VENNE ESAUDITO. SCESE DOPO DI LUI R'AKIVA E DISSE: "NOSTRO PADRE, NOSTRO
RE, NON ABBIAMO ALTRO RE CHE TE! NOSTRO PADRE, NOSTRO RE, PER TE ABBI DI
NOI MISERICORDIA! E LE PIOGGE CADDERO. RABBANAN PRESERO A MORMORARE
contro R'Eliezer. USCÌ UNA BAT KOL, una Voce Celeste,
E
DISSE: NON PERCHÈ L'UNO SIA PIÙ GRANDE DELL'ALTRO, MA PERCHÈ
QUESTO [R'Akiva] SA PASSAR SOPRA ALLA PROPRIA GRANDEZZA E L'ALTRO
[R'Eliezer] NON SA PASSAR SOPRA ALLA PROPRIA GRANDEZZA.
La Mishna asserì che
se una serie di digiuni non era seguita dalla pioggia, ne veniva indetta
un'altra. Ciò implica che se la pioogia veniva, non veniva indetta
una nuova serie di digiuni. Ma quanta pioggia ci voleva per decidere che
la minaccia di siccità era passata e interrompere i digiuni? La
Baraita
di seguito riportata ne parla:
Rabbanan insegnarono in
una Baraita: FINO A QUANDO DEVONO CADERE LE PIOGGE IN MODO CHE LA
GENTE INTERROMPA I PROPRI DIGIUNI? FINO A TUTTA LA LAMA DELL'ARATRO, PAROLE
DI R'MEIR. MA I CHACHAMIM DICONO: IN CASO DI suolo
ARIDO IL PALMO DI UNA MANO, NEL CASO DI suolo MEDIO, DUE PALMI,
NEL CASO DI suolo ARATO, TRE PALMI deve penetrare la pioggia
nel terreno perchè si possa interrompere di digiunare.
La Ghemara cita un'altra
Baraita:
Fu insegnato in una Baraita:
R'SHIMON BEN ELAZAR DICE: NON SI HA UN PALMO
di penetrazione DA SOPRA nello strato superiore del terreno CHE
IL TEHOM, le acque profonde, NON GLI VIENE INCONTRO
da
sotto
DI TRE PALMI.
Chiede la Ghemara:
Ma fu insegnato in una Baraita:
"DUE PALMI crescono le acque
profonde per ogni palmo di penetrazione in superficie."
Risponde la Ghemara:
Nessuna difficoltà, Qui,
nella seconda Baraita, si parla di terra arata, qui, nella
prima Baraita, si parla di terra non arata.
A proposito dei rapporti tra le
acque superficiali e profonde, la Ghemara riporta questo insegnamento:
Disse R'Elazar: Quando le libagioni
d'acqua son versate sull'altare nella festa di Sukkot, le acque
del tehom [le acque profonde] dicono le une alle altre: "Fa sgorgare
le tue acque, sento la voce dei due amici.", come è detto: Il
tehom
chiama il tehom al suono [dell'acqua che fluisce]nelle
tue tubature, ecc.
Tra tehom superiore e tehom inferiore:
Disse Rabba: Mi è apparso
il Ridya, un angelo preposto alla pioggia, somiglia ad un vitello
e le sue labbra sono divise e sta tra tehom superiore e tehom inferiore.
Al tehom superiore dice: "Spruzza le tue acque!" Al tehom inferiore dice:
"Fa sgorgare le tue acque!", come è detto: Le gemme [le
due libagioni di acqua e di vino]sono apparsi sulla terra,
e
il tempo del canto [della gioiosa festa di Sukkot] è arrivato,
e [allora] la voce del "Toro" è udita nella nostra terra,
la voce di Ridya, l'angelo dall'aspetto di toro, che comanda alle riserve
di acqua di aprirsi benevolmente sulla terra.
La Ghemara analizza la prossima
proposizione della Mishna:
STAVANO DIGIUNANDO E SCESERO
LE PIOGGE PRIMA DELLO SPUNTAR DEL SOLE ecc [essi non son tenuti a completare
il digiuno. Ma se non piovve che dopo lo spuntar del sole, devono completare
il digiuno. R'Eliezer, tuttavia, dice che non debbono completare il digiuno
a meno che non abbia piovuto fino a dopo il mezzogiorno.
Rabbanan insegnarono in
una Baraita: STAVANO DIGIUNANDO E SCESERO LORO LE PIOGGE PRIMA DELLO
SPUNTAR DEL SOLE, NON COMLETINO il
digiuno. DOPO LO SPUNTAR DEL SOLE, COMPLETINO il digiuno , PAROLE
DI R'MEIR. R'YEHUDA DICE: Se caddero le piogge PRIMA DEL MEZZOGIORNO,
NON COMPLETINO il digiuno, DOPO IL MEZZOGIORNO, lo COMPLETINO.
R'YOSE DICE: Se cominciò a piovere PRIMA DI NOVE ORE, NON
lo COMPLETINO, DOPO LE NOVE ORE lo COMPLETINO, perchè
allora è terminato anche il tempo del pasto dei re, i quali mangiano
più tardi di tutti. PERCHÈ COSÌ ABBIAMO TROVATO
PRESSO ACHAB, RE DI ISRAEL, CHE EGLI DIGIUNÒ DALLA NONA ORA del
giorno IN AVANTI. COME È DETTO: NON HAI VISTO CHE ACHAB SI UMILIÒ
ECC. R'Yehuda Nesia indisse un digiuno e caddero loro le piogge dopo
il sorgere del sole. Pensava che dovessero completarlo non mangiando
fino a notte. Gli disse R'Ami: Abbiamo imparato nella Mishna che
il criterio è se le piogge sono cadute prima di mezzogiorno o
dopo mezzogiorno.
La Ghemara riporta due episodi
in cui Shemuel Hakatan spiega quale sia la comunità digiunante ideale:
Shemuel Hakatan proclamò
un digiuno e caddero loro le piogge prima dello spuntar del sole, e la
gente pensava che si potesse considerare ciò un vanto per quella
comunità. Disse loro [Shemuel Hakatan]: Vi racconterò
una parabola. A cosa ciò assomiglia? A un servitore che cerca di
ottenere un dono dal suo padrone.
[Il padrone] disse loro [ai
suoi collaboratori]: "Dategli
quello che desidera, solo che non
debba sentire la sua voce."
Il secondo episodio:
Nuovamente Shemuel Hakatan proclamò
un digiuno e caddero loro le piogge dopo lo spuntar del sole, e la gente
pensava che si potesse considerare ciò un vanto per quella comunità.
Disse loro Shemuel [Hakatan]: "Questo non è un vanto per la comunità.
Vi racconterò una parabola. A cosa ciò assomiglia? A un servitore
che cerca di ottenere un dono dal suo padrone. [Il padrone] disse
loro [ai suoi collaboratori]: "Aspettate che si umili e si affanni
e poi dategli."
Quale è allora il vero vanto
per una comunità digiunante?:
E quale sarebbe, secondo l'opinione
di Shemuel Hakatan, il vanto per una comunità? -- [Lo
shaliach zibbur] ha detto "Mashiv haruach", Che fa soffiare
il vento, e soffia il vento; egli ha detto: "Morid hatal",
Che fai discendere la rugiada, e scende la pioggia.
La Ghemara ora discute l'ultima
proposizione della Mishna:
ACCADDE CHE DECRETARONO UN DIGIUNO
A LUD ecc.[e R'Tarfon disse loro di mangiare e far festa, dopodichè
recitarono l' Hallel Hagadol].
La Ghemara insinua:
E che dicano l'Hallel
all'inizio, prima di andare
a casa a far festa?
La Ghemara risponde:
Abbaye e Rava entrambi dicono:
Perchè non si dice il Grande Hallel