besiata dishmaya

 


 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

Massechet Niddà - Daf 13
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MISHNA

LA MANO CHE MOLTO CONTROLLA, SE SONO DONNE, SIA LODATA, SE SON UOMINI, SIA TAGLIATA.

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La Ghemara porta una serie di insegnamenti che condannano la masturbazione, ne spiegano la gravità e suggeriscono delle precauzioni per non arrivare alla distruzione del seme.
Se anche controlli di purità vanno fatti, debbono esser fatti con oggetti che non portino a stimolazione, come un sasso, un coccio o un panno spesso.
Uno che si schizza i piedi orinando rischia che la gente creda che ci abbia un membro difettoso e che i suoi figli siano mamzerim, tuttavia ciò è preferibile a tenersi il membro con la mano, quando questo potrebbe portare a stimolazione e fuoriuscita del seme. Ciò secondo un insegnamento di Rabbi Eliezer che dice: Chi per orinare si tiene il membro è come se portasse nel mondo il diluvio.
La gravità della distruzione volontaria del seme si impara dal castigo di Onan, come dice la Tora (Genesi 38, 10) E quello che fece era male agli occhi di Dio, e fece morire anche lui, per cui chi lo fa merita lo stesso castigo. Essa viene paragonata allo spargimento di sangue e al culto idolatrico.
Allo stesso modo è condannato chi si provochi un erezione. L'istinto malvagio, dice la Ghemara, comincia con questo e alla fine lo induce all'idolatria.
Chi indulge in immaginazioni erotiche è malvagio agli occhi di Dio ed è escluso dalla sua Presenza.
La masturbazione viene vista come vicina all'adulterio.
Anche chi sposa una bambina ancora incapace di generare ritarda la venuta del Messia in quanto impedisce la venuta al mondo delle anime di coloro che lo precedono.
Da quanto detto si comprende l'espressione cruda della Mishna LA MANO . . . SIA TAGLIATA, che ritorna in un insegnamento di Rabbi Tarfon e si amplifica: Meglio che il suo ventre sia squarciato da un aculeo, se per toglierlo deve mettere la mano al di sotto dell'ombelico.

MISHNA

SE LA SORDA, LA STOLTA, LA CIECA E LA PAZZA HANNO DELLE SAVIE CHE LE POSSONO PREPARARE ESSE MANGIANO LA TERUMA.

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Dopo aver risolto alcuni problemi di interpretazione della Mishna, per associazione la Ghemara passa a parlare delle precauzioni da prendere per preparare un Kohen incapace di intendere a mangiare la teruma. Come si fa a sapere se è in stato di purità rituale o si è reso impuro a causa di qualche perdita di cui non si è reso conto? Vengono proposti vari espedienti e si parla di come erano fatti gli speciali calzoni che portava durante il servizio nel Tempio come ordinato dalla Tora.
 


 
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