Ghemara |
La Ghemara chiede a proposito dell'elegia:
Che cosa dicono? Disse Rav: "Ahimè su quel viaggio (da
cui non si torna), ahimè su quel pegno (l'anima, che deve
ora essere restituita)."
La Ghemara cita altre sette elegie pronunciate dalle donne
di Shechanziv:
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano così: "Ahimè
su quel viaggio (da cui non si torna), ahimè su quel pegno
(l'anima, che deve ora essere restituita)."
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano: "Taglia l'osso dal
dente, porta acqua al bricco" (ora per te che sei morto tutto avviene
al contrario, ora che devi restituire la vita)
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano: : "Avvolgetevi
e
copritevi, o montagne, perchè egli era un uomo di distinzione
e di grandezza." (eulogio)
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano: "La tomba è
di seta un vestito, per l'uomo libero che il cibo ha finito." (sapienza
popolare)
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano: "Tutta la vita corse,
cadde [e corse, ora,] al [gran] passo, a un prestito ricorse.
(è
la storia d'un uomo d'affari)
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano: "O fratelli, in commerci
occupati, i vostri affari or verran controllati!" (ammonimento ai commercianti
disonesti)
Disse Rava: Le donne di Shechanziv dicevano: "Una morte è
come un'altra morte, ma le sofferenze, sono come gli interessi,
son per ciascuno diversi. (sul mistero del dolore)
La Ghemara cita una Baraita:
Fu insegnato in una Baraita: R'MEIR SOLEVA DIRE: [la
Scrittura afferma]: È MEGLIO ANDARE ALLA CASA DEL
LUTTO CHE ANDARE ALLA CASA DEL CONVITO, FINO: E I VIVENTI LO SERBINO IN
CUORE. Che cosa dovrebbero i viventi serbare in cuore?LE
COSE DELLA MORTE.
La Ghemara spiega:
Se uno pronuncia l'esped per un morto, gli altri lo
pronunceranno per lui. Se uno seppellisce un morto, gli altri seppelliranno
lui. Se uno porta la bara di un morto, gli altri porteranno lui.
Se uno si alza per dire le lodi del morto, gli altri si alzeranno
per lui.
La Ghemara riporta una differente opinione:
Ma ci sono quelli che dicono: Se uno non alza sè
stesso, essi alzeranno lui. Come è scritto: Perchè è
meglio che ti venisse detto: "Sali qui," ecc.
La Ghemara racconta un episodio correlato:
Rabbanan insegnarono in una Baraita: QUANDO MORIRONO
I FIGLI DI R'YSHMAEL, ENTRARONO QUATTRO ANZIANI A CONSOLARLO: R'TARFON,
R'YOSE HAGELILI, R'ELAZAR BEN AZARYA E R'AKIVA. DISSE LORO R'TARFON: SAPPIATE
CHE EGLI È UN GRANDE CHACHAM E UN ESPERTO IN AGGADOT. NON ENTRI
UNO DI VOI NELLE PAROLE DELL'ALTRO. DISSE R'AKIVA: IO SARÒ L'ULTIMO.
APRÌ LA CONVERSAZIONER'YSHMAEL E DISSE in riferimento
a sè stesso: MOLTI SONO I SUOI PECCATI, I SUOI
LUTTI VENNERO IN STRETTA SUCCESSIONE, EGLI ANNOIÒ I SUOI MAESTRI
UNA PRIMA E UNA SECONDA VOLTA.
PRESE LA PAROLA R'TARFON E DISSE: La Tora
dice in occasione della morte di Nadav e Avihu, i figli di Aharon: E
VOI FRATELLI, L'INTERA CASA DI ISRAEL, PIANGERETE LA DISTRUZIONE COL FUOCO.
E NON SONO FORSE queste PAROLE la
base per un KAL VACHOMER? SE NADAV E AVIHU, CHE
FECERO SOLO UNA MIZVA,COME È SCRITTO: I FIGLI DI AHARON PORTARONO
IL SANGUE A LUI, COSÌ furono pianti alla loro morte
da tutta la nazione, I FIGLI DI R'YSHMAEL,
che fecero molte mizvot, TANTO PIÙ son
degni di essere pianti alla loro morte.
PRESE LA PAROLA R'YOSE HAGELILI E DISSE:
La Scrittura dice in occasione della morte di Aviya il figlio di Yarovam:TUTTO
ISRAEL LO PIANGERÀ E LO SEPPELLIRÀ. E
NON SONO FORSE queste PAROLE la
base per un KAL VACHOMER? SE AVIYA IL FIGLIO DI
YAROVAM, CHE NON FECE ALTRO CHE UNA COSA BUONA, PERCHÈ È
SCRITTO DI LUI: PERCHÈ UNA COSA BUONA FU IN LUI TROVATA,COSÌ
fu pianto alla sua morte, I FIGLI DI R'YSHMAEL,
che fecero molte cose buone, TANTO PIÙ son
degni di essere pianti alla loro morte.
La Ghemara spiega:
Qual'è la cosa buona che fece Aviya il figlio di Yarovam?
R'Zera e R'Chinana bar Pappa avevano differenti opinioni: Uno disse
che abbandonò la sua stazione e salì in pellegrinaggio
al Tempio. E uno disse che abolì i posti di guardia che istituì
Yarovam suo padre sulle strade in modo che non salissero gli Yehudim in
pellegrinaggio al Tempio.
La Ghemara riprende con la citazione della Baraita:
PRESE LA PAROLA R'ELAZAR BEN AZARYA E DISSE:
La Scrittura dice a proposito del Re Zidkiyahu: IN
PACE MORIRAI E BRUCERANNO PER TE I FUOCHI CHE BRUCIARONO PER I TUOI PADRI,
I PRIMI RE CHE FURONO PRIMA DI TE, ed eleveranno per te lamentazioni
e diranno: "Ahimè, maestro!" E NON SONO FORSE
queste
PAROLE la base per un KAL
VACHOMER? SE ZIDKIYAHU RE DI YEHUDA, CHE NON FECE ALTRO CHE UNA MIZVA,
CHE SOLLEVÒ YRMIYA DALla fossa del FANGO,COSÌ
fu pianto alla sua morte, I FIGLI DI R'YSHMAEL,
che fecero molte mizvot, TANTO PIÙ son
degni di essere pianti alla loro morte.
PRESE LA PAROLA R'AKIVA E DISSE: La Scrittura
dice: IN QUEL GIORNO GRANDE SARÀ IL LUTTO A YERUSHALAYM,
COME IL LUTTO DI HADADRIMMON NELLA VALLE DI MEGHIDDON.
La Ghemara spiega:
E disse R'Yosef: Non fosse per il Targum di tale versetto non sapremmo
che cosa vuol dire. Ecco il Targum: In quel giorno ci sarà
un gran lutto a Yerushalaym, come il lutto di Achav il figlio di 'Omri,
che fu ucciso da "Hadadrimon" il figlio di Tavrimon, e come il lutto di
Yoshiya il figlio di Ammon che fu ucciso da Par'o lo zoppo "nella valle
di Meghiddo".
La Ghemara riprende con la citazione della Baraita con
le parole di R'Akiva:
E NON SONO FORSE queste
PAROLE
la base per un KAL VACHOMER? SE ACHAV RE DI ISRAEL,
CHE NON FECE ALTRO CHE UNA COSA BUONA, PERCHÈ È SCRITTO:
E
IL RE ERA TENUTO SU NEL SUO CARRO ALLA PRESENZA DI ARAM, COSÌ
fu pianto alla sua morte, I FIGLI DI R'YSHMAEL,
che fecero molte cose buone, TANTO PIÙ son
degni di essere pianti alla loro morte.
La Ghemara fa notare una difficoltà che emerge
da uno dei versetti sopra citati:
Disse Rava a Rabba bar Mari: È scritto riguardo a Zidkiyahu:
In
pace morirai. Ed è anche scritto: E gli occhi di Zidkiyahu
egli [Nevuchadnezzar] accecò.
La Ghemara risponde:
Gli disse [Rabba bar Mari a Rava]: Così disse R'Yochanan:
La
predizione, In pace morirai, si avverò perchèNevuchadnezzar
morì nei suoi giorni [di Zidkiyahu].
La Ghemara fa notare un'altra difficoltà che emerge
da uno dei versetti sopra citati:
Disse Rava a Rabba bar Mari: È scritto riguardo a Re
Yoshiyahu:
Perciò
ecco Io ti raccoglierò assieme ai tuoi padri e tu verrai composto
nella tua tomba in pace. Ed è anche scritto: E gli
arceri tirarono contro il Re Yoshiyahu.
E disse R'Yehuda in
nome di Rav: [Questo versetto] insegna che lo trafissero con tante
frecce che lo fecero come un colabrodo.
La Ghemara risponde:
Gli disse [Rabba bar Mari a Rava]: Così disse R'Yochanan:
La
predizione, tu verrai composto nella tua tomba in pace, si
avverò perchè il Tempio non venne distrutto nei suoi giorni
[di
Yoshiyahu].
La Ghemara riporta una legge che riguarda la consolazione
della persona in lutto:
Disse R'Yochanan: Coloro che vennero a consolare non sono autorizzati
a dire alcuna cosa finchè la persona in lutto non abbia aperto
la conversazione, perchè è detto nei confronti degli
amici di Iyov che vennero a consolarlo: Essi sedettero con lui sul terreno
per sette giorni . . . nessuno gli disse una parola . . . Dopo di ciò,
Iyov aprì la sua bocca. E solo dopo è scritto:
E
prese la parola Elifaz il Temani.
La Ghemara riporta una legge correlata:
Disse R'Abbahu: Da dove sappiamo che l'avel si sdraia
a capo tavola? Perchè è detto: Sceglierò
la loro via, sedrò a capotavola, starò come un re tra le
sue truppe, come uno che consola [yenachem]quelli che sono
in lutto.
La Ghemara chiede:
Ma il termine yenachem, egli consola, significa
che egli consola altri. È quindi il consolatore a sedersi
a capotavola!
La Ghemara risponde:
Disse Rav Nachman bar Yzchak: È scritto yinnchem
che significa "egli verrà consolato" e si riferisce alla persona
in lutto.
La Ghemara riporta una fonte alternativa per questa legge:
Mar Zutra disse che si deriva da qui: vesar mizrach seruchim,
si avvicinerà un lutto eccessivo, che può venir risistemato
così: mizrach na'ase sar lisruchim, la persona in
lutto diventa il principe di elevate personalità [che vennero a
consolarlo].
La Ghemara riporta una legge parallela:
Disse R'Chama bar Chanina: Da dove sappiamo che lo
sposo si sdraia a capo tavola? Perchè è detto: come
uno sposo che officierà da kohen splendidamente. Questo
versetto traccia un'analogia tra uno sposo e un Kohen, che insegna: proprio
come il Kohen siede a capotavola, così anche lo sposo
siede a capotavola.
La Ghemara chiede:
Da dove sappiamo che lo stesso Kohen si sdraia a capo
tavola?
La Ghemara risponde:
Perchè una Baraita veniva insegnata nell'accademia di R'Yshmael,
che interpreta il seguente versetto: TU LO SANTIFICHERAI
e sarà per te santo. Questo versetto insegna che il Kohen ha
la precedenza IN OGNI QUESTIONE DI SANTITÀ,
compreso: APRIRE la lettura della Tora per
PRIMO, RECITARE LA BENEDIZIONE per PRIMO
sui pasti, E PRENDERE UNA PORZIONE SCELTA per
PRIMO.
La Ghemara riporta un altro insegnamento sulla morte:
Disse R'Chanina: Difficile è l'uscita dell'anima dal corpo |