Daf2 | MASHKIN BET HASHELACHIN | CAPITOLO PRIMO | MO'ED KATAN |
CAPITOLO PRIMO |
È
permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo
e
a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
Daf successivo | Torna a Daf Yomi |
2a |
Mishna | La grande kedusha di Yom Kippur è caratterizzata dalla
sospensione della corporalità fino al punto che normali attività
corporali come il bere, il mangiare e il rapporto coniugale sono sospese.
Nello Shabbat tali attività sono permesse e raccomandate. Nelle
altre feste solenni sono permesse le attività connesse con la preparazione
dei cibi. Nei giorni feriali delle settimane festive di Pesach e Sukkot,
Chol
Hamo'ed, sono permesse le attività: connesse con la gioia della
festa. Logicamente connesse con la gioia della festa sono anche attività
il cui scopo è di evitare un danno irreversibile alle proprie attività
economiche. Tale permissione va sotto il nome di davar haaved. Il
limite di tale permissione è l'impegno in tipi di lavori particolarmente
faticosi, che toglierebbero comunque ai giorni festivi ogni segno di gioia.
Tale limite va sotto il nome di
tircha ietera. La nostra Mishna
discute del rapporto interattivo tra questi due criteri davar haaved
e
tircha
ietera. Siccome la definizione di attività il cui scopo è
di evitare un danno irreversibile alle attività economiche, è
rilevante anche nella situazione del settimo anno,
Shenat Hashemitta,
la nostra Mishna tocca anche questo tema.
Si possono irrigare i campi che dipendono dall'irrigazione, durante il Chol Hamo'ed ed il settimo anno, sia da una sorgente che da poco ha iniziato a sgorgare, sia da sorgente che non ha iniziato da poco. Tuttavia, non è permesso irrigarli nè da una pozza di acqua piovana nè da acqua di pozzo. Nè è permesso fare delle fossette attorno alle radici delle viti per convogliarvi l'acqua piovana. R"Elazar ben 'Azarya dice: Non è permesso iniziare a fare un canale di irrigazione durante il Chol Hamo'ed ed il settimo anno. Ma i Chachamim dicono: è permesso iniziare a fare un canale di irrigazione durante il settimo anno, e riparare quelli danneggiati durante il Chol Hamo'ed. Anche attività di interesse pubblico, zorche rabbim, sono permesse nel Chol Hamo'ed. La Mishna ce ne fornisce alcuni esempi: Si possono riparare cisterne dannegiate in territorio pubblico e si possono mondare da ciottoli e detriti che vi siano caduti. Si possono riparare strade e vicoli e i bagni rituali, ed attendere a tutte le pubbliche necessità. Ed è permesso segnare le tombe. E [gli agenti del bet din] escono persino per controllare chi abbia seminato kilayim. |
Ghemara | La Ghemara chiede:
Ora, che si possa attingere da una sorgente che da poco ha iniziato a sgorgare, e le cui pareti sono soggette a franare, bisogna affermarlo, perchè altrimenti si sarebbe portati a pensare che sia proibito in quanto origine di lavori estenuanti, ma che si possa attingere da una sorgente che non ha iniziato a sgorgare da poco e le cui pareti non sono soggette a franare, è proprio necessario affermarlo? La Ghemara risponde: Essi dissero: È necessario. Perchè se [la Mishna] avesse affermato soltanto che si può irrigare da una sorgente che da poco ha iniziato a sgorgare, avrei potuto dire che è soltanto in questo caso che un campo irrigato a braccia, si, e un campo irrorato dalla pioggia, no, perchè le pareti della sorgente sono soggette a franare, ma nel caso di una sorgente che non ha iniziato a sgorgare da poco e le cui pareti non sono soggette a franare, avrei detto che persino un campo irrorato dalla pioggia può essere irrigato. Perciò [la Mishna] ci informa che sia da una sorgente che da poco ha iniziato a sgorgare, sia da sorgente che non ha iniziato da poco, un campo irrigato a braccia, si, e un campo irrorato dalla pioggia, no. La Ghemara si chiede quale sia l'origine del termine bet hashelachin, campo che deve essere irrigato a braccia: Da cosa si capisce che bet hashelachin è un termine che denota sete? Perchè è scritto: E tu eri stanco ed esausto, e si traduce nel Targum aramaico: E tu eri "meshalche velae". La Ghemara si chiede quale sia l'origine del termine bet haba'al, campo irrorato dalla pioggia: Da cosa si capisce che bet haba'al è un termine che denota soddifatto insediamento, meyattevuta? Perchè è scritto: Ki "yiv'al" bachur betula, come un giovane vivrà con una vergine, così i tuoi figli vivranno con te , e si traduce nel Targum aramaico: Come un giovane, "demitotav",si sistemerà con una vergine così i tuoi figli si insedieranno in te. La radice ebraica ba'al, signoreggiare, è: tradotta con la radice aramaica yatva, insediarsi. Così come è proibito irrigare un bet haba'al, perchè ciò non è per evitare un danno ma per aumentare la produttività, così è anche proibito irrigare un bet hashelachin con metodi che comportano eccessiva fatica. La Ghemara si chiede quale sia il Tanna a cui si attribuisce questo parere: Chi è il Tanna che ritiene che di Chol Hamoed: per evitare una perdita, si ma per ottenere un guadagno, no? E persino dove c'è una perdita, non è consentito affaticarsi troppo. La Ghemara risponde: Disse Rav Huna: È R'Eliezer ben Yaakov. Perchè imparammo in una Mishna: R'ELIEZER BEN YAAKOV DICE: POSSIAMO FAR SCORRERE L'ACQUA DA UN ALBERO ALL'ALTRO, BASTA CHE NON SI IRRIGHI L'INTERO CAMPO. Ecco che anche R'Eliezer ben Yaakov ritiene che il lavoro di mantenimento è permesso, il lavoro di miglioramento è proibito di Chol Hamo'ed. La Ghemara si oppone: Di' che hai sentito da R'Eliezer che il profitto no! Che sia proibita l'eccessiva fatica anche in presenza di una perdita, l'hai forse sentito? La Ghemara lancia un'altra soluzione: Piuttosto disse Rav Pappa: E allora chi è il Tanna di questa Mishna? È R'Yehuda. Perchè è insegnato in una Baraita: UNA SORGENTE CHE DA POCO HA INIZIATO A SGORGARE, SI IRRIGA CON ESSA PERSINO UN BET HABA'AL. PAROLE DI R'MEIR. R'YEHUDA DICE: NON SI IRRIGA CHE UN BET HASHELACHIN CHE INARIDÌ. R'ELAZAR BEN 'AZARYA DICE: NON QUESTO E NON QUELLO. INOLTRE DISSE R'YEHUDA: NON È PERMESSO RIPULIRE UN CANALE DI IRRIGAZIONE PER IRRIGARE IL PROPRIO GIARDINO E IL PROPRIO CAMPO DI MACERIE DURANTE IL CHOL HAMO'ED. La Ghemara chiede una delucidazione: Che vuol dire che inaridì? Se tu dici "inaridì" sul serio, perchè irrigarlo?Non basterà irrigarlo per farlo rifiorire! Disse Abbaye: Che si è inaridito relativamente a questa sorgente che fino ad ora lo irrigava e gli è affiorata accanto un altra sorgente. In questo caso R'Yehuda permetto di irrigarlo con la seconda sorgente in modo che non degradi. La Ghemara spiega l'opinione di R'Elazar ben 'Azarya: R'ELAZAR BEN 'AZARYA DICE: NON QUESTO E NON QUELLO, non importa se la sorgente si inaridì o la sorgente non si inaridì, una sorgente che da poco ha iniziato a sgorgare, no, non può venir usata per irrigare durante il Chol Hamo'ed. La Ghemara solleva un'obbiezione: E da cosa deduci che R'Yehuda è il Tanna della nostra Mishna? Forse R'Yehuda stabilì che bet hashelachin si e bet haba'al no solo quando si tratta di una sorgente che da poco ha iniziato a sgorgare, |
2b
forse le pareti della sorgente andranno a franare
perciò è proibito usare delle sue acque per irrigare un bet
haba'al. Ma nel caso di una sorgente che non ha iniziato
a sgorgare da poco e le cui pareti non sono soggette a franare,
è
permesso irrigare persino un bet haba'al.
Non necessariamente
R'Yehuda concorda con la nostra Mishna che sostiene che un bet haba'al
non può mai venir irrigato durante il Chol Hamo'ed.
|
Daf successivo | Torna a Daf Yomi |