42a | NA'ARA SHENITPATTETA | CAPITOLO QUARTO | KETUBBOT |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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[da Daf 41b: |
Mishna | Nel caso di una na'ara
che fu sedotta,
il risarcimento della sua vergogna, della
sua svalutazione e il suo kenas
sono del padre di lei come pure il dolore di quando fu presa nel
caso in cui venne violentata.
Se si presentò in giudizio contro il seduttore o il violentatore ed esso finì prima della morte del padre, allora il risarcimento è del padre, se poi il padre morì, allora il risarcimento è dei fratelli. Se non fece in tempo a presentarsi in giudizio e a terminarlo prima che il padre morisse, allora il risarcimento appartiene a lei stessa. Se si presentò in giudizio prima di divenire bogheret, allora il risarcimento è del padre, se poi il padre morì, allora il risarcimento è dei fratelli. Se non fece in tempo a presentarsi in giudizio e a terminarlo prima di divenire bogheret, allora il risarcimento appartiene a lei stessa. R'Shimon dice: Se non fece in tempo ad incassare prima che il padre morisse, allora il risarcimento appartiene a lei stessa.da Daf 41b] |
L'opera delle sue mani e una cosa da lei trovata, quando ancora non l'avesse riscossa, se poi il padre morì, allora essa è dei fratelli. |
Ghemara | La Ghemara chiede:
Che cosa mai ci insegna la Mishna nell'elencarci i risarcimenti che il violentatore e il seduttore debbono pagare? Ci fu già insegnato nella Mishna (Daf 39a): IL SEDUTTORE DEVE DARE TRE COSE, IL VIOLENTATORE QUATTRO. IL SEDUTTORE DEVE DARE LA VERGOGNA,IL DEPREZZAMENTO E IL KENAS, VI AGGIUNGE IL VIOLENTATORE IN QUANTO DEVE DARE IL DOLORE. La Ghemara risponde: La nostra Mishna è necessaria per insegnarci che tali risarcimenti vanno al padre di lei, e ciò non è detto nella Mishna a Daf 39a. La Ghemara obietta: Che tali risarcimenti vanno al padre di lei è anche ovvio dal fatto che la Mishna parla del seduttore che deve pagare il risarcimento di vergogna, deprezzamento e kenas.Infatti se la Mishna intendesse insegnare che tali risarcimenti vanno a lei medesima e non al padre, perchè mai parla del seduttore, il quale non le deve nulla in quanto lei lo fece di sua volontà di andare con lui e certo gli condonò ogni risarcimento per quell'azione. La Ghemara fornisce un'altra risposta: La nostra Mishna è necessaria per insegnarci che nel caso in cui lei si presentò in giudizio contro il seduttore o il violentatore ed esso finì prima della morte del padre, ma il padre morì prima della riscossione del risarcimento, vi è una diatriba tra R'Shimon e Rabbanan, e per insegnarci questo la Mishna riepilogò all'inizio i risarcimenti di cui si parla. |
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