Yevamot -  Ho choletz livimto - 36
36a HA CHOLETZ LIVIMTO CAPITOLO QUARTO YEVAMOT

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
 
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Ghemara [da Daf 35b:La Ghemara chiarisce la natura della disputa tra R'Yochanan e Resh Lakish:
Disse Abbaye: Che non sia sciolta dal rapporto coniugale della yevama incinta tutti concordano, la disputa verte sulla chalitza. R'Yochanan era dell'opinione che la chalitza fatta alla donna incinta è una valida chalitza nonostante che il rapporto coniugale con la donna incinta non è un valido rapporto coniugale. Resh Lakish era dell'opinione che il rapporto coniugale con la donna incinta non è un valido rapporto coniugale e la chalitza fatta alla donna incinta non è una valida chalitza.
La Ghemara mette in discussione questa impostazione:
Gli disse Rava ad Abbaye: Come tu la vuoi, comunque non è possibile intendere la cosa come tu hai detto perchè se il rapporto coniugale con la donna incinta è un valido rapporto coniugale, anche la chalitza fatta alla donna incinta è una valida chalitza. E se il rapporto coniugale con la donna incinta non è un valido rapporto coniugale, anche la chalitza fatta alla donna incinta non è una valida chalitza. Infatti ci risulta da Daf 35b] questo principio generale: Tutto ciò che va bene per lo Yibbum - va bene per la chalitza, e tutto ciò che non va bene per lo Yibbum - non va bene per la chalitza. 
La Ghemara propone un'altra impostazione:
Disse invece Rava: Così spiegò R'Yochanan la Baraita: Se UNO PRENDE IN MOGLIE LA SUA YEVAMA E COSTEI RISULTA INCINTA - NON SI SPOSI LA DI LEI TZARA con un altro, PER TIMORE CHE IL NEONATO SIA VITALE. E il rapporto coniugale con la donna incinta che partorì successivamente un neonato vitale, secondo l'opinione condivisa da tutti non è un valido rapporto coniugale, e la chalitza fatta alla donna incinta non è una valida chalitza. Infatti si chiarirà che non c'era bisogno nè di Yibbum nè di chalitza. E siccome sia il rapporto coniugale sia la chalitza non erano kasher, la tzara non è stata sciolta da essi e inoltre la tzara non viene sciolta perchè la yevama è incinta e un neonato non scioglie finchè non è uscito all'esterno. 
La Ghemara porta un sostegno al metodo di Rava da una Baraita:
Fu insegnato in una Baraita in accordo al modo di studiare di Rava: Se UNO PRENDE IN MOGLIE LA SUA YEVAMA E COSTEI RISULTA INCINTA - NON SI SPOSI LA DI LEI TZARAcon un altro, PER TIMORE CHE IL NEONATO SIA VITALE, E NÈ IL RAPPORTO CONIUGALEa scopo di Yibbum NÈLA CHALITZA SCIOLGONO la tzara MAè IL NEONATO che la SCIOGLIE dagli obblighi derivanti dal precetto dello Yibbum. comunque non viene sciolta subito perchè UN NEONATO NON SCIOGLIE FINCHÈ NON È USCITO ALL'ESTERNO.
La Ghemara trae dalla Baraita una logica conclusione:
La ragione per cui la tzara non deve sposarsi è proprio per timore che il neonato sia vitale, ma se il neonato non fosse vitale, si può imparare da qui che la di lei tzara è ben che sciolta, e allora diciamo che ciò rappresenta una finale confutazione per Resh Lakish il quale ritiene che il rapporto coniugale con la donna incinta non ha valore legale persino quando lei abbia abortito!
La Ghemara risponde:
Resh Lakish ti avrebbe risposto: Così è veramente scritto nella Baraita: Se UNO PRENDE IN MOGLIE LA SUA YEVAMA E COSTEI RISULTA INCINTA - NON SI SPOSI LA DI LEI TZARA con un altro PER TIMORE CHE IL NEONATO NON SIA VITALE, E LA CHALITZA DELLA DONNA INCINTA NON È UNA VALIDA CHALITZA E IL RAPPORTO CONIUGALE CON LA DONNA INCINTA NON È UN VALIDO RAPPORTO CONIUGALE. E se dirai: Si ritenga sciolta la di lei tzara perchè andò dietro alla maggior parte delle donne, e non è forse un dato di fatto che la maggior parte delle donne partoriscono un neonato vitale? Basiamoci su questo fatto per sciogliere la tzara! A questo rispondiamo: un neonato non scioglie finchè non è uscito all'esterno. 
La Ghemara si domanda:
Disse R'Elazar: È mai possibile che è vero come disse Resh Lakish e non viene insegnato nella Mishna? 
La Ghemara racconta:
Uscì R'Elazar dal Bet Hamidrash per meglio indagare sull'argomento, esaminò con cura le Mishnaiot conservate nella sua memoria, e alla fine trovò la Mishna in cui è contenuto l'insegnamento di Resh Lakish. Infatti viene insegnato in una Mishna: LA DONNA IL CUI MARITO SI RECÒ OLTREMARE CON LA DI LEI TZARA E VENNERO A DIRLE: "TUO MARITO È MORTO" - ORBENE COSTEI NON SI SPOSI subito con un altro perchè il marito morì senza figli e lei è legata allo yavam, e nemmeno NON SI SPOSI CON LO YAVAM, FINCHÈ NON SI SAPPIA SE LA SUA TZARA È INCINTA.
La Ghemara analizza questo caso contenuto nella Mishna trovata da R'Elazar:
Sia concesso che non si sposa col yavam per timore che la sua tzara sia incinta e il neonato sia vitale e allora il yavam andrebbe incontro al divieto della "moglie del fratello" con figli che è divieto deoraita e in base a tale eventualità le sia proibito sposare lo yavam, tuttavia le viene detto: non fare la chalitza - e perchè? Sia concesso quanto a che faccia la chalitza nei nove mesi dall'annuncio della morte del marito e si posi nei nove, questo no! perchè sussiste il dubbio che la sua tzara partorisca un figlio vitale e la chalitza non abbia nessun di scioglierla ma solo la nascita di un neonato vitale. Ma che faccia la chalitza nei nove mesi dall'annuncio della morte del marito e si posi dopo i nove, questo perchè no? Se la sua tzara partorirà un neonato vitale non c'è mai stato problema di Yibbum e se no esca grazie alla chalitza! Ecco la prova che la chalitza di una yevama incinta non è una valida chalitza, come insegna Resh Lakish!
La Ghemara solleva una difficoltà:
Ma secondo quanto tu stesso sostieni, che la chalitza di una yevama incinta non è una valida chalitza, che la donna faccia la chalitza e anche si sposi dopo nove mesi perchè con ciò si è liberata dalla zikkat Yibbum secondo il parere di tutti! Perchè, secondo le tue parole, non dovrebbe sposarsi fino a quando non saprà, persino dopo anni, se la sua tzara era o no incinta al momento della morte di suo marito?
La Ghemara conclude:
Invece, senza quella Mishna, cioè quella Mishna non si riferisce al problema trattato da Resh Lakish e quindi da essa non è possibile trarre un sostegno per il suo insegnamento, perchè quella Mishna si riferisce a quello che insegnarono Abbaye bar Abbin e R'Chinnena bar Abbaye che dissero entrambi: il motivo per cui non si deve nè sposare con un altro nè con lo yavam, è che non si sposi dopo una chalitza in dubbio per timore che  ci sia un neonato vitale. E se in queste condizioni farà una chalitza essa non avrà alcun valore, e ti trovi a renderle necessario un bando per la Kehuna, per far sapere a tutti che benchè le fu fatto la chalitza è keshera per la Kehuna.
La Ghemara chiede:
E rendiamole necessario il bando e sciogliamola da ogni cosa sì da permetterla anche ai Kohanim!
La Ghemara risponde:
Non lo facciamo perchè forse ci sono persone che erano presenti alla chalitza e non erano presenti al bando e questi verranno a dire: la donna che ha avuto la chalitza è permessa al Kohen.
La Ghemara ribadisce:
Gli disse Abbaye a Rava: Anche dal senso delle parole non vi è una prova a favore di Resh Lakish che si possa ricavare da questa Mishna: È forse detto nella Mishna "non faccia la chalitza e nè lo Yibbum"? Soltanto ''non si sposi con un altro nè con lo yabbam" è detto nella Mishna! cioè non si sposi senza chalitza, ma se fa la chalitza - sia ben che permessa, e quindi non vi è una prova a favore di Resh Lakish.
La Ghemara conclude:
Ad ogni modo c'è una Baraita che insegna nel senso di Resh Lakish: CHI FECE LA CHALITZA AD UNA donna INCINTA E COSTEI ABORTÌ, DEVE AVERE LA CHALITZA DAI FRATELLI. Ora è questa una prova sicura che la prima chalitza è una chalitza pesula.
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36b
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