3a | CHAMESH 'ESRE NASHIM | CAPITOLO PRIMO | YEVAMOT |
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[da Daf 2b:La Ghemara solleva
un'obiezione circa la sequenza degli argomenti nella Mishana:
Orbene, che tutte quelle 'arayot sono sciolte dall'obbligo dello Yibbum e sciolgono le loro tzarot, lo impariamo da un versetto della Tora che parla esplicitamente della sorella della moglie, e quindi che la Mishna nomini la sorella della moglie all'inizio e poi elenchi gli altri casi che da essa si imparano! La Ghemara previene una possibile risposta: E se tu dirai: Il Tanna ha adottato una sequenza in cui ha messo prima le proibizioni che hanno pene più gravi e dopo quelle che hanno pene meno gravi, che è il metodo di R'Shimon, il quale disse: La pena di morte per bruciatura (srefa) è più grave della pena di morte per lapidazione(skila), e perciò mise "sua figlia" per prima, perchè chi trasgredisce con lei è punito con la bruciatura, e poi elencò le altre la cui pena è minore - anche la logica di quest'ordine non è chiara. Perchè se così è (che il criterio della sequenza è la gravità della pena), che [il Tanna] insegni "sua suocera" all'inizio, perchè il fondamento del verdetto della bruciatura è scritto nella Tora a proposito di sua suocera e ancora subito dopo "sua suocera" che [il Tanna] insegni "sua nuora", perchè dopo la pena della bruciatura, la pena più grave è la lapidazione che è la pena di chi trasgredisce con la nuora! La Ghemara propone un criterio accettabile per spiegare la sequenza scelta dal Tanna: Il Tanna invece decise di iniziare con "sua figlia", perchè tale proibizione si impara da una spiegazione interpretativa della Tora e non vi è scritta esplicitamente, e per questo essa gli è [al Tanna] più cara. -- fino a qui da Daf 2b] La Ghemara obietta: Tutte le 'arayot elencate nella Mishna vengono ugualmente imparate da una spiegazione interpretativa, circa la loro prerogativa di essere sciolte dallo Yibbum! La Ghemara risponde: Sia pure che quanto allo Yibbum, vengono imparate tutte da una spiegazione interpretativa, tuttavia il fondalmento della loro proibizione è scritto per esse esplicitamente, mentre quanto alla proibizione di sua figlia che non ebbe da sua moglie ma da una donna da lui violentata, il fondamento stesso della proibizione viene appreso da una spiegazione interpretativa e non è scritto in modo esplicito nella Tora. Perchè disse Rava: Mi disse R'Yzchak bar Avdimi: Il fondamento della proibizione si apprende da una ghezera shava tra le parole "hena" "hena" che ci insegna che qualsiasi sua figlia gli è proibita, la figlia della violentata come la figlia di sua moglie; la pena per chi trasgredise si apprende da una ghezera shava tra le parole "zima" "zima" che ci insegna che il padre che pecca con la figlia della violentata è punito con la srefa come il padre che pecca con la figlia di sua moglie. La Ghemara obietta: Ora che hai detto che ogni cosa che si apprende da una spiegazione interpretativa gli è più cara e il Tanna della nostra Mishna lo elenca prima, secondo questo criterio che egli insegni "la sorella di sua moglie" per ultima perchè, come sorgente halachica di tutto l'argomento, è certo la cosa più esplicita che vi sia! La Ghemara risponde: Veramente il Tanna lo avrebbe dovuto fare, ma dovendo parlare della proibizione delle varie sorelle, insegnò assieme ad esse anche la proibizione de "la sorella di sua moglie". La Ghemara obietta: Se è così, che insegni tutto il passo riguardante le sorelle alla fine in modo da insegnare "la sorella della moglie" al giusto posto! La Ghemara propone un altro criterio per spiegare la sequenza scelta dal Tanna: Il Tanna invece ha adottato una sequenza in cui le 'arayot con grado di parentela più stretto vengono prima e quelle con parentela più lontana vengono dopo, nella seguente maniera: insegnò sua figlia, la figlia di sua figlia e la figlia di suo figlio perchè esse sono le parenti più vicine a lui stesso, e già che aveva insegnato tre delle generazioni sotto di lui, insegnò anche tre delle generazioni sotto di lei, e già che aveva insegnato tre delle generazioni sotto di lei, insegnò anche tre delle generazioni sopra di lei. Poi insegnò sua sorella e la sorella di sua madre perchè esse sono le parenti più vicine a lui stesso, anche se di grado meno stretto di sua figlia. E già che aveva insegnato sulla proibizione delle sorelle, insegnò anche la sorella di sua moglie. E a rigor di logica avrebbe dovuto anteporre la legge di sua nuora a quella della moglie di suo fratello che non era nel suo mondo, perchè non a causa della parentela costei è proibita, ma perchè non rientra nei criteri del precetto dello Yibbum, tuttavia siccome già che aveva insegnato sulla proibizione delle sorelle, insegnò anche la moglie di suo fratello che non era nel suo mondo, che è in una certa maniera connessa alla proibizione delle sorelle, e tornò ad insegnare sua nuora che è nuovamente una parente vicina a lui stesso ma di grado meno stretto di sua sorella. . . . . . . |
3b |
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La Ghemara chiede:
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