25a CHOMER BAKODESH CAPITOLO TERZO CHAGHIGA

 
 
 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
 
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Mishna  [da Daf 24b: La precedente Mishna trattò delle restrizioni maggiori nel kodesh rispetto alla teruma. Questa Mishna, e quelle che seguono, trattano delle restrizioni maggiori nella teruma rispetto al kodesh:
La restrizione della teruma è la seguente: Che nella Giudea essi (gli 'ame haarez) sono degni di fede riguardo alla tahara del vino e dell'olio destinati ai sacrifici nel Tempio, durante tutti i giorni dell'anno, e durante la stagione della spremitura del vino e della spremitura dell'olio, gli 'ame haarez sono degni di fede anche riguardo alla tahara della teruma. La maggior restrizione della teruma è che mentre lo 'am haarez è degno di fede circa la custodia della tahara del kodesh per tutto l'anno, per la teruma lo è solo per un certo periodo dell'anno.
La Mishna presenta alcune leggi riguardanti la credibilità dello 'am haarez riguardo alla teruma:
Quando la stagione della spremitura del vino e della spremitura dell'olio sono passate, ed essi (gli 'ame haarez gli portano (a un Kohen che è un chaver) una botte di vino di teruma, egli non può accettarla da essi. Tuttavia, [lo 'am haarez] la mette da parte fino alla prossima stagione della spremitura del vino, e la porta al chaver allora, nella stagione in cui Rabbanan non decretarono tuma sulla teruma  dello 'am haarez. E se dopo la chiusura della stagione della spremitura gli disse (lo 'am haarez al chaver) "Ho separato al suo interno [della botte] un quarto di log di olio come kodesh", è degno di fede riguardo alla tahara di tutto l'olio nella botte, anche riguardo alla parte di teruma.
La Mishna presenta un'altra restrizione della teruma rispetto al kodesh:
Nel caso di giare di vino e giare di olio-- fino a qui da Daf 24b] nelle quali sono mescolati teruma, chullin e kodesh, [gli 'ame haarez]sono degni di fede riguardo ad essi [alla tahara dei recipienti] durante la stagione della spremitura del vino e della spremitura dell'olio, e prima della stagione della spremitura del vino per settanta giorni. Dal momento che il contenuto dei recipienti è in parte destinato a scopi sacrificali, gli 'ame haarez sono degni di fede circa la tahara dei recipienti stessi durante questo periodo di tempo. Nel caso di recipienti contenenti teruma e non kodesh, tuttavia, gli 'ame haarez non sarebbero stati ritenuti attedibili circa la loro tahara. Questo indubbiamente costituisce una restrizione maggiore nalla teruma rispetto al kodesh.
Ghemara La Mishna affermò che nella Giudea gli 'ame haarez sono creduti circa lo stato di tahara del loro vino e del loro olio. La Ghemara ne deduce:
In Giudea, sì, e in Galilea, no? Per quale ragione? Disse Resh Lakish: Perchè una striscia di Kutim si inserisce tra loro [tra queste due province]. Tale striscia è considerata "terra delle nazioni" e, come tale, rende tame tutto ciò che la attraversa. A causa di questa tuma, il vino e l'olio della Galilea non poteva essere usato nel Tempio, essendo il Tempio in Giudea. La ragione, quindi, per cui la Mishna non menziona gli 'ame haarez della Galilea è perchè comunque i prodotti di tale regione non avrebbero potuto essere portati al Tempio a scopi sacrificali.
La Ghemara chiede:
Ma portiamoli al Tempio in una portantina, in una cassa, in una carrozza. Formando un ohel (un tetto) tra il terreno e l'interno, questo tipo di trasporto isola il contenuto dalla tuma della "terra delle nazioni", e rende possibile il trasporto di vino e olio in stato di tahara. Anche i prodotti della Galilea possono dunque essere portati al Tempio. Perchè allora la Mishna limita la sua trattazione alla Giudea?
La Ghemara risponde:
Chi è [il Tanna] della nostra Mishna? È Rebbi, che dice: un ohel mobile non è considerato un ohel, e quindi non si interpone tra contenuto e terreno fermando la tuma. Perchè fu insegnato in una Baraita: UNO CHE ENTRA NELLA TERRA DELLE NAZIONI IN UNA PORTANTINA, IN UNA CASSA, IN UNA CARROZZA, REBBI LO DICHIARA TAME, MA R'YOSE IL FIGLIO DI R'YEHUDA LO DICHIARA TAHOR. Rebbi ritiene che siccome il mezzo di trasporto si muove, non sbarra il diffondersi della tuma. Secondo lui il vino e l'olio della Galilea non arriverebbero in Giudea in stato di tahara.
La Ghemara continua a chiedere:
Ma che li portino in un recipiente di terracotta chiuso tutto attorno con un coperchio sigillato. Questo, senza dubbio, proteggerà vino e olio dalla tuma!
La Ghemara risponde:
Disse R'Eliezer: [Rabbanan] insegnano in una Baraita: ILKODESH NON È PRESERVATO dalla tuma DA UN COPERCHIO SIGILLATO. Anche se normalmente un recipiente di terracotta chiuso tutto attorno con un coperchio sigillato preserva il suo contenuto dalla tuma, non è in grado di farlo se il contenuto è kodesh.
La Ghemara mette la cosa in discussione:
Ma fu insegnato in una Baraita: [L'ACQUA DI] CHATAT(cioè l'acqua di sorgente mista alla cenere della Vacca Rossa) NON È PRESERVATO dalla tuma DA UN COPERCHIO SIGILLATO. Perchè non diciamo: ciò implica che il kodesh, sì che viene preservato dalla tuma in questa maniera?
La Ghemara risponde:
No, ciò semplicemente implica che dell'acqua che ancora non è stata dedicata a scopi di purificazione (mescolandovi la cenere della Vacca Rossa) viene preservata dalla tumada un recipiente di terracotta con un coperchio sigillato. Non vi è alcuna implicazione per il kodesh.
La Ghemara affermò che a causa della striscia di terra dei Kutim che si interpone tra Galilea e Guidea, il vino e l'olio della Galilea non potevano essere usati nel Tempio. La Ghemara mette la cosa in discussione:
Ma disse Ulla: In Galilea, i chaverim preparano vino e olio in stato di tahara, perchè essi vengano usati nel Tempio quando sarà ricostruito. Se poi non può essere trasportato senza rendersi tame perchè si danno tanta pena?
La Ghemara spiega: 
Essi li mettono da parte, e quando verrà Eliyahu, egli purificherà la striscia dei Kutim tracciandovi in mezzo un percorso incontaminato. Allora quelle riserve di vino e di olio verranno trasportate in stato di tahara al Tempio, ma per ora ciò è impossibile. 

La Ghemara riporta il passo successivo della Mishna:
E DURANTE LA STAGIONE DELLA SPREMITURA DEL VINO[e della spremitura dell'olio], gli 'ame haarez sono degni di fede ANCHE RIGUARDO alla tahara DELLA TERUMA.
La Ghemara fa notare una contraddizione circa questo ordinamento:
Ma mettilo a confronto [con la seguente Mishna]: UNO(cioè un 'am haarez) CHE STA COMPLETANDO la raccolta delLE SUE OLIVE, METTA DA PARTE UNA CASSAdi olive come teruma, E LE DIA AD UN KOHEN POVERO.Infatti le olive non sono suscettibili di tuma fino alla fine del raccolto. Il Kohen sa che questa cassa di olive non è tame e quindi può accettarle dallo 'am haarez.
La Mishna implica che dopo il periodo della raccolta il Kohen non può più accettare le olive e questo è in palese contrasto con quanto affermato dalle nostra Mishna e cioè che gli 'ame haarez sono degni di fede circa lo stato di tahara della teruma anche durante la stagione della spremitura delle olive.
La Ghemara risponde:
Disse Rav Nachman: Non vi è difficoltà. Qui (nella nostra Mishna) si parla di [olive] primaticce, qui (nell'altra Mishna) si parla di [olive] tardive. Queste ultime vengono trattate quando la stagione della spremitura è già passata, per questo il Kohen può accettarle solo fino alla fine del loro periodo di raccolta, quando non sono ancora suscettibili di tuma. Sul loro stato di tahara, tuttavia, lo 'am haarez non è più degno di fede.
La Ghemara chiede un chiarimento:
Gli disse Rav Adda bar Ahava [a Rav Nachman]: Come quali? Quali olive sono considerate tardive?
La Ghemara riporta la risposta di Rav Nachman:
Come quelle della casa di tuo padre.
La Ghemara presenta una soluzione alternativa alla contraddizione tra le Mishnaiot:
Rav Yosef disse: Essi insegnarono quest'altra Mishna a proposito della Galilea, dove gli 'ame haarez non sono degni di fede riguardo alla tahara della teruma anche durante la stagione della spremitura. La nostra Mishna sta parlando della Giudea, dove gli 'ame haarez sono degni di fede in quella stagione.
La Ghemara attacca la soluzione di Rav Yosef:
Lo attaccò Abbaye in base alla seguente Baraita: transgiordania e galilea, sono simile alla giudea quanto a cridibilità degli 'ame haarez. Perciò, essi sono degni di fede riguardo al vino nella stagione del vino, e riguardo all'olio nella stagione dell'olio, ma non riguardo al vino nella stagione dell'olio, nè riguardo all'olio nella stagione del vino. Qui è detto esplicitamente che anche gli 'ame haarez di Galilea son degni di fede nella stagione adatta. La contraddizione tra le Mishnaiot resta!
La Ghemara conclude:
È invece chiaro quanto imparammo all'inizio, la nostra Mishna parla di olive primaticce, mentre l'altra Mishna parla di olive tardive.

La Ghemara riporta il passo successivo della Mishna:
Quando LA STAGIONE DELLA SPREMITURA DEL VINO E DELLA SPREMITURA DELL'OLIO SONO PASSATE, ED ESSI (gli 'ame haarez) GLI PORTANO (a un Kohen che è un chaver)UNA BOTTE DI VINO DI TERUMA, EGLI NON PUÒ ACCETTARLA DA ESSI. TUTTAVIA, [LO 'AM HAAREZ] LA METTE DA PARTE FINO ALLA PROSSIMA STAGIONE DELLA SPREMITURA DEL VINO, e la porta al chaver allora.
La Ghemara presenta un quesito:
Presentarono un quesito a Rav Sheshet: Se il Kohen trasgredì e le accettò, qual'è [la legge] se egli le mette da parte per la prossima stagione della spremitura e le usa allora?
La Ghemara riporta la risposta di Rav Sheshet:
Disse loro: Avete imparato la giusta risposta a questo in una Mishna.

25b
Perchè fu affermato in una Mishna: Nel caso di UN CHAVER E UN 'AM HAAREZ CHE EREDITARONO i beni del LORO PADRE, che era UN 'AM HAAREZ, [IL CHAVER] PUÒ DIRGLI [ALLO 'AM HAAREZ], "PRENDI TU IL GRANO CHE SI TROVA IN QUEL POSTO (che egli sa che si è reso suscettibile di tuma), E IO prenderò ILGRANO CHE SI TROVA IN QUELl'altro POSTO (che egli sa che non si è reso suscettibile di tuma). PRENDI TU IL VINO CHE SI TROVA IN QUEL POSTO E IO prenderò ILVINO CHE SI TROVA IN QUELl'altro POSTO". TUTTAVIA NON GLI PUÒ DIRE, "PRENDI TU I LIQUIDI (che sono suscettibili di tuma), E IO prenderò I SOLIDI (che egli sa che non si sono resi suscettibili). "PRENDI TU IL GRANO (che si è reso suscettibile di tuma), E IO prenderò L'ORZO (che non si è reso suscettibile)." Egli deve invece dividere ogni cosa in parti uguali.
Rav Sheshet sviluppa il suo punto:
Ora, riguarda a questo ultimo ordinamento [Rabbanan] insegnarono in una Baraita: Se c'è della teruma compresa nell'eredità, QUESTO CHAVER BRUCIA LA teruma LIQUIDA, in base al sospetto che si sia resa tame, E LASCIA LA teruma SOLIDA intatta, siccome non ha contratto tuma. Ma perchè egli deve bruciare la teruma? La metta da parte per la prossima stagione della spremitura! Vediamo che se un chaver ha ricevuto la teruma da un 'am haarez dopo la stagione, egli non può conservarla fino alla prossima stagione, ma deve distruggerla.
La Ghemara respinge questa prova:
Forse la Baraita parla di qualcosa che non ha stagione di spremitura, per esempio birra di datteri. Nel caso di cose che hanno stagione di spremitura, tuttavia, come vino e olio, che egli le metta da parte fino alla prossima stagione.
La Ghemara tenta un altro approccio:
Ma che le metta da parte fino alla festa, quando il decreto sugli 'ame haarez è sospeso! Da ciò che la Baraita prescrive di bruciare, vediamo che un chaver non può metter da parte la teruma  di un 'am haarez fino al prossimo periodo in cui il decreto sugli 'ame haarez è sospeso.
La Ghemara respinge anche questa prova:
La Baraita potrebbe parlare di una cosa che non si conserva fino alla festa. Tuttavia, cibi che si conservano fino alla festa possono forse essere messi da parte fino all'arrivo della festa.

La Ghemara riporta il passo successivo della Mishna:
E SE dopo la chiusura della stagione della spremitura GLI DISSE (lo 'am haarez al chaver) "HO SEPARATO AL SUO INTERNO [DELLA BOTTE] UN QUARTO di log COME KODESH", È DEGNO DI FEDE riguardo alla tahara di tutto l'olio nella botte, anche riguardo alla parte di teruma.
La Ghemara cita una Mishna:
Imparammo in una Mishna là: CONCORDANO BET SHAMMAI E BET HILLEL CHE NOI CONTROLLIAMO un bet hapras dagli eventuali frammenti di ossa umane PER COLORO CHE vanno e FANNO IL LORO PESACH, in modo che possano passare attraverso al campo sospetto di avere una tomba che vi è stata arata, senza contrarre la tuma del cadavere, MA NON CONTROLLIAMO un bet hapras PER COLORO CHE vanno e MANGIANO LA TERUMA.Se essi passano attraverso un bet hapras restano contaminati.
La Ghemara chiede:
Cosa vuol dire NOI CONTROLLIAMO un bet hapras? Come si espleta questo controllo?
La Ghemara spiega: 
Disse Rav Yehuda in nome di Shmuel: Una persona soffia sul terreno del bet hapras e cammina attraverso ad esso.
La Ghemara riporta una seconda opinione:
E R'Chiya bar Abba disse in nome di Ulla: Un bet hapras che fu calpestato da molti è tahor. Perciò chi sta andando a fare pesach deve controllare se è abbastanza calpestato, e se lo è può attraversarlo senza contrarre tuma.
La Mishna distingue tra quelli che stanno andando a fare pesach e quelli che stanno andando a mangiare la teruma. La Ghemara spiega: 
PER COLORO CHE vanno e FANNO IL LORO PESACH, Rabbanan sospesero il decreto del bet hapras, perchè essi non stabilirono il loro decreto nel caso di un comandamento la cui ommissione è punibile col karet. PER COLORO CHE vanno e MANGIANO LA TERUMA, essi non sospesero il decreto, perchè essi stabilirono il loro decreto nel caso di un comandamento la cui ommissione è punibile con la morte per mano del Cielo.
La Ghemara presenta un quesito:
Essi posero un quesito: Se uno controllò un bet hapras per portare il suo pesach, quale è [la legge] quanto alla possibilità che egli mangi la sua teruma sulla base di questo controllo?
La Ghemara cita due opinioni:
Ulla disse: Se uno controllò un bet haprasper portare il suo pesach egli può mangiare la sua terumasulla base di questo controllo. Rabba bar Ulla disse: Se uno controllò un bet hapras per portare il suo pesach, egli non può mangiare la sua terumasulla base di questo controllo.
La Ghemara cita la nostra Mishna a mo' di prova:
Gli disse quel tal vecchio [a Rabba bar Ulla]: Non confutare quanto dice Ulla su questo argomento, perchè noi imparammo una Mishna in accordo con il suo parere. La Mishna afferma: 
E SE GLI DISSE [LO 'AM HAAREZ AL CHAVER] "HO SEPARATO AL SUO INTERNO [DELLA BOTTE] UN QUARTO di log COME KODESH", È DEGNO DI FEDE riguardo alla tahara di tutto l'olio nella botte. Noi vediamo che dal momento che egli è degno di fede riguardo alla tahara della parte dell'olio kodesh, è altresì degno di fede riguardo alla tahara della parte dell'olio teruma. Anche qui, riguardo alla tahara  del bet hapras, dal momento che egli è degno di fede riguardo a pesach, è altresì degno di fede riguardo allateruma.

La Ghemara riporta il passo successivo della Mishna:
Nel caso di GIARE DI VINO E GIARE DI OLIO ecc.
La Ghemara cita una Baraita correlata:
Una Baraita insegnò: ['AME HAAREZ] NON SON DEGNI DI FEDE, NÈ RIGUARDO alla tahara delLE GIARE, NÈ RIGUARDO alla tahara delLA TERUMA.
La Ghemara esamina il primo ordinamente della Baraita concernente le giare:
Giare contenenti che? Se son giare contenenti kodesh, allora come [lo 'am haarez] è degno di fede riguardo alla tahara del kodesh, così è degno di fede riguardo alla tahara delle giare che lo contengono. Perchè la Baraita afferma che non è degno di fede? Piuttosto devono essere giare contenenti teruma. Ma questa legge è ovvia, se egli non è degno di fede riguardo alla tahara della teruma stessa, può mai essere degno di fede riguardo alla tahara delle giare? Ovviamente no. Non vi è alcuna necessità per la Baraita di affermarlo esplicitamente!
La Ghemara chiarisce la Baraita:
Piuttosto, la Baraita si occupa di giare vuote di kodesh, e attraverso tutti gli altri giorni dell'anno, e di giare piene di teruma, e durante la stagione della spremitura. La Baraita insegna che benchè lo 'am haarez sia degno di fede riguardo al kodesh che prima riempiva le giare, e riguardo alla teruma che attualmente le riempie, egli non è degno di fede circa le giare stesse.
La Ghemara mette in discussione questa interpretazione a partire dalla nostra Mishna:
Noi imparammo in una Mishna: Nel caso di GIARE DI VINO E GIARE DI OLIO nelLEQUALI SONO MESCOLATI . . . gli 'ame haarez sono degni di fede riguardo alla tahara dei recipienti durante la stagione della spremitura del vino e della spremitura dell'olio. Ora, perchènon pensare che [la Mishna] sta parlando di [giare] nelle quali sono mescolati teruma e chullin? C'è da presumere che è così. Vediamo che durante la stagione della spremitura, gli 'ame haarez sono degni di fede riguardo alla tahara dei recipienti contenenti la teruma.
La Ghemara risponde:
Dissero quelli dell'accademia di R'Chiya: La Mishna si occupa di [giare] nelle quali sono mescolati kodesh e chullin. Siccome i recipiente contengono kodesh, gli 'am haarez sono degni di fede riguardo alla loro tahara. Non sono tuttavia degni di fede riguardo alla tahara di recipienti contenenti teruma.
La Ghemara chiede:
Ma c'è forse "mescolanza" (dimmua) nell'ambito del kodesh? Questo termine è tipico della presenza di teruma, e non si può usare in rapporto al kodesh!
La Ghemara risponde:
Dissero quelli dell'accademia di R'Ilai: La Mishna si sta occupando di uno che prepara il suo tevel in stato di tahara, in modo da trarre da esso le libagioni sacrificali. Siccome il tevel è essenzialmente una mescolanza di teruma e chullin, il termine "mescolanza" è appropriato per una mistura contenente tevel. Siccome una parte del contenuto è destinata ad uso sacrificale, è considerato come kodesh. Grazie alla presenza del kodesh, lo 'am haarez è degno di fede circa la tahara delle giare.

La Ghemara riporta il passo conclusivo della Mishna:
E PRIMA DELLA STAGIONE DELLA SPREMITURA DEL VINO PER SETTANTA GIORNI.
La Ghemara deduce:
Disse Abbaye: Impara da qui che è la legge che il mezzadro si occupi della preparazione dei recipienti settanta giorni prima della spremitura.

Mishna Questa Mishna presenta un altro esempio in cui la legge della teruma è più restrittiva di quella del kodesh:
Da la città di Modiim e verso l'interno, verso Yerushalaym, ['ame haarez] sono degni di fede circa la tahara di recipienti di terracotta, di cui non c'è un sufficiente rifornimento a Yerushalaym. Da Modiim e verso l'esterno, via da Yerushalaym, ['ame haarez] non sono degni di fede. In che maniera? Il vasaio che vendette i recipienti: Se egli entrò nella direzione interna di Modiim, questo vasaio, questi recipienti e da questi compratori, sono degni di fede. Se uscì da Modiim, nella direzione opposta a Yerushalaym. egli non è degno di fede.
Ghemara La Mishna dichiarò Modiim il confine per l'affidabilità degli 'ame haarez circa la tahara dei recipienti di terracotta. La Ghemara discute lo status di Modiim stessa a questo riguardo:
Una Baraita insegnò: Riguardo all'affidabilità di un vasaio 'am haarez, la città di MODIIMstessa è A VOLTE considerata COME VERSOL'INTERNO di Modiim, a A VOLTE COME VERSO L'ESTERNO di Modiim. COME SAREBBE? Se ILVASAIO STA USCENDO dalla parte interna della città , E ILCHAVER STA ENTRANDO a Modiim dall'esterno, e si incontrano a Modiim, la città stessa è COME l'area che va VERSO L'INTERNO. Così, il chaver può acquistare il recipiente qui. Se TUTTI E DUE STANNO ENTRANDO nella città dall'esterno, o se entrambi stanno uscendo dalla parte interna della città, la città stessa è COME l'area che va VERSO L'ESTERNO. Così, il chaver non può acquistare il recipiente qui.
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