22a CHOMER BAKODESH CAPITOLO TERZO CHAGHIGA

 
 
 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
 
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[da Daf 21b:La Ghemara mette in discussione questa spiegazione:
Rava disse: Da ciò che l'ultima parte della Mishna (caso sei) bandisce un tipo di immersione del kodesh a causa dell'interposizione, possiamo dedurre che la prima parte della Mishna, che bandisce per il kodesh l'immersione di un recipiente nell'altro(caso uno), non è a causa dell'interposizione. E nella prima parte della Mishna, la ragione per la restrizione che recipienti non possono venir immersi in altri recipienti, è che Rabbanan decretarono contro tale tipo di immersione, affinchè uno non immerga aghi e tubetti in un recipiente la cui apertura non è larga nemmeno come l'imboccatura dell'otre. E tale immersione sarebbe invalida, come imparammo in una Mishna: LA CONNESSIONE DEI MIKVAOT viene ottenuta tramite un tubo largo COME L'IMBOCCATURA DELL'OTRE, LA MISURA DEL SUO SPESSORE -- fino a qui da Daf 21b] E LA MISURA DEL SUO FORO, è uno spazio che viene misurato CON DUE DITA CHE VANNO E VENGONO al suo interno.
La Ghemara commenta:
[Rava], la pensava, a proposito del problema esposto sopra, come quello che disse Rav Nachman in nome di Rabba bar Avuha: Undici livelli decretati per il kodesh e non per la teruma insegnarono qui nella Mishna. I primi  sei si applicano sia al kodesh sia al chullin che furono preparati secondo il livello de la tahara del kodesh. Gli ultimi cinque si applicano al kodesh ma non al chullin che furono preparati secondo il livello de la tahara del kodesh.
La Ghemara chiede:
Quale pratica differenza c'è tra la spiegazione di Rava e quella di R'Ila?
La Ghemara risponde:
Cè tra loro una pratica differenza, nel caso di un cesto o un grande setaccio che uno riempì di recipienti e li immerse. Secondo quello [R'Ila] che disse che il decreto contro l'immersione di recipienti dentro recipienti per il kodesh è dovuto a un problema di interposizione, c'è lo stesso problema anche nel caso del cesto o del grande setaccio: il peso dei recipienti potrebbe causare un'interposizione tra loro e il cesto o il setaccio. Così la prima restrizione della Mishna serve a proibire anche l'immersione di recipienti in un cesto o in un grande setaccio. Ma secondo quello [Rava] che disse che la restrizione di non immergere recipienti dentro recipienti per il kodesh è dovuto a un decreto contro tale tipo di immersione, affinchè uno non immerga aghi e tubetti in un recipiente la cui apertura non è larga nemmeno come l'imboccatura dell'otre, tale decreto non si applicherebbe di certo all'immersione di oggetti in un cesto o in un grande setaccio, perchè non ci sono cesti o grandi setacci la cui apertura non è larga nemmeno come l'imboccatura dell'otre. Quindi, secondo Rava sarebbe permesso immergere dei recipienti in un cesto o in un grande setaccio persino per il kodesh. Perchè cesti e grandi setacci non furono mai inclusi nel decreto che proibisce di immergere recipienti dentro a recipienti, in quanto non hanno mai un'apertura inferiore all'imboccatura dell'otre.
La Ghemara commenta:
Rava (che spiegò che la restrizione di non immergere recipienti dentro recipienti fu decretata affinchè uno non immerga aghi e tubetti in un recipiente la cui apertura non è larga nemmeno come l'imboccatura dell'otre) è coerente con il suo punto di vista espresso in un'altra affermazione. Perchè disse Rava: Se uno riempì un cesto o un grande setaccio di recipienti e li immerse, essi sono tahor. E se uno divise un mikve con un cesto o un grande setaccio, se uno vi si immerse la sua immersione non è valida per lui. Perchè tutto il terreno è poroso ed è in comunicazione attraverso tale porosità ad un grande deposito di acqua, ed è tuttavia  necessario che ci siano quaranta sea di acqua nello stesso posto e il collegamento attraverso alle porosità come pure ai fori del setaccio non risolve il problema.
La Ghemara ci porta delle ulteriori distinzioni:
E queste parole (che se uno immerge oggetti in un recipiente la cui apertura non è larga nemmeno come l'imboccatura dell'otre, quegli oggetti rimangono tame) si applicano soltanto quando il grande recipiente esterno è tahor, e come tale non richiede immersione. Ma quando il grande recipiente esterno è tame, e come tale richiede immersione, dal momento che l'immersione è valida per l'intero corpo del recipiente esterno, compreso il suo interno, è altresì valida per i recipienti in esso contenuti. Perchè imparammo in una Mishna: se recipienti vennero riempiti di recipienti e uno li immerse, essi divengono tahor. ma se non immerse il recipiente esterno, allora l'acqua nel recipiente esterno che è mescolata con l'acqua del mikve non può purificare ciò che è contenuto nel recipiente esterno a meno che esse siano mescolate attraverso un apertura che sia grande come l'imboccatura dell'otre. La Ghemara chiarisce il significato dell'ultimo passo: Ora, che cosa [il Tanna] volle dire con l'espressione "ma se non immerse"? Certamente questo voleva dire: ma se egli non doveva immergerlo [il recipiente esterno] - che era tahor - ed egli vuole render valida l'immersione per i recipienti interni tramite l'acqua nel recipiente esterno che è mescolata con l'acqua del mikve, allora le due acque non son considerate connesse fino a che [le acque] siano mescolate attraverso un apertura che sia grande come l'imboccatura dell'otre.
La Ghemara commenta:
E questa disputa di Amoraim di Rava e R'Ila è in effetti un'antica disputa tra Tannaim. Perchè fu insegnato in una Baraita: SE UNO RIEMPÌ UN CESTO O UN GRANDE SETACCIO DI RECIPIENTI E LI IMMERSE, SIA PER IL KODESH CHE PER LA TERUMA, ESSI SONOTAHOR. ABBA SHAUL DICE: Essi diventano tahor PER LA TERUMA, MA NON PER IL KODESH.
La Ghemara chiede:
Se così è, perchè non proibire l'immersione di recipienti dentro recipienti anche per la teruma?
La Ghemara risponde:
Per chi la diremmo questa regola che proibisce l'immersione di recipienti dentro recipienti anche per la teruma? Tu diresti che dovrebbe essere detta ai chaverim. Ma i chaverim conoscono bene le regole dell'immersione, cosa gioverebbe dire a loro tale proibizione?
La Ghemara chiede:
Se così è, che noi ci riferiamo esclusivamente ai chaverim, allora la Mishna dovrebbe permettere l'immersione di recipienti dentro recipienti anche per il kodesh!?
La Ghemara risponde:
Nel caso del kodesh noi temiamo che un 'am haarez possa vederlo che immerge recipienti dentro recipienti per il kodesh, e [lo 'am haarez] possa andare ed immergere anche lui recipienti dentro recipienti per il kodesh. È per prevenire tale eventualità che la Mishna proibisce anche al chaver di immergere recipienti dentro recipienti per il kodesh.
La Ghemara chiede:
Ma anche nel caso della teruma, un 'am haarez può vederlo che immerge recipienti dentro recipienti per la teruma, e [lo 'am haarez] può andare ed immergere anche lui recipienti dentro recipienti per la teruma. La Mishna dovrebbe proibire di  immergere recipienti dentro recipienti per la teruma così come lo ha proibito per il kodesh!
La Ghemara risponde:
Noi non accettiamo la teruma da loro [gli 'ame haarez]. 
La Ghemara chiede:
Allora, non accettiamo da loro [gli 'ame haarez] nemmeno il kodesh!
La Ghemara risponde:
Se non accettassimo il kodesh da un 'am haarez, egli avrebbe rancore verso i chaverim, che si rifiutano di accettare il suo kodesh.
La Ghemara chiede:
Anche quando rifiuteremo di accettare la sua teruma egli avrà rancore verso di noi!
La Ghemara risponde:
Non gli importa che noi non accettiamo la sua teruma, perchè egli va a portarla a un Kohen che è un 'am haarez come lui. Rifiutare quindi la sua teruma non susciterà rancore. D'altro lato, gli amministratori del kodesh erano tutti chaverim. Rifiutare il kodesh dello 'am haarez sarebbe equivalso ad escluderlo totalmente dall'ambito del kodesh, e ciò avrebbe sicuramente suscitato la sua inimicizia.
La Ghemara chiede:
E chi è il Tanna della nostra Mishna, che si preoccupa di questo possibile rancore? È una Mishna di R'Yose, che si preoccupa di questo possibile rancore. Perchè fu insegnato in una Baraita: DISSE R'YOSE: PERCHÈ TUTTI SONO DEGNI DI FEDE QUANTO ALLA TAHARA DEL VINO E DELL'OLIO per i sacrifici DURANTE TUTTI I GIORNI DELL'ANNO? Cioè, perchè un qualsiasi yehudi - anche un 'am haarez - che porta al Tempio offerte di olio e di vino è creduto quando afferma che esse sono tahor, e ciò anche nei periodi dell'anno in cui la sua teruma non viene accettata? IN MODO CHE NON VADA CIASCUNO E SI COSTRUISCA UNA BAMA PER SÈ, E BRUCI UNA PARA ADUMA PER SÈ.
La Ghemara commenta:
Disse Rav Pappa: Secondo chi accettiamo oggigiorno la testimonianza di un 'am haarez? Secondo chi? Secondo R'Yose, il quale si preoccupa di non suscitare inimicizia. Di per sè noi non potremmo accettare la testimonianza di un 'am haarez. Tuttavia, la accettiamo per non creare inimicizia.
La Ghemara torna a focalizzare la sua attenzione sull'affermazione che è permesso immergere recipienti dentro a recipienti per la teruma perchè ad ogni modo non accettiamo la teruma dallo 'am haarez. La Ghemara chiede:
Preoccupiamoci dell'eventualità che un chaver prenda a prestito un recipiente per la teruma da uno 'am haarez! Perchè imparammo in una Mishna: UN RECIPIENTE DI TERRACOTTA SALVA TUTTO dal contrarre tuma.PAROLE DI BET HILLEL. BET SHAMMAI DICONO: NON SALVA CHE I CIBI, LE BEVANDE E altri RECIPIENTI DI TERRACOTTA dal contrarre tuma. Non proteggono, invece, recipienti che non siano di terracotta. DISSERO BET HILLEL A BET SHAMMAI: PERCHÈ voi create questa distinzione tra cibi, bevande e recipienti di terracotta, da una parte (che vengono protetti dalla tuma da un altro recipiente di terracotta) ed altri recipienti, dall'altra (che non vengono protetti dalla tuma da un altro recipiente di terracotta). DISSERO BET SHAMMAI: PERCHÈ ESSO(il recipiente di terracotta che dovrebbe proteggere gli altri tipi di recipienti dal contrarre tuma) È TAME DA PARTE DELLO 'AM HAAREZ, E la legge è che UN RECIPIENTE CHE È esso stesso TAME NON PUÒ INTERPORSI tra il cadavere e le cose tahor per proteggerle dal contrarre tuma.DISSERO LORO BET HILLEL: MA NON DICHIARASTE TAHOR CIBI E BEVANDE AL SUO INTERNO [DEL RECIPIENTE DI TERRACOTTA]! DISSERO LORO BET SHAMMAI: QUANDO DICHIARAMMO TAHOR CIBI E BEVANDE AL SUO INTERNO [DEL RECIPIENTE DI TERRACOTTA], 
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FU solo PER LO 'am haarez STESSO CHE NOI li DICHIARAMMOTAHOR. MA DICHIAREREMOTAHOR anche QUEL RECIPIENTE non di terracotta ma protetto dal recipiente di terracotta, LA CUI TAHARA È PER TE [il chaver] E PER LUI [lo 'am haarez]? Certamente no! Così ritengono Bet Shammai.
Prima di formulare la sua domanda, la Ghemara cita una Baraita di simile argomento:
Fu insegnato in una Baraita: DISSE R'YEHOSHUA: MI VERGOGNAI DELLE VOSTRE PAROLE, BET SHAMMAI! È POSSIBILE che UNA DONNA al piano superore della casa il cui passaggio è sbarrato da un recipiente di terracotta IMPASTI IN UNA FORMA non di terracotta, e LA DONNA E LA FORMA SIANO TAME per SETTE giorni, MAL'IMPASTO stesso resti TAHOR?! E in analoga maniera, è mai possibile nel caso di UN FIASCO PIENO DI UNA BEVANDA che si trova al piano superiore della casa che [ILFIASCO] SIA TAME di UNATUMADI SETTE giorni,MA LA BEVANDA dentro al fiasco resti TAHOR?! GLI SI ACCOSTÒ per parlare UN CERTO DISCEPOLO DEI DISCEPOLI DI BET SHAMMAI, e GLI DISSE: TI DIRÒLA RAGIONE DI BET SHAMMAI. GLI DISSE [R'YEHOSHUA]: DI'! GLI DISSE: UN RECIPIENTE TAME SI INTERPONE tra il cadavere e una cosa tahor, proteggendola O NON SI INTERPONE?GLI DISSE [R'YEHOSHUA]: NON SI INTERPONE. Continuò il discepolo di Bet Shammai: IL RECIPIENTE DELLO 'AM HAAREZ È TAME O TAHOR? GLI DISSE [R'YEHOSHUA]: È TAME. Continuò il discepolo: E SE TU GLI DICI [ALLO 'AM HAAREZ] che È TAME, FORSE CHE TI DARÀ RETTA? Certo no! E NON SOLO, MA SE GLI DICI che È TAME, EGLI TI RISPONDERÀ: IL MIO È TAHOR, E IL TUO È TAME! E QUESTA È LA RAGIONE DI BET SHAMMAI. IMMEDIATAMENTE R'YEHOSHUA ANDÒ A PROSTRARSI SULLE TOMBE DI BET SHAMMAI, DISSE: HO SPARLATOSU DI VOI, OSSA DI BET SHAMMAI. SE LE VOSTRE REGOLE ENIGMATICHE SONO COSÌ piene di sapienza,QUANTO PIÙ LO SONO QUELLE COMPRENSIBILI! DISSERO: PER TUTTI I SUOI GIORNI che gli restarono da vivere, I SUOI DENTI [DI R'YEHOSHUA] FURONO ANNERITI PERI SUOImolti DIGIUNI che intrapprese per espiare di aver parlato impropriamente sui chachamim di Bet Shammai.
Citata la Mishna e la relativa Baraita, la Ghemara articola la sua domanda:
La Mishna afferma, ad ogni modo, che Bet Shammai disse a Bet Hillel che la tahara dei recipienti non di terracotta dello 'am haarez È PER TE [il chaver] E PER LUI [lo 'am haarez]. Quindi è evidente che noi chaverim possiamo prendere a prestito recipienti da loro! E allora, perchè la Mishna ci permette di immergere recipienti dentro recipienti per la truma? Come mai la Mishna non si preoccupa che forse uno 'am haarez  imiterà tale pratica e poi darà in prestito il suo recipiente al chaver?
La Ghemara risponde:
Quando prendiamo a prestito dei recipienti da loro, noi li immergiamo prima di usarli.
La Ghemara chiede:
Se così è, che noi immergiamo quello che prendiamo a prestito da loro, allora che Bet Hille risponda a Bet Shammai nella Mishna: Quando prendiamo a prestito dei recipienti da loro, noi li immergiamo prima di usarli!
La Ghemara risponde:
Ciò che è diventato tame dal cadavere deve essere spruzzato nel terzo e nel settimo giorno del processo di tahara, e la gente di solito non dà a prestito un recipiente per un periodo di sette giorni.
La Ghemara chiede:
Ma è proprio vero che [gli 'ame haarez] non sono degni di fede per quanto riguarda l'immersione, come appena detto nella Ghemara? Ma fu insegnato in una Baraita: GLI 'AME HAAREZ SONO DEGNI DI FEDE PER QUANTO RIGUARDA LA TAHARA PER IMMERSIONE DI CIÒ CHE È DIVENTATO TAME DAL CADAVERE.
La Ghemara risponde:
Disse Abbaye: Non vi è difficoltà. Questa Baraita, che afferma che uno 'am haarez è degno di fede, si riferisce alla tahara del suo corpo. Ma questa affermazione della Ghemara sopra, che lo 'am haarez non è degno di fede, si riferisce alla tahara dei suoi recipienti.
La Ghemara riporta un'altra risposta:
Rava disse: Questa Baraita e quella affermazione della Ghemara sopra potrebbero entrambe riferirsi a la credibilità dello 'am haarez rispetto a i suoi recipienti. e non vi è difficoltà. Questa Baraita, che afferma che uno 'am haarez è degno di fede, si riferisce a quando disse: "Non ho mai immerso un recipiente dentro a un recipiente", mentre questa affermazione della Ghemara sopra, che lo 'am haarez non è degno di fede, si riferisce a quando disse: "Io ha immerso un recipiente dentro a un recipiente, ma io non ho immerso in un recipiente la cui apertura non era larga come l'imboccatura dell'otre". E infatti fu insegnato in una Baraita: UNO 'AM HAAREZ È DEGNO DI FEDE QUANDO DICE:"Questi FRUTTI NON SONO STATI RESI SUSCETTIBILI di tuma",MA NON È DEGNO DI FEDEQUANDO DICE: "Questi FRUTTI SONO STATI RESI SUSCETTIBILI di tuma, MA NON SI SONO RESI TAME".
La Ghemara chiede:
Ma è proprio vero che uno 'am haarez è degno di fede per quanto si riferisce alla tahara del suo corpo? Ma fu insegnato in una Baraita: se un chaver viene per farsi spruzzare addosso l'acqua della para aduma, noi spruzziamo su di lui immediatamente. Ma se uno 'am haarez viene per farsi spruzzare addosso l'acqua della para aduma, noi non spruzziamo su di lui finchè egli osservi in nostra presenza il terzo e il settimo giorno. Se lo 'am haarez non è degno di fede quando dice di essere pronto ad essere spruzzato, perchè egli è degno di fede quando dice di essersi immerso nella maniera dovuta?
La Ghemara risponde:
Piuttosto, disse Abbaye: Grazie alla severità che usasti con lui all'inizio, quando non gli credesti circa la sua preparazione a venir spruzzato con l'acqua della para aduma, gli rendesti la cosa più facile alla fine, perchè ora puoi credergli che si immerse nella maniera appropriata dopo che fu spruzzato per l'ultima volta.

La Ghemara riporta ora il secondo caso della Mishna:
L'ESTERNO E L'INTERNO ed il posto di zevitadi un recipiente sono considerati recipienti separati nei riguardi della teruma, ma non nei riguardi del kodesh.
La Ghemara spiega:
Che cosa intende la Mishna quando dice "l'esterno e l'interno ecc."? È come imparammo in una Mishna: SE L'ESTERNO DI UN RECIPIENTE DIVENNE TAME CON l'essere venuto a contatto con LIQUIDI tame, IL SUO ESTERNO È TAME, ma IL SUO INTERNO, IL SUO BORDO, LA SUA ORECCHIA E I SUOI MANICI SONO TAHOR. Ma se IL SUO INTERNO DIVENNE TAME, ESSO DIVIENE TUTTO TAME (interno, esterno, orlo, orecchie e manici). La nostra Mishna ci insegna che l'esterno, l'interno e il posto di zevita sono considerati come recipienti distinti per la teruma: Se l'esterno diviene tame da contatto con liquidi tame, solo esso lo è, ma non le altre parti del recipiente. Se, tuttavia, i liquidi tame toccano l'interno, l'intero recipiente diviene tame. Questo vale per la teruma. Quanto al kodesh, tuttavia, anche se i liquidi tame toccano soltanto l'esterno, l'intero recipiente diviene tame.

La Ghemara ritorna al secondo caso della Mishna:
ED IL POSTO DI  ZEVITA ecc.
La Ghemara spiega:
Che cosa intende la Mishna con "posto di zevita"? Disse R'Yehuda in nome di Shmuel: È il posto con il quale uno lo porge agli altri. E così è detto nella Scrittura: ed egli le porse del grano abbrustolito.
La Ghemara riporta un'altra definizione:
R'Assi disse in nome di R'Yochanan: È il posto nel quale le persone delicate intingono il cibo.
La Ghemara riporta una Baraita connessa con il nostro argomento:
Rav Bivi insegnò la seguente Baraita in presenza di Rav Nachman: tutti i recipienti non hanno distinzione tra esterno e interno, sia nei riguardi de le sacre cose del tempio, cioè il kodesh, sia nei riguardi de le sacre cose dei confini. Nei  riguardi di tutte queste sacre cose, non vi è distinzione tra esterno e interno del recipiente, quando una parte diviene tame - tutte le parti del recipiente divengono tame.
La Ghemara chiede:
Gli disse [Rav Nachman a Rav Bivi]: Che cosa sono "le sacre cose dei confini" menzionate nella Baraita? Intendi dire che essi sono la teruma? Perchè la teruma - a differenza dei cibi sacrificali che possono esser mangiati solo nel Tempio e entro i confini di Gerusalemme - può essere mangiata nell'ambito dei confini di Erez Yisrael. Ma imparammo in una Mishna: L'ESTERNO E L'INTERNO ED IL POSTO DI ZEVITAdi un recipiente sono considerati recipienti separati NEI RIGUARDI DELLA TERUMA. Come può, allora, la Baraita affermare che essi non sono considerati recipienti distinti nei riguardi de "le sacre cose dei confini"? Forse, allora per "le sacre cose dei confini" tu intendi i chullin che furono preparati secondo il livello de la tahara del kodesh. Tu mi hai ricordato di una cosa che disse Rabba bar Avuha: Undici livelli decretati per il kodesh e non per la teruma insegnarono qui nella Mishna. I primi  sei si applicano sia al kodesh sia al chullin che furono preparati secondo il livello de la tahara del kodesh. Gli ultimi cinque si applicano al kodesh ma non al chullin che furono preparati secondo il livello de la tahara del kodesh.

La Ghemara riporta ora il terzo caso della Mishna:
UNO CHE PORTA UN MIDRAS PUÒ contemporaneamente PORTARE LA TERUMA, MA NON IL KODESH.
La Ghemara spiega:
Quale è la ragione che egli non può portare il kodesh? È a causa di un incidente che accadde. Perchè disse Rav Yehuda in nome di Shmuel: Accadde che uno che stava trasportando una botte di vino consacrato da un posto all'altro,[da Daf 23a:e la cinghia del suo sandalo si spezzò ed egli la prese e la appoggiò sulla botte ma essa cadde nello spazio della botte la quale con ciò divenne tame. Allora dichiararono: Uno che porta un midras può contemporaneamente portare la teruma, ma non il kodesh. -- fino a qui da Daf 23a] 

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