La Ghemara porta ora la fonte per i
kiddushin
fatti con uno shtar:
E da dove si impara che anche con uno shtar si
possono fare i kiddushin:
La Ghemara riporta al proposito una
Baraita:
ESSO È UN LOGICO RAGIONAMENTO: SE IL DENARO, CHE NON FA USCIRE
dal
matrimonio vi FA ENTRARE, LO SHTAR CHE FA USCIRE con il ghetNON
È LOGICO CHE FACCIA ENTRARE? COSA DAL DENARO, CON CUI SI RISCATTA
L'HEKDESH E IL MA'ASER SHENI, IMPARERAI SULLO SHTAR,
CON CUI NON SI RISCATTA L'HEKDESH
E IL MA'ASER
SHENI, COME È SCRITTO: (Levitico 27, 19)
E DARÀ
IL DENARO E SARÀ SUO? DISSE LA SCRITTURA: (Deuteronomio
24, 2) USCIRÀ E SARÀ, ISTITUISCE UN HEKKESH
TRA IL FIDANZAMENTO E IL DIVORZIO, COME IL DIVORZIO AVVIENE PER MEZZO DELLO
SHTAR,
ANCHE IL FINDANZAMENTO AVVIENE PER MEZZO DELLO SHTAR.
La Ghemara solleva un'obiezione circa
l'hekkesh portato dalla Baraita:
Forse istituirò un hekkesh anche tra divorzio e fidanzamento,
come
la Baraita lo ha istituito tra fidanzamento e divorzio, come il fidanzamento
si fa con danaro anche il divorzio si fa con danaro?
La Ghemara spiega:
Disse Abbaye: Può essere che il denaro fa entrare
la
donna nel mantrimonio e il denaro la fa uscire dal matrimonio? Può
essere che il difensore si trasforma in accusatore? Un
hekkesh
non dovrebbe trasformare un elemento positivo in elemento negativo nello
stesso contesto! Quindi dal fatto che il fidanzamento si fa col denaro
non impareremo che il divorzio si fa col denaro.
La Ghemara obietta:
Se così è, anche sullo shtar diranno: Può
essere che uno shtar fa uscire la donna dal matrimonio e
uno
shtar
fa
entrare nel matrimonio? Può essere che
l'accusatore si trasforma
in difensore? Un hekkesh non dovrebbe trasformare un elemento
negativo in elemento positivo nello stesso contesto! Quindi dal fatto che
il divorzio si fa con uno shtar non impareremo che il fidanzamento
si fa con uno shtar.
La Ghemara spiega perché quando
uno shtar opera il divorzio e anche il fidanzamento non si può
dire "l'accusatore si trasforma in difensore":
Resta il fatto che le parole scritte in quello shtar
sono una cosa e le parole scritte in quell'altro shtar
sono
un'altra cosa. Uno shtar vale per ciò che vi è
scritto dentro e non può essere paragonato in generale ad un altro
shtar.
La Ghemara ribatte:
Anche qui allora possiamo dire quel denaro è una cosa
e quel denaro un'altra cosa, perché il marito le dice
ogni volta il motivo per cui le dà il denaro.
La Ghemara spiega:
La moneta è però sempre una e non vi sarebbe differenza
alcuna tra il denaro che viene dato per i kiddushin e quello che
verrebbe dato per i gherushin perciò in questo caso si dice:
"Il difensore si trasvorma in accusatore" e non si divorzia col danaro.
La Ghemara porta un altra spiegazione
di perché non si possa divorziare col danaro:
Rava disse: Disse la Scrittura: (Deuteronomio 24, 1) E
scriverà per lei, che vuol dire con una scrittura viene
divorziata, e non viene divorziata col danaro. Il versetto esclude
il denaro come mezzo del divorzio.
La Ghemara obietta:
E se dicessimo che il versetto vuol dire con una scrittura
viene divorziata, e non viene consacrata con una scrittura? Il versetto
esclude uno shtar come mezzo per i kiddushin.
La Ghemara respinge questa obiezione:
Ma è scritto: Uscirà e sarà viene istituito
un hekkesh ecc. tra divorzio e fidanzamento, come il divorzio
usa di uno shtar così il fidanzamento usa di uno shtar.
La Ghemara obietta ancora:
E cosa hai visto di speciale in ciò che dal versetto
E
scriverà per lei, si impara che non si può divorziare
col danaro, e dall'hekkesh Uscirà e sarà
che si può consacrare con uno shtar? Impara invece l'opposto,
dall'hekkesh che si può divorziare col danaro e dal versetto
che non si può consacrare con uno shtar!
La Ghemara spiega:
È ragionevole dire che quando si occupa di ghirushin
il
versetto esclude un din che ha rilevanza nei
ghirushin.
Ti
pare ragionevole che quando si occupa di ghirushin
il versetto
esclude
un
din
che ha rilevanza nei
kiddushin?
La Ghemara passa a chiarire
la shita di R'Yose Haghelili:
E secondo la shita di R'Yose Haghelili, che usa di
quel versetto E scriverà per lei per un'altra interpretazione
e
cioé che non si ha a scrivere un ghet su un animale o sul
cibo, che non si divorzia col danaro da dove lo impara?
La Ghemara risponde:
Disse il versetto alla fine: un libello di rescissioneche
si interpreta il libello la recide dal marito e nessun'altra
cosa la recide dal marito.
La Ghemara chiede:
E Rabbanan che dissentono da R'Yose Haghelili da quel
di
rescissione che cosa interpretano?
La Ghemara risponde:
Ne hanno bisogno per insegnare che un ghet deve essere
una
cosa che taglia tra lui e lei come è insegnato nella Baraita:
Uno
che dice a sua moglie: QUESTO È IL TUO GHET A CONDIZIONE
CHE TU NON BEVA VINO, A CONDIZIONE CHE TU NON VADA A CASA DI TUO PADRE
PER SEMPRE, QUESTA NON È UNA RESCISSIONE, PER TRENTA GIORNI, QUESTA
È UNA RESCISSIONE.
La Ghemara chiede ancora sull'argomento:
E R'Yose Haghelili da dove impara questo ultimo din?
Lo
ricava da "che taglia - rescissione" cioé la Tora poteva scrivere
sefer
koret "un libello che taglia" perché ha scritto
sefer kritut
"libello
di rescissione" usando un termine più astratto? Per insegnare che
esso deve essere una cosa che taglia tre lui e lei in modo totale. E
Rabbanan cosa imparano da questa scelta della Tora "che taglia - rescissione"?
"Che
taglia - rescissione" non insegna loro
nulla di speciale.
La Ghemara portò sopra
delle Baraitot che ricavavano da versetti le tre modalità di realizzare
i kiddushin dopo che si era dimostrata l'impossibilità di
studiarle da un kal
vachomer, ora la Ghemara propone altre vie di ricavare le tre modalità
in questione:
Una modalità da una modalità non si
può imparare, come abbiamo visto nelle Baraitot, impariamo
una da due!
La Ghemara chiede:
Quale impariamo?
La Ghemara esamina una prima possibilità:
Che il Misericordioso non scriva che i kiddushin si possono
fare con uno shtar e impari da quelle altre modalità,
denaro e bia!
La Ghemara respinge questa possibilità:
Cosa c'è da rivolgersi a quelle denaro e bia,
che
implicano un gran godimento per imparare sullo shtar che non
implica alcun godimento!
La Ghemara esamina una seconda
possibilità:
Che il Misericordioso non scriva che i kiddushin si possono
fare con bia e impari da quelle altre modalità, denaro
e shtar!
La Ghemara respinge
anche questa possibilità:
Cosa c'è da rivolgersi a quelle denaro e shtar,
che
implicano una molteplicità di kinyanimper
imparare sulla bia che non implica molti acquisti!
La Ghemara esamina una terza
possibilità:
Che il Misericordioso non scriva che i kiddushin si possono
fare con danaro e impari da quelle altre modalità, bia
e shtar!
La Ghemara respinge anche
questa possibilità:
Cosa c'è da rivolgersi a quelle bia e shtar,
che
hanno valore anche senza il consenso per imparare sul denaro che non
acquista senza il consenso. E se dirai, anche il danaro acquista senza
il consenso come nella schiava ebrea che il padre può
vendere al servizio senza il suo consenso, ti risponderò che in
questioni matrimoniali comunque non si trova che il danaro faccia i
kiddushin
senza il consenso della donna. In conclusione si può dire che senza
l'insegnamento dei versetti non avremmo potuto imparare le modalità
dei kiddushin una da due.
La Ghemara prende in esame la
shita
di R'Huna che aggiunge a danaro, shtar e bia anche la chuppa
tra le modalità di realizzare i kiddushin:
Disse R'Huna: La chuppa fa il kinyan della donna
nei kiddushin in base ad un kal
vachomer, se il danaro dei kiddushin che non fa mangiare
la teruma alla figlia di un Israel che si fidanzò con
un Kohen, fa il kinyan, la chuppa, che fa mangiare la
terumaalla
figlia di un Israel che si sposò con un Kohen,
non è logico
che faccia il kinyan?
La Ghemara muove un'obiezione
al fondamento del kal vachomer:
Ma è proprio vero che il denaro dei kiddushin
non fa mangiare la teruma? Eppure disse Ulla: Decisione della
Tora: Una fidanzata con un Kohen, figlia di un Israel, può
mangiare la teruma. Perché è detto (Levitico 22,
11): E un Kohen quando prenderà un anima come kinyan del suo
danaro, e quella, la fidanzata, è un kinyan del
suo danaro, e quale è il motivo per cui dissero che non mangia?
Si
tratta di un provvedimento rabbinico affinché non accada che
le versino un calice di vino di teruma nella casa di suo
padre Israel e lo diano da bere anche ai suoi fratelli e
alle sue sorelle ai queli la teruma è proibita.
La Ghemara propone un nuovo kal
vachomer:
Argomenta invece così: Se il danaro che non conclude il
processo del matrimonio fa kinyan, [daf
5b] la chuppa che conclude
il
processo del matrimonio non è logico che faccia kinyan?
La Ghemara confuta il kal vachomer:
Cosa ha da dire il denaro con cui si riscattano l'hekdesh
e il ma'aser sheni sulla chuppa con cui non si riscatta
nulla!
La Ghemara respinge tale confutazione:
La bia dimostri che tale confutazione non è valida,
infatti anch'essa non riscatta nulla eppure fa kinyan e con essa
si può consacrare una donna!
La Ghemara ribatte:
Cosa ha da dire la bia che opera il kinyan
della yevama sulla chuppa che non opera il kinyan
della yevama!
La Ghemara passa ad un nuovo
meccanismo di derivazione:
Il danaro dimostri che tale confutazione non è valida,
infatti anch'esso non opera il kinyan della yevama eppure
fa kinyan e con esso si può consacrare una donna! E il
ragionamento è tornato al punto da cui era partito: Questo
specchio la bia non è come questo specchio il
danaro, infatti con la bia non si può riscattare l'hekdesh
e il ma'ase sheni e anche questo specchio il danaro
non
è come questo specchio la bia, infatti con il danaro
non si può fare il kinyan della yevama, tuttavia
il
lato comune ad entrambi è che operano il kinyan in generale
cioé
all'infuori dei kiddushin e quindi operano il kinyan
anche qui nei kiddushin,
anch'io vi porterò la chuppa
che opera il kinyan in generale infatti è la chuppa
che opera l'acquisizione degli ultimi diritti del marito sulla moglie come
la possibiltà di sciogliere da solo i suoi nedarim
e di ereditare i suoi beni se muore, e quindi opera il kinyan
anche qui nei kiddushin.
La Ghemara cerca di confutare
anche questo ultimo meccanismo portando un lato comune a denaro e bia
non esistente nella chuppa:
Cosa ha da dire il lato comune ad entrambi denaro e bia
che
implicano un gran godimento sulla chuppa che non implica godimento
alcuno! Certo è il lato del godimento che conferisce loro la capacità
di operare il kinyan dei kiddushin ed esso non è presente
nella chuppa.
La Ghemara respinge tale confutazione:
Lo shtar dimostri che tale confutazione non è
valida, infatti anch'esso non implica godimento alcuno eppure fa kinyan
e con esso si può consacrare una donna!
La Ghemara ribatte:
Cosa ha da dire lo shtar che fa uscire una figlia
di Israel dal matrimonio con il ghet, sulla chuppa
che non opera certo il divorzio!
La Ghemara passa ad un nuovo
meccanismo di derivazione:
Il danaro e la bia dimostrino che tale confutazione non
è valida, infatti anch'essi non operano il divorzio eppure fanno
kinyan
e con essi si può consacrare una donna! E il ragionamento è
tornato al punto da cui era partito: Questo specchio lo
shtarnon
è come questo specchio il danaro e la bia, infatti esso
non implica godimneto e anche questo specchio il danaro
e la bia non è come questo specchio lo
shtar,
infatti con il danaro e la bia non si può operare il divorzio,
tuttavia il lato comune ai tre è che operano il kinyan
in generale cioé all'infuori dei kiddushin e quindi
operano
il kinyan anche qui nei kiddushin, anch'io vi porterò
la chuppa che opera il kinyan in generale
infatti è
la chuppa che opera l'acquisizione degli ultimi diritti del marito
sulla moglie come la possibiltà di sciogliere da solo i suoi nedarim
e di ereditare i suoi beni se muore, e quindi opera il kinyan
anche qui nei kiddushin.
La Ghemara cerca di confutare
anche questo ultimo meccanismo portando un lato comune a denaro e bia
e shtar non esistente nella chuppa:
Cosa ha da dire il lato comune ai tre denaro e bia
e
shtar
che
sono validi senza il suo consenso sulla chuppa
che non è
valida senza ilsuo consenso! Certo è il lato della validità
anche senza il consenso che conferisce loro la capacità di operare
il kinyan dei kiddushin ed esso non è presente nella
chuppa.
La Ghemara spiega come R'Huna
può comunque ritenere che la chuppa operi i kiddushin:
E R'Huna? Come se la caverà contro questo attacco? Egli
ti dirà: Il danaro, ad ogni buon conto, non troviamo che agisca
nel matrimonio senza il consenso di lei se escludiamo i kiddushin
della figlia minore. Quindi per quanto riguarda il matrimonio non vi è
un lato comune a tutte e tre le modalità dei kiddushin, denaro
e bia
e shtar, che non sia presente nella chuppa,
perciò è possibile imparare la chuppa da essi.
La Ghemara rivolge ancora alcune
obiezioni alla shita di R'Huna:
Disse Rava: Due risposte alla cosa che vuol dire R'Huna: Una,
che la Mishna espressamente tre insengna e ciò significa
che quattro non insegna e inoltre, la chuppa non conclude nulla
se non per mezzo dei kiddushin, e forse impareremo che la
chuppa
senza kiddushin opera i kiddushin dalla
chuppacheopera
i kiddushin per mezzo dei
kiddushin?
La Ghemara spiega la shita
di R'Huna:
Disse Abbaye a Rava, quanto a quello che hai detto: Tre insengna
e ciò significa che quattro non insegna, possiamo dire
che il Tanna ha insegnato le cose espressamente scritte nella Tora,
ma le cose non espressamente scritte non le ha insegnate, e la chuppa
non è nominata nella Tora, e quanto a quello che dicesti: La
chuppa
non
conclude nulla se non per mezzo dei kiddushin, anche R'Huna ha detto
così: Se il danaro, che non conclude dopo il danaro dei
kiddushin,
opera il kinyan, la chuppa, che conclude dopo il denaro dei
kiddushin,
non è logico che operi il kinyan?
La Ghemara passa a considerare
altri dinim dei kiddushin:
Rabbanan insegnarono: COME SAREBBE CON DANARO? LE DIEDE DANARO O
EQUIVALENTE DI DANARO, E LE DISSE: ECCOTI CONSACRATA A ME, ECCOTI FIDANZATA
A ME, ECCO TU MI SEI IN MOGLIE - QUESTA È CONSACRATA MA SE FU LEI
A DARE, E DISSE LEI: ECCOMI CONSACRATA A TE, ECCOMI FIDANZATA A TE, ECCOMI
A TE IN MOGLIE - NON È CONSACRATA.
La Ghemara indica una contraddizione
tra resha e sefa della Baraita:
La attaccò R'Pappa: Il motivo per cui lei è consacrata
è
che lui diede e lui disse, tuttavia se lui diede e lei disse non è
consacrata, ma diciamo la sefa: Ma se fu lei a dare a lui e lei
disse - non sono kiddushin, il motivo è che lei diede e lei
disse, tuttavia se lui diede e lei disse - sono kiddushin!
La Ghemara propone una
spiegazione:
La resha il Tanna la insegnò in modo vero e
proprio mentre la sefa il Tanna la insegnò così,
per simmetria, ma non si deve imparare da essa tutte le implicazioni.
La Ghemara obietta:
E il Tanna isegnerebbe nella sefa una cosa che contraddice
la resha?
La Ghemara accetta l'obiezione
e passa ad un altra spiegazione della Baraita:
Piuttosto fu così che disse: Se diede lui e
disse lui è ovvio che sono dei validi kiddushin, se
diede lui e disse lei si fa come se avesse dato lei e detto lei,
e non sono dei validi kiddushin.
La Ghemara propone una spiegazione
alternativa:
E se vuoi di': Se diede lui e disse lui, è consacrata,
se
diede lei e disse lei, non è consacrata, se diede lui
e disse lei è una situazione di dubbio e sospettiamo
derabbanan
che sia consacrata e applichiamo tutte le restrizioni del caso, e che non
sia consacrata e applichiamo tutte le restrizioni del caso.
La Ghemara indica una serie
di espressioni adatte e non adatte a kiddushin e ghirushin:
Disse Shmuel: Nei kiddushin, le diede danaro o equivalente
di danaro e le disse: Eccoti consacrata, eccoti fidanzata, eccoti (a me)
moglie, costei è consacrata cioé i kiddushin hanno
valore. Se disse: Eccomi tuo marito, eccomi tuo signore, eccomi tuo
fidanzato, non vi è neppure l'ombra del dubbio che vi
siano kiddushin.
E lo stesso nei ghirushin, le
diede il ghet e le disse: Eccoti spedita, eccoti divorziata,
eccoti permessa ad ogni uomo, costei è divorziata, ma se disse:
Non
sono tuo marito, non sono il tuo signore, non sono il tuo fidanzato, non
vi è neppure l'ombra del dubbio che vi siano ghirushin.
La Ghemara solleva delle obiezioni
alle espressioni giudicate adatte da Shmuel nonostante che in esse
non sia specificato a chi lei diviene consacrata:
Disse R'Pappa ad Abbaye: Sarebbe come dire che Shmuel era dell'opinione
che yadaym che non indicano sono egualmente yadaym cioé
anche espressioni incomplete che non dichiarano fino in fondo l'intenzione
di chi le dice sono egualmente valide al fine della loro validità
giuridica. Eppure ci insegna la Mishna (Nazir 2a): COLUI CHE
DICE: "AHA!" COSTUI È NAZIR, ed obiettammo al riguardo: Ma
forse disse: "Aha!" su un digiuno per accettare su di sé un
digiuno e non per essere nazir!? e Shmuel disse: E ciò
che lui diventa nazir dicendo:"Aha!" è quando un nazir
gli passava dinnanzi. Quindi ciò è perché un
nazir gli passa dinnanzi, ma se così non fosse, no! Quindi
non si può dire che Shmuel fosse dell'opinione che "yadaym
che non indicano sono egualmente yadaym" cioé
anche espressioni incomplete che non dichiarano fino in fondo l'intenzione
di chi le dice sono egualmente valide al fine della loro validità
giuridica.
La Ghemara accoglie tali obiezioni
e procede a modificare le parole di Shmuel:
Di cosa ci stiamo occupando qui? Del caso in cui disse "a
me". E quindi la sua epressione era completa e perciò i kiddushin
hanno valore.
La Ghemara obietta:
Ma se è così, cosa ci insegna Shmuel? Non c'è
alcun chiddush
nel fatto che la donna è consacrata se l'uomo ha detto la formula
completa!
La Ghemara spiega:
Shmuel ci viene ad insegnare quelle
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