[da daf 16b]La Ghemara
riferisce un episodio relativo all'argomento trattato:
Rabba bar Bar Chana si sentì male, entrarono da lui R'Yehuda
e Rabba ad informarsi della sua
salute. Nel corso della visita gli chiesero: Due che portarono un
ghet
da un paese d'oltremare, è necessario che dicano: Dinnanzi a noi
fu scritto e dinnanzi a noi fu firmato o non è necessario?
La Ghemara riferisce la risposta di
Rabba bar Bar Chana:
Disse loro: Non è necessario che essi lo dicano. Quale
è
il din se diranno: Dinnanzi a noi il marito
la divorziò?
Forse che non sono degni di fede? Nel mentre che stava così
parlando venne quel tale [fino a qui da daf
16b] persiano, prese via la lampada di
lor dinnanzi per portarla nel luogo del culto idolatrico come era uso
in quel giorno della festa della luce. Disse allora Rabba
bar Bar Chana: O Misericordioso! Che noi si possa vivere o sotto
la tua ombra che ci protegge dai persiani o sotto l'ombra dei figli
di Esav cioé i Romani, che in quel tempo erano più rispettosi
degli Ebrei.
La Ghemara solleva un'obiezione:
Sarebbe come dire che i Romani sono migliori dei Persiani, eppure
insegnò R'Chiya in una Baraita:
COSA È MAI QUELLO CHE È SCRITTO: (Giobbe 28, 23) DIO
COMPRESE LA SUA VIA ED EGLI CONOSCE IL SUO LUOGO? IL SANTO BENEDETTO
EGLI SIA SAPENDO CHE ISRAEL NON POSSONO SOPPORTARE I DECRETI DEI ROMANI,
DECISE DI ESILIARLI IN BAVEL?
La Ghemara spiega:
Ciò non costituisce una difficoltà: Quello che
dice la Baraita si riferisce a prima che venissero i Persiani in Babilonia,
quello che disse Rabba bar Bar Chana si riferisce a dopo che vennero
i Persiani in Babilonia.
La Ghemara riporta un passo della
nostra Mishna:
UNO DICE DINNANZI A ME FU SCRITTO E DUE DICONO DINNANZI A NOI FU
FIRMATO, KASHER.
La Ghemara chiarisce le parlo della
Mishna:
Disse R'Ami in nome di R'Yochanan:
Non insegnarono nella nostra Mishna che il ghet è kasherse
non nel caso in cui il ghet esce dinnanzi al Bet Din
di sotto la mano del testimone della scrittura che ne è lo shaliach,
nel
qual caso essi divengono come due testimoni su di questo
sulla
scrittura, perché lo shaliach vale per due, e due su di
questo sulla firma, e quindi la testimonianza è completa,
ma
se
il ghet esce dinnanzi al Bet Din di sotto la mano dei testimoni
della firma che ne sono anche gli shelichim esso
èpasulperché
sulla scrittura lishmah
non abbiamo alcuna testimonianza.
La Ghemara conclude:
Quindi R'Yochanan era dell'opinione che due che portarono
un ghet da un paese d'oltremare bisogna che dicano: Dinnanzi a noi
fu scritto e dinnanzi a noi fu firmato, ma se dicono solo: Dinnanzi
a noi fu firmato resta il sospetto che il ghet fu scritto non lishmah.
La Ghemara continua a trarre le conclusioni
dalle parole di R'Yochanan:
Gli disse R'Asi a R'Ami: Allora da ciò si può
concludere a proposito della resha cioé la proposizione
precedente della nostra Mishna che insegna: DUE DICONO DINNANZI A NOI
FU SCRITTO E UNO DICE DINNANZI A ME FU FIRMATO, PASUL, MA R'YEHUDA
DICHIARA KASHER, e persino quando un ghet esce dinnanzi
al Bet Din di sotto la mano che ne sono gli shelichim di
tutti e due i testimoni, uno della scrittura e uno della firma, Rabbanan
lo dichiarano pasul perché nessuno degli shelichim
testimoniò su entrambi i punti?
La Ghemara conclude:
Gli disse R'Ami a R'Asi: Proprio così.
La Ghemara riporta un episodio connesso:
A volte lo colse R'Asi a R'Ami che insegnava e diceva
che persino un ghet esce dinnanzi al Bet Din si sotto le
mani dei testimoni della firma che ne sono gli shelichim il
ghetè
kasher
e
non come disse sopra.
La Ghemara conclude:
Quindi R'Ami era dell'opinione che due che portarono un ghet
da un paese d'oltremare non occorre che dicano: Dinnanzi a noi fu scritto
e dinnanzi a noi fu firmato, ma siccome sono in due a testimoniare
sull'intenzione del marito a divorziare la moglie, se costui volesse contestare
la validità del ghet non potrebbe farlo.
La Ghemara continua a trarre le
conclusioni dalle parole di R'Ami:
Gli disse R'Asi a R'Ami: Allora da ciò si può
concludere a proposito della resha cioé la proposizione
precedente della nostra Mishna che insegna: DUE DICONO DINNANZI A NOI
FU SCRITTO E UNO DICE DINNANZI A ME FU FIRMATO, PASUL, MA R'YEHUDA
DICHIARA KASHER, il motivo per il quale Tanna Kmma dichiara
tale ghet pasul è perché il ghet
non esce dinnanzi al Bet Din di sotto la mano di tutti e
due i tipi di testimoni, almeno uno di quelli della scrittura e quello
della firma, tuttavia se il ghet fosse uscito dinnanzi al
Bet Din di sotto la mano che ne sono gli shelichim di
tutti e due i tipi di testimoni, uno della scrittura e uno della firma,
Rabbanan
lo dichiarerebbero kasher perché alla fin fine furono
due a portarlo e in questo caso non occorre altro.
La Ghemara conclude:
Gli disse R'Ami a R'Asi: Proprio così.
La Ghemara obietta:
Obiettò R'Asi: Eppure a volte non ci dicesti così.
La Ghemara riporta la risposta
di R'Ami:
Gli disse: Quello che ti ho detto ora è un punto fermo
che non ha da essere mosso. Cioé mi sono ricreduto dalle posizioni
precedenti e quello che ti dico ora è giusto.
Mishna. FU
SCRITTO DI GIORNO E FU FIRMATO DI GIORNO, DI NOTTE E FU FIRMATO DI NOTTE,
DI NOTTE E FU FIRMATO DI GIORNO, È KASHER. DI GIORNO E FU
FIRMATO DI NOTTE È PASUL, R'SHIMON LO DICHIARA KASHER,
PERCHÉ R'SHIMON SOLEVA DIRE: TUTTI I GHITTIN CHE FURONO SCRITTI
DI GIORNO E FURONO FIRMATI DI NOTTE SONO PESULIN, SALVO CHE I GHITTIN
DELLE DONNE.
Ghemara.La
Ghemara
riporta una domanda che si rivolsero gli Amoraim:
Fu detto dagli Amoraim: Per quale ragione Rabbanan istituirono
che si debba scrivere la data sui ghittin (e qui si intende
ghittin
di donne) - ? - Dal momento che il ghet non è fatto per riscuotere
da un debitore (dove la data è fondamentale per stabilire l'ordine
di precedenza di vari debitori) per quale motivo la data è così
importante, fino al punto che, secondo Rabbanan, la sua mancanza ne inficia
la validità? R'Yochanan
disse: Per via della figlia di sua sorella,
che è una parente
permessa, che uno può sposare. È il caso di un tale che sposò
la figlia di sua sorella, e, per evitare che costei incorra in una condanna
a morte per adulterio, egli le diede un ghet senza data, da esibire
in caso di adulterio per evitare la condanna. Resh
Lakish disse: Per via dei frutti dei beni della moglie a cui il
marito ha diritto fino al momento che le scrive il ghet.
La Ghemara chiede:
Resh Lakish, per quale motivo non disse come R'Yochanan?
La Ghemara risponde:
Potrebbe dirti Resh Lakish: Lo zenut non è
frequente che porti ad una pena di morte, o almeno non lo è
fino al punto da portare Rabbanan ad emettere un decreto per prevenire
il raro caso che uno scriva un simile ghet per proteggere la moglie
da un ipotetica condanna.
La Ghemara chiede:
E R'Yochanan, per quale motivo non disse come Resh Lakish?
La Ghemara risponde:
Era dell'opinione: Il marito ha diritto ai frutti fino al momento
della consegna del ghet e perciò la data in cui esso
fu scritto non ha importanza ai fini di stabilire quando il marito perse
il diritto ai frutti.
La Ghemara spiega la shita
di R'Shimon nella nostra Mishna:
Si può capire secondo Resh Lakish, che lega la disposizione
di scrivere la data nel ghet alla questione dei frutti, per questo
R'Shimon il quale ritiene che dal momento della scrittura del ghet
il marito già perde il diritto ai frutti dei beni della moglie,
dichiara
kasherun
ghet
che fu scritto di giorno e firmato di notte, ma secondo R'Yochanan,
che lega la disposizione di scrivere la data nel ghet alla questione
della figlia della sorella,
per quale ragione R'Shimon dichiara un
ghet che fu scritto di giorno e firmato di notte
kasher?
La Ghemara spiega:
Ti potrebbe dire R'Yochanan: Che la ragione del decreto è
la figlia della sorella non l'ho detto secondo la shita
di R'Shimon, l'ho detto secondo la shita di Rabbanan.
La Ghemara spiega la machloket
tra Tanna Kamma e R'Shimon:
Si può capire secondo R'Yochanan, questa è la machloket
che c'è tra R'Shimon e Rabbanan (Tanna Kamma) che Rabbanan temevano
che un marito misericordioso desse un ghet a sua moglie da esibire
in caso di adulterio, e anche il ghet scritto di giorno e firmato
di notte, è un ghet di protezione e perciò pasul,
mentre R'Shimon considerava un ghet scritto di giorno e firmato
di notte, perfettamente valido per attestare la perdita dei diritti del
marito ai frutti dei beni della moglie, tuttavia quanto a Resh Lakish,
per
il quale è opinione comune che la data sul ghet va scritta
"per via dei fruttti" dei beni della moglie, quale machloket
sussiste tra R'Shimon e Rabbanan nei riguardi di un ghet scritto
di giorno e firmato di notte?
La Ghemara fornisce una spiegazione:
I frutti che il marito vendette dal momento della scrittura
del
ghet
al momento della firma sono l'oggetto della diatriba
tra loro,
dove secondo R'Shimon il marito perde il diritto sui frutti fin dal
momento della scrittura, i beni venduti prima della firma appartengono
alla moglie e il ghet è kasher, mentre per Tanna Kamma
il marito perde il suo diritto solo alla firma, e quindi il ghet
scritto durante il giorno e firmato di notte potrebbe essere usato dalla
moglie per appropriarsi indebitamente di beni venduti dal marito nel giorno
della scrittura e perciò Rabbanan lo dichiararono
pasul.
La Ghemara obietta:
Ma è proprio al contrario che l'abbiamo sentite le parole
di quegli Amoraim, infatti fu detto: Da quando si fanno uscire i frutti
dalle
mani di quelli che li hanno comperati dal marito della divorziata?
R'Yochanan
disse: Dal momento della scrittura e Resh Lakish disse: Dal momento della
consegna!
La Ghemara ordina:
Capovolgi quest'ultimo insegnamento che sicuramente fu trasmesso
in maniera erronea. E cioé: R'Yochanan disse: Dal momento della
consegna e Resh Lakish disse: Dal momento della scrittura.
La Ghemara solleva delle obiezioni
all'insegna di entrambe le shitot
di intendere la ragione del decreto sulla data del ghet:
Disse Abbaye a R'Yosef:
La Mishna insegna a daf 80a: TRE GHITTIN SONO PESULIM,
MA SE SI SPOSA LA PROLE È KASHER,
che cosa ci guadagnano i Chachamim con la loro disposizione che rende
il ghet pasul derabbanan
se non porta la data?
Secondo la Mishna riportata un ghet senza data è kasher
bediavad e quindi un
marito che volesse consegnare un ghet senza data alla figlia di
sua sorella per proteggerla da una condanna per adulterio, o un marito
che volesse continuare a godere dei frutti dei beni della moglie anche
dopo il divorzio, potrebbero farlo!
La Ghemara risponde:
Rispose R'Yosef a Abbaye: Serve a che lechatchila
lei non si sposi con un ghet senza data, perché nessuno
glielo scriverà né i testimoni lo firmeranno sapendo che
tale ghet non è in piena regola e il marito troverà
difficile realizzare la cosa.
La Ghemara continua a chiedere:
Se uno si fa fare un ghet regolamentare con tanto di data e
firme dei testimoni e poi gli taglia via la data e lo consegna a lei,
quale è il din? Non è forse tale ghet valido
bediavad e torna la domanda: A che prò dichiararono Rabbanan
pasul un ghet senza data?
La Ghemara risponde:
Gli rispose R'Yosef a Abbaye: Di un simile imbroglione
non sospettiamo, e decretiamo che un ghet deve portare la data
perché ciò verrà rispettato dalla maggiornza, che
sono persone diritte.
La Ghemara continua a chiedere:
Un ghet sul quale è scritto il ciclo settennale nell'ambito
del tale periodo di Yovel di cinquant'anni, o l'anno nell'ambito
del tale ciclo settennale, o il mese nell'ambito del tale anno,
o la settimana nell'ambito del tale mese ma non vi è riportato
il giorno, quale è il suo din?
La Ghemara risponde:
Gli rispose R'Yosef a Abbaye: È kasher lechatchila.
La Ghemara solleva delle
obiezioni all'insegna di entrambe le shitot
di intendere la ragione del decreto sulla data del ghet:
Disse Abbaye a R'Yosef: Che cosa ci guadagnano i Chachamim con la
loro disposizione perché siccome è possibile scrivere
una data qualsiasi cosa impedirà al marito di scrivere un ghet
di protezione o di godere dei frutti dei beni della moglie per tutto il
periodo compreso nella data del ghet?
La Ghemara risponde:
Rispose R'Yosef a Abbaye: È utile per il periodo settennale
precedente a quello scritto nel ghet per cui il marito non potrà
proteggerla se commise adulterio in quel periodo e per il periodo settennale
susseguente per cui il marito non potrà continuare a godere
dei frutti dei beni della moglie anche in quel periodo. Perché
se non dirai così che anche un'utilità parziale è
sufficiente a giustificare il decreto, se il ghet riporta il
giorno stesso, forse sappiamo se lei è divorziata dal mattino
o dalla sera? Tuttavia diciamo che la data è utile per il
giorno precedente a quello scritto nel ghet per cui il marito
non potrà proteggerla se commise adulterio ieri e per il giorno
susseguente per cui il marito non potrà continuare a godere
dei frutti dei beni della moglie anche domani, anche qui quando
la data indica solo il periodo settennale è utile per il periodo
settennale precedente e per il periodo settennale susseguente.
La Ghemara solleva altre obiezioni
all'insegna di entrambe le shitot di intendere la ragione del decreto
sulla data del ghet:
Disse Ravina a Rava: Se
il marito le scrisse il ghet e lo fece firmare dei testimoni |