La Ghemara riporta la conclusione dell'episodio:
Alla fine vennero dei testimoni e testimoniarono che era
suo fratello.
Gli disse il fratello di Mari a R'Chisda: Che divida con
me anche le vigne e gli orti che lui ha piantato sulle terre di nostro
padre.
Gli disse R'Chisda a Mari: Ha detto bene tuo fratello
perché la Mishna insegna Baba Batra 143b: LASCIÒ FIGLI
GRANDI E PICCOLI, E I GRANDI APPORTARONO DELLE MIGLIORIE ALLA PROPRIETÀ
- APPORTARONO DELLE MIGLIORIE A METÀ cioé le migliorie
vanno divise con i fratelli piccoli. [daf 40a]e
così disse Rabba: In tal maniera essi apportarono delle migliorie
a metà per dire che anche le migliorie vanno divise a metà
con i fratelli minori.
La Ghemara obietta alle parole di R'Chisda:
Gli disse Abbaye a R'Chisda: È forse simile il
caso di Mari a quello di cui parla la Mishna di Baba Batra? Là
i fratelli maggiori sapevano dell'esistenza dei minori e
condonarono loro la metà delle migliorie apportate alle comuni
proprietà, qui - forse che sapeva Mari dell'esistenza di
quel fratello minore in modo da condonargli la metà delle
migliorie?
La Ghemara obietta ancora:
La cosa la decisione di R'Chisda nel caso di Mari si rotolò
da
una all'altra delle Accademie di Babilonia finché arrivò
alla presenza di R'Ami in Terra di Israel. Egli disse loro agli
studiosi che gli riportarono il caso e la relativa decisione di R'Chisda:
Ove sussiste una motivazione più grande di questa di non
dare niente al parente quando questi si è insediato nella proprietà
del prigioniero, Rabbanan tuttavia dissero: SI FA A LUI IL CONTO COME
A UN MEZZADRO, qui nel caso di Mari, in cui la terra appartiene
anche a lui, non gli si dà per lo meno la parte del mezzadro
per le migliorie apportate nella metà delle proprietà che
vanno al fratello?
La Ghemara riporta la risposta
di R'Chisda:
La portarono indietro questa obiezione di R'Ami alla presenza
di R'Chisda. Disse loro: Forse che un caso assomiglia all'altro?
Là
nel
caso in cui il parente si insediò nella proprietà del prigioniero
vi
si insediò in maniera autorizzata da parte del Bet Din,
qui
nel
caso di Mari vi si insediò senza l'autorizzazione. Inoltre:
Il
fratello era minore nel momento in cui Mari si insediò nelle
comuni proprietà, e sussiste il principio per cui non
facciamo insediare un parente nelle proprietà di un minore.
La Ghemara riporta la risposta di
R'Ami:
La portarono indietro questa risposta di R'Chisda alla presenza
di R'Ami. Disse loro: Non lo completarono il racconto del caso dinnanzi
a me con il particolare che il fratello di Mari era minore
quando
questi si insediò nella comune proprietà. Se lo avessi saputo
non avrei detto che Mari riceve la parte spettante ad un mezzadro per le
migliorie apportate ai campi del fratello.
Mishna. UNO CHE DÀ
IN CONSEGNA DEI PRODOTTI AGRICOLI AD UN COMPAGNO - ORA QUESTI GLI TRATTENGA
LE PERDITE
PER IL FRUMENTO E IL MIGLIO - NOVE MEZZI KAV
PER OGNI KOR
PER L'ORZO E PANICO - NOVE KAV PER OGNI KOR
PER LA SPELTA E IL SEME DI LINO - TRE SEA
PER OGNI KOR
OGNI COSA SECONDO LA MISURA E SECONDO IL TEMPO.
DISSE R'YOCHANAN BEN NURI: E COSA GLIENE IMPORTA AI SORCI? NON MANGIANO
FORSE SIA DAL TANTO CHE DAL POCO? PIUTTOSTO NON GLI TRATTIENE LE PERDITE
SE NON PER UN SOLO KOR.
R'YEHUDA DICE: SE SI TRATTASSE DI UN GRANDE QUANTITÀ NON
GLI TRATTIENE LE PERDITE, PERCHÉ SI GONFIANO.
Ghemara. La Ghemara
obietta:
Ma il miglio perde molto!
La Ghemara risponde:
Disse Rabba bar Bar Chana in nome di R'Yochanan: La Mishna si riferisce
al miglio brillato che perde molto meno di quello non mondato.
La Ghemara porta un prossimo brano
della nostra Mishna:
PER LA SPELTA E IL SEME DI LINO - TRE SEA
PER OGNI KOR (ecc.):
La Ghemara porta una chiarificazione:
Disse R'Yochanan in nome di R'Chiya: La Mishna si riferisce a seme
di lino con i gambi ma quando è pulito perde molto meno.
La Ghemara riporta una Baraita a
favore di R'Chiya:
Anche una Baraita insegna così: PER LA SPELTA E IL SEME DI
LINO E PER IL MIGLIO NON MONDATO - TRE SEA PER OGNI KOR:
La Ghemara porta il seguito della
nostra Mishna:
OGNI COSA SECONDO LA MISURA E SECONDO IL TEMPO ecc.
La Ghemara riporta una Baraita
chiarificante:
Una Baraita insegna: La quantità che appare nella Mishna
può essere ritenuta SIA PER CIASCUN KOR di raccoltoche
fu dato in consegna, SIA PER CIASCUN ANNO in cui quel raccolto è
rimasto in consegna.
La Ghemara riporta la disputa
tra R'Yochanan ben Nuri e Tanna Kamma che appare nella nostra Mishna:
DISSE R'YOCHANAN BEN NURI ecc.
La Ghemara porta una Baraita in
cui viene spiegata l'opinione di Tanna Kamma:
Una Baraita insegna: DISSERO A R'YOCHANAN: GRAN PARTE DI ESSO
del
raccolto dato in consegna VA A MALE, GRAN PARTE DI ESSO VA DISPERSO.
La Ghemara porta una Baraita che
limita il primo din della nostra Mishna:
Una Baraita insegna: DI COSA SI STA PARLANDO? DI QUANDO LO MESCOLÒ
il
raccolto datogli in consegna CON IL SUO, MA SE GLI DEDICÒ UN
ANGOLO - GLI PUÒ DIRE: ECCOTI CIÒ CHE TI APPARTIENE.
La Ghemara chiede:
E se anche lo avesse mescolato il raccolto datogli in
consegna con il suo raccolto, che problema c'è? Che guardi il
suo raccolto quanto è rispetto a quello datogli in consegna
e nella stessa proporzione restituisca il raccolto al proprietario! Che
bisogno c'è delle detrazioni fisse stabilite dalla Mishna?
La Ghemara risponde:
La Mishna dà i suoi valori fissi per uno che tolse da esso
dal
raccolto datogli in consegna delle quantità per sé ed egli
non sa più quale sia il rapporto tra il suo e quello datogli
in consegna.
La Ghemara continua ad obiettare:
Ma che guardi quanto ha tolto e così risalga alla proporzione
originale tra il suo raccolto e quello del suo compagno!
La Ghemara risponde:
La Mishna dà i suoi valori fissi per uno che non sa quanto
tolse dal raccolto datogli in consegna e non è in grado di risalire
a quale fosse il rapporto tra il suo e quello da restituire.
La Ghemara porta il prossimo passo
della nostra Mishna:
R'YEHUDA DICE: SE SI TRATTASSE di una grande quantità
non gli trattiene le perdite al momento della restituzione.
La Ghemara chiede:
Quanto sarebbe una grande quantità?
La Ghemara risponde:
Disse Rabba bar Bar Chana in nome di R'Yochanan: Dieci kor.
La Ghemara riporta una
Baraita che depone a favore di R'Yochanan:
C'è anche una Baraita che insegna così: QUANTO È
UNA GRANDE QUANTITÀ - DIECI KOR.
La Ghemara riporta una Baraita
che chiarisce l'insegnamento di R'Yehuda:
Un Tanna insegnò questa Baraita alla presenza di R'Nachman:
DI COSA SI STA PARLANDO quando diciamo che al momento della restituzione
del raccolto affidato gli vengono trattenute le perdite? QUANDO il
proprietario GLI MISURÒ il raccolto da dare in affidamento
DALLA
SUA AIA E il custode GLI RESTITUÌ il raccolto DALLA
SUA AIA, MA SE GLI MISURÒ DALLA SUA AIA E GLI RESTITUÌ
DALLA SUA CASA dove si usano misure più piccole e quindi alla
fine la quantità risulta un pò maggiore di quando si usano
le misure grandi dell'aia - NON GLI TRATTIENE LE PERDITE, PERCHÉ
le
misure piccole FANNO RISULTARE DI PIÙ.
La Ghemara muove un'abiezione
a questa soluzione e giunge a rivedere la formulazione della Baraita:
Gli disse R'Nachman al Tanna: Ma forse ci stiamo occupando
di stolti, che consegnano con una misura grande e riscuotono con una misura
piccola? Forse volevi dire "nei giorni dell'aia": DI COSA SI STA PARLANDO
quando
diciamo che al momento della restituzione del raccolto affidato gli vengono
trattenute le perdite? QUANDO il proprietario GLI MISURÒ
il
raccolto da dare in affidamento
NEI GIORNI DELL'AIA E il custode
GLI
RESTITUÌ il raccolto NEI GIORNI DELL'AIA, MA SE GLI MISURÒ
NEI GIORNI DELL'AIA E GLI RESTITUÌ NEI GIORNI DELLE PIOGGE
- NON GLI TRATTIENE LA PERDITA, PERCHÉ
i giorni delle piogge
FANNO
RISULTARE DI PIÙ.
La Ghemara obietta:
Gli disse R'Pappa ad Abbaye: Se così fosse dovrebbero scoppiare
nei
giorni delle piogge i recipienti che furono riempiti di raccolto
nei giorni dell'aia!
La Ghemara risponde:
Si dette il caso che in effetti scoppiassero i recipienti.
Ma se vuoi di': Se i recipienti in effetti non scoppiano è per
via della compressione a cui sono sottoposti i prodotti agricoli conservati
nei recipienti che impedisce che assorbano l'umidità nel periodo
delle piogge.
Mishna. GLI TRATTENGA
UN SESTO PER IL VINO. R'YEHUDA DICE: UN QUINTO. GLI TRATTENGA TRE LOG
DI OLIO PER CENTO, UN LOG E MEZZO È IL SEDIMENTO, UN LOG
E MEZZO È QUELLO CHE SI IMPREGNA nelle pareti dei recipienti.
SE
ERA OLIO RAFFINATO - NON GLI TRATTIENE PER IL SEDIMENTO, SE ERANO RECIPIENTI
VECCHI - NON GLI TRATTIENE PER QUELLO CHE SI IMPREGNA.
R'YEHUDA DICE: ANCHE CHI VENDE OLIO RAFFINATO AL SUO COMPAGNO TUTTO
L'ANNO, QUESTI PRENDE SU DI SÉ UN LOG E MEZZO DI SEDIMENTO
PER CENTO:
Ghemara. La Ghemara
spiega la differenza tra le opinioni di R'Yehuda e Tanna Kamma a proposito
della trattenuta sul vino:
Ma in realtà le loro opinioni di R'Yehuda e Tanna
Kamma non divergono, uno studioso ha deciso secondo la sua regione
e l'altro studioso ha deciso secondo la sua regione. Nella regione
di uno di Tanna Kamma rivestono l'interno dei recipienti con
cera e perciò non assorbe molto e la trattenuta può
essere di un sesto, mentre nella regione dell'altro di R'Yehuda
rivestono
l'interno
dei recipienti con pece e perciò assorbe molto e la
trattenuta deve essere di un quinto.
La Ghemara riporta una spiegazione
alternativa:
Ma se vuoi di': La differenza di assorbimento è per
via dell'argilla usata per le anfore, quella della regione di
R'Yehuda assorbe molto, mentre quella della regione di Tanna Kamma
non
assorbe tanto.
La Ghemara racconta un episodio
legato all'assorbimento delle anfore:
Nella regione di R'Yehuda mettevano quarantotto kuz in un
anfora, e al tempo del raccolto un anfora veniva venduta per sei
zuz.
R'Yehuda distribuiva a sei a sei kuz di vino alla volta per
un zuz. [daf 40b]
La Ghemara calcola il guadagno
di R'Yehuda per ogni anfora:
Sottrai dai quarantotto kuz contenuti in ciascuna anfora
trentaseikuz
per i sei zuz che è costata l'anfora, gli restano
dodici kuz di vino che sono il guadagno grezzo, da essi
sottrai
otto kuz che sono un sesto dei quarantotto
kuz
contenuti nell'anfora che sono da essa assorbiti,
gli restano quattro
kuz
di
vino che sono il guadagno netto per ogni anfora, quindi meno di un zuz.
La Ghemara fa osservare:
Ma disse Shmuel: Chi guadagna non guadagni più di un sesto!
Perché
R'Yehuda ha venduto così a buon prezzo?
La Ghemara tenta di spiegare:
Ci sono i recipienti e il sedimento che restano a R'Yehuda,
e se venduti possono fargli guadagnare quello che manca per raggiungere
il guadagno di un sesto.
La Ghemara insiste:
Se così è che anche i recipienti e il sedimento
debbono essere calcolati nel guadagno gli resta più di un sesto!
La Ghemara spiega:
C'è sempre la fatica, e la ricompensa a chi introduce
il cannello nell'anfora di terracotta che è una prestazione
professionale.
.
La Ghemara prende in esame un
altro passo della nostra Mishna:
SE ERA OLIO RAFFINATO - NON GLI TRATTIENE PER IL SEDIMENTO [ecc.]:
La Ghemara obietta:
Eppure non è possibile che l'anfora, anche se vecchia,
non
assorba!
La Ghemara risponde:
Disse R'Nachman: La Mishna si riferisce a recipienti ricoperti
di pece che quando sono vecchi ed hanno già assorbito, non assorbono
più.
La Ghemara riporta una seconda
risposta:
Abbaye disse: Persino se dirai che la Mishna si riferisce a
recipienti non ricoperti di pece, si può capire che non assorbono
più perché una volta che sono saturati, sono saturati.
La Ghemara riporta il prossimo
passo della nostra Mishna:
R'YEHUDA DICE: ANCHE CHI VENDE OLIO RAFFINATO AL SUO COMPAGNO TUTTO
L'ANNO, QUESTI il compratore PRENDE SU DI SÉ UN LOG
E MEZZO DI SEDIMENTO PER CENTO: Cioé se compera 100 log
di olio durante un'anno riceve in realtà soltanto 98 log
e mezzo perché nei 100 log è compreso un log
e mezzo di sedimento.
La Ghemara spiega il fondamento
della diatriba tra Rabbanan e R'Yehuda:
Disse Abbaye: Quando analizzi la nostra Mishna ti vien da
dire che secondo R'Yehuda è permesso mescolare il sedimento con
l'olio prima di venderlo, perché anche nell'olio raffinato è
compreso il sedimento, secondo Rabbanan è proibito mescolare
il sedimento perché l'acquirente si aspetta di acquistare l'olio
già decantato.
La Ghemara spiega la shita
di R'Yehuda:
Secondo R'Yehuda è permesso mescolare il sedimento - ed è
questo il motivo di quell'espressione della Mishna in cui dice: Il
compratore PRENDE SU DI SÉ, perché è come se il
venditore gli dicesse al compratore: Se volessi mescolartelo
l'olio
con il sedimento, non te lo mescolerei? Ora prendi su di te un log
e mezzo di sedimento ogni cento log di olio raffinato.
La Ghemara chiede:
Ma il compratore potrebbe dirgli: Se tu me li avessi mescolati
- se avessi voluto venderli in negozio sarei riuscito a venderli,
ora che non li hai mescolati cosa me ne faccio? Da soli i sedimanti
non
riesco a venderli!
La Ghemara risponde:
Ci stiamo occupando di un padrone di casa che ha comperato quell'olio
per il consumo domestico e non per rivenderlo e gli conviene che l'olio
che porta a casa sia limpido e che il sedimento venga considerato
come trattenuta sul prezzo e non come effettivo acquisto.
La Ghemara continua a chiedere:
Ma il compratore potrebbe dirgli: Dal momento che non me
lo hai mescolato l'olio con il sedimento - vuol dire che me l'hai
condonato perché ora dovrei rinunciare ad un log e mezzo
sui cento litri che ho acquistato?
La Ghemara risponde:
Questo è R'Yehuda secondo il suo modo di ragionare per cui
non vi sono condoni. Come insegna la Mishna: (Baba Batra 77b) SE
GLI VENDETTE IL GIOGO - NON GLI VENDETTE I BUOI, SE GLI VENDETTE I BUOI
- NON GLI VENDETTE IL GIOGO. R'YEHUDA DICE: I SOLDI LO TESTIMONIANO. COME?
GLI DISSE: VENDIMI IL TUO GIOGO PER DUECENTO ZUZ - ED È COSA
NOTA CHE UN GIOGO NON COSTA DUECENTO ZUZ. E RABBANAN DICONO: I SOLDI
NON SONO UNA PROVA.
La Ghemara spiega ora la shita
di Rabbanan che discordano da R'Yehuda:
Secondo Rabbanan per cui è proibito mescolare il sedimento,
e questo è il motivo per cui il compratore non prende su
di sé il costo del sedimento, perché è come
se il compratore gli dicesse al venditore: Se volevi mescolare
l'olio
con il sedimento - forse che ti era permesso? Allo stesso modo ora io
non accetto che mi venga caricato il prezzo del sedimento.
La Ghemara muove un'obiezione
al ragionamento di Abbaye:
Disse R'Pappa ad Abbaye: Al contrario, l'inverso sembra più
logico! Secondo Rabbanan è permesso mescolare il sedimento, e questo
è il motivo per cui il compratore non prende su di sé
il
costo del sedimento, perché è come se il compratore
gli
dicesse al venditore: Dal fatto che non mi mescolasti l'olio
con il sedimento - vuol dire che me lo hai condonato. Secondo R'Yehuda
è proibito mescolare il sedimento, e questo è il motivo per
cui il compratore prende su di sé il costo del sedimento,
perché è come se il venditore gli dicesse al compratore:
Non
mi era permesso di mescolarti l'olio con il sedimento, per cui
il sedimento è restato tutto a me, tu
da parte tua
ti
guardi dal prendere su di te parte del prezzo del sedimento, e allora
faccio la figura dello stolto che vende e compra
per lo stesso prezzo,
e così è chiamato commerciante?
La Ghemara affronta ora un problema
simile al precedente:
Insegna una Baraita: COME IL COMPRATORE COSÌ CHI DÀ
IN CONSEGNA NEI RIGUARDI DELLA SCHIUMA.
La Ghemara spiega:
Cosa vuol dire: NEI RIGUARDI DELLA SCHIUMA? Se diremo che come il
compratore non accetta la schiuma, chi dà in consegna anche non
accetta la schiuma - ma il custode potrebbe dirgli al proprietario
di quell'olio datogli in consegna: La schiuma è tua si è
formata al di sopra del tuo olio, che devo farne? Perché
dovrei restituirti olio limpido? Piuttosto diciamo come chi dà
in consegna accetta la schiuma - così il compratore accetta la schiuma.
La Ghemara obietta:
Ma è proprio vero che il compratore accetta la schiuma? Eppure
una Baraita insegna: R'YEHUDA DICE: NON NOMINARONO L'OLIO TORBIDO SE NON
A PROPOSITO DEL VENDITORE SOLTANTO, PERCHÉ IL COMPRATORE ACCETTA
SU DI SÉ UN LOG E MEZZO DI SEDIMENTO SENZA LA SCHIUMA.
La Ghemara spiega:
Non è difficile da spiegare l'apparente contraddizione:
Questa
la
Baraita che paragona il compratore a colui che dà in custodia e
stabilisce che il compratore accetta la schiuma, si occupa del caso in
cui gli portò i soldi a Tishri quando l'olio è appena
spremuto, è torbido e a buon prezzo, e ritira
l'olio da
lui dal venditore a Nissan, come fu misurato a Tishri. Un tale
compratore che ha avuto l'olio ad un prezzo così vantaggioso non
bada alla schiuma. Mentre questa l'altra Baraita che impone la schiuma
solo al venditore, si occupa del caso in cui gli portò i soldi
a Nissan e ritira l'olio da lui dal venditore
a Nissan, come
fu misurato a Nissan. Un tale compratore intende certo comperare olio
pulito senza schiuma.
Mishna. UNO CHE
DETTE IN CONSEGNA UNA BOTTE PRESSO UN SUO AMICO E NON LE DEDICÒ
LUI STESSO UN POSTO, E QUELLO LA SPOSTA E GLI SI ROMPE, SE SI RUPPE FUORI
DALLE SUE MANI, PER NECESSITÀ DI SE STESSO - È CHAYAV,
PER NECESSITÀ DI ESSA - È PATUR.
SE SI RUPPE DOPO CHE L'AVEVA POSATA, SIA PER NECESSITÀ DI SE STESSO
CHE PER NECESSITÀ DI ESSA - È PATUR.
SE IL PROPRIETARIO LE AVEVA DEDICATO
UN POSTO, E QUELLO LA SPOSTA E GLI SI ROMPE, SIA FUORI DALLE SUE MANI SIA
DOPO CHE L'EBBE POSATA, PER NECESSITÀ DI SE STESSO - È CHAYAV,
PER NECESSITÀ DI ESSA - È PATUR.
Ghemara. La Ghemara
chiarisce:
Di chi di quale Tanna è questa Mishna? Di R'Yishmael
il quale disse che non è necessaria la consapevolezza del proprietario.
Come insegna una Baraita: UNO CHE RUBA UN AGNELLO DAL GREGGE O UN SELA'
DALLA BORSA - LI RESTITUISCA NEL POSTO DA CUI LI HA RUBATI, PAROLE DI R'YISHMAEL.
R'AKIVA DICE: |