La Ghemara porta un sostegno alla tesi
che una arusa riscuota una ketubba solo quando le venne volontariamente
scritta dal marito:
Inoltre la Mishna stessa lo implica, da ciò che insegna:
RISCUOTE TUTTO. Infatti questa frase è comprensibile se tu
dici che la Mishna si riferisce a un marito che le scrisse una
ketubba.
Per
questo la Mishna insegna RISCUOTE TUTTO,
cioé "tutto
quello che egli le scrisse nella ketubba",
ma se tu dici che
la
Mishna si riferisce a un marito che non le scrisse una
ketubba
- [daf 18a] cosa vuol dire RISCUOTE
TUTTO? Cento zuz o duecento zuzquesto è
quello che le spetta! Cosa vuol dire "tutto"?
La Ghemara propone un'altra fonte che
provi il diritto della arusa a riscuotere la ketubba anche
se il marito non le scrisse una ketubba:
Piuttosto si può imparare da quanto insegnato in una
Baraita riportata da R'Chiya bar Ami: SUA MOGLIE ARUSA, NON SI COMPORTA
DA ONEN E NON SI RENDE
TAME
PER LEI, E LO STESSO LEI NON SI COMPORTA DA ONENET NÉ SI
RENDE TEMEA PER LUI, SE MUORE - LUI NON LA EREDITA, SE LUI MUORE
- LEI RISCUOTE LA SUA KETUBBA.
Questa Baraita sembra insegnare
esplicitamente che la vedova dagli
erusin ha il diritto a riscuotere
la ketubba.
La Ghemara respinge questa prova:
Forse questa Baraita insegna che la vedova dagli erusin
ha il diritto a riscuotere la ketubba quando il marito volontariamente
gliela
scrisse. E se dirai: Se gliela scrisse è ovvio che lei abbia
diritto a riscuoterla cosa occorre insegnarlo? Quello che
veramente occorreva insegnare è che SE MUORE - LUI NON LA EREDITA
e
per simmetria la Baraita insegnò anche quello che capita a lei nel
caso in cui il marito le avesse scritto una ketubba.
La Ghemara riporta una spiegazione
alternativa del cambiamento di opinione di Abbaye (vedi daf 17b):
Piuttosto, fu dal testo della Mishna (Ketubbot 88b citata nell
daf 17b) che Abbaye ritornò sui suoi passi. Perché se
tu presupponi che nella Mishna ci occupiamo di un posto dove non
si usa scrivere una ketubba, e lei può riscuotere la
sua ketubba perché il ghet è in pratica
la
sua ketubba e non perché in generale uno non può
dichiarare senza prove di aver pagato quando si tratta di un atto del Bet
Din, tu puoi chiedere: Forse che l'obbligo base di cento o duecento
zuzè
scritto nel ghet? Come può il
ghet dimostrare
che l'obbligo della ketubba non è stato pagato?
E se dirai: Siccome Rabbanan istituirono che una divorziata
riscuota
la
sua ketubba è come se fosse scritto in esso nel
ghet
il
diritto a riscuotere cento o duecento zuz. che
il marito
sostenga
e dica: Ho già pagato.
E se dirai: Gli diciamo: Se è vero che hai pagato
- dovresti averlo stracciato il ghet che era anche la sua ketubba,
come con un altro documento di debito - egli potrebbe dirci: Lei non
me lo permise - disse: Voglio risposarmi con esso.
E se dirai: Gli diciamo: Avresti dovuto stracciarlo e scrivervi
dietro: Questo ghet l'ho stracciato non perché sia un ghet
pasul
ma perché lei non possa riscuotere con esso la ketubba un'altra
volta - uno ti potrebbe rispondere: Ognuno che paga una ketubbala
paga in presenza di un Bet Din? In effetti egli poteva non sapere che
un ghet può essere stracciato senza perdere il proprio valore
di prova di avvenuto divorzio. Se così è il ghet non
stracciato esibito dalla donna non dimostra che la ketubba non è
stata pagata. Perciò Abbaye ritorna sui suoi passi e conclude, a
partire dalla Mishna, che in generale uno non è creduto quando dichiara,
senza prove, di aver pagato un obbligo quando questo deriva da un atto
del Bet Din.
Mishna: TROVÒ GHET
DI DONNE, DOCUMENTI DI LIBERAZIONE DI SCHIAVI, ULTIME VOLONTÀ, DONAZIONI
O QUIETANZE - NON LI RESTITUISCA, CHE NON ACCADA CHE FOSSERO STATI SCRITTI
DA QUALCUNO E QUESTI SE NE PENTÌ E DECISE DI NON CONSEGNARLI.
Ghemara. La Ghemara
tira delle conclusioni da quanto insegnato dalla Mishna:
La ragione per cui la Mishna proibisce di restituire i documenti
è perché forse, dopo averli compilati, la persona
che li fece scrivere si ricredette e decise di non consegnarli,
tuttavia se ora dicesse: "Consegnateli" alle persono che vi
son scritte, li consegnaremmo, anche se furono smarriti e ritrovati
dopo
molto tempo.
La Ghemara porta un'altra Mishna
che contraddice questa conclusione:
E fecero notare la contraddizione tra questa conclusione e quello
che insegna un'altra Mishna: (Ghittin 27a) UNO CHE PORTA UN GHET
E GLI ANDÒ PERDUTO, SE LO TROVÒ SUBITO - È KASHER,
SE NO - È
PASUL. Infatti il ghet trovato ora potrebbe
non essere quello perso ma uno uguale perso da un'altra persona. Ma la
nostra Mishna dice che se l'interessato lo desidera, quel ghet può
essere usato anche se ritrovato dopo molto tempo!
La Ghemara risponde:
Disse Rabba: Non è difficile, qui nella Mishna che proibisce
di usare un ghet che non fu ritrovato immediatamente, ci riferiamo
a un ghet che fu trovato in un luogo dove le carovane sono frequenti,
qui nella nostra Mishna che permette di riusare un ghet anche
dopo molto tempo, ci riferiamo a un ghet che fu trovato in
un luogo dove le carovane non sono frequenti.
La Ghemara specifica:
Ora, persino se il ghet fu trovato in un luogo dove
le carovane sono frequenti - il timore che non sia lo stesso ghet
che
fu perduto sussiste solo nel caso in cui fu accertato che ci sono
per esempio due Yosef ben Shimon nella stessa città
che è
scritta nel ghet ed essi son sposati a due donne dallo stesso nome.
Perché
se non dici così - allora questo ordinamento
di Rabba contraddice
un
altro ordinamento di Rabba.
La Ghemara riferisce un episodio
da cui emerge l'altro ordinamento di Rabba:
Perché c'era quel ghet che fu rinvenuto nel
tribunale di R'Huna, su cui era scritto: In Shviri, città sul fiume
Rachis. E comparve uno che era stato incaricato da un abitante di Shviri
di consegnare il ghet e disse che egli aveva perso quel ghet.
Disse
R'Huna: [daf 18b] Temiamo che ci siano
due città che si chiamano Shviri e che il
ghet
trovato fu scritto per un altra coppia omonima che vive nella seconda Shviri.
E R'Chisda disse a Rabba: Esci e approfondisci l'argomento perché
stasera R'Huna ti interrogherà su di esso. Rabba uscì,
compulsò puntigliosamente le varie fonti e trovò che
una Mishna insegna: (Baba Metzy'a 20a) TUTTI GLI ATTI DEL TRIBUNALE
- LI RESTITUISCA alle persone in essi nominate. Da che vediamo che
non dobbiamo preoccuparci della possibile esistenza di omonimi. Ciò
contraddice l'ordinamento di R'Huna.
La Ghemara mostra ora il nesso tra
quanto accertato da Rabba qui e quanto sostenuto da lui in precedenza:
Ora, il tribunale di R'Huna, può considerarsi un luogo dove
le carovane sono frequenti, e ciò nonostante Rabba decise
che si doveva restituire il ghet all'incaricato che lo reclamava.
Quindi
dobbiamo
dire che Rabba ritiene che solo se fu accertato che vi sono due
individui
chiamati Yosef ben Shimon nella città nominata nel ghet
- sì temiamo che vi sia in giro un altro
ghet identico
al primo, ma se no se ciò non è stato accertato, no
non
temiamo questa eventualità.
La Ghemara riporta un caso correlato:
Rabba emise una decisione halachica riguardo a un caso (riguardante
un ghet che fu trovato) accaduto in un laboratorio del lino
a Pumbedita, ed egli decise che il ghet venisse restituito,
secondo
il suo insegnamento che abbiamo appreso sopra.
La Ghemara una seconda versione
dello stesso fatto:
C'è chi dice che il ghet fu trovato dove vendono
il lino, e il fatto che venne restituito è perché
non fu accertato esservi un'altra coppia con gli stessi nomi di quelli
riportati nel ghet e nonostante che al mercato del lino
le carovane fossero frequenti.
La Ghemara una terza versione
dello stesso fatto:
C'è chi dice che il ghet fu trovato dove mettono
il lino macerare, un luogo dove il cattivo odore fa sì che la
gente non vi si trovi frequentemente, e nonostante venisse accertato
esservi
un'altra coppia con gli stessi nomi di quelli riportati nel
ghet,
il ghet fu restituito, perché le carovane non son frequenti
nei
luoghi dove il lino viene macerato.
La Ghemara discute sulla validità
di un ghet restituito:
R'Zera mise a confronto la Mishna sopra citata con una Baraita
contrastante e così insegnava: Impariamo nella precedentemente
citata Mishna: UNO CHE PORTA UN GHET E GLI ANDÒ PERDUTO,
SE LO TROVÒ SUBITO - È KASHER, SE NO - È
PASUL.
Ed egli gli mise a contrasto la seguente Baraita: TROVÒ IL
GHET
DI UNA DONNA AL MERCATO, QUANDO IL MARITO ACCONSENTE - LO RESTITUISCA ALLA
DONNA, QUANDO IL MARITO NON ACCONSENTE - NON LO RESTITUISCA NÉ A
QUESTO NÉ A QUELLA.
La Ghemara illustra il meccanismo
della contraddizione tra Mishna e Baraita:
Ad ogni modo la Baraita insegna: QUANDO IL MARITO ACCONSENTE - LO
RESTITUISCA ALLA DONNA, e persino se il ghet fu trovato molto
tempo dopo che andò perso. Questo contaddice la Mishna citata
sopra che nega la validità ad un ghet smarrito a meno che
non venga ritrovato subito.
La Ghemara risponde per bocca
dello stesso R'Zera:
Ed egli spiegò: Qui nella Mishna si parla di un ghet
che fu trovato in un luogo dove sono frequenti le carovane. Per
questo ha valore e può essere restituito solo se fu trovato immediatamente
dopo che andò perso. Qui nella Baraita si parla di un ghet
che fu trovato in un luogo dove non sono frequenti le carovane. Per
questo ha valore e può essere restituito anche se fu trovato molto
tempo dopo che andò perso.
La Ghemara offre un'altra interpretazione
della posizione di R'Zera:
C'è chi dice: R'Zera è dell'opinione che è
solo dove è stato accertato che vi è un'altra coppia
con lo stesso nome che non restituiamo tale ghet, e questo
è identico all'opinione di Rabba, come imparammo sopra.
La Ghemara offre un'altra interpretazione
della posizione di R'Zera:
C'è chi dice: R'Zera è dell'opinione che nonostante
non sia stato accertato che vi è un'altra coppia con lo stesso
nome noi non restituiamo tale ghet, e questo è
in contrasto con l'opinione di Rabba.
La Ghemara chiede:
Si capisce perché Rabba non disse come R'Zera che fece
contrastare tra loro una Mishna e una Baraita - è più
forte per lui far contrastare due Mishnaiot e si preferisce sempre
mettere in luce il contrasto maggiore. Tuttavia quanto a R'Zera, per
che motivo non disse come Rabba?
La Ghemara spiega il ragionamento
di R'Zera:
R'Zera ti potrebbe dire: Forse che la nostra Mishna insegna
che se quello il marito disse: "Date" - si può dare e persino
quando
il ghet fu trovato molto tempo dopo che fu perso? No, nella
Mishna non è detto esplicitamente ma solo dedotto. Forse
la
nostra Mishna intende che se quello il marito disse: "Date" -
si può dare ma sempre se, come ci risulta dall'altra Mishna,
fu trovato immediatamente dopo che era andato perso.
La Ghemara esamina le basi della
disputa tra R'Zera e Rabba, secondo la versione che ammette ci sia tale
disputa:
Per chi afferma essere opinione di R'Zera che un ghet
trovato in un luogo dove sono frequenti le carovane non deve venir
restituito e ciò benché non si ritenga vi siano
lì
due Yosef ben Shimon, e che quindi R'Zera è in disaccordo
con Rabba, in cosa consiste tale disaccordo?
La Ghemara spiega:
Rabba pensava: Siccome la Mishna insegnò (Baba Metzy'a
20a) TUTTI GLI ATTI DEL TRIBUNALE - LI RESTITUISCA ci occupiamo di un
caso in cui il ghet fu trovato in un Bet Din, e un Bet Din
è un posto simile a quello in cui sono frequenti le carovane, e
ciò nonostante la Mishna decide che il ghet venga restituito
senza preoccuparsi che appartenga ad un'altra persona dello stesso nome.
Dobbiamo quindi concludere che solo quando si ritiene vi siano in
quella città due coppie omonime - il rinvenitore non deve restituire
il
ghet, ma se non si ritiene vi siano in quella città
due coppie omonime - il rinvenitore può restituire il ghet.
La Ghemara espone la ragione
di R'Zera per non accettare il ragionamento di Rabba:
Ma R'Zera potrebbe dirti: Forse che la Mishna insegna TUTTI GLI
ATTI DEL TRIBUNALE - nel senso che furono trovati nel tribunale?
Essa semplicemente insegna TUTTI GLI ATTI DEL TRIBUNALE - LI RESTITUISCA,
e sempre che siano stati trovati fuori dal tribunale, in un posto cioé
dove le carovane non sono frequenti.
La Ghemara presenta un'altra
interpretazione della Baraita che permette di restituire un ghet
anche se fu trovato molto tempo dopo la sua scomparsa:
R'Yirmya disse: La Baraita si riferisce a un caso in cui
i testimoni firmatari del ghet ci dissero: Mai firmammo se
non su un solo ghet di Yosef ben Shimon.
La Ghemara obietta:
Ma se così è, perché insegnarlo? Perché
la Mishna dovrebbe insegnare una cosa tanto ovvia?
La Ghemara risponde:
Potresti dire: Temiamo che per caso i nomi su un ghet siano
come i nomi su un altro ghet e i nomi dei testimoni
su
un ghet siano come i nomi dei testimoni su l'altro
ghet. La Mishna perciò viene ad insegnarci che non
dobbiamo temere fino a questo punto.
La Ghemara offre un'altra spiegazione:
R'Ashi disse: La Baraita si riferisce a un caso in cui l'incaricato
alla consegna del ghet disse: Vi è in esso ghet
un
foro a fianco di una certa lettera. Ora siamo certi che quel
ghet
è suo.
La Ghemara specifica:
Questo è vero se dice che vi è un foro proprio a fianco
di una certa lettera, ma se dice che vi è un generico foro
- no, il ghet non va restituito, anche se in effetti un foro
c'è.
La Ghemara fa notare:
R'Ashi era in dubbio quanto ai segni distintivi, se sono accettabili
come prova deoraita
o solo derabbanan.
E
in definitiva un ghet non può venir restituito se non vi
è un segno veramente distintivo.
La Ghemara ricorda un caso correlato:
Rabba bar Bar Chana |