24a VEELU MEGALLECHIN CAPITOLO TERZO MO'ED KATAN

 
 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e 
a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
 
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Ghemara La Ghemara presenta l'opinione degli Amoraim sul lutto di Shabbat:
Gli chiese R'Yochanan a Shmuel: C'è avelut di Shabbat o non c'è avelut di Shabbat? Gli disse [Shmuel]: Non c'è avelut di Shabbat.
La Ghemara cita un'affermazione di Shmuel:
Sedevano Rabbanan alla presenza di Rav Papa e dissero in nome di Shmuel: Una persona in lutto che ebbe rapporti conuigali nei sette giorni del suo lutto si merita la morte. Disse loro Rav Pappa: È proibito fu detto, non che sia punibile con la morte. E inoltre in nome di R'Yochanan fu detto e non in nome di Shmuel, come voi erroneamente lo avete riportato. E se sentiste qualcosa di simile in nome di Shmuel, questo è quanto sentiste: Disse Rav Tachlifa bar Avimi in nome di Shmuel: Una persona in lutto che  non si lasciò crescere i capelli e non strappò il suo abito è punibile con la morte, perchè è detto: Non lasciate crescere i capelli della vostra testa e non strappate le vostre vesti e non morrete ecc. ciò implica che un altro in lutto che non lasciò crescere i suoi capelli e non strappò le sue vesti è punibile con la morte.
La Ghemara cita una Baraita all'uopo:
Disse Rafram bar Papa: Fu insegnato in Evel Rabbati: A UNA PERSONA IN LUTTO È PROIBITO AVERE RAPPORTI CONIUGALI NEI GIORNI DEL SUO LUTTO. ED AVVENNE CHE UNO EBBE UN RAPPORTO NEI GIORNI DEL SUO LUTTO, ED I MAIALI FECERO SCEMPIO DEL SUO CADAVERE.

La Ghemara cita alcune regole di lutto durante lo Shabbat:
Disse Shmuel: Pe.Cha."Z. sono pratiche obbligatorie, Ne.Ta."R. sono facoltative.
La Ghemara spiega, a cominciare da Pe.Cha."Z.:
Scoprire del capo (Peri'at harosh), girare lo strappo verso il dorso (Hazarat ker'a leachorav), raddrizzare il letto (Zekifat hamita) sono pratiche obbligatorie.
La Ghemara spiega ora Ne.Ta."R.:
Calzare scarpe di cuoio (Ne'ilat hasandal), rapporti coniugali (Tashmish hamita), lavarsi mani e piedi con acqua calda alla sera (Rechizat iadaim veraglaim bechamim 'arvit) sono pratiche facoltative. E Rav dice: Anche scoprire il capo è facoltativo.
La Ghemara mette in discussione la posizione di Shmuel:
Ma secondo Shmuel, che ha di diverso calzare scarpe di cuoio che è facoltativo (da scoprire il capo che è obbligatorio), perchè non tutta la gente usa calzare le proprie scarpe di Shabbat? E scoprire il capo anche non tutta la gente usa scoprire il capo di Shabbat! Così restare a capo coperto di Shabbat non sarebbe una così notevole manifestazione di lutto. Perchè allora Shmuel prescrive che la persona in lutto deve restare a capo coperto di Shabbat?
La Ghemara risponde:
Shmuel è coerente col sul modo di ragionare stabilito altrove. Perchè disse Shmuel: Ogni strappo dell'abito che non viene fatto a caldo (nel momento del più intenso dolore), non è uno strappo vero e proprio, e ogni coprimento del capo che non è come il coprimento del capo degli Ishmaelim, non è un vero coprimento del capo.
La Ghemara descrive il coprimento del capo degli Ishmaelim:
Rav Nachman diede un dimostrazione di come è l'avvolgimento del capo degli Ishmaelim avvolgendosi con il proprio mantello fino alle fosse delle guance. Siccome un avvolgimento del capo sifatto non si usa normalmente, l'astenersi dal rimuoverlo di Shabbat è un segno di lutto cospicuo.
La Ghemara precisa:
Disse R'Yaakov in nome di R'Yochanan: Non prescrissero che deve scoprire il capo se non a chi non calza scarpe ai piedi, ma chi calza scarpe ai piedi le sue scarpe testimoniano per lui che egli non sta osservando il lutto di Shabbat, e allora non gli è richiesto di scoprire il capo.
La Ghemara si rivolge all'altra affermazione di Shmuel:
Ogni strappo dell'abito che non viene fatto a caldo (nel momento del più intenso dolore), non è uno strappo vero e proprio. Ma è questa veramente la sua posizione? Quando dissero a Shmuel che Rav era deceduto, egli strappò per lui dodici vesti, e disse: Se ne è andato l'uomo di cui avevo timore! E similmente, quando dissero a R'Yochanan che R'Chanina era deceduto, egli strappò per lui tredici vesti di fine seta, e disse: Se ne è andato l'uomo di cui avevo timore! Così Shmuel stesso, che certamente non strappò tutte le dodici vesti nel primo giorno, ma in giorno successivi del lutto, non teneva conto del principio dello strappo a caldo!
La Ghemara risponde:
Lo strappo per il lutto di Rabbanan è diverso, siccome in ogni momento vengono citati i loro insegnamenti, ogni momento è da considerarsi a caldo(nel momento del più intenso dolore)!
La Ghemara mette in discussione la posizione di Shmuel:
Gli disse Ravin bar Adda a Rava: Disse il tuo studente Rav Amram: Fu insegnato in una Baraita: AVEL, PER TUTTI I SETTEgiorni, IL SUO STRAPPO È SUL DAVANTI, E SE VUOLE CAMBIARE abito, lo CAMBIA E lo STRAPPA. DI SHABBAT LO STRAPPO deve girarsi SUL DIETRO.  E SE VUOLE CAMBIARE abito, lo CAMBIA MA NON lo STRAPPA. Ecco che lo strappo sul nuovo vestito non viene fatto a caldo!
La Ghemara risponde:
A che riguardo fu insegnata quella Baraita? Solo riguardo all'onore di suo padre e di sua madre. Gli strappi supplementari fatti sui ricambi non cadono nella norma stabilita da Shmuel per lo strappo fondamentale.
La Ghemara riporta la normativa a proposito degli strappi supplementari ai ricambi nel lutto per suo padre o sua madre:
Quegli strappi, si possono ricucire o non si possono ricucire? Disputarono sull'argomento il padre di  Rav Oshaya e Bar Kappara. Uno disse non si ricuciono. E uno disse si ricuciono.
La Ghemara cerca di identificarli:
Concludi che fu il padre di  Rav Oshaya a dire che non si ricuciono. Perchè Rav Oshaya disse che non si ricuciono. Da chi egli sentì questo ordinamento? Non forse da suo padre?
La Ghemara respinge questa prova:
No. È probabile che lo sentì da Bar Kappara, suo maestro. 

La Ghemara continua con le regole di lutto durante lo Shabbat:
Disse Rava: Di Shabbat, l'avel gira per la sua casa col vestito che reca lo strappo.Abbaye trovò Rav Yosef, uno Shabbat quandi quest'ultimo era in lutto, con un fazzoletto aperto sulla testa mentre girava per la sua casa. Gli disse Abbaye [a Rav Yosef]: Non ritieni, o maestro, che non vi è lutto di Shabbat? Gli disse [Rav Yosef ad Abbaye]: Così disse R'Yochanan: Le cose in privato la persona in lutto le può osservare anche di Shabbat.

La Ghemara cita un passo dalla nostra Mishna: 
R'ELIEZER DICE: DA QUANDO IL TEMPIO È IN ROVINA, SHAVUOT È COME SHABBAT ecc.. [Rabban Gamliel dice: Rosh Hashana e Yom Hakippurim sono come feste. Ma i Chachamim dicono nè come questo nè come quello. Piuttosto, Shavuot è come le feste e Rosh Hashana e Yom Hakippurim sono come Shabbat.]
La Ghemara cita un'ordinamento:
Disse Rav Ghidel bar Menashya in nome di Shmuel: L'halacha è secondo Rabban Gamliel.
La Ghemara cita una versione alternativa:
E ci son quelli che insegnano questa decisione di Rav Ghidel bar Menashya in riferimento ad un'altro argomento: Una Baraita afferma: Se muore, DURANTE TUTTI I TRENTA GIORNI dalla nascita, IL NEONATO ESCE alla sepoltura portato AL SENO, ED È SEPPELLITO DA UNA DONNA E DUE UOMINI, MA NON DA UN UOMO E DUE DONNE.

24b
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Mishna Nessuno strappa il suo abito per il morto, nè denuda la sua spalla, nè gli viene servito il pasto del lutto se non i parenti del morto. E non serviamo il pasto del lutto se non su un letto diritto.
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