Alla cara memoria e le'ilui neshama del professore
reb Guido Spiegel z"l traduttore del Siddur in uso presso la Santa Comunità di Trieste uomo di poche parole e di vasta azione T.N.Z.B.H. |
Daf 25 |
HAKORE 'OMED |
CAPITOLO TERZO |
MEGHILLA |
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo pagina sia riportata la scritta: da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
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25a
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Mishna | [da Daf 24b:
Chi dice:] I buoni Ti benediranno, questo è il modo dell'eresia. Se uno dice: Abbi misericordia di noi come la Tua misericordia giunge fino al nido dell'uccello, oppure se dice: per il bene verrà ricordato il Tuo nome, oppure: rendiamo grazia, rendiamo grazia, due volte, lo zittiamo. Chi allude alle unioni proibite, lo zittiamo. Uno che dice: E del tuo seme non darai per consegnarlo al molech, e intende: Non dare del tuo seme per far pregna l'aramea di un figlio che sarà un idolatra, lo zittiamo con riprovazione. |
Ghemara | La Ghemara mette in discussione la logica del secondo
ordinamento della Mishna:
Ammesso che lo zittiamo quando ripete due volte rendiamo grazia, rendiamo grazia, che sembra che invochi due divinità, e anche quello che dice per il bene verrà ricordato il Tuo nome, perchè intende dire per il bene, sì, ma per il male, no, mentre abbiamo imparato in una Mishna: UN UOMO DEVE BENEDIRE PER IL MALE COME BENEDICE PER IL BENE. Invece quando uno dice: Abbi misericordia di noi come la Tua misericordia giunge fino al nido dell'uccello, per quale ragione noi lo zittiamo? La Ghemara risponde: Su questo disputarono due Amoraim all'Occidente (in Erez Ysrael), R'Yose bar Avin e R'Yose bar Zevida, uno disse che lo zittiamo perchè egli mette gelosia tra le opere della creazione. E uno disse che lo zittiamo perchè egli fa delle mizvot di Hakadosh Baruchu atti di misericordia, mentre non sono che decreti, la cui logica ci sfugge. La Ghemara riporta un episodio al proposito: Quel certo uomo che scese ad essere shaliach zibbur in presenza di Rabba. Egli disse nella sua preghiera: Tu che avesti misericordia per il nido d'un uccello, Tu abbi misericordia e compassione di noi. (Tu che avesti misericordia dell'animale e di suo figlio, proibendo che vengano macellati lo stesso giorno, Tu abbi misericordia e compassione di noi.) Disse Rava: Come sa bene questo Saggio la maniera di conquistare il favore di Dio! Gli disse Abbaye: Ma abbiamo imparato nella Mishna: LO ZITTIAMO! Perchè tu lo lodi? Ma Rabba intendeva solo aguzzare l'acume di Abbaye. Fece come se lodasse quel tizio per vedere se Abbaye lo avesse attaccato citando l' appropriata Mishna . La Ghemara riporta un episodio simile: Quel certo uomo che scese ad essere shaliach zibbur in presenza di R'Chanina. Egli disse nella sua preghiera: Iddio grande, vittorioso e terribile, glorioso e forte e possente. Gli disse [R'Chanina]: Hai esaurito le lodi del tuo Signore? Ora, persino quelle tre, grande, vittorioso e terribile, se Moshe no le avesse scritte nella Tora e la Grande Assemblea non fosse venuta e le avesse prescritte, noi non le diremmo, e tu invece hai detto tutte queste? È come se una persona che possiede mille migliaia di migliaia di denari d'oro, venisse lodato per mille denari d'argento. Non sarebbe ciò per lui il contrario di una lode? La Ghemara riporta un altro insegnamento di R'Chanina: Disse R'Chanina: Tutto è nelle mani del Cielo, all'infuori del timor del Cielo. Come è detto: Ed ora, Israel, cosiè che Hasem, Tuo Dio, chiede da te, se non di temerLo. La Ghemara chiede: Da ciò si deduce che il timore è piccola cosa? La Ghemara risponde: Proprio così! Agli occhi di Moshe Rabbenu è davvero piccola cosa! È come il caso di un uomo a cui venne chiesto un recipiente grande e lui lo ha. Per lui è come se fosse un recipiente piccolo. Se invece gli venne chiesto un recipiente piccolo e lui non lo ha, per lui è come se fosse un recipiente grande. La Ghemara ritorna alla discussione degli ordinamenti della Mishna: Disse R'Zera: Uno che dice: Shema, Shema, è simile a uno che dice: Modim, Modim, e deve similmente deve venir zittito. La Ghemara mette in discussione la regola di R'Zera: Essi attaccarono R'Zera dalla seguente Baraita: Se UNO LEGGE LO SHEMA E LO RIPETE &E cosa RIPROVEVOLE. La Baraita dice che è riprovevole, ma quanto a zittirlo, non lo zittiscono. Perchè R'Zera lo assimila a chi dice Modim,Modim che viene zittito? La Ghemara risponde: Nessuna difficoltà! Questa [la Baraita] parla di uno che recita ogni parola dello Shemae la ripete due volte. Costui è riprovevole ma non viene zittito. Questo [R'Zera] parla di uno che recita ogni pasukdello Shemae lo ripete. Costui va zittito. La Ghemara domanda: Gli disse Rav Pappa a Rava: Forse la prima volta non aveva recitato con la dovuta intenzione, ed ora invece ha recitato con la dovuta intenzione? Perchè deve essere zittito? La Ghemara risponde: Gli disse [Rava a Rav Pappa]: Forse che ci si può comportare come con una chavruta con il Cielo? Se non ha recitato con la dovuta intenzione, lo percuoterò col martello del fabbro finchè non avrà recitato con la dovuta intenzione. La Ghemara riporta l'ordinamento successivo della nostra Mishna: CHI ALLUDE ALLE UNIONI PROIBITE, LO ZITTIAMO. La Ghemara spiega la Mishna: Insegnò R'Yosef che la Mishna parla di uno che rivela la vergogna di suo padre e la vergogna di sua madre. La Ghemara riporta l'ordinamento successivo della nostra Mishna: UNO CHE DICE il versetto: E DEL TUO SEME NON DARAI PER CONSEGNARLO ecc. La Ghemara riporta una Baraita a spiegazione della nostra Mishna: Insegnò una Baraita dell'accademia di R'Yshmael: Ciò si riferisce ad uno che dice che il versetto parla di un Israel che ha avuto un rapporto con una Kutit e ha generato da lei un figlio destinato all'idolatria |
Mishna | La Mishna parla di quelle parti della Tora e dei Profeti che venivano
censurate, nella traduzione pubblica in aramaico, perchè contenenti
passaggi poco lusinghieri per i nostri antenati o interpretabili dal popolo
come tali.
L'episodio di Reuven viene letto ma non tradotto. Ma l'episodio di Tamar e Yehuda viene letto e tradotto. Quanto all'episodio del Vitello d'oro, il primo viene letto e tradotto e il secondo viene letto e ma non tradotto. La Birchat Kohanim e l'episodio di David e Amnon vengono letti ma non tradotti. Non leggiamo la merkava come haftara, e R'Yehuda lo permette. R'Eliezer dice: Non leggiamo fa conoscere a Gerusalemme come haftara. |
Ghemara | La Ghemara riporta una Baraita in cui appare un elenco
dei passi critici:
Rabbanan insegnarono in una Baraita: CI SONO passi CHE VENGONO LETTI E TRADOTTI, E CI SONO passi CHE VENGONO LETTI E NON TRADOTTI, E CI SONO passi CHE NON VENGONO LETTI NÈ TRADOTTI. QUESTI SONO i passi CHE VENGONO LETTI E TRADOTTI: Ba.La."T. 'a.Ka."N. Ni.SH.Pa."H MNEMONICO. La Ghemara riporta il primo passo dell'elenco racchiuso nello mnemonico: BERESHIT (la Creazione), VIENE LETTA E TRADOTTA. La Ghemara sbotta: Ovvio! Ci voleva uno specifico insegnamento della Baraita per saperlo? La Ghemara risponde: Cosa sarebbe se tu dicessi: La gente verrà a domandare: Cosa c'è sopra e cosa c'è sotto, 25b e cosa era prima e cosa sarà
dopo. Perciò è meglio non tradurre. Viene la Baraita
e ci insegna che non dobbiamo preoccuparci di tali domande.
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HADRAN 'ALACH HAKORE 'OMED
TORNEREMO A TE, HAKORE 'OMED |
BENE HA'IR | CAPITOLO QUARTO | MEGHILLA |
CAPITOLO QUARTO |
Mishna | Gli abitanti di una città che vendettero la piazza della città acquistano col ricavato una sinagoga. Vendettero una sinagoga, acquistano una teva. Vendettero una teva, acquistano dei drappi per ornare e ricoprire la Tora. Vendettero dei drappi, |
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