daf 41 Nedarim - En Ben Hamudar
41a EN BEN HAMUDAR CAPITOLO QUARTO NEDARIM

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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La Ghemara riporta altri insegnamenti interpretativi di versetti:
Disse R'Ami in nome di Rav,
Cos'è che è scritto:
(Ezechiele 12, 3)
E tu figlio di un uomo
fatti strumenti da deportazione?
Questi sono una lampada e un bacile 
nedarim daf 41a
e un tappeto.
La Ghemara riporta un versetto dalle ammonizioni a Yisrael nel Pentateuco:
(Deuteronomio 28, 48)
e servirai i tuoi nemici . . . quando tutto ti mancherà
La Ghemara riporta varie opinioni su quali siano le mancanze indicate dal versetto:
Disse R'Ami disse Rav:
Senza lampada e senza tavola,
R'Chisda disse: 
Senza moglie,
R'Sheshet disse:
Senza servitore,
R'Nachman disse:
Senza capacità di comprendere.
Da una Baraita:
SENZA SALE E SENZA OLIO.
Disse Abbaye, siamo propensi ad adottare la seguente opinione:
Non vi è vero povero se non colui che è privo della capacità di comprensione come disse R'Nachman.
La Ghemara riporta degli insegnamenti al proposito:
All'occidente (in Eretz Yisrael) dicono: Se questo ha cioè la capacità di comprensione, tutto ha.
Quando questo non ha, cosa ha? Se questa acquista cosa gli manca? Se questa non acquista cosa acquista?
La Ghemara ritorna al malato e alla malattia:
a) il perdono dei peccati
Disse R'Aleksandri 
in nome di R'Chiya bar Abba:
Il malato non esce dalla sua malattia
finchè non gli perdonano
tutti i suoi peccati,
come è detto: (Salmi 103, 3)
Egli perdona a tutti i tuoi peccati
egli cura tutti i tuoi mali.
b) torna ai tempi della sua giovinezza:
R'Hamnuna disse:
Torna ai giorni della sua giovinezza,
perchè è detto: (Giobbe 33, 25)
Verrà irrorata la sua carne più che nella fanciullezza
tornerà ai giorni della sua gioventù.
c) dimentica lo studio:
(Salmi 41,4)
Tutto il suo giaciglio hai rivoltato nella sua malattia
Disse R'Yosef:
Il versetto viene a dire, che la malattia gli fa dimenticare quanto ha studiato.
 
 

La Ghemara riporta le vicende della vita di R'Yosef che fanno riferimento a questa interpretazione:
R'Yosef si ammalò e come conseguenza 
fu sradicato dalla sua mente il suo studio, 
e Abbaye suo allievo ripeteva dinnanzi a lui tutto quello che lui gli aveva insegnato. 
È questa la ragione per cui in ogni posto 
diciamo: Disse R'Yosef: 
Non ho sentito 
questa halacha,
gli diceva allora Abbaye:
Tu ce lo hai detta,
e da questa Baraita
ce l'hai detta.

La Ghemara riporta un altro caso di dimenticanza della Tora dopo una malattia:
Quando Rebbi imparava
tredici aspetti di una halacha,
soleva insegnare a R'Chiya
sette di essi.
Alla fine Rebbi si ammalò, 
e allora R'Chiya ripeteva dinnanzi a lui
quei sette aspetti
che gli aveva insegnato, ma sei se ne andarono perchè Rebbi li dimenticò. 
C'era tuttavia un certo lavandaio
che stava ad ascoltare Rebbi
quando li ripeteva a sè stesso tutti i tredici aspetti,
allora R'Chiya andò a impararli 
dinnanzi al lavandaio,
e andò poi a ripeterli 
dinnanzi a Rebbi.
Quando Rebbi vedeva
quel lavandaio,
gli diceva:
Ti hai messo su
me e Chiya.
 
 

La Ghemara riporta una diversa versione delle parole di Rebbi al lavandaio:
C'è chi dice:
Così gli disse al lavandaio:
Tu mettesti su Chiya,
e Chiya ha messo su me.
La Ghemara riporta altri insegnamenti riguardanti le difficoltà della malattia:
Disse R'Aleksandri
in nome di R'Chiya bar Abba:
Maggiore è il miracolo che vien fatto al malato
di quello che venne fatto a Channania, Mishael e 'Azaria,
perchè quello di Channania, Mishael e 'Azaria
era fuoco dell'hediot,
e tutti sono in grado di spegnerlo,
ma quello del malato
è un fuoco del cielo,
e chi può spegnerlo?
 
 
 

La Ghemara riporta altri insegnamenti degli stessi Amoraim:
Disse R'Aleksandri
in nome di R'Chiya bar Abba,
e alcuni dissero
che lo disse R'Yehoshua ben Levi:
Quando giunge la fine di una persona
tutti hanno potere su di lui,
come è detto:
(Genesi 4, 12)
E tutti quelli che mi troveranno mi uccideranno.

La Ghemara riporta una fonte alternativa dello stesso insegnamento:
Rav disse, da questo versetto lo impariamo:
(Salmi 119, 91)
Per il tuo giudizio sorsero oggi
perchè son tutti tuoi servitori,
nel momento in cui un uomo viene giudicato tutte le creature sorgono per compiere su di lui gli ordini che ricevono dal Creatore,
La Ghemara riporta un episodio in cui si può vedere il principio citato:
A Rava bar Shila, gli raccontarono:
Morì un uomo di alta statura,
stava cavalcando una piccola mula,
arrivò ad un ponte, la mula si imbizzarrì,
lo disarcionò e così morì,
a sentire questo racconto Rava bar Shila disse a sè stesso:
Per il tuo giudizio sorsero oggi
perchè son tutti tuoi servitori. Tutte le creature insorgono per mettere in pratica il verdetto del cielo
La Ghemara riporta un altro episodio in cui si vede messo in pratica lo stesso principio:
Shmuel vide quel tale scorpione
che sedeva su una rana
e attraversava il fiume,
punse un uomo che si bagnava nel fiume e quello morì. 
Su di lui  disse Shmuel:
Per il tuo giudizio sorsero oggi.

La Ghemara ritorna alla visita dei malati:
Disse Shmuel:
Non si fa visita al malato
se non quello che ha addosso la febbre.
La Ghemara chiede:
Che cosa viene ad escludere questo detto di Shmuel?
La Ghemara risponde:
Per escludere quello che insegna una Baraita:
R'YOSE BEN PERATA
DISSE
A NOME DI R'ELIEZER:
NON SI FA VISITA
NÈ AL MALATO D'INTESTINO
NÈ AL MALATO D'OCCHI
NÈ A UNO CHE HA MAL DI TESTA.

La Ghemara chiarisce le ragioni di tale esclusione:
È comprensibile che Shmuel escluda il malato di intestino
per via della vergogna di avere certe imbarazzanti necessità proprio nel mezzo della visita,
ma la malattia d'occhi
e il mal di testa
per quale ragione Shmuel li esclude?
La Ghemara spiega:
Per via di R'Yehuda,
perchè disse R'Yehuda:
Il parlare è nocivo per l'occhio
ma fa bene alla febbre.
La Ghemara riporta degli insegnamenti sulla febbre:
Disse Rava: La febbre,
se non fosse un incaricato 
dell'angelo della morte,
sarebbe utile al malato,
nedarim daf 41b
come le spine sono utili alle palme,
nel caso in cui si verifica una volta ogni trenta giorni,
e come un balsamo per il corpo.
La Ghemara riporta un'opinione contraria:
R'Nachman bar Yitzchak disse:
Non lei e non il balsamo, i danni della febbre sono maggiori dei suoi vantaggi.
La Ghemara elenca i cibi consigliati per il malato:
Disse Rabba bar Yonatan
in nome di R'Yechiel:
Lo 'arsan fa bene al malato e favorisce la sua guarigione.
La Ghemara domanda:
Cos'è lo 'arsan?
La Ghemara risponde:
Disse R'Yonatan:
Orzo pelato stagionato all'inizio della setacciatura.
La Ghemara descrive la maniera di preparazione:
Disse Abbaye: Ci vuole una cottura
come per la carne di toro, cioè una cottura prolungata.
La Ghemara riporta una diversa opinione su cosa sia lo 'arsan:
R'Yosef disse: Farina scelta
di orzo stagionato all'inizio della setacciatura.
La Ghemara descrive la maniera di preparazione:
Disse Abbaye: Ci vuole una cottura
come per la carne di toro.
La Ghemara riporta altre malattie per cui non è consigliata la visita:
Disse R'Yochanan:
Il "bordam" non si visita,
e non si ricorda il suo nome.
La Ghemara domanda:
Quale è il motivo?
La Ghemara risponde:
Disse R'Elazar:
Perchè esso è
eufemisticamente come una sorgente che sgorga.
La Ghemara riporta l'etimologia del nome della malattia:
E disse R'Elazar:
Perchè viene chiamato con il nome di "bordam"?
La Ghemara risponde:
Perchè esso è come una sorgente che sgorga.
La Ghemara riporta un passaggio della nostra Mishna:
E PUÒ OCCUPARSI DELLA SUA SALUTE
ma non della salute del denaro ecc.
In che senso viene ciò insegnato?
Se dici che la Mishna tratta il caso che il maddirè malato e il muddar lo cura,
che l'intenzione della Mishna è insegnare che la cura della salute vuol dire gratuitamente,
e la cura del denaro vuol dire a pagamento,
allora insegna nella Mishna così:
Lo cura gratuitamente
a non a pagamento.
Piuttosto la cura della salute vuol dire la cura del suo corpo,
la cura del denaro vuol dire la cura del suo animale.
La Ghemara riporta un insegnamento sul tema:
Disse R'Zutra
bar Tuvia in nome di Rav:
Però può dirgli 
la tale medicina è utile in essa malattia,
la tale medicina è dannosa in essa malattia.

Ghemara 41a
Ghemara 41b1
Mishna
E può lavarsi con lui
in una vasca grande,
ma non in una piccola
e può dormire con lui nel letto,
R'Yehuda dice:
Nei giorni di sole,
ma non nei giorni delle pioggie,
perchè gli reca vantaggio
ma può partecipare a un convito reclinato sullo stesso letto,
e può mangiare con lui al tavolo
ma non dallo stesso piatto,
ma può mangiare con lui
dal piatto di portata.
Mishna 41b1
La Ghemara riporta una Baraita:
NON PUÒ LAVARSI CON LUI
NELLA VASCA,
E NON PUÒ DORMIRE CON LUI IN UN LETTO,
SIA GRANDE CHE PICCOLO,
PAROLE DI R'MEYR
R'YEHUDA DICE:
IN UNO GRANDE
NEI GIORNI DELLE PIOGGE,
E IN UNO PICCOLO NEI GIORNI DEL SOLE
È PERMESSO.
PUÒ LAVARSI CON LUI
IN UNA VASCA GRANDE,
E SUDA CON LUI NELLA PICCOLA.
 
 

La Ghemara riporta un altro passo della nostra Mishna:
MA PARTECIPA A UN CONVITO
RECLINATO CON LUI SU UN LETTO,
E MANGIA CON LUI
AL TAVOLO
MA NON DALLO STESSO PIATTO
MA PUÒ MANGIARE CON LUI
DAL PIATTO DI PORTATA.

La Ghemara chiarisce l'ultimo passo della Mishna:
Disse R'Yose bar Chanina:
Dal piatto
si intende da quello che torna con i resti al padrone di casa.
 

Ghemara 41b2
Mishna. Non può mangiare con lui
dal bacile
che sta di fronte ai lavoratori
e non può zappare assieme a lui i solchi della vigna,
parole di R'Meyr,
ma i Chachamim dicono:
Può farlo quando è ad una certa distanza da lui.
Mishna 41b2
Ghemara. La Ghemara spiega la machloket tra R'Meyr e i Chachamim:
Se il muddar scava vicino al maddir non vi è machloket
che è proibito [perchè gli rende tenero 
il terreno dinnanzi a lui],
dove invece c'è machloket
è quando il muddar scava lontano, R'Meyr riteneva:
Si decreta sul lontano
per via del vicino,
perchè gli rende tenero il terreno 
dinnanzi a lui,
e i Chachamim son dell'opinione che non si decreta.
Ghemara 41b3
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