La Ghemara propone un'altra spiegazione della Baraita nel senso che la bia non fa altro che gli erusin:
Ravina disse: Mideoraita è ovvio anche per Yochanan ben Bag Bag che lei mangia la teruma, ed è miderabbanan che Yochanan ben Bag Bag gli inviò a R'Yehuda ben Betera la sua domanda, e questo è quello che gli inviò: Ho sentito di te che tu dici che una fidanzata, figlia di un Israel, mangia la teruma, e non temi che vi sia un difetto nella ragazza che renda i kiddushin invalidi con effetto retroattivo e che si trovi ad aver mangiato la teruma ingiustamente? Gli inviò di rimando: E tu, tu no dici lo stesso? Ti ritenevo un esperto nei meandri della Tora, interpretare tramite il kal vachomer tu non sai? Se la schiava cananea la cui bia non le fa mangiare la teruma - il danaro con cui fu acquistata le fa mangiare la teruma, e non temiamo che abbia un difetto e il suo acquisto risulti nullo con effetto retroattivo, costei la cui bia le fa mangiare la teruma - non è logico che il danaro dei suoi kiddushin le faccia mangiare la teruma e non temiamo che abbia un difetto, tuttavia cosa farò se i Chachamim dissero: Una fidanzata, figlia di un Israel, non mangia la teruma [daf 11a] finché non sia entrata nella chuppa, per via del decreto rabbinico di Ulla.
La Ghemara chiarisce quale sia la ragione per cui Yochanan ben Bag Bag dissente:
E ben Bag Bag in che cosa dissente? La possibilità di annullare un acquisto a causa di un difetto non esiste per gli schiavi, perché se si tratta di difetti manifesti - li vede, se si tratta di difetti noscosti - che differenza fa? Il padrone ne ha bisogno per il lavoro, e dei difetti non gliene importa! Viene fuori che è un ladro o un rapitore - resta di sua proprietà. Cosa ancora potresti dire? Un brigante armato o un segnalato dalle autorità, quelli sono famosi e non è facile che uno li compri senza saperlo. In conclusione gli schiavi diventano subito sua proprietà e se il padrone è un Kohen mangiano la teruma, non così è per la donna in cui può rivelarsi un difetto nascosto e provocare l'annullamento dei kiddushin con effetto retroattivo, e se prima dei nissuin mangia la teruma può accadere che la mangi quando le è proibita.
 

La Ghemara chiede:
Ad ogni modo, sia per uno studioso che per l'altro una fidanzata non mangia la teruma, quale è la differenza tra loro?
La Ghemara spiega:
C'è una differenza tra loro nei seguenti casi: 1) Il marito accettò gli eventuali difetti che potranno rivelarsi e in questo senso si espresse al momento dei kiddushin. In questo caso per Yochanan ben Bag Bag la fidanzata può mangiare la teruma mentre per R'Yehuda ben Betera continua ad essere proibito. 2) Se il padre consegnò la figlia ai messi del marito. In questo caso per R'Yehuda ben Betera lei può mangiare la teruma mentre ciò è proibito per Yochanan ben Bag Bag. 3) Se se ne andò il messo del padre con la fidanzata e si incontrarono a metà strada con i messi del marito, per R'Yehuda ben Betera lei può mangiare la teruma mentre ciò è proibito per Yochanan ben Bag Bag.
 

La Ghemara prende in esame il seguito della nostra Mishna:
CON DANARO - BET SHAMMAI DICONO: CON UN DINAR ecc.
La Ghemara chiede:
Quale è la ragione di Bet Shammai? Perché essi ritengono che una donna non si consacra per meno di un dinar?
La Ghemara risponde:
Disse R'Zera: Perché la donna ci tiene al proprio onore e non si consacra per meno di un dinar.
La Ghemara obietta:
Gli disse Abbaye: Allora di qui, donne come le figlie di R'Yanai, che ci tengono al proprio onore e non si consacrano per meno di tre kabim di dinarim d'oro, anche se una di loro avesse steso la mano e ricevuto un zuz d'argento da un altro, non vi sarebbero kiddushin!? Una cosa del genere non sembra possibile.
La Ghemara spiega: 
Gli disse: Di un caso in cui stese la mano e ricevette di buon grado meno di un dinar non ho parlato, e riconosco che è mekuddeshet, ho parlato di un caso in cui si consacrò di notte e non si accorse che aveva ricevuto meno di un dinar oppure che nominò uno shaliach e costui ricevette per lei meno di un dinar senza consultarsi con lei. In questi casi Bet Shammai dice che una donna non si consacra per meno di un dinar e le figlie di Yannai per meno di tre kabim di dinarim d'oro.
 

La Ghemara propone un'altra spiegazione della ragione di Bet Shammai:
R'Yosef disse: La ragione di Bet Shammai è secondo l'opinione di R'Yehuda in nome di R'Assi, perché disse R'Yehuda in nome di R'Assi: Tutto il danaro di cui parla la Tora è danaro di Tzur, e quello che deriva dalle loro parole dall'insegnamento rabbinico è danaro della città di Gerusalemme e il suo valore è un ottavo delle monete di Tzur. Come nel caso in cui la Tora ordina di dare una somma di danaro e ne stabilisce la quantità, ad esempio i cinque sela'im al Kohen per il riscatto del primogenito, essa si riferisce a danaro di Tzur così anche quando parla di danaro stam essa si riferisce a danaro di Tzur. Siccome il danaro di Tzur è tutto d'argento, e non vi sono là monete di rame, non è sufficiente una peruta per fare i kiddushin ma ci vuole una moneta importante, cioé un dinar d'argento.
 

La Ghemara si ferma ad approfondire la comprensione dell'insegnamento di R'Yehuda in nome di R'Assi:
A proposito di quello che disse R'Yehuda in nome di R'Assi: "Tutto il danaro di cui parla la Tora è danaro di Tzur, e quello che deriva dalle loro parole dall'insegnamento rabbinico è danaro della città di Gerusalemme", si tratta proprio di un principio generale rispettato in tutta la Tora?
La Ghemara obietta:
E allora la rivendicazione del danaro che un'uomo afferma dinnanzi a un Bet Din che un altro gli deve, a proposito della quale è scritto (Esodo 22, 6): Quando un uomo darà al suo compare danaro o attrezzi da costodire, e se quello dice che gli ha affidato cento e l'altro ammette solo cinquanta, questi deve fare shevu'a dinnanzi al Bet Din e insegna la Mishna al proposito (Shevu'ot 38b): LA SHEVU'ADEI GIUDICI, LA RIVENDICAZIONE - DUE MONETE D'ARGENTO, L'AMMISSIONE - L'EQUIVALENTE DI UNA PERUTA. Se l'insegnamento di R'Assi fosse un principio generale alla parola "danaro" del versetto dovrebbe corrispondere "una moneta di Tzur" nella Mishna, da ciò che la Mishna stabilisce liberamente un'altra somma, impariamo che l'insegnamento di R'Assi non è un principio generale.
La Ghemara spiega: 
Veramente quando la Tora dice "danaro" si riferisce a una moneta di Tzur, solo che nel caso della rivendicazione che comprende danaro o attrezzi la somma deve essere simile agli attrezzi, come gli attrezzi nominati nel versetto al plurale debbono essere al minimo due, anche le monete d'argento debbono essere due, e come il danaro deve ammontare ad una somma rilevante, anche gli attrezzi devono avere il valore di una somma rilevante, per questo la Mishna parla di "due monete d'argento".
 
 

La Ghemara muove ancora un'obiezione alla definizione di R'Assi che  che quando appare nella Tora il termine "denaro" è sempre una moneta:
E allora il ma'aser su cui è scritto (Deuteronomio 14, 25): E raccoglierai il danaro nella tua mano, e al proposito la Mishna insegna (Ma'aser sheni 2, 8): COLUI CHE CAMBIA IN UN SELA'LE MONETE DI RAME DEL MA'ASER SHENI. Se l'insegnamento di R'Assi fosse un principio generale alla parola "danaro" del versetto dovrebbe corrispondere "una moneta di Tzur" nella Mishna, e invece la Mishna insegna che si può riscattare il ma'aser sheni con monete di rame! Da ciò che la Mishna non si sente obbligata ad insegnare che il riscatto del ma'aser si fa con monete d'argento, impariamo che l'insegnamento di R'Assi non è un principio generale.
La Ghemara spiega:
Se fosse scritto solo danaro vorrebbe dire danaro di Tzur, cié monete d'argento, ma dal momento che è scritto il danaroin cui l'articolo è superfluo, questo articolo superfluo ha incluso anche le monete di rame nel riscatto del ma'aser sheni.
 

La Ghemara muove ancora un'obiezione alla definizione di R'Assi:
E allora l' hekdesh su cui è scritto (Deuteronomio 14, 25): E darà il danaro e gli sarà aggiudicato, e Shmuel disse: Un hekdesh del valore di un mane che riscattarono con l'equivalente di una peruta, è validamente riscattato. Anche qui vediamo che se l'insegnamento di R'Assi fosse un principio generale alla parola "danaro" del versetto dovrebbe corrispondere "una moneta di Tzur" nell'insegnamento di Shmuel, e invece egli insegna che si può riscattare l'hekdesh con una peruta
La Ghemara risponde:
Anche là a proposito dell'hekdesh la parola "danaro" che appare nel versetto fa eccezione perché è legata tramite una ghezera shava "danaro - danaro" per mezzo della quale si studia il din dell'hekdesh da quello del ma'aser sheni, come questo si riscatta anche con monete di rame anche l'hekdesh si può riscattare con monete di rame.
 

La Ghemara muove ancora un'obiezione alla definizione di R'Assi:
E allora i kiddushin della donna su cui è scritto (Deuteronomio 24, 1): Quando un uomo acquisterà una donna e la possiederà, e stidiammo la ghezera shava "acquisto - acquisto" dal campo di Efron (Genesi 23, 13) Consegnai il danaro del campo acquistalo da me, e impariamo che la donna viene acquistata con "danaro" e la nostra Mishna insegna: BET HILLEL DICONO: CON UN PERUTA O CON L'EQUIVALENTE DI UNA PERUTA, forse diremo che R'Assi insegnava che l'halacha è secondo Bet Shammai? Ma l'halacha è secondo Bet Hillel!!
La Ghemara accoglie questa obiezione e modifica il modo in cui venne riportato l'insegnamento di R'Assi:
Piuttosto, se fu detto così fu detto: Disse R'Yehuda in nome di R'Assi: Ogni danaro di cui parla la Tora il cui ammontare è esplicitamente fissato, come ad esempio i cinque sela'im al Kohen per il riscatto del primogenito, è danaro di Tzur, e quello che deriva dalle loro parole dall'insegnamento rabbinico è danaro della città di Gerusalemme.
 

La Ghemara muove ancora un'obiezione alla definizione di R'Assi anche nella nuova formulazione:
Cosa ci viene ad insegnare R'Assi? Ce lo insegnò già la Mishna (Bechorot 49, 2): CINQUE SELA'M DEL FIGLIO, TRENTA DELLO SCHIAVO, CINQUANTA DEL VIOLENTATORE E DEL SEDUTTORE, CENTO DI CHI DIVULGA UN CATTIVO NOME - TUTTI IN SIKLI DEL SANTUARIO IN MANE DI TZUR!
La Ghemara risponde:
Nell'insegnamento di R'Assi la resha veramente la impariamo dalla Mishna e non occorreva insegnarla se non come promemoria, tuttavia la sefa: "e quello che deriva dalle loro parole dall'insegnamento rabbinico è danaro della città di Gerusalemme" e cioé le somme di danaro in ammontare fissato dai Chachamim sono in denaro di Gerusalemme, è necessaro venga insegnata perché la Mishna non lo insegna, come infatti dice una Mishna (Baba Kamma 90, 1): COLUI CHE SUONA LO SHOFAR PER IL SUO COMPAGNO GLI DÀ UN SELA', ed è in un simile caso che R'Assi viene ad insegnarci: E non dire: Cos'è la sela' che ci ha insegnato la Mishna? Un sela' di Tzur che vale quattro zuzim, ma di' piuttosto: Cos'è la sela' che ci ha insegnato la Mishna? È una sela' di Gerusalemme che vale un ottavo della sela' di Tzur e quindi la metà di un zuz di Tzur, perché ci sono persone che chiamano la metà di un zuz: Istira che è un altro nome per sela'.
 

La Ghemara ritorna al parere di Bet Shammai nella nostra Mishna e fornisce una terza ragione del perché essi richiesero un dinar per i kiddushin:
R'Shimon ben Lakish dice: La ragione di Bet Shammai è come dice Chezkiya, perché disse Chezkiya: Disse la Scrittura a proposito della schiava ebrea che né il padrone né suo figlio volevano prendere in moglie (Esodo 21, 8): E la riscatterà, in cui l'espressione sembra indicare che è il padrone a compiere l'azione di riscattarla, quando invece lui solo acconsente che venga riscattata dai parenti. Ciò insegna che anche il padrone la aiuta a riscattasi in ciò che lei tira giù dal suo riscatto gli anni che ha già lavorato presso quel padrone ed esce in libertà.
La Ghemara dimostra dalle parole di Chezkiya che una schiava ebrea non viene acquistata per meno di un dinar:
Se ancora ancora hai detto che le diede un dinar, che all'inizio la acquistò per un dinar, ecco quello che disse Chezkiya, che lei tira giù dal suo riscatto, cioé da quel dinar con il quale fu acquistata, gli anni che ha già lavorato presso quel padrone e continua fino a che resta solo una peruta, ma se hai detto che le diede una peruta, da una peruta forse può tirar giù?
La Ghemara obietta:
Ma forse così disse il Misericordioso: Nel caso in cui le diede per comprarla un dinar che tiri giù fino ad una peruta e poi esca in libertà, ma nel caso in cui le diede per comprarla una peruta, il kinyan ha lo stesso valore, tuttavia che non tiri giù nulla?