La Ghemara reinterpreta la
machloket
tra Resh Lakish e R'Yochanan:
Quanto al ghet - tutti concordano che il "cortile" deriva
dalla mano, dove discordano è nei riguardi di un oggetto rinvenuto.
Un maestro [R'Yochanan] pensava: [daf
11a] Impariamo le leggi di un oggetto
rinvenuto da le leggi del ghet, e un maestro [Resh
Lakish] pensava: Non impariamo le leggi di
un
oggetto rinvenuto dalle leggi del ghet.
La Ghemara propone un'altra spiegazione
della machloket tra Resh Lakish e R'Yochanan:
E se ti pare di': Quanto alla minore tutti concordano che impariamo
l'oggetto rinvenuto dal ghet, ma qui essi discordano quando si tratta
di un minore. Un maestro [R'Yochanan] pensava: Impariamo
le
leggi de il minore dalle leggi della minore e come la minore
acquisice tramite il "cortile" così anche il minore. E un maestro
[Resh
Lakish] pensava: Non impariamo
le leggi de
il
minore dalle leggi della minore ed il suo "cortile" non può
acquisire per lui.
La Ghemara propone una terza spiegazione
della machloket tra Resh Lakish e R'Yochanan:
E se ti pare di': Un maestro disse il suo ordinamento su uno
dei
due casi e un maestro l'altro disse il suo ordinamento su
uno
l'altro
dei due casi e non discordavano tra loro.
Mishna: UNO CHE VIDE LA
GENTE CORRERE DIETRO AD UN OGGETTO RINVENUTO, DIETRO AD UN CERBIATTO AZZOPPATO,
DIETRO A DEI GIOVANI UCCELLI CHE NON SANNO VOLARE, E DISSE: IL MIO CAMPO
HA ACQUISITO PER ME - HA ACQUISITO PER LUI. SE IL CERBIATTO CORREVA COME
È SOLITO FARE, O SE I GIOVANI UCCELLI SANNO VOLARE E LUI DICE: IL
MIO CAMPO HA ACQUISITO PER ME - NON HA DETTO NULLA.
Ghemara.La Ghemara
prende in esame i limiti del primo insegnamento della nostra Mishna:
Disse R'Yehuda in nome di
Shmuel: Ma questo che dice la Mishna che il campo acquisisce per lui
è
quando egli il padrone del campo sta sul bordo del suo campo.
La Ghemara obietta:
Ma che il suo campo acquisisca per lui anche in sua assenza
in
base a quanto disse R'Yose bar Chanina: Il cortile di un uomo acquisisce
per lui anche se lui non lo sa!
La Ghemara risponde:
Ciò è detto per un cortile sorvegliato, ma se il cortile
non è sorvegliato, se lui sta sul bordo del suo campo - sì,
se no - no, infatti una Baraita insegna: SI TROVAVA IN CITTÀ E DISSE:
SO CHE UN MANNELLO CHE HO NEL CAMPO I LAVORANTI L'HANNO DIMENTICATO - NON
SARÀ CONSIDERATO SHICHCHA,
PUÒ ESSERE CHE se all'arrivo in città se n'è dimenticato
NON
VENGA CONSIDERATO SHICHCHA? LA TORA INSEGNA: (Deuteronomio 24,
19) E DIMENTICHERAI UN MANNELLO NEL CAMPO - QUANDO DIMENTICASTI
NEL CAMPO E NON IN CITTÀ.
La Ghemara esamina la Baraita:
Questa Baraita è in sé stessa contraddittoria.
Prima
dicesti:PUÒ
ESSERE CHE se all'arrivo in città se n'è dimenticato
NON VENGA CONSIDERATO SHICHCHA? Quindi diviene shichchaanche
quando, arrivato in città, se n'è dimenticato,
e di
seguito la Baraita riporta l'insegnamento QUANDO DIMENTICASTI NEL CAMPO
E NON IN CITTÀ, quindi non diviene
shichcha se se ne
dimenticò in città! Invece non è così che
la
Baraita ha detto? - Nel campo, se fu dimenticato fin dall'inizio - è
shichcha,
se invece se ne ricordava all'inizio
e alla fine se ne dimenticò
- non è shichcha. Qual'è la ragione? Siccome vi sta
sopra - il campo gli funge da suo cortile, ed acquisisce per lui.
In città, tuttavia, persino se se ne ricordava
all'inizio
e
alla fine se ne dimenticò - è shichcha. Qual'è
la ragione? Perché non vi sta sopra in modo che il campo
acquisisca per lui. Da questa interpretazione della Baraita risulta
che il campo acquisisce come "cortile" solo quando il padrone vi si trova
come disse R'Yehuda in nome di Shmuel.
La Ghemara porta un altra spiegazione
della Baraita secondo la quale la presenza del padrone non è necessaria
a che il campo acquisisca come "cortile":
Da dove lo sai che quella è l'intenzione della Baraita?
Forse
è un decreto della Scrittura che se il padrone si trova
sul
campo un mannello abbandonato diviene shichcha mentre
se
il padrone si trova in città un mannello abbandonato
nondiviene
shichcha!
La Ghemara respinge questa possibilità:
Non può essere che la Scrittura stabilisca che un campo acquisisce
come cortile solo in presenza del padrone, infatti un versetto dice:
(Deuteronomio
24, 19) Non ritorni a prenderlo - per includere la shichcha
di un padrone che si trova in città.
La Ghemara obietta:
Quello di versetto serve ad aggiungere ad esso al
comandamento positivo della shichcha un lav.
La Ghemara respinge questa obiezione:
Se così fosse che il versetto dica: Non lo prenda, che cos'è
quello
che il versetto dice: Non ritorni? Ciò serve ad
includere la shichcha di un padrone che si trova in città.
La Ghemara obietta ancora:
E tuttora è necessario per quel che insegna una Mishna: (Pea
6, 4) QUEL CHE GLI STA DINNANZI - NON È SHICHCHA, QUEL
CHE GLI STA DI DIETRO - È SHICHCHA, PERCHÉ È
compreso
NELla
proibizione del NON RITORNI. QUESTA È LA REGOLA: TUTTO
CIÒ CHE È
compreso NELla proibizione del NON
RITORNI - È SHICHCHA, TUTTO CIÒ CHE NON È
compreso
NELla
proibizione del NON RITORNI
- NON È SHICHCHA.
Risulta
che non vi è un versetto che includa la shichcha di un padrone
che si trova in città.
La Ghemara respinge anche questa
obiezione:
Disse R'Ashi: Il versetto dice: (Deuteronomio 24, 19) Il
mannello dimenticato sarà, espressione che serve
ad
includere la shichcha di un padrone che si trova in città
e
a dire che un mannello dimenticato diviene shichcha ovunque si trovi
il padrone nel momento in cui se ne dimentica.
La Ghemara riporta degli appoggi
per il responso di R'Yehuda in nome di Shmuel:
E così disse Ulla: Ma questo che dice la Mishna che il
campo acquisisce per lui
è quando egli il padrone del campo
sta
sul bordo del suo campo. E così disse Rabba bar Bar Chana: Ma questo
è quando egli sta sul bordo del suo campo.
La Ghemara mette alla prova l'ordinamento
per cui il proprietario deve essere presente sul suo campo, normalmente
non custodito, perché esso acquisisca per lui come "cortile":
R'Abba attaccò Ulla in base ad una Mishna: ( Ma'aser
Sheni 5: 9) AVVENNE CHE RABBAN GAMLIEL E GLI ANZIANI VENIVANO IN BARCA,
DISSE RABBAN GAMLIEL: LA DECIMA
del mio raccolto CHE SON DESTINATO
A PRELEVARE come ma'aser
rishon È DATO A YEHOSHUA che era Levi, [daf
11b] ED IL SUO LUOGO su cui esso giace
È
A LUI AFFITTATO. E UN ALTRA DECIMA del mio raccolto
CHE SON DESTINATO
A PRELEVARE come ma'aser
'ani È DATO AD AKIVA BEN YOSEF, IN MODO CHE EGLI LO ACQUISISCA
PER I POVERI, ED IL SUO LUOGO su
cui esso giace È A LUI AFFITTATO. E forse R'Yehoshua e
R'Akiva stavano sul bordo del campo di Rabban Gamliel? Certamente no
perché erano in barca! Questo mi dice che per acquisire qualcosa
non bisogna essere sul bordo del campo.
La Ghemara risponde:
Gli disse Ulla a R'Abba: Mi sembra questo rabbino R'Abba
uno
a cui nessuno ha insegnato come si studia un responso!
La Ghemara riferisce:
Quando R'Abba arrivò a Sura disse loro agli studiosi
del posto: Così disse Ulla e così io gli ribattei alla
luce di una Mishna. Gli disse uno di Rabbanan: Rabban Gamliel fece loro
acquisire a R'Yehoshua e R'Akiva dei beni mobili il suo ma'aser
attraverso un kinyan
agav in cui egli cedeva loro in affitto dei terreni. Quindi
nella Mishna portata da R'Abba non vi è alcuna prova del fatto che
non sia necessaria la presenza del padrone perché un campo acquisisca
come "cortile".
La Ghemara riferisce al proposito:
R'Zera - l'accettò questa confutazione della prova di
R'Abba, ma R'Abba - non l'accettò.
La Ghemara a sostegno di R'Abba:
Disse Rava: Bene fece R'Abba che non l'accettò, ma
cosa non avevano R'Yehoshua e R'Akiva un sudar per acquistare
il ma'aser da lui da Rabban Gamliel direttamente attraverso
il kinyan chalipin?
Piuttosto deve essere che il piccolo beneficio della gratitudine
che uno può ricevere per aver dato al tale il suo ma'aser
non è considerato una somma tale che si possa acquisire
per suo tramite il ma'aser da lui dal proprietario del
raccolto attraverso il kinyan chalipin, anche qui
nel caso di Rabban Gamliel il piccolo beneficio della gratitudine
che uno può ricevere per aver dato al tale il suo ma'aser
non è considerato una somma tale che si possa acquisire
per suo tramite il ma'aser da lui, dal proprietario del
raccolto, attraverso il kinyan agav in
cui egli cede loro in affitto dei terreni. Quindi dobbiamo tornare
alla spiegazione della Mishna di Ma'aser Sheni data da R'Abba secondo cui
Rabban Gamliel affittò i suoi campi a R'Yehoshua e a R'Akiva in
modo che essi acquisissero il ma'aser che vi si trovava tramite
il "cortile" e ciò senza che essi fossero presenti sui campi di
Rabban Gamliel, in contraddizione di quanto richiedeva Ulla.
La Ghemara respinge il ragionamento
di Rava:
Ma non è così, perché per quanto
concerne i doni al Kohen come pure i doni al Levi e al povero, il
fatto che si debbano dare è scritto nella Tora, perciò
il kinyan chalipin non è valido per acquisire
il ma'aser perché esso è una forma di compravendita
cioé una facilitazione adatta per transazioni commerciali. L'acquisizione
di mobili attraverso un terreno è invece una forma
di elargizione valida per dare il ma'aser ad una persona
che ne abbia il diritto. Quindi è questo che fece Rabban Gamliel
e l'obiezione di R'Abba è respinta.
La Ghemara mette nuovamente alla
prova l'ordinamento per cui il proprietario deve essere presente sul suo
campo, normalmente non custodito, perché esso acquisisca per lui
come "cortile":
R'Pappa disse: Se un'altra volontà li fa acquisire è
diverso e colui che acquisisce non deve essere presente sul suo campo,
perché esso acquisisca per lui come "cortile".
La Ghemara esibisce la prova di
quanto affermato:
E da dove tirerai fuori la prova per dirlo? Perché
imparammo nella nostra Mishna: UNO CHE VIDE LA GENTE CORRERE DIETRO AD
UN OGGETTO RINVENUTO ecc., e disse R'Yirmiya in nome di R'Yochanan: Questo
che il suo campo acquisisce per lui è nel caso in cui il
proprietario del campo li rincorre e li raggiunge prima che siano
usciti dal suo campo, e per questo si chiese R'Yirmiya: Quale
è la legge nel caso di una donazione? Anche in questo
caso il beneficiario deve raggiungere il dono prima che esso lasci il suo
campo perché il campo lo acquisisca per lui come "cortile"? Accettò
R'Abba bar Kahana da lui da R'Yirmiya questa distinzione che il beneficiario
di una donazione la acquisisce anche se la rincorse e non la raggiunse.
Quale è la ragione della distinzione tra acquisizione di un
oggetto senza proprietario e acquisizione per donazione? Non è
forse perché quando è "un'altra volontà che
li fa acquisire" è diverso?
La Ghemara obietta:
Gli disse R'Simi a R'Pappa: E allora il ghet, che le viene
fatto acquisire da un'altra volontà quella del marito, eppure
disse Ulla: E questo che una donna può venir divorziata mettendo
il libello del divorzio nella dua caso e nel suo cortile a patto che
lei stia accanto alla sua casa o accanto al suo cortile!
La Ghemara risponde:
Il ghet è diverso, perché è effettivo
anche contro la sua volontà.
La Ghemara respinge questa
risposta:
R'Sheshet il figlio di R'Idi l'attaccò questa risposta
dicendo: Ma non vi è forse un kal vachomer? Ora se
quando si tratta di un ghet che è effettivo anche
contro la sua volontà - se lei sta accanto alla sua casa o accanto
al suo cortile - sì è divorziata, se no - no, quando
si tratta di una donazione che è effettiva solo se è
secondo la sua volontà - non lo è tanto più che
se il beneficiario sta accanto alla sua casa o accanto al suo cortile acquisisce
e se no, no?
La Ghemara appresta un'altra
difesa per R'Pappa:
Piuttosto disse R'Ashi si può individuare un'altra differenza
tra l'acquisizione del ghet e l'acquisizione di una donazione. |