Abbiamo anticipato la traduzione dei paragrafi riguardanti
Pesach che compaiono in Derech Hashem nella Parte quarta - Capitolo ottavo
- SUI PRECETTI LEGATI ALLE EPOCHE DELL'ANNO. (vedi
Indice di Derech Hashem)
Ne diamo qui una breve illustrazione.
Il significato del chametz e della matza
è che, ecco, fino all'uscita dall'Egitto, Israel era mescolato tra
le altre nazioni, una nazione all'interno di un'altra nazione, e con la
loro uscita furono salvati e distinti. |
Che cosa c'era di male che Israel fosse mescolato tra le
altre nazioni? Che salvezza c'è nella distinzione? Ci si salva per
essere distinti? E comunque cosa c'entra tutto ciò con chametz
e
matza?
La risposta a queste domande le riceviamo nel paragrafo
successivo dove ci viene insegnato il mirabile principio di Pesach.
Ed ecco che fino a quel tempo tutte le prerogative
corporali degli uomini erano offuscate dall'oscurità e dalla sozzura
che su di esse avevano il sopravvento, e con l'uscita dall'Egitto Israel
furono separati, e i loro corpi si trovarono a purificarsi e a prepararsi
alla Tora e al divino servizio; e a questo fine fu loro ordinato di eliminare
il chametz e di mangiare la matza. |
Il precetto di eliminare il chametz e di mangiare
la matza fa dunque parte di una preparazione a ricevere la Tora
che contiene le regole del servizio divino per cui Israel è prescelto.
Quindi Israel esce dalla commistione tra gli altri popoli per prepararsi
ad un piano di salvezza che riguarda tutti i popoli. Ma perchè proprio
attraverso l'eliminazione del chametz e la sua sostituzione con
la matza?
Ordunque il pane che viene preparato per il nutrimento
dell'uomo è veramente adatto alla situazione desiderata per l'uomo,
e la lievitazione è un processo naturale che rende il pane facile
alla digestione e gradito al palato, ed ecco anch'essa si compie secondo
una legge che conviene all'uomo, perchè deve esservi in lui l'istinto
del male e la propensione materiale; |
Il chametz è la sostanza lievitata. Il prototipo
di tutte le sostanze lievitate è il pane che proprio tramite la
lievitazione acquista la sua digeribilità e la sua fragranza. Il
pane in tutte le epoche ha rappresentato le cose buone e necessarie della
vita, la sua lievitazione è il simbolo di ogni processo positivo,
di ogni progresso della prosperità e del benessere.
Che collegamento c'è tra il pane e l'intinto del
male, tra il pane e la propensione per le cose buone di questo mondo? Quand'è
che l'intinto di sopravvivenza diventa istinto del male?
Ciò avviene quando la sopravvivenza diviene il
fine dell'esistenza, quando la lotta per la sopravvivenza ci fa dimenticare
il fine della nostra esistenza che è l'avvicinamento al Creatore
attraverso il suo servizio.
tuttavia in un epoca particolare e delimitata debbono
Israel astenersi dal chametz e cibarsi di matza, al fine
di ridurre in sè stessi la forza dell'instinto del male e della
propensione materiale, e rinforzare in sè stessi il processo di
avvicinamento alla spiritualità; |
Israel, il popolo prescelto per indicare all'umanità
le vie della salvezza, l'avvicinamento al Creatore attraverso il suo servizio,
hanno un tempo in cui si astengono dal nutrire l'istinto di sopravvivenza
perchè esso non abbia a trasformarsi in istinto del male, così
si astengono dal chametz, il tipico nutrimento dell'istinto vitale,
e si cibano di matza, il cibo fondamentale, meno digeribile e appetibile,
ma che nutre l'instinto del bene che ci conduce verso il fine vero dell'esistenza,
un fine al di là dell'esistenza, nel reame della perfezione spirituale
e dell'avvicinamento al Creatore.
ovviamente non è possibile che si alimentino
sempre così, perchè questo non è richiesto in questo
mondo, tuttavia nei giorni a ciò destinati è appropriato
che osservino questo precetto, e tramite ciò si collochino nel livello
spirituale a loro appropriato; ed ecco questo è il fondamento dell'importanza
della festa delle matzot. |
La festa delle matzot è un momento di elevazione
spirituale che dà senso al resto dell'anno. La separazione di questi
sette giorni dagli altri giorni dell'anno, come la separazione di Israel
dagli altri popoli, non è fine a sè stessa ma è parte
integrante di un piano di salvezza per gli altri 358 giorni dell'anno,
per tutti i popoli della terra.
Con l'umiltà dell'insegnante che mette in atto
un espediente didattico, Israel, la sera del Seder, solleva la matza
e ricorda a tutti i popoli che la vita e il mondo non sono il teatro della
nostra inutile ricerca della felicità, ma ci sono concessi come
strumento di perfezione al servizio del Creatore. |