È permesso copiare e
divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia
riportata
la scritta da "Chavruta" di Rav
Mordechai Goldstein
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Mishna. UN LULAV
DI CUI CI SI APPROPRIO' INDEBITAMENTE O CHE E' SECCO, E' PASUL.
UN LULAV PRESO DA UNA ASHERA' O PROVENIENTE DA UNA
CITTA' CONDANNATA, E' PASUL.
SE LA SUA PUNTA
E' TAGLIATA O LE SUE FOGLIE SONO STATE STRAPPATE, E' PASUL . SE LE SUE
FOGLIE SONO STATE APERTE E' KASHER. R'YEHUDA DICE: LE RICHIUDA VERSO
L'ALTO.
LE TZINNE DI HAR BARZEL SONO KSHEROT.
UN LULAV DI TRE TEFACHIM SUFFICIENTI PERCHE' VENGA AGITATO, E' KASHER.
Ghemara. La Ghemara prende in esame il caso
dell'appropriazione indebita e chiede:
Il Tanna della nostra Mishna decide e insegna in modo perentorio che
un lulav che non e' di sua proprieta' o che e' secco e' invalido indifferentemente
che si tratti del primo giorno di Yom Tov o che si tratti del secondo
giorno di Chol Hamoed! Cio' si capisce per uno secco, infatti vogliamo
che sia bello e non lo e' e tale mancanza lo rende invalido tanto nel
primo che nel secondo giorno. Tuttavia se non gli appartiene, si capice che
risulti invalido per il primo giorno di festa, perche' e' scritto: (Levitico,
23, 40) "Prenderete per voi nel primo giorno" che si
interpreta "Prenderete da cio' che vi appartiene " e
se il lulav non gli appartiene non e' valido, ma nel secondo
giorno, perche' no? Perche' non e' valido? Infatti il requisito che sia
di sua proprieta' e' richiesto espressamente solo nel primo giorno di festa e
non nei successivi giorni di Chol Hamoed.
La Ghemara
spiega:
Disse R'Yochanan in nome di R'Shimon bar Yochai:
È permesso copiare e divulgare
la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata
la scritta da
"Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein
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