Parte seconda: Su come il Creatore, Itbarach Shemo, provvede |
Capitolo primo |
SULLA DIVINA PROVVIDENZA IN GENERALE |
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È
permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo
e
a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein |
ogni creatura
è da Lui seguita e mantenuta nello stato che a lei si confà |
[1] È cosa nota e ben chiara, che tutte le creature che furono create, sia quelle superiori che quelle inferiori, ecco che furono create perchè la Suprema Sapienza vide la loro necessità e utilità in vista di quello che è il fine generale della Creazione. E tutte le loro leggi e caratteristiche naturali vennero stabilite e fissate secondo quanto decretò la Suprema Sapienza essere adatto allo scopo assegnato a quella creatura. E infatti per la stessa ragione per cui furono create, è bene anche che si mantengano per tutto il tempo che da loro venga un utile per tutta la Creazione, come ricordammo. E perciò il Signore, Baruch Hu, che creò tutte quelle creature, non si tratterrà dal provvedere ad esse per mantenerle in quello stato in cui Egli vuole esse siano. |
l'ordine della
provvidenza ripete l'ordine della creazione |
[2] E infatti, già anticipammo nella parte prima, capitolo quinto, che il principio di tutte le creature è nelle forze dei Nivdalim, e da esse discendono gradualmente le creature materiali, e le cose materiali in tutti i loro particolari ecco che esse sono nella maniera in cui vengono copiate da quelle forze in tutti i particolari che esistono nella loro dimensione, e non vi è cosa piccola o grande nelle creature materiali che non abbia la propria causa e la propria radice nelle forze dei Nivdalim, secondo il loro modo di essere. E il Signore, Baruch Hu, ecco che Egli sorveglia e provvede a tutti questi elementi, a seconda di come li creò, cioè le forze dei Nivdalim per prime, e a tutta la graduale derivazione da esse secondo quello è la verità, e inoltre egli sorveglia sugli emissari che egli prepose sugli esseri esistenti nella realtà come ivi ricordammo, per mantenere in vigore essi e il loro compito, e per fornire loro di continuo la forza che loro permette di esplicare la loro azione. |
la provvidenza
nelle altre creature e nell'uomo |
[3] Ed essendo che il genere umano è diverso da tutti gli altri generi - perchè gli fu data la capacità di scelta tra ciò che è per lui la conquista della perfezione o del difetto - ed egli viene ad essere da questo punto di vista creatore e motore e non semplicemente mosso - anche la provvidenza su di lui, giocoforza sarà diversa dalla provvidenza sugli altri generi; perchè ecco che si dovrà sorvegliare e sopravvedere ai particolari delle sue azioni, per farlo trovare in una situazione corrispondente alle sue vie e alle sue azioni; come risultato di ciò verranno sorvegliate tutte le sue azioni e le loro conseguenze, e in rapporto ad esse si provvederà a lui, nei particolari, secondo un preciso contrappasso, come già ricordammo; e tutte queste cose non riguardano gli altri generi, i cui membri sono mossi e non muovono, e sono sempre come si conviene alla perfezione di quel genere, secondo quanto è presente nelle loro radici, e la provvidenza nei loro riguardi consisterà soltanto nel mantenimento di quella radice e delle sue diramazioni, secondo quello che la natura e la legge interna di quella radice determina; il genere umano invece, i cui membri agiscono e muovono come ricordammo, è necessario che vengano assistiti in modo particolare, secondo quello che le loro opere hanno loro causato, nè più e nè meno. Ed è questo un tema la cui spiegazione allargheremo ancora nel seguito, con l'aiuto del cielo. |