daf 4 Nedarim - Kol Kinuye
4a KOL KINUYE CAPITOLO PRIMO NEDARIM

 
È permesso copiare e divulgare la presente pagina a condizione che a capo e a piè pagina sia riportata la scritta da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

 
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La Ghemara propone un altra maniera in cui si trasgredisce al "non ritarderai" nella nezirut:
R'Acha bar Ya'akov dice:
come quando fece voto di nezirut
metre era nel cimitero. Deve uscire, purificarsi, e prender su di sè la nezirut. Se non esce subito trasgredisce al "non ritarderai".
La Ghemara obietta:
Va tutto bene secondo chi ritiene
che la nezirut non vige su di lui
immediatamente,
ma secondo chi ritiene
che la nezirut vige su di lui immediatamente, c'e forse trasgeressione del "non ritarderai"?
e ancora,
disse Mar bar R'Ashi:
la nezirut vige su di lui immediatamente, 
e se ci fu divergenza di opinioni
fu sull'argomento della fustigazione. Se così è non vi è trasgressione del "non ritarderai".
La Ghemara piega:
Ciononostante gli viene imputata 
la trasgressione: "Non ritarderai"
perchè ritarda 
il periodo della nezirut nella purezza.
La Ghemara ricava da quanto detto un responso halachico:
Disse R'Ashi: Stando così le cose, 
un nazir che si rese tame di propria volontà
trasgredisce al "Non ritarderai"
quanto alla nezirut nella purezza.
La Ghemara propone un altra maniera in cui si trasgredisce al "non ritarderai" nella nezirut:
R'Acha figlio di R'Ika disse:
Il nazir trasgredisce al "Non ritarderai" della sua rasatura se la rimanda alla fine della nezirut
E non occorre ribadirlo per chi ritiene 
che la rasatura impedisce al nazir di uscire dalla sua nezirut finchè non l'ha fatta,
ma persino per chi ritiene
che la rasatura non impedisce al nazir di uscire dalla sua nezirut,
la mitzvadella rasatura, ad ogni buon conto,
non l'ha adempiuta.
La Ghemara propone un altra maniera in cui si trasgredisce al "non ritarderai" nella nezirut:
Mar Zutra figlio di R'Mari dice:
Il nazir trasgredisce al "Non ritarderai" 
dei suoi korbanotse li rimanda.
La Ghemara obietta:
E da qui lo facciamo uscire? Come dire dall'hekkesh tra nezirut e nedarim ricaveremo il din del "non ritarderai" dei korbanot? Da là lo facciamo uscire: impariamo che questo versetto 
(Deuteronomio 23, 22) Perchè gli verrà chiesto conto, questi sono chattaot e ashamot .
La Ghemara spiega:
Occorre l'hekkesh tra nezirut e nedarim per ricavare il din del "non ritarderai" dei korbanot del nazir nel caso tu dicessi: La nezirut è un chiddush che è stato rivelato dalla Tora e non rientra nelle regole valide per gli altri korbanot.
La Ghemara domanda:
Qual è questo chiddush?
Se dirai che consiste in ciò che uno non può accollarsi l'obbligo
di un chattat nazir attraverso un neder,
c'è già il chattat chelev
di cui uno non può accollarsi l'obbligo attraverso un neder
e ciononostante uno trasgredisce al "Non ritarderai" se non porta il korban entro le tre feste.
Piuttosto quale è il suo chiddush?
Potrebbe venirti in mente di dire:
Siccome se disse:
"Eccomi nazir"
persino se specificò che intende astenersi solo "da un vinacciolo"
diviene nazir per tutto,
dì che non trasgredisce
al "Non ritarderai",
perciò l'hekkeshci informa che anche nei korbanot del nazir si trasgredisce al "non ritarderai".
La Ghemara obietta:
Va bene secondo chi disse:
Quando si fa nazir facendo voto di astenersi da un vinacciolo
diviene nazir per tutto,
ma per R'Shimon che disse:
Non vi è nazir finchè non si fa nazir da tutto,
cosa c'è da dire?
e ancora,
quel chiddush che se specificò solo "da un vinacciolo" diviene nazir per tutto, è restringente e non ci induce a pensare che vi sia la facilitazione per cui  non trasgredisce al "Non ritarderai".
La Ghemara propone un altro chiddush che rende necessaria l'hekkesh tra nezirut e nedarim:
Piuttosto quale è il suo chiddush?
Potrebbe venirti in mente di dire:
Siccome 
daf 4b
se si rasò
dopo aver sacrificato uno dei tre korbanot (chattat,'ola e shelamim) dovuti, è uscito d'obbligo,
ed è sciolto dalle proibizioni del nazir, non trasgredisce nei loro riguardi di tali korbanot
al "Non ritarderai",
perciò l'hekkeshci informa che nei korbanot del nazir si trasgredisce al "non ritarderai".
La Ghemara riporta un'altra spiegazione:
E se vuoi dì:
Qual è questo chiddush del nazir per cui non ci sarebbe "non ritarderai" senza l'hekkesh?
Consiste in ciò che non può accollarsi l'obbligo di un chattat nazir attraverso un neder,
e se quello che ti è difficile è il chatta chelev, ti dirò che il chatta chelev
viene come espiazione, e siccome è una mitzva portare il sacrificio di espiazione, per questo se lo rimanda trasgredisce al "non ritarderai" benchè uno non possa accollarselo con un neder,
ma il chattat nazir per cosa viene? Solo per proscioglierlo dagli obblighi del nazir e non per mitzva, in più uno non può accollarselo con un neder, tutto ciò ci farebbe pensare che se lo rimanda non trasgredisce al "non ritarderai" se non ci fosse l'hekkesh tra nezirut e nedarim.
La Ghemara chiede:
E allora il chattat della partoriente, che non viene come espiazione e ciononostate se lo si rimanda si trasgedisce al "Non ritarderai"?
La Ghemara risponde:
Quello viene a permetterle di mangiare dalle offerte sacrificali, che è anche una mitzva.
La Ghemara ritorna alla Baraita citata al daf 3a:
Disse uno studioso nella Baraita:
E COME IN NEDARIM
IL PADRE ANNULLA
IL VOTO DI SUA FIGLIA
E IL MARITO ANNULLA
IL VOTO DI SUA MOGLIE

ANCHE IN NEZIRUT
 IL PADRE ANNULLA
LA NEZIRUT DI SUA FIGLIA
E IL MARITO ANNULLA
LA NEZIRUT DI SUA MOGLIE.
La Ghemara chiede:
A che mi serve l'hekkesh tra nedarim e nezirut per imparare questo din?
Che si studi tramite un ma matzinu da nedarim! Come in nedarim troviamo che il padre e il marito annullano i voti, così pure nella nezirut il padre e il marito annullano i voti.
La Ghemara risponde:
Forse nel caso di nedarim ciò che il padre e il marito annullano un voto della figlia o della moglie
è perchè non vi è limite di tempo e un semplice voto vale in eterno,
mentre nel caso della nezirut
che ha un limite di tempo,
infatti una normale nezirut dura trenta giorni,
direi di no, che il padre e il marito non possono annullarla, perciò ci insegna lo hekkesh che anche la nezirut il padre e il marito possono annullarla.
La Ghemara riporta un passaggio della nostra Mishna:
UNO CHE DICE AL SUO COMPAGNO: HO CONTRATTO UN NEDER ecc. nei tuoi riguardi, sono separato da te, sono allontanato da te.
La Ghemara spiega la Mishna:
Disse Shmuel: In tutte queste espressioni il neder non entra in vigore fino a che abbia detto anche una delle espressioni riportate nella sefa della nostra Mishna 
QUANTO AL MANGIARE DA TE,
QUANTO ALL'ASSAGGIARE DA TE.
La Ghemara obietta alle parole di Shmuel:
Obiettarono da una Baraita:
HO CONTRATTO UN NEDER NEI TUOI RIGUARDI,
SONO SEPARATO DA TE,
SONO ALLONTANATO DA TE,
ECCO CHE QUESTO È a lui PROIBITO
QUANTO AL MANGIARE DA TE,
QUANTO ALL'ASSAGGIARE DA TE,
ECCO CHE QUESTO È a lui PROIBITO
La Ghemara spiega la Baraita dimostrandola in accordo con le parole di Shmuel:
Così ha insegnato la Baraita:
Di cosa si sta parlando? Quand'è che il din sarà come detto nella resha?
Nel caso in cui dice: QUANTO AL MANGIARE DA TE,
QUANTO ALL'ASSAGGIARE DA TE.
La Ghemara obietta alle parole di Shmuel a partire da un'altra Baraita:
QUANTO AL MANGIARE DA TE,
QUANTO ALL'ASSAGGIARE DA TE
È a lui PROIBITO,
HO CONTRATTO UN NEDER NEI TUOI RIGUARDI,
SONO SEPARATO DA TE,
SONO ALLONTANATO DA TE,
ECCO CHE QUESTO È a lui PROIBITO.
La Ghemara spiega:
Studia così la spiegazione della Baraita: Colui che dice: Quanto al mangiare da te ecc., gli è proibito mangiare da lui, e senza questa espressione non gli è proibito, e persino se già disse: Ho contratto un neder nei tuoi riguardi.
La Ghemara respinge questa spiegazione:
Se è così, questa Baraita insegna la stessa cosa che insegna la prima Baraira,
e inoltre, "È a lui PROIBITO" "È a lui PROIBITO" due volte
perchè insegnarlo nella Mishna? Se la sefa spiega la resha non c'è bisogno di ripetere "è proibito" anche nella sefa!
La Ghemara accetta le obiezioni ed acconsente a spiegare le parole di Shmuel in un altro modo:
Piuttosto Shmuel disse: Solo perchè disse: "Quanto al mangiare da te, quanto all'assaggiare da te", a lui che ha parlato è proibito di godere del cibo del proprio compagno,
mentre al suo compagno è permesso, anche se iniziò col dire: Ho contratto un neder con te.

Ghemara 4
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