daf 29 Nedarim - Arba'a Nedarim
29a ARB'A NEDARIM CAPITOLO TERZO NEDARIM

 
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[da daf 28b: La Ghemara riporta un altro passo della nostra Mishna:
Ma se disse: CHE QUELLE PIANTE SIANO KORBAN ecc. FINO A CHE VERRANNO ABBATTUTE, CHE QUESTO TALLIT SIA KORBAN FINO A CHE VERRÀ BRUCIATO, NON C'È PER ESSI RISCATTO.
La Ghemara si domanda:
Per sempre? È mai possibile che non avranno riscatto in eterno?
La Ghemara spiega: 
Disse Bar Pada: Se le riscatta una volta, tornano ad essere consacrate, e se le riscatta ancora una volta tornano ad essere consacrate, finchè non vengono abbattute, e quando vengono abbattute, le riscatta una volta e basta.
La Ghemara riporta un altra opinione:
Ma Ulla disse: Dal momento che furono abbattute, non occorre più riscattarle. da daf 28b]
nedarim 29a
La Ghemara obietta: 
Gli disse R'Amnuna a Ulla:
La santità che è su di esse piante
dove se ne è andata?
E come sarebbe se avesse detto ad una donna:
Oggi sei mia moglie,
e domani non sei mia moglie, perchè è mia intenzione consacrarti a me per un solo giorno,
forse che esce senza ghet? Come la donna, benchè abbia pattuito di consacrarla un solo giorno, resta consacrata a lui finchè non le darà il ghet, anche le piante, benchè abbia pattuito che siano consacrate finchè verranno abbattute, restano consacrate fino al momento del riscatto.
La Ghemara risponde:
Gli disse Rava a R'Amnuna:
Come fai a paragonare
la santità pecuniaria, dove è il valore dell'oggetto ad essere consacrato,
con la santità del corpo, dove è l'oggetto in sè stesso ad essere consacrato?
La santita pecuniaria svanisce da sola al termine del tempo pattuito,
la santità del corpo
non svanisce da sola, per ciò la consacrazione della donna non svanisce senza ghet!
La Ghemara chiede:
Gli disse Abbaye a Rava:
Ma è proprio come tu dici che la santità del corpo
non svanisce da sola?
Eppurre impariamo in una Baraita:
SIA QUESTO TORO 'OLA
TUTTI I TRENTA GIORNI
E DOPO I TRENTA GIORNI
SIA SHELAMIM
- PER TUTTI I TRENTA GIORNI
È 'OLA
DOPO I TRENTA GIORNI
È SHELAMIM
Ora, secondo quanto tu dici, perchè svanisce la santità del corpo della 'ola dopo trenta giorni?
Sia la santità della 'ola che quella degli shelamim sono santità del corpo
e svaniscono da sole?!
La Ghemara spiega:
Qui, di cosa ci stiamo occupando?
Del caso in cui colui che fece il neder disse: Sia questo toro consacrato per il valore pecuniario, nei primi trenta giorni sia venduto per comprarci una 'ola e dopo per comprarci degli shelamim.
La Ghemara respinge questa spiegazione e obietta:
Se così è, che la Baraita parla di uno che consacrò un toro per il valore pecuniario, spiega la sefadella stessa Baraita:
DOPO TRENTA GIORNI
SIA 'OLA
E FIN D'ORA SIA SHELAMIM
se ancora ancora hai detto
uno dei paragrafi, la resha, parla della santità del corpo
e uno dei paragrafi, la sefa, parla della santità pecuniaria,
nedarim daf 29b
è comprensibile perchè è necessario
al Tanna insegnare due paragrafi,
perchè potrebbe venirti in mente di dire
che la santità del corpo
non svanisce da sola,
mentre la santità pecuniaria svanisce da sola,
e per ciò insegnò tutti e due i paragrafi,
se invece hai detto
sia questo che quello dei paragrafi parlano della santità pecuniaria,
cosa mi viene dall'insegnarne due?
Ora si può dire:
Se nel passaggio dalla santità grave della 'ola
alla santità leggera degli shelamim, la santità è svanita,
che svanisce nel passaggio dalla santità leggera degli shelamim,
alla santità grave della 'ola,
occorre dirlo?
La Ghemara dopo aver obiettato a Rava, continua ad obiettare a Bar Pada il quale ritiene che persino la santità pecuniaria non svanisce da sola senza riscatto:
Diciamo che questa Baraita costituisce una confutazione totale di Bar Pada,
che disse:
Non svanisce da sola la santità di alcun tipo.
La Ghemara respinge tale eventualità:
Disse R'Pappa:
Ti direbbe Bar Pada:
questo era quanto la sefa della Baraita voleva dire:
Se non disse
"fin d'ora sia shelamim" ma disse solo "dopo trenta giorni sia 'ola
dopo trenta giorni
è 'ola,
come se avesse detto a una donna
consacrati a me dopo
trenta giorni,
caso in cui è consacrata e nonostante che
si sono già consumate le monete dei kiddushin. E risulta che in questa Baraita non viene affatto affermato che la santità degli shelamim svanisce dopo trenta giorni, e non vi è da qui alcuna obiezione a Bar Pada.
La Ghemara obietta alla spiegazione di R'Pappa:
Se si parla in questa maniera, allora è cosa ovvia, perchè il Tanna dovrebbe insegnarla?
La Ghemara spiega:
No, è necessario dirlo nel caso in cui colui che fece il neder si ricredette durante i trenta giorni, e il Tanna ci informa che il suo ricredersi non ha alcun effetto e la consacrazioneentra in vigore dopo trenta giorni.
La Ghemara obietta:
Vada per chi dice
che lei non può ricredersi durante i trenta giorni e rifiutare i kiddushin, ma essi prendono valore dopo trenta giorni come pure la consacrazione del toro prende valore dopo trenta giorni anche nel caso in cui colui che fece il neder se ne è nel frattempo pentito,
tuttavia, per chi dice
che lei può ricredersi durante i trenta giorni e rifiutare i kiddushin,
cosa c'è da dire per giustificare il Tanna che insegnò questo din?
La Ghemara spiega:
Persino per chi disse 
là, in riferimento ai kiddushin, che lei può ricredersi, qui, in riferimento all'hekdesh, è diverso,
perchè la sua affermazione che il toro appartiene all'Alto, al Tesoro del Tempio, è da considerarsi come la sua consegna all'hediot, cioè come un completo kinyan per l'hediot, e siccome è stato fatto un completo kinyan non può più tornare indietro, e questo è il chiddushdella Baraita.

La Ghemara ritorna a trattare la resha delle parole di Bar Pada:
Sedevano R'Avin e R'Yitzchak Berabi dinnanzi a R'Yirmia, e R'Yirmia si stava appisolando,
sedevano e dicevano:
Quando a Bar Pada che disse:
Le riscattò, tornano ad essere consacrate,

Ghemara 29
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